Università di Padova Dipartimento di Tecnica e Gestione dei Sistemi Industriali LABORATORIO DI TECNOLOGIE E SISTEMI DI IMPRESE Spin-off Accademici, Incubatori e Ruolo dell’Università Eugenio Corti Presidente APSTI Vicenza, 19 Aprile 2002 1 Sommario • dopo aver accennato alla storia di APSTI, alla sua missione, ai suoi soci, ai loro servizi, ecc.; • approfondirò il rapporto RICERCA SCIENTIFICA / INNOVAZIONE / SVILUPPO; • introdurrò il concetto di VALORIZZAZIONE ECONOMICA E SOCIALE DELLA RICERCA SCIENTIFICA, e poi: • concluderò con alcuni esempi di collaborazione tra la mia Università e un Consorzio Universitario (EUBEO) , che chiederà di aderire ad APSTI. 2 Costituzione di APSTI (Associazione dei Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani) • circa 10 anni fa con 7 enti/organizzazioni (tra cui AREA Ricerca di TS, TECNOPOLIS di BA), in occasione di: – un accordo interministeriale tra : • Ministero dell’Università e della Ricerca (A. Ruberti), • Ministero del Bilancio, • Ministero del Mezzogiorno, – accordo voluto per finanziare i PST nel Mezzogiorno, – Fondi disponibili allora: 1.100 miliardi, – Scadenza per presentare proposte Luglio ‘92. 3 Sviluppo di APSTI • 31 proposte (Luglio ‘92) per circa 7.000 miliardi, • crisi dell’accordo interministeriale, solo nel 1994 il Ministro dell’Università e della Ricerca (U. Colombo) avoca a se il Programma, • selezionati 49 Progetti presentati da 13 PST localizzati nel Mezzogiorno, • i primi fondi sono stati erogati solo nella primavera del ‘96 (su di totale di circa 450 Ml), • nel frattempo nascono numerosi PST in tutta Italia, • dal ‘92 ad oggi APSTI da 7 soci a 28 soci. 4 I Soci APSTI • 28 Soci in 14 Regioni (3 in Piemonte, 4 in Lombardia, 4 in Veneto, 1 in Friuli-Venezia Giulia, 2 in Emilia-Romagna, 2 in Toscana, 1 in Umbria, 1 nelle Marche, 1 nel Lazio, 4 in Campania, 2 in Puglia, 1 in Basilicata, 1 in Sicilia, 1 in Sardegna); • Nessuno in 5 Regioni (Valle d’Aosta, Trentino -Sudtirolo, Liguria, Molise, Calabria) . 5 Obiettivi Generali Condivisi da Tutti i Soci • APSTI raccoglie soggetti che operano per accrescere la competitività del territorio attraverso Progetti: – D’INNOVAZIONE, – di TRASFERIMENTO DI TECNOLOGIE; • in collaborazione con UNIVERSITA’ e CENTRI DI RICERCA (art.1 Statuto). • N.B. Per TECNOLOGIA intendo un opportuno insieme di conoscenze tecniche, organizzative e gestionali il cui uso consente al possessore di queste conoscenze di raggiungere prefissati risultati positivi. 6 I principali servizi di un tipico PST (sul totale di 26 soci APSTI) • progetti di Trasferimento di Tecnologie (26/26); • progetti di R&S (24/26); • ricerca di informazioni strategiche, fuori del proprio territorio (anche all’estero) (22/26); • Applicazioni di tecniche di Project Management (21.26); • Attività formativa (21/26); • Gestione di incubatori d’impresa (16/26); • Business Connections (14/26); • Consulenza aziendale (10/26); • Altri. 7 I principali Settori Merceologici (tra parentesi numero di PST sul totale) • • • • • • • • • ICT (21/26); Terziario avanzato (21/26); Alimentare (20/26); Ambiente (20/26); Automazione Industriale (15/26); Energetica (14/26); Metalmeccanica (14/26); Chimica (13/26) Biomedicale (12/26). 8 Alcuni Dati sui Soci APSTI • circa 700 imprese sono coinvolte nelle Società di gestione dei PST (fatturato annuo complessivo (media degli ultimi 3 anni : 150 miliardi di Euro/anno); • superficie coperta (laboratori, centri di ricerca, stabilimenti, incubatori, ecc.) circa 400.000 mq (con tendenza al raddoppio in pochi anni); • circa 100 enti/organizzazioni di ricerca (incluse le Università), con circa 50.000 tra docenti e ricercatori, sono coinvolti nei 28 PST, soci di APSTI. 9 L’Università nel sistema PST • il ruolo dell’Università, come produttore di conoscenza tecnica, organizzativa e gestionale, sotto la forma di risultati scientifici (RS) nel sistema PST è fondamentale; • i risultati scientifici non sono direttamente applicabili, essi debbono essere trasformati in tecnologie che siano applicabili (TA) dal mondo delle imprese e della Pubblica Amministrazione; • il rapporto “Università / Sistema delle imprese e della Pubblica Amministrazione” è ancora troppo debole in Italia; • ecco il ruolo del PST nel suo territorio. 10 Ricerca ed Innovazione • una famosa frase di Carlo Rubbia: “non ci può essere INNOVAZIONE senza RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA, non c’è SVILUPPO senza INNOVAZIONE” RICERCA INNOVAZIONE SVILUPPO NO 12 Alcune Definizioni (per mettersi d’accordo) • Innovazione, una organizzazione fa innovazione se ha la capacità d’uso delle necessarie risorse per effettuare un cambiamento dei suoi prodotti/servizi per renderli più competitivi, del processo produttivo e/o della struttura organizzativa per renderli più efficienti, efficaci ed economici, delle modalità di vendita per vendere meglio e di più, ecc. • Quindi INNOVAZIONE non è sinonimo di RICERCA SCIENTIFICA, ma è un COMPORTAMENTO dell’organizzazione, che sa usare CONOSCENZA e FINANZA. • Quindi INNOVAZIONE non è un bene acquistabile, come una risorsa, ma può essere acquisito nel tempo, con molta fatica però, e non tutte le organizzazione ci riescono. 13 La Valorizzazione Economica e Sociale della Ricerca Scientifica e Tecnologica P.A. MONDO DELLE CONOSCENZE TECNICHE E SCIENTIFICHE APPLICABILI IMPRESE RS RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA PUBBLICA SISTEMI FINANZIARI PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE VALORIZZAZIONE ECONOMICA E SOCIALE DELLA RICERCA PUBBLICA DI S&T RF TA INNOVAZIONE SVILUPPO 14 La Valorizzazione Economica e Sociale della Ricerca Scientifica e Tecnologica • non è Ricerca, cioè produzione di conoscenza Tecnica & Scientifica (T&S); • si realizza in 3 modi diversi: – la nuova idea di business, dopo che è stata sviluppata e selezionata, viene ceduta ad un’impresa già operativa; – la nuova idea di business si trasforma in brevetto (problema della nuova legge in fase di approvazione); – gli inventori della nuova idea di business decidono di svilupparla in proprio (spin-off accademici o da ricerca); • moltiplica le opportunità di finanziamento di nuove idee di business (seed e venture capital). 15 Gli Spin-off • Sono di due tipi: –Spin-off Accademici o da Ricerca, –Spin-off Aziendali, • Obiettivo comune: sviluppare un NUOVO BUSINESS utilizzando le conoscenze accumulate da una precedente esperienza scientifica, svolgendo il proprio lavoro. 16 Lo Spin-off Accademico o da Ricerca • Un docente o ricercatore (anche uno studente), sulla base di una più o meno lunga esperienza di attività di ricerca scientifica, decide di sfruttare in proprio uno o più risultati scientifici, che opportunamente trasformati potranno diventare interessanti tecnologie applicabili con vantaggi economici: – al miglioramento di prodotti/servizi attuali, oppure, – allo sviluppo di nuovi prodotti/servizi, oppure, – al miglioramento dell’efficienza di un processo produttivo. 17 Valorizzazione Economica dei Risultati Scientifici FINANZIAMENTI PRIVATI E PUBBLICI NUOVI INCENTIVI SCIENTIFICI 3 • PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE, • RICONOSCIMENTI INTERNAZIONALI ATTIVITA’ SCIENTIFICA ALL’INTERNO DELL’UNIVERSITA’ 1 NASCITA DI UNA NUOVA IDEA DI BUSINESS 2 • TEST TECNICI (Dipartimenti + Lab) • TEST ECONOMICI (Business Plan) 4 FONDO CHIUSO REGIONALE PER LA INNOVAZIONE RISORSE FINANZIARIE PRIVATE 5 COMMERCIALIZAZIONE DEI RISULTATI SCIENTIFICI D1 D2 • SVILUPPO TECNICO DI UN NUOVO PRODOTTO, • RICERCA DI COMPETENZE COMPLEMENTARI, • RICERCA DI FINANZIAMENTI, • SVILUPPO DELLA PROPRIETA’ INTELLETTUALE, • SVILUPPO DEL PROTOTIPO, • ECC. La Valorizzazione Economica e della Conoscenza Tecnica e Scientifica • creare le condizioni perché nascano NUOVE IDEE DI BUSINESS tra studenti, dottorandi, giovani ricercatori (continue attività di promozione e sensibilizzazione); • sostenere con offerta di adeguati servizi per l’innovazione e con risorse finanziarie le IDEE DI BUSINESS che mostrano un’alta probabilità di successo; • sviluppare un’adeguata politica di protezione e di valorizzazione della proprietà industriale (BREVETTI); • facilitare l’acquisto oneroso di alcune idee di business ormai mature e selezionate da parte di imprese già operative (TRASFERIMENTO EFFETTIVO DI TECNOLOGIE); • promuovere e sostenere la nascita e lo sviluppo di SPIN-OFF ACCADEMICI E DA RICERCA. 19 Le prime Iniziative della mia Università in Collaborazione con due Consorzi Universitari Consorzio ARPA (socio APSTI) - Consorzio EUBEO (non ancora) • recentemente sono emersi nuovi interessi su come costruire buone relazioni istituzionali con il mondo esterno, non solo per attività di ricerca (tradizione), ma anche nella formazione e nella consulenza (un primo esempio: la Commissione di Facoltà “Rapporti con le Istituzioni e il mondo della produzione e dei servizi” - v. prossima trasparenza); • si sono introdotti in alcuni corsi della mia Facoltà elementi conoscitivi per lo sviluppo imprenditoriale, con lo slogan: “I posti fissi nelle grandi imprese vanno diminuendo, ogni neo-laureato deve diventare imprenditore di se stesso !! “ (secondo esempio: il corso “Gestione dell’Innovazione e dei Progetti” - v. prossima trasparenza). 20 Esempio n° 1 Commissione della Facoltà d’Ingegneria - 1/2 • 8 colleghi sono stati eletti 3 anni fa dal corpo docente, e colui che ha avuto il massimo numero di voti (E. Corti) è stato nominato dal Preside coordinatore; • la Commissione ha lanciato numerosi progetti di collaborazione istituzionale con il mondo esterno, i più significativi: – costituzione dell’Associazione ex-alunni, per attivare una rete di relazioni tra neo-laureati e laureati da tempo (dirigenti aziendali, di enti ed istituzioni); – gruppi di lavoro misti per l’approfondimento delle figure professionali richieste dal mercato del lavoro; – programmi di formazione permanente, gestiti dai dipartimenti (per utilizzare le alte competenze universitarie); – ecc.. 21 Esempio n° 1 Commissione della Facoltà d’Ingegneria - 2/2 • recentemente la Facoltà, su iniziativa della Commissione, ha raggiunto un accordo di collaborazione con la Ig Students SpA (SVILUPPO ITALIA SpA) per un programma che prevede l’organizzazione di piccoli gruppi di studenti del III° anno (Nuovo Ordinamento) per una simulazione d’impresa (a regime 350 - 400 studenti); • a regime si prevedono 100 - 150 imprese simulate all’anno, portate avanti da studenti di diversi CdL; • il tempo impegnato sarà conteggiato per la Laurea come crediti per il tirocinio, di fatto obbligatorio per tutti all’ultimo anno (un tutor universitario e un tutor Ig); • l’anno prossimo si inizierà con il CdL in Ingegneria Elettronica che ha anticipato il suo III° anno (progetto pilota, si prevede un numero di 35 - 40 studenti); 22 Exampio n° 2 Il corso “Gestione dell’Innovazione e dei Progetti” (Sviluppo di un Business Plan) SETTORI a.a. ‘98/’99 gruppi a.a. ‘99/’00 a.a. ‘00/’01 studenti gruppi studenti gruppi studenti TURISMO 1 3 4 10 4 11 AGROALIMENTARE 1 4 3 7 3 9 4 15 7 20 PRODUZIONE & COMMERCIALIZZAZIONE 3 8 SERVIZI alle IMPRESE & alle FAMIGLIE 5 14 5 15 10 29 SERVIZI ON-LINE 0 0 8 24 5 15 TOTALE 10 29 24 81 29 84 23 Alcune Considerazioni Generali • le prime iniziative, già descritte, ci hanno convinto che per meglio valorizzare economicamente e socialmente la ricerca scientifica è necessario: – attivare numerose e differenti iniziative, alcune daranno i loro frutti, altre no (come abbiamo fatto, fin dall’inizio ); – instaurare rapporti di collaborazione con grandi imprese e con organizzazioni internazionali (come stiamo facendo - v. prossima trasparenza) – organizzare un sistema che promuova e sostenga lo start-up di nuove imprese high-tech (v. prossima trasparenza: l’incubatore di idee imprenditoriali); – partecipare a tutti i bandi regionali, nazionali, comunitari che facilitino questi processi (v. prossima trasparenza: alcune proposte). – avere molta pazienza ed aspettare anche parecchi anni per ottenere significativi risultati !!! 24 Il Programma Spin-off Accademici del Polo delle Scienze e delle Tecnologie (Università Federico II° di Napoli) • il Programma è iniziato con un corso di formazione sul Business Plan, Maggio/Giugno ‘00 (docente: E. Corti); • il Programma ha promosso la firma di convenzioni tra il Polo delle S&T e le seguenti Organizzazioni: – – – – TELECOM Italia Lab (Centro d’Innovazione - NA); CENTRO DI RICERCA FIAT (CRF), Torino; IPM Group, Arzano (Napoli); Fondazione IDIS - la Città della Scienza (Napoli). • Una delegazione italiana del Programma ha visitato il Kansas Technology Corporation, USA (Agosto ‘00). 25 Le Convenzioni con le Grandi Organizzazioni • Organizzazione e gestione di CONCORSI PER LE MIGLIORI IDEE IMPRENDITORIALI (appena terminata la prima iniziativa della TELECOM Italia Lab (2 vincitori / 22 proposte); a Giugno/Luglio il CRF; a Ottobre/Novembre il IPM Group); • BORSE DI STUDIO per studenti di dottorato (i primi due nel 2003 per il 18° ciclo); • finanziamento ed organizzazione di CONFERENZE INTERNAZIONALI (la I° International Conference “Entrepreneurship & Learning” a Napoli, Giugno ‘01); • collaborazione per la progettazione di un MASTER SULLO SVILUPPO IMPRENDITORIALE (abbiamo appena presentata una proposta al MIUR, coinvolgendo la “International Entrepreneurial University” - Zernike Group. 26 Gli Incubatori d’Impresa in Campania • volendo sviluppare piccole imprese la prima idea che emerge è quella di realizzare INCUBATORI D’IMPRESA; • in Campania esistono numerosi incubatori: – 2 gestiti da SVILUPPO ITALIA SpA (Ministero delle Attività Produttive), Pozzuoli (NA) e Marcianise (CS) – TELECOM Italia Lab, il “Centro d’Innovazione”, Napoli; – ALCATEL, il “Laboratorio del Pensiero”, Pozzuoli (NA); – FONDAZIONE IDIS, Napoli; – PARCO TECNOLOGICO, Salerno; – ed altri; • ospitano piccole imprese nate spontaneamente, oppure svolgono altre attività (funzione immobiliare). 27 L’Incubatore di Idee Imprenditoriali INCUBATORE DI IDEE IMPRENDITORIALI NASCITA DI IDEE IMPRENDITORIALI D1 TRASFERIMENTO DI TECNOLOGIE ? IDEE DI BUSINESS MATURE CON ALTA PROBABILI TA’ DI SUCCESSO D2 BREVETTI SPIN-OFF ACCADEMICI COMMERCIALIZZAZIONE DEI RISULTATI SCIENTIFICI 28 Le Proposte di Progetti presentati dal Programma Spin-off Accademici (Progetto N°1 - 1/6) • Progetto in Collaborazione con: – – – – POLITECNICO di TO (Consorzio 3i); POLITECNICO di MI (Consorzio Politecnico Innovazione), S.S.S. Anna di Pisa, Università Tor Vergata di Roma, • le 5 Università costituiranno un’ASSOCIAZIONE; • con l’intento di progettare e realizzare una RETE NAZIONALE DI INCUBATORI DI IDEE IMPRENDITORIALI E D’IMPRESA; • dimensione: 3 anni, circa 3 milioni di Euro. 29 Azioni Previste dal Progetto - 2/6 • PREINCUBAZIONE DI IDEE IMPRENDITORIALI (cioè: attività di promozione e sensibilizzazione, premi per le migliori idee imprenditoriali, Giornate per l’Innovazione, reti d’innovazione territoriali, formazione organizzativa e manageriale, ecc.); • SCOUTING TECNOLOGICO (all’interno e all’esterno dell’Università), promozione della problematica della proprietà intellettuale, sviluppo di strategie tecnologiche, ecc.; • RICERCA DELLE OPPORTUNITA’ DI MERCATO, mediante l’analisi del sistema industriale locale; • progettazione e realizzazione di un SISTEMA ICT per informare, e per offrire servizi per l’innovazione alle imprese nascenti; • progettazione e realizzazione di un SISTEMA FINANZIARIO REGIONALE (Fondo Regionale Chiuso per l’Innovazione); • identificazione di NUOVE METODOLOGIE per sostenere la nascita e lo sviluppo di idee imprenditoriali, provenienti dall’Università. 30 Scouting Tecnologico ed Analisi delle Opportunità di Mercato in Campania - 3/6 • Il Programma Spin-off del Polo delle S&T sfrutterà i contatti e le collaborazioni significative nella Regione, con numerose imprese in vari settori: – – – – – – – – TELECOM Italia Lab (Incubatore “Centro d’Innovazione”), Napoli; ALCATEL (Incubatore “Laboratorio del Pensiero”, Pozzuoli (NA); IPM Group, Arzano (NA); FIAT Research Center (CRF), Pomigliano d’Arco (NA); ITALTEL Telematica, S.M. Capua Vetere (NA). Olivetti Ricerca (Getronics), Pozzuoli (NA); Uni.Com., Aversa (NA); EST SpA (Olivetti Group), Pozzuoli (NA). • e con 3 Consorzi di PMI: – Napoli 2001, S. Giuseppe Vesuviano, NA (circa 40 imprese nel settore dell’abbigliamento); – CON.CAI., Grumo Nevano, NA (circa 25 imprese nel settore dell’abbigliamento e delle calzature); – Borgo degli Orefici, NA (circa 100 imprese nel settore dell’oreficeria). 31 Struttura del Progetto: 15 tasks - 4/6 ESPERIENZE PREGRESSE LOCALI VALUTAZIONE DELLE IDEE IMPRENDITORIALI •VALUTAZIONE VALUTAZIONE FINALE VALUTAZIONE TECNOLOGICA E DEL BUSINESS PLAN • Giorni dell’innovazione, • Presa di coscienza, • Analisi di scenari tecnologici, • Gestione territoriale della conoscenza. • Fondo Finanziario, • Sito Web per la rete di incubatori • Premi e competizioni • Pre incubazione • Diffusione nazionale • E-library. • Servizi d’innovazione per gli start-up, • Servizi finanziari, • Consulenza e sviluppo brevetti. • Rete internazionale 32 Risultati Attesi in 3 anni - 5/6 VALUTAZIONE 700 CONTATTI 25 BREVETTI D1 230 IDEE SEZIONATE D2 95 BUSINESS PLAN SELEZIONATI D3 50 NUOVE IMPRESE 33 Commenti - 6/6 • essendo questo Programma il primo in assoluto in Italia per sostenere spin-off accademici e da ricerca è un Programma molto importante per le Università Italiane e per i Centri di Ricerca Pubblici, perché: – solo da poco alcune di esse cercano di organizzarsi per la COMMERCIALIZZAZIONE DEI RISULTATI SCIENTIFICI; – questo Programma aiuta ad introdurre la CULTURA IMPRENDITORIALE nelle Università, grande vantaggio per i sistemi territoriali per l’innovazione (PST). 34 Altri Progetti Presentati dal Polo delle S&T e Consorzio EUBEO - 1/3 • Progetto di STUDIO DI FATTIBILITA’ TECNICA ED ECONOMICA della Rete di Incubatori d’Impresa della Regione Campania, in collaborazione con: – Consorzio Interuniversitario CINI (di cui è socia L’Università Federico II di Napoli), – ZERNIKE GROUP (olandese), – Gruppo IPM (Arzano, NA), – META Group (Terni) del Gruppo Zernike; • su di un Bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri. 35 Altri Progetti Presentati dal Polo delle S&T e Consorzio EUBEO - 2/3 • Progetto per la MESSA IN RETE DELLE INFORMAZIONI relative ai risultati scientifici delle attività di ricerca dei vari Dipartimenti del Polo delle S&T e ai possibili partners con competenze complementari, • finalizzato allo sviluppo imprenditoriale, • in collaborazione con il Gruppo IPM (Arzano, NA) • dimensione: 2 anni, circa 600 Keuro ; • bando: POR misura 6.2 . 36 Altri Progetti Presentati dal Polo delle S&T e Consorzio EUBEO - 3/3 • Progetto di un MASTER INTERNAZIONALE PER LO SVILUPPO IMPRENDITORIALE, centrato sullo sviluppo di Progetti di nuove idee imprenditoriali, concordate preventivamente con imprese; • si conclude con stage di circa 4 mesi presso imprese italiane ed olandesi; • in collaborazione con la “International Enterpreneur-ship University” (Zernike Group); • dimensione: 2 anni, circa 1,2 milioni Euro; • in risposta ad un Bando del MIUR. 37 Ruolo del Consorzio EUBEO • costituito 7 anni fa per fornire aule alla Università Federico II di Napoli per il Diploma di Ingegneria Informatica, da un anno rilanciato con un’opportuna modifica dello Statuto; • soci: Università Federico II di Napoli, EST SpA (Gruppo Olivetti), Getronics SpA; • missione: diventare una cerniera attiva tra l’Università e le imprese locali; • promuoverà e gestirà l’ incubatore di idee imprenditoriali per l’Università socia; • tra alcuni mesi chiederà di aderire ad APSTI. 38 Altre Iniziative nella Regione Campania - 1/3 • un nuovo Programma Regionale per l’Innovazione (v. POR misura 3.17) potrà sostenere lo sviluppo di idee imprenditoriale di piccole imprese, che usano competenze dell’Università; • Fondo Regionale Chiuso per l’Innovazione, partecipato dalle sette Università nella Regione, dalla Regione stessa e da privati. 39 Un Nuovo Programma Finanziario della Regione Campania a Sostegno degli Spin-off Accademici e da Ricerca - 2/3 • la Regione Campania, allo scopo di diffondere la cultura imprenditoriale, finanzia workshop ad hoc, conferenze, premi per le migliori idee imprenditoriali, incentivi per i professori che aiutano i loro giovani collaboratori o i loro studenti a cimentarsi nello sviluppo di nuove imprese, ecc.; • finanzia di fatto l’ incubatore di idee imprenditoriali; • finanzia fino ad un massimo di 20.000 Euro una nuova impresa, che vuole realizzare un buon Business Plan (il finanziamento serve per pagare le necessarie consulenze); • finanzia fino ad un massimo di 40.000 Euro le prime sperimentazioni di laboratorio e di analisi delle opportunità di mercato. 40 Fondo Regionale Chiuso per l’Innovazione - 1/3 • costituzione di un FONDO REGIONALE CHIUSO per l’innovazione, partecipato dalle sette Università Regionali e dalla Regione Campania e da privati; • dovrà avere le seguenti caratteristiche: – un capitale stabile: • pubblico e privato; • per investimenti e disinvestimenti a lungo termine; – un meccanismo per richiamare il capitale investito dopo un certo numero di anni (draw down), in modo da poter investire in altre iniziative; – un semplice meccanismo per raccogliere fondi pubblici per sostenere i business ad alto rischio (ripartizione non uguale della remunerazione). 41 Fondo Regionale Chiuso per l’Innovazione - 2/3 • il FONDO dovrà essere gestito da una Società (Management Company), che: – sarà selezionata tra le partecipanti ad un Bando internazionale; – dovrà essere scelta sulla base della sua competenza imprenditoriale; – non potrà essere gestita né dalle Università né da funzionari regionali o di partiti locali o nazionali; – dovrà essere capace di trasferire la sua esperienza strategica e di gestione organizzativa e finanziaria alle imprese partecipate. SPERIAMO DI RIUSCIRCI !! 42 Grazie <[email protected]> http.//www.tno.it/APSTI/aphome.htm 43