LE CONFIGURAZIONI CONCRETE DEI SISTEMI DI CONTROLLO Le configurazioni concrete del controllo nascono dalle combinazioni che si formano nelle specifiche realtà aziendali tra dimensione materiale e dimensione immateriale. In proposito: • un primo problema è dato dalla possibile divaricazione tra il ruolo formalmente assegnato al controllo ed il ruolo effettivamente giocato • un secondo problema è dato dalla natura delle attività aziendali e delle leve più appropriate per esercitare il controllo • un terzo problema è dato dall’operare di variabili di contesto rilevanti, dalla soluzione a diversi possibili trade-off organizzativi e gestionali, dal gioco di possibili vantaggi e svantaggi Il primo problema L’esercizio formalmente corretto del controllo dovrebbe implicare • diffusione della cultura dei risultati • abitudine a comunicare attraverso il linguaggio dei risultati (espressi attraverso indicatori economico-finanziari o anche di tipo qualitativooperativo) • chiara definizione degli obiettivi • determinazione trasparente dei risultati • enfasi sui risultati come punto di partenza per valutare le prestazioni e per avviare azioni di miglioramento • accettazione del merito come principio alla base dei sistemi di remunerazione e di carriera Segue: … e quindi risolversi nel • supportare un comportamento organizzativo finalizzato, coordinato, consapevole; • assicurare trasparenza dei comportamenti; • contrastare logiche e interessi particolaristici ed il formarsi di posizioni di potere Segue: Esso invece può risolversi in un fatto puramente formale: • di immagine e legittimazione degli organi di governo • di conformità a leggi e regolamenti (per es. normative sulla qualità e sicurezza nelle imprese private o normative in tema di governance nelle aziende pubbliche) • di copertura di posizioni di potere o di interessi particolaristici che dovrebbero invece essere contrastati Segue: Ai fini del ruolo effettivamente assegnato al controllo sono rilevanti • gli stili di leadership adottati dal Top Management • la legittimazione, l'autonomia e le risorse effettivamente assicurati ai responsabili organizzativi • l'articolazione, la posizione gerarchica e l'autorità effettivamente riconosciuti al controller • la rilevanza, la sistematicità, l'effettivo impatto sulla gestione dei processi di feedback • l'attenzione posta sulle criticità del processo e la cura nell'assicurarne il buon funzionamento Il secondo problema La natura delle attività aziendali da controllare può favorire diverse tipologie di controllo In proposito si può ricordare un modello che distingue tra sistemi di controllo di tipo: • burocratico • tecnocratico • politico Sistemi di controllo di tipo burocratico, tecnocratico, politico tipo di controllo logica strumenti approccio burocratico -definire regole di comportamento -verificarne il rispetto - procedure - audit - sanzioni - formale - normativo tecnocratico - definire obiettivi - monitorare risultati - piani - budget - reporting - incentivi - razionale - quantitativo politico - definire valori - assicurarne condivisione e rispetto - carta dei valori - formazione - comunicazione - selezione - emozionale - qualitativo In particolare: • il controllo “burocratico” fa leva sulla dimensione materiale e tende a ricondurre il comportamento organizzativo a procedure predefinite • il controllo “tecnocratico” fa leva su delega e responsabilizzazione, sulla mobilitazione delle risorse umane in vista del raggiungimento dei traguardi aziendali attraverso la definizione degli obiettivi ed il monitoraggio dei risultati • il controllo “politico” fa leva sulla interiorizzazione da parte delle risorse umane dei valori e della cultura cui l’impresa impronta il proprio ruolo e la propria identità Il terzo problema Variabili di contesto rilevanti per la configurazione dei sistemi di controllo sono: • i sistemi di governance in atto (legati alla separazione tra proprietà e direzione, all’esistenza di stakeholders che svolgono un ruolo attivo, al perseguimento di pratiche di responsabilità sociale) da cui possono discendere specifiche esigenza di trasparenza e di informazione • l'esistenza di pressioni competitive sui risultati, da cui dipende l'esigenza di monitorare attentamente i livelli di efficienza e di efficacia ed i risultati gestionali • la disponibilità di risorse umane adeguate professionalmente e culturalmente all'assunzione di responsabilità gestionali • la disponibilità di risorse umane con competenze appropriate alla gestione dei sistemi di controllo • l’utilizzo di sistemi e strumenti appropriati per la gestione dei sistemi di controllo (analisi dei costi; sistemi informativi;sistemi ERP) Segue: Trade-off che possono condizionare la configurazione dei sistemi di controllo sono: • il grado di accentramento o di decentramento dei processi decisionali • il grado di condivisione con la struttura degli obiettivi strategici e operativi • l’enfasi sui risultati di breve o sui risultati di lungo termine • l’enfasi sui risultati economico-finanziari o sui risultati tecnicooperativi • l’enfasi sui risultati economici o sui risultati finanziari • l’enfasi sulla ricerca di stabilità o di innovazione • il focus delle analisi gestionali sul passato o sul futuro • il focus della motivazione centrata sull’individuo o sul gruppo • una rilevazione di risultati analitica o tempestiva • l’enfasi della valutazione su valori di equità-trasparenza o di tempestività-operatività Segue: I vantaggi conseguibili attraverso una opportuna configurazione dei sistemi di controllo sono: • la promozione della cultura dei risultati • la chiarezza delle priorità e degli obiettivi strategici e operativi • la sollecitazione ad utilizzare meglio le risorse • il coordinamento verticale e orizzontale • il riconoscimento e la valorizzazione delle performance individuali e/o di gruppo • la motivazione individuale e/o di gruppo • la produzione di dati contabili affidabili e rilevanti sul piano gestionale • la attivazione di processi di apprendimento individuale e collettivo • la accumulazione di cultura e la diffusione di valori condivisi. Segue: Gli svantaggi da evitare con una opportuna configurazione dei sistemi di controllo sono: • una eccessiva enfasi su risultati settoriali e di breve termine • una conseguente scarsa attenzione sullo sviluppo delle risorse e dei vantaggi competitivi • una possibile spinta a manipolare i dati contabili per nascondere risultati sfavorevoli • la formazione di livelli eccessivi di stress e competizione interna • riduzione dello spirito di gruppo UN QUADRO DI RIFERIMENTO RIASSUNTIVO IN TEMA DI GOVERNO E CONTROLLO DELL’IMPRESA VISION AZIENDALE (lettura dell’ambiente e dei suoi problemi) MISSION AZIENDALE (ruolo dell’impresa nell’ambiente) OBIETTIVI FINALITA’ (traguardi quantitativi) (traguardi qualitativi) • Ottimizzare il posizionamento sul • Reddito mercato • Valore • Ottimizzare i rapporti con gli stakeholders • Sviluppare innovazione/qualità/… •Ecc INDIVIDUAZIONE DI UNA STRATEGIA COMPETENCE BUILDING E LEVERAGING CONTROLLO In particolare: • il punto di partenza è rappresentato dalla vision e dalla mission che ispirano i percorsi evolutivi dell’impresa: per vision si intende la rappresentazione dei bisogni e dei problemi esistenti nella società e nel mercato, delle opportunità e dei rischi che ne possono nascere per le prospettive dell’impresa e per mission si intende il ruolo che l’impresa intende giocare nel contesto di riferimento, grazie alle risposte rese possibili dalle risorse aziendali • il perseguimento della mission implica la definizione di obiettivi (traguardi quantitativi espressi attraverso apposite metriche: quella contabile del reddito, quella economica del valore) e di finalità (traguardi qualitativi riferiti per es. al posizionamento sul mercato, ai rapporti con gli stakeholder, alle variabili competitive su cui far leva: innovazione, qualità, prezzo, ecc.) Segue: • in funzione di questo quadro di obiettivi e di finalità va definito il percorso strategico, da supportare attraverso azioni appropriate di competence building e di competence leveraging, intendendosi con ciò un processo continuo e ricorsivo di sviluppo e valorizzazione di competenze distintive • il controllo rappresenta il sistema di guida, di supporto e di monitoraggio di tutti questi momenti del governo dell’impresa Articolazione e attori del sistema di controllo • Il controllo non può quindi essere concepito come una mera funzione operativa, con ruoli di staff o di semplice supporto agli organi decisionali • Si tratta di un sistema complesso, che coinvolge una pluralità di attori con ruoli differenziati che devono però essere giocati in modo coordinato e sinergico • L’Alta Direzione deve promuovere consapevolmente le attività di controllo:definendone esplicitamente le finalità, l’articolazione (centrale, periferica, su più livelli) ed il posizionamento (relazioni con gli organi operativi);assicurando le risorse necessarie al suo funzionamento; legittimandole, valorizzandole e utilizzandone il contributo al governo dell’impresa. Segue: • I Dirigenti dei Centri di responsabilità devono interagire con le attività di controllo e collaborare con il/i controller tanto in sede di predisposizione dei piani e degli obiettivi quanto in sede di monitoraggio dei risultati conseguiti. Essi inoltre devono da un lato utilizzare i sistemi informativi di controllo e dall’alimentarli tempestivamente e correttamente • Il/i controller infine sono responsabili della progettazione del sistema di controllo e dei supporti informativi e devono assicurarne il funzionamento secondo le fasi, i tempi ed i modi più opportuni. Essi devono collaborare con l’Alta Direzione e con i Dirigenti dei Centri di responsabilità sia in sede di definizione dei piani e degli obiettivi sia in sede i monitoraggio, operando come veri e propri business partner. N.B. Gli attori del controllo di gestione sono L’Alta Direzione Definisce il profilo del sistema e del processo. Lo legittima, lo utilizza, lo valorizza. I dirigenti dei centri di responsabilità Partecipano alla definizione degli obiettivi, perseguono la realizzazione dei piani ed il raggiungimento degli obiettivi, utilizzano e alimentano il circuito informativo. Producono decisioni e attivano comportamenti organizzativi di qualità migliore. Il/i controller Predispongono i tempi, le fasi, i modi del processo. Forniscono supporti all’alta Direzione ed ai manager. Gestiscono i flussi informativi. Assicurano il monitoraggio.