Università di Padova
Dipartimento di Tecnica e Gestione
dei Sistemi Industriali
LABORATORIO DI TECNOLOGIE E SISTEMI DI
IMPRESE
Spin-off Accademici, Incubatori e
Ruolo dell’Università
Eugenio Corti
Presidente APSTI
Vicenza, 19 Aprile 2002
1
Sommario
• dopo aver accennato alla storia di APSTI,
alla sua missione, ai suoi soci, ai loro servizi, ecc.;
• approfondirò il rapporto RICERCA SCIENTIFICA / INNOVAZIONE / SVILUPPO;
• introdurrò il concetto di VALORIZZAZIONE
ECONOMICA E SOCIALE DELLA RICERCA SCIENTIFICA, e poi:
• concluderò con alcuni esempi di collaborazione tra la mia Università e un Consorzio
Universitario (EUBEO) , che chiederà di
aderire ad APSTI.
2
Costituzione di APSTI
(Associazione dei Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani)
• circa 10 anni fa con 7 enti/organizzazioni (tra cui
AREA Ricerca di TS, TECNOPOLIS di BA), in
occasione di:
– un accordo interministeriale tra :
• Ministero dell’Università e della Ricerca (A. Ruberti),
• Ministero del Bilancio,
• Ministero del Mezzogiorno,
– accordo voluto per finanziare i PST nel Mezzogiorno,
– Fondi disponibili allora: 1.100 miliardi,
– Scadenza per presentare proposte Luglio ‘92.
3
Sviluppo di APSTI
• 31 proposte (Luglio ‘92) per circa 7.000 miliardi,
• crisi dell’accordo interministeriale, solo nel 1994 il
Ministro dell’Università e della Ricerca (U.
Colombo) avoca a se il Programma,
• selezionati 49 Progetti presentati da 13 PST
localizzati nel Mezzogiorno,
• i primi fondi sono stati erogati solo nella
primavera del ‘96 (su di totale di circa 450 Ml),
• nel frattempo nascono numerosi PST in tutta Italia,
• dal ‘92 ad oggi APSTI da 7 soci a 28 soci.
4
I Soci APSTI
• 28 Soci in 14 Regioni (3 in Piemonte, 4 in
Lombardia, 4 in Veneto, 1 in Friuli-Venezia Giulia,
2 in Emilia-Romagna, 2 in Toscana, 1 in Umbria, 1
nelle Marche,
1 nel Lazio, 4 in Campania, 2 in
Puglia, 1 in Basilicata, 1 in Sicilia, 1 in Sardegna);
• Nessuno in 5 Regioni (Valle d’Aosta, Trentino -Sudtirolo,
Liguria, Molise, Calabria) .
5
Obiettivi Generali Condivisi
da Tutti i Soci
• APSTI raccoglie soggetti che operano per accrescere
la competitività del territorio attraverso Progetti:
– D’INNOVAZIONE,
– di TRASFERIMENTO DI TECNOLOGIE;
• in collaborazione con UNIVERSITA’ e CENTRI DI
RICERCA (art.1 Statuto).
• N.B. Per TECNOLOGIA intendo un opportuno insieme di conoscenze
tecniche, organizzative e gestionali il cui uso consente al possessore di
queste conoscenze di raggiungere prefissati risultati positivi.
6
I principali servizi di un tipico PST
(sul totale di 26 soci APSTI)
• progetti di Trasferimento di Tecnologie (26/26);
• progetti di R&S (24/26);
• ricerca di informazioni strategiche, fuori del proprio
territorio (anche all’estero) (22/26);
• Applicazioni di tecniche di Project Management (21.26);
• Attività formativa (21/26);
• Gestione di incubatori d’impresa (16/26);
• Business Connections (14/26);
• Consulenza aziendale (10/26);
• Altri.
7
I principali Settori Merceologici
(tra parentesi numero di PST sul totale)
•
•
•
•
•
•
•
•
•
ICT (21/26);
Terziario avanzato (21/26);
Alimentare (20/26);
Ambiente (20/26);
Automazione Industriale (15/26);
Energetica (14/26);
Metalmeccanica (14/26);
Chimica (13/26)
Biomedicale (12/26).
8
Alcuni Dati sui Soci APSTI
• circa 700 imprese sono coinvolte nelle Società di
gestione dei PST (fatturato annuo complessivo
(media degli ultimi 3 anni : 150 miliardi di
Euro/anno);
• superficie coperta (laboratori, centri di ricerca,
stabilimenti, incubatori, ecc.) circa 400.000 mq
(con tendenza al raddoppio in pochi anni);
• circa 100 enti/organizzazioni di ricerca (incluse
le Università), con circa 50.000 tra docenti e
ricercatori, sono coinvolti nei 28 PST, soci di
APSTI.
9
L’Università nel sistema PST
• il ruolo dell’Università, come produttore di conoscenza
tecnica, organizzativa e gestionale, sotto la forma di
risultati scientifici (RS) nel sistema PST è fondamentale;
• i risultati scientifici non sono direttamente applicabili,
essi debbono essere trasformati in tecnologie che siano
applicabili (TA) dal mondo delle imprese e della
Pubblica Amministrazione;
• il rapporto “Università / Sistema delle imprese e della
Pubblica Amministrazione” è ancora troppo debole in
Italia;
• ecco il ruolo del PST nel suo territorio.
10
Ricerca ed Innovazione
• una famosa frase di Carlo Rubbia:
“non ci può essere INNOVAZIONE senza RICERCA
SCIENTIFICA E TECNOLOGICA, non c’è SVILUPPO
senza INNOVAZIONE”
RICERCA
INNOVAZIONE
SVILUPPO
NO
12
Alcune Definizioni
(per mettersi d’accordo)
• Innovazione, una organizzazione fa innovazione se ha la
capacità d’uso delle necessarie risorse per effettuare un cambiamento dei suoi prodotti/servizi per renderli più competitivi,
del processo produttivo e/o della struttura organizzativa per
renderli più efficienti, efficaci ed economici, delle modalità di
vendita per vendere meglio e di più, ecc.
• Quindi INNOVAZIONE non è sinonimo di RICERCA
SCIENTIFICA, ma è un COMPORTAMENTO dell’organizzazione, che sa usare CONOSCENZA e FINANZA.
• Quindi INNOVAZIONE non è un bene acquistabile, come
una risorsa, ma può essere acquisito nel tempo, con molta
fatica però, e non tutte le organizzazione ci riescono.
13
La Valorizzazione Economica e Sociale della
Ricerca Scientifica e Tecnologica
P.A.
MONDO DELLE CONOSCENZE TECNICHE
E SCIENTIFICHE
APPLICABILI
IMPRESE
RS
RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA
PUBBLICA
SISTEMI
FINANZIARI
PUBBLICAZIONI
SCIENTIFICHE
VALORIZZAZIONE
ECONOMICA E SOCIALE DELLA RICERCA PUBBLICA
DI S&T
RF
TA
INNOVAZIONE
SVILUPPO
14
La Valorizzazione Economica e Sociale
della Ricerca Scientifica e Tecnologica
• non è Ricerca, cioè produzione di conoscenza
Tecnica & Scientifica (T&S);
• si realizza in 3 modi diversi:
– la nuova idea di business, dopo che è stata sviluppata e selezionata, viene ceduta ad un’impresa
già operativa;
– la nuova idea di business si trasforma in brevetto (problema della nuova legge in fase di approvazione);
– gli inventori della nuova idea di business
decidono di svilupparla in proprio (spin-off
accademici o da ricerca);
• moltiplica le opportunità di finanziamento di
nuove idee di business (seed e venture capital).
15
Gli Spin-off
• Sono di due tipi:
–Spin-off Accademici o da Ricerca,
–Spin-off Aziendali,
• Obiettivo comune: sviluppare un NUOVO
BUSINESS utilizzando le conoscenze accumulate da una precedente esperienza
scientifica, svolgendo il proprio lavoro.
16
Lo Spin-off Accademico o da Ricerca
• Un docente o ricercatore (anche uno studente), sulla
base di una più o meno lunga esperienza di attività
di ricerca scientifica, decide di sfruttare in proprio
uno o più risultati scientifici, che opportunamente
trasformati potranno diventare interessanti tecnologie
applicabili con vantaggi economici:
– al miglioramento di prodotti/servizi attuali, oppure,
– allo sviluppo di nuovi prodotti/servizi, oppure,
– al miglioramento dell’efficienza di un processo produttivo.
17
Valorizzazione Economica dei Risultati Scientifici
FINANZIAMENTI PRIVATI E PUBBLICI
NUOVI INCENTIVI
SCIENTIFICI
3
• PUBBLICAZIONI
SCIENTIFICHE,
• RICONOSCIMENTI
INTERNAZIONALI
ATTIVITA’ SCIENTIFICA ALL’INTERNO
DELL’UNIVERSITA’
1
NASCITA DI UNA
NUOVA IDEA DI
BUSINESS
2
• TEST TECNICI (Dipartimenti + Lab)
• TEST ECONOMICI (Business Plan)
4
FONDO CHIUSO
REGIONALE PER LA
INNOVAZIONE
RISORSE
FINANZIARIE
PRIVATE
5
COMMERCIALIZAZIONE DEI
RISULTATI SCIENTIFICI
D1
D2
• SVILUPPO TECNICO DI UN
NUOVO PRODOTTO,
• RICERCA DI COMPETENZE
COMPLEMENTARI,
• RICERCA DI FINANZIAMENTI,
• SVILUPPO DELLA PROPRIETA’
INTELLETTUALE,
• SVILUPPO DEL PROTOTIPO,
• ECC.
La Valorizzazione Economica e della
Conoscenza Tecnica e Scientifica
• creare le condizioni perché nascano NUOVE IDEE DI
BUSINESS tra studenti, dottorandi, giovani ricercatori
(continue attività di promozione e sensibilizzazione);
• sostenere con offerta di adeguati servizi per l’innovazione e
con risorse finanziarie le IDEE DI BUSINESS che mostrano
un’alta probabilità di successo;
• sviluppare un’adeguata politica di protezione e di
valorizzazione della proprietà industriale (BREVETTI);
• facilitare l’acquisto oneroso di alcune idee di business ormai
mature e selezionate da parte di imprese già operative
(TRASFERIMENTO EFFETTIVO DI TECNOLOGIE);
• promuovere e sostenere la nascita e lo sviluppo di SPIN-OFF
ACCADEMICI E DA RICERCA.
19
Le prime Iniziative della mia Università in
Collaborazione con due Consorzi Universitari
Consorzio ARPA (socio APSTI) - Consorzio EUBEO (non ancora)
• recentemente sono emersi nuovi interessi su come costruire
buone relazioni istituzionali con il mondo esterno, non solo
per attività di ricerca (tradizione), ma anche nella formazione e nella consulenza (un primo esempio: la Commissione di
Facoltà “Rapporti con le Istituzioni e il mondo della
produzione e dei servizi” - v. prossima trasparenza);
• si sono introdotti in alcuni corsi della mia Facoltà elementi
conoscitivi per lo sviluppo imprenditoriale, con lo slogan: “I
posti fissi nelle grandi imprese vanno diminuendo,
ogni neo-laureato deve diventare imprenditore di se
stesso !! “ (secondo esempio: il corso “Gestione dell’Innovazione e dei Progetti” - v. prossima trasparenza).
20
Esempio n° 1
Commissione della Facoltà d’Ingegneria - 1/2
• 8 colleghi sono stati eletti 3 anni fa dal corpo docente, e colui che ha avuto il massimo numero di voti (E.
Corti) è stato nominato dal Preside coordinatore;
• la Commissione ha lanciato numerosi progetti di collaborazione istituzionale con il mondo esterno, i più
significativi:
– costituzione dell’Associazione ex-alunni, per attivare una rete
di relazioni tra neo-laureati e laureati da tempo (dirigenti
aziendali, di enti ed istituzioni);
– gruppi di lavoro misti per l’approfondimento delle figure
professionali richieste dal mercato del lavoro;
– programmi di formazione permanente, gestiti dai dipartimenti (per utilizzare le alte competenze universitarie);
– ecc..
21
Esempio n° 1
Commissione della Facoltà d’Ingegneria - 2/2
• recentemente la Facoltà, su iniziativa della Commissione,
ha raggiunto un accordo di collaborazione con la Ig
Students SpA (SVILUPPO ITALIA SpA) per un programma che prevede l’organizzazione di piccoli gruppi
di studenti del III° anno (Nuovo Ordinamento) per una
simulazione d’impresa (a regime 350 - 400 studenti);
• a regime si prevedono 100 - 150 imprese simulate
all’anno, portate avanti da studenti di diversi CdL;
• il tempo impegnato sarà conteggiato per la Laurea come crediti per il tirocinio, di fatto obbligatorio per tutti
all’ultimo anno (un tutor universitario e un tutor Ig);
• l’anno prossimo si inizierà con il CdL in Ingegneria
Elettronica che ha anticipato il suo III° anno (progetto
pilota, si prevede un numero di 35 - 40 studenti);
22
Exampio n° 2
Il corso “Gestione dell’Innovazione e dei Progetti”
(Sviluppo di un Business Plan)
SETTORI
a.a. ‘98/’99
gruppi
a.a. ‘99/’00
a.a. ‘00/’01
studenti gruppi studenti gruppi
studenti
TURISMO
1
3
4
10
4
11
AGROALIMENTARE
1
4
3
7
3
9
4
15
7
20
PRODUZIONE &
COMMERCIALIZZAZIONE
3
8
SERVIZI alle
IMPRESE &
alle FAMIGLIE
5
14
5
15
10
29
SERVIZI ON-LINE
0
0
8
24
5
15
TOTALE
10
29
24
81
29
84
23
Alcune Considerazioni Generali
• le prime iniziative, già descritte, ci hanno convinto
che per meglio valorizzare economicamente e socialmente la ricerca scientifica è necessario:
– attivare numerose e differenti iniziative, alcune daranno i
loro frutti, altre no (come abbiamo fatto, fin dall’inizio );
– instaurare rapporti di collaborazione con grandi imprese e
con organizzazioni internazionali (come stiamo facendo - v.
prossima trasparenza)
– organizzare un sistema che promuova e sostenga lo start-up
di nuove imprese high-tech (v. prossima trasparenza:
l’incubatore di idee imprenditoriali);
– partecipare a tutti i bandi regionali, nazionali, comunitari
che facilitino questi processi (v. prossima trasparenza: alcune
proposte).
– avere molta pazienza ed aspettare anche parecchi
anni per ottenere significativi risultati !!!
24
Il Programma Spin-off Accademici
del Polo delle Scienze e delle Tecnologie
(Università Federico II° di Napoli)
• il Programma è iniziato con un corso di formazione
sul Business Plan, Maggio/Giugno ‘00 (docente: E. Corti);
• il Programma ha promosso la firma di convenzioni
tra il Polo delle S&T e le seguenti Organizzazioni:
–
–
–
–
TELECOM Italia Lab (Centro d’Innovazione - NA);
CENTRO DI RICERCA FIAT (CRF), Torino;
IPM Group, Arzano (Napoli);
Fondazione IDIS - la Città della Scienza (Napoli).
• Una delegazione italiana del Programma ha visitato
il Kansas Technology Corporation, USA (Agosto ‘00).
25
Le Convenzioni con le Grandi Organizzazioni
• Organizzazione e gestione di CONCORSI PER LE MIGLIORI IDEE IMPRENDITORIALI (appena terminata la
prima iniziativa della TELECOM Italia Lab (2 vincitori / 22
proposte); a Giugno/Luglio il CRF; a Ottobre/Novembre il
IPM Group);
• BORSE DI STUDIO per studenti di dottorato (i primi due
nel 2003 per il 18° ciclo);
• finanziamento ed organizzazione di CONFERENZE INTERNAZIONALI (la I° International Conference “Entrepreneurship & Learning” a Napoli, Giugno ‘01);
• collaborazione per la progettazione di un MASTER SULLO
SVILUPPO IMPRENDITORIALE (abbiamo appena presentata una proposta al MIUR, coinvolgendo la “International
Entrepreneurial University” - Zernike Group.
26
Gli Incubatori d’Impresa in Campania
• volendo sviluppare piccole imprese la prima idea che
emerge è quella di realizzare INCUBATORI D’IMPRESA;
• in Campania esistono numerosi incubatori:
– 2 gestiti da SVILUPPO ITALIA SpA (Ministero delle
Attività Produttive), Pozzuoli (NA) e Marcianise (CS)
– TELECOM Italia Lab, il “Centro d’Innovazione”,
Napoli;
– ALCATEL, il “Laboratorio del Pensiero”, Pozzuoli
(NA);
– FONDAZIONE IDIS, Napoli;
– PARCO TECNOLOGICO, Salerno;
– ed altri;
• ospitano piccole imprese nate spontaneamente, oppure
svolgono altre attività (funzione immobiliare).
27
L’Incubatore di Idee Imprenditoriali
INCUBATORE DI IDEE IMPRENDITORIALI
NASCITA DI
IDEE
IMPRENDITORIALI
D1
TRASFERIMENTO
DI TECNOLOGIE
?
IDEE DI
BUSINESS
MATURE
CON ALTA
PROBABILI
TA’ DI
SUCCESSO
D2
BREVETTI
SPIN-OFF
ACCADEMICI
COMMERCIALIZZAZIONE DEI RISULTATI
SCIENTIFICI
28
Le Proposte di Progetti presentati dal
Programma Spin-off Accademici
(Progetto N°1 - 1/6)
• Progetto in Collaborazione con:
–
–
–
–
POLITECNICO di TO (Consorzio 3i);
POLITECNICO di MI (Consorzio Politecnico Innovazione),
S.S.S. Anna di Pisa,
Università Tor Vergata di Roma,
• le 5 Università costituiranno un’ASSOCIAZIONE;
• con l’intento di progettare e realizzare una RETE NAZIONALE DI INCUBATORI DI IDEE IMPRENDITORIALI E
D’IMPRESA;
• dimensione: 3 anni, circa 3 milioni di Euro.
29
Azioni Previste dal Progetto - 2/6
• PREINCUBAZIONE DI IDEE IMPRENDITORIALI (cioè: attività
di promozione e sensibilizzazione, premi per le migliori idee imprenditoriali, Giornate per l’Innovazione, reti d’innovazione
territoriali, formazione organizzativa e manageriale, ecc.);
• SCOUTING TECNOLOGICO (all’interno e all’esterno dell’Università), promozione della problematica della proprietà intellettuale, sviluppo di strategie tecnologiche, ecc.;
• RICERCA DELLE OPPORTUNITA’ DI MERCATO, mediante
l’analisi del sistema industriale locale;
• progettazione e realizzazione di un SISTEMA ICT per informare,
e per offrire servizi per l’innovazione alle imprese nascenti;
• progettazione e realizzazione di un SISTEMA FINANZIARIO
REGIONALE (Fondo Regionale Chiuso per l’Innovazione);
• identificazione di NUOVE METODOLOGIE per sostenere la nascita e lo sviluppo di idee imprenditoriali, provenienti
dall’Università.
30
Scouting Tecnologico ed Analisi delle
Opportunità di Mercato in Campania - 3/6
• Il Programma Spin-off del Polo delle S&T sfrutterà i
contatti e le collaborazioni significative nella Regione, con
numerose imprese in vari settori:
–
–
–
–
–
–
–
–
TELECOM Italia Lab (Incubatore “Centro d’Innovazione”), Napoli;
ALCATEL (Incubatore “Laboratorio del Pensiero”, Pozzuoli (NA);
IPM Group, Arzano (NA);
FIAT Research Center (CRF), Pomigliano d’Arco (NA);
ITALTEL Telematica, S.M. Capua Vetere (NA).
Olivetti Ricerca (Getronics), Pozzuoli (NA);
Uni.Com., Aversa (NA);
EST SpA (Olivetti Group), Pozzuoli (NA).
• e con 3 Consorzi di PMI:
– Napoli 2001, S. Giuseppe Vesuviano, NA (circa 40 imprese nel settore
dell’abbigliamento);
– CON.CAI., Grumo Nevano, NA (circa 25 imprese nel settore
dell’abbigliamento e delle calzature);
– Borgo degli Orefici, NA (circa 100 imprese nel settore dell’oreficeria).
31
Struttura del Progetto: 15 tasks - 4/6
ESPERIENZE
PREGRESSE
LOCALI
VALUTAZIONE DELLE
IDEE IMPRENDITORIALI
•VALUTAZIONE
VALUTAZIONE
FINALE
VALUTAZIONE TECNOLOGICA
E DEL BUSINESS PLAN
• Giorni dell’innovazione,
• Presa di coscienza,
• Analisi di scenari
tecnologici,
• Gestione territoriale
della conoscenza.
• Fondo Finanziario,
• Sito Web per la rete di
incubatori
• Premi e
competizioni
• Pre incubazione
• Diffusione nazionale
• E-library.
• Servizi d’innovazione per gli start-up,
• Servizi finanziari,
• Consulenza e sviluppo
brevetti.
• Rete internazionale
32
Risultati Attesi in 3 anni - 5/6
VALUTAZIONE
700
CONTATTI
25
BREVETTI
D1
230
IDEE SEZIONATE
D2
95
BUSINESS
PLAN SELEZIONATI
D3
50
NUOVE
IMPRESE
33
Commenti - 6/6
• essendo questo Programma il primo in assoluto in
Italia per sostenere spin-off accademici e da ricerca
è un Programma molto importante per le
Università Italiane e per i Centri di Ricerca
Pubblici, perché:
– solo da poco alcune di esse cercano di organizzarsi per
la COMMERCIALIZZAZIONE DEI RISULTATI
SCIENTIFICI;
– questo Programma aiuta ad introdurre la CULTURA
IMPRENDITORIALE nelle Università, grande vantaggio
per i sistemi territoriali per l’innovazione (PST).
34
Altri Progetti Presentati dal Polo delle S&T
e Consorzio EUBEO - 1/3
• Progetto di STUDIO DI FATTIBILITA’
TECNICA ED ECONOMICA della Rete di
Incubatori d’Impresa della Regione Campania,
in collaborazione con:
– Consorzio Interuniversitario CINI (di cui è socia L’Università
Federico II di Napoli),
– ZERNIKE GROUP (olandese),
– Gruppo IPM (Arzano, NA),
– META Group (Terni) del Gruppo Zernike;
• su di un Bando della Presidenza del Consiglio
dei Ministri.
35
Altri Progetti Presentati dal Polo delle S&T
e Consorzio EUBEO - 2/3
• Progetto per la MESSA IN RETE DELLE
INFORMAZIONI relative ai risultati scientifici
delle attività di ricerca dei vari Dipartimenti del
Polo delle S&T e ai possibili partners con
competenze complementari,
• finalizzato allo sviluppo imprenditoriale,
• in collaborazione con il Gruppo IPM (Arzano, NA)
• dimensione: 2 anni, circa 600 Keuro ;
• bando: POR misura 6.2 .
36
Altri Progetti Presentati dal Polo delle S&T
e Consorzio EUBEO - 3/3
• Progetto di un MASTER INTERNAZIONALE
PER LO SVILUPPO IMPRENDITORIALE,
centrato sullo sviluppo di Progetti di nuove idee
imprenditoriali, concordate preventivamente con
imprese;
• si conclude con stage di circa 4 mesi presso
imprese italiane ed olandesi;
• in collaborazione con la “International
Enterpreneur-ship University” (Zernike Group);
• dimensione: 2 anni, circa 1,2 milioni Euro;
• in risposta ad un Bando del MIUR.
37
Ruolo del Consorzio EUBEO
• costituito 7 anni fa per fornire aule alla Università Federico II di Napoli per il Diploma di
Ingegneria Informatica, da un anno rilanciato
con un’opportuna modifica dello Statuto;
• soci: Università Federico II di Napoli, EST SpA
(Gruppo Olivetti), Getronics SpA;
• missione: diventare una cerniera attiva tra
l’Università e le imprese locali;
• promuoverà e gestirà l’ incubatore di idee
imprenditoriali per l’Università socia;
• tra alcuni mesi chiederà di aderire ad APSTI.
38
Altre Iniziative nella Regione
Campania - 1/3
• un nuovo Programma Regionale per
l’Innovazione (v. POR misura 3.17) potrà
sostenere lo sviluppo di idee imprenditoriale di piccole imprese, che usano
competenze dell’Università;
• Fondo Regionale Chiuso per l’Innovazione, partecipato dalle sette Università nella
Regione, dalla Regione stessa e da privati.
39
Un Nuovo Programma Finanziario della
Regione Campania a Sostegno degli Spin-off
Accademici e da Ricerca - 2/3
• la Regione Campania, allo scopo di diffondere la cultura
imprenditoriale, finanzia workshop ad hoc, conferenze, premi
per le migliori idee imprenditoriali, incentivi per i professori
che aiutano i loro giovani collaboratori o i loro studenti a
cimentarsi nello sviluppo di nuove imprese, ecc.;
• finanzia di fatto l’ incubatore di idee imprenditoriali;
• finanzia fino ad un massimo di 20.000 Euro una nuova
impresa, che vuole realizzare un buon Business Plan (il
finanziamento serve per pagare le necessarie consulenze);
• finanzia fino ad un massimo di 40.000 Euro le prime sperimentazioni di laboratorio e di analisi delle opportunità di
mercato.
40
Fondo Regionale Chiuso per l’Innovazione - 1/3
• costituzione di un FONDO REGIONALE CHIUSO
per l’innovazione, partecipato dalle sette Università
Regionali e dalla Regione Campania e da privati;
• dovrà avere le seguenti caratteristiche:
– un capitale stabile:
• pubblico e privato;
• per investimenti e disinvestimenti a lungo termine;
– un meccanismo per richiamare il capitale investito dopo un
certo numero di anni (draw down), in modo da poter
investire in altre iniziative;
– un semplice meccanismo per raccogliere fondi pubblici per
sostenere i business ad alto rischio (ripartizione non uguale
della remunerazione).
41
Fondo Regionale Chiuso per l’Innovazione - 2/3
• il FONDO dovrà essere gestito da una Società
(Management Company), che:
– sarà selezionata tra le partecipanti ad un Bando
internazionale;
– dovrà essere scelta sulla base della sua competenza
imprenditoriale;
– non potrà essere gestita né dalle Università né da
funzionari regionali o di partiti locali o nazionali;
– dovrà essere capace di trasferire la sua esperienza
strategica e di gestione organizzativa e finanziaria alle
imprese partecipate.
SPERIAMO DI RIUSCIRCI !!
42
Grazie
<[email protected]>
http.//www.tno.it/APSTI/aphome.htm
43
Scarica

spin-off accademici o da ricerca