Corso di Laurea in Fisioterapia Università di Bologna Fisica Medica A.A. 2012/13 1 OBIETTIVI Il corso ha lo scopo di: trasmettere allo studente conoscenze fondamentali di fisica per la comprensione di fenomeni biologici e biomedici; trasmettere il significato del metodo scientifico; mettere in grado lo studente di applicare i principi e le leggi della fisica a problemi specifici, con particolare riferimento a fenomeni biologici e biomedici. 2 COMPETENZE Al termine del corso lo studente deve essere in grado di: individuare le grandezze fisiche significative che intervengono nella descrizione di un fenomeno fisico; eseguire una schematizzazione di un sistema fisico, elaborando un modello che ne rappresenti le caratteristiche fondamentali e ne ometta i dettagli secondari; formulare le leggi fisiche oggetto di studio, precisando se sono deducibili da principi generali o se sono di origine empirica, rappresentandole in forma analitica o grafica; analizzare in forma quantitativa la interdipendenza fra due o più grandezze fisiche; integrare tutte le conoscenze acquisite per la soluzione di uno specifico problema. 3 CONTENUTI DISCIPLINARI Grandezze scalari e vettoriali Unità di misura Meccanica Teoria dei fluidi Temperatura e calore Elettricità e magnetismo Propagazione per onde Radiazioni ionizzanti Conoscenze propedeutiche: argomenti di matematica sviluppati nelle scuole secondarie4 TESTO CONSIGLIATO Zannoli- Corazza Elementi Di Fisica (Ed. Esculapio ) 5 LEZIONI ed ESAMI LEZIONI (M.Mariani): secondo frequenza è obbligatoria e utile il calendario, la RICEVIMENTO STUDENTI: Da concordare via e-mail ([email protected]) AVVISI: http://www.unibo.it/docenti/manuel.mariani ESAMI: prova scritta, domande con risposta a scelta multipla in 1 ora. Si può accettare il voto proposto o sostenere un colloquio orale. Le date sono in rete dove è necessario prenotarsi. 6 ARGOMENTI PROPEDEUTICI la rappresentazione dei numeri in potenze di dieci con esponente positivo e negativo; la rappresentazione cartesiana di un grafico, in particolare le equazioni di una retta, di una parabola, di una funzione esponenziale; la definizione dei logaritmi naturali e decimali, con alcune loro proprietà fondamentali; la definizione delle funzioni trigonometriche; la misura degli angoli in radianti; le aree ed i volumi di alcune figure geometriche (triangolo, rettangolo, cerchio, cubo, sfera). 7 RICHIAMI DI MATEMATICA Potenze di 10 137000 1.37 10 5 137 10 3 0.00248 2.48 10 3 248 10 5 Potenze con esponente negativo 10 5 1 10 5 107 ( 7 5 ) 10 5 10 8 Logaritmi decimali log 10 x y x 10 y Logaritmi naturali ln x y xe y e = 2.7182… (numero di Nepero) e n 0 1 n! Proprietà del logaritmo log 10 ( x y ) log 10 x log 10 y log 10 ( x k ) k log 10 x log 10 k x log 10 log 10 x log 10 y y 1 x log 10 x k 9 RICHIAMI DI MATEMATICA Equazione di una retta y axb a = coefficiente angolare/pendenza (slope) b = ordinata all’origine 10 RICHIAMI DI MATEMATICA Equazione di una parabola y a x b x c 2 11 RICHIAMI DI MATEMATICA Equazione di un’iperbole c y oppure y x c x 12 RICHIAMI DI MATEMATICA Equazione di un’esponenziale y A e b x 13 RICHIAMI DI MATEMATICA Angolo in radianti s α R s a R 360o 2 180o 90o /2 14 RICHIAMI DI MATEMATICA Funzioni trigonometriche c a b 2 2 a c cos a b c sin a b a tan a b sin a tan a a cos a 15 c a b 2 2 2 2 2 a b 2 1 2 c c sen 2a cos 2 a 1 sin( 180 a ) sin a cos(180 a ) cos a 180a a 16 INTRODUZIONE Cosa è la Fisica? è un insieme di teorie Esprimibili con relazioni matematiche tra grandezze fisiche (leggi fisiche), verificabili sperimentalmente, In grado di descrivere e prevedere il comportamento della materia e della radiazione. 17 INTRODUZIONE Scopo della Fisica è quello di fornire una descrizione quantitativa di tutti i fenomeni naturali, individuandone le proprietà significative (grandezze fisiche) ed analizzandone la loro interdipendenza (leggi fisiche). 18 IPOTESI NASCOSTE La natura è semplice: esistono comportamenti naturali regolari e semplici (ora in realtà si fa anche riferimento a sistemi complessi) La natura è matematizzabile: le leggi sono esprimibili matematicamente Esiste un metodo per individuare le leggi: i fisici parlano di metodo sperimentale (ipotetico-deduttivo): partendo dalla osservazione dei fenomeni si formula una legge, che può venire accettata solo se il confronto tra le possibili conseguenze della legge ed il risultato di misure sperimentali ha esito positivo. 19 Metodo Scientifico Individuazione dei parametri che si modificano col fenomeno Fenomeno Invenzione degli strumenti di misura dei parametri Misure Evoluzione tecnologica Analisi dei risultati Nuove conoscenze 20 METODO SPERIMENTALE Durante i suoi studi sulla caduta dei gravi, Galileo osservava: Ma di tali “accidenti di gravità”, velocità ed anco di figura, come variabili in modi infiniti, non si può dar ferma scienza: e però, per poter scientificamente trattare cotal materia, bisogna astrar da essi e ritrovate e dimostrate le conclusioni astratte da gli impedimenti, servircene nel praticarle con quelle limitazioni che l’esperienza ci verrà insegnando. Per la comprensione di un fenomeno è importante individuare i fattori essenziali e 21 distinguerli da quelli secondari. GRANDEZZE FISICHE La grandezza fisica è una entità, atta a descrivere una proprietà di un fenomeno, suscettibile di una definizione operativa, cioè di un procedimento atto a misurarne l'entità dal confronto con una unità di misura. 22 LEGGI FISICHE La legge fisica è una relazione fra diverse grandezze fisiche stabilita da esperimenti o da deduzioni teoriche, suscettibile di essere verificata o confutata da altri esperimenti. 23 MISURA DELLE GRANDEZZE FISICHE Grandezze Fisiche Sensori Strumento di misura A(t) B(t) Sistema F(t) Modello matematico A(t) A( t ) A 0 exp( kt ) Tempo 24 LA LEGGE FISICA Se un fenomeno si ripete sempre allo stesso modo, entro gli errori sperimentali, possiamo dire che esiste una Legge Fisica che lo controlla L’evidenza h0 h(t) La legge t K (h) h(t ) h 0 1 9.8 t 2 2 Il Metodo Scientifico è basato sulla misura dei parametri fisici che si modificano durante l’evoluzione del fenomeno; i risultati della misura devono essere espressi in forma numerica, per permettere l’immediata valutazione e confronto dei risultati. Per potere utilizzare i numeri in modo corretto, ad esempio nel caso di misure indirette, è necessario sapere utilizzare lo “Strumento 25 Matematico”, insieme delle regole che governano i rapporti tra i numeri. IL MODELLO MATEMATICO La legge fisica che controlla il fenomeno è espressa in forma matematica e indicata come “modello” Attività (dis/s) Contatore Geiger Mat. radioattivo dis/s A(t ) A 0 e kt Diremo che il decadimento radioattivo segue una legge esponenziale ed useremo la funzione Esponenziale come modello matematico per fare i calcoli di t decadimento 26 ERRORE E VARIABILITA’ STATISTICA Ogni misura di una grandezza fisica è affetta da una incertezza o “errore” . Errori casuali: positivo o negativo tende ad annullarsi se si ripete la misura più volte e si fa una media. Errori sistematici: dovuti a malfunzionamenti o a un uso improprio dello strumento; ha lo stesso segno e non si annulla con la media. 27 SENSIBILITA’ DELLO STRUMENTO Il risultato di una misura sempre affetto da un errore, che dipende dallo strumento e dal metodo utilizzati, ma non dall’imperizia dello sperimentatore, si scrive: L = (84.20.2) cm Errore assoluto: 0.2 cm Errore relativo: 0.2/84.2 = 0.002 Errore percentuale: 0.2% 28 PORTATA DELLO STRUMENTO Portata o fondo scala indica la massima misura che può essere fatta con lo strumento Se ho bisogno sia di una elevata portata che di buona sensibilità ho bisogno di strumenti a risposta non lineare; la sensibilità è ridotta all’aumentare della portata. 29 ERRORE ASSOCIATO ALLA MISURA Sensibilità dello strumento: 0.2 cm 81 81 82 83 84 85 Distribuzione valori N 1 7 15 6 1 15 Serie di misure 84.2 84.0 84.2 84.8 84.2 84.2 84.4 84.4 84.2 84.4 84.4 84.4 84.2 84.2 84.4 84.4 84.6 84.4 84.6 84.4 84.4 84.6 84.4 84.4 84.6 84.6 84.6 84.4 84.4 84.4 M xi / n 84,3937336 Scartoi xi M 7 2 ( xi M ) Varianza n 84.0 84.2 84.4 84.6 84.8 Dev.std 2 ( xi M ) n 30 ARROTONDAMENTO E NOTAZIONE SCIENTIFICA Risultato=(84.393333 0.009642)cm (es. valor medio calcolato) Regola di arrotondamento: si parte dall’ultima cifra, se è 5, viene cancellata e la cifra precedente viene aumentata di 1, se invece è <5, viene cancellata e la cifra precedente non viene modificata. Ci si ferma alla cifra corrispondente alla sensibilità dello strumento. Arrotondamento: 84.393733 84.39373 84.3937 84.394 84.39 84.4 0.096426 0.09643 0.0964 0.096 0.10 0.1 Risultato= 84.4 0.2 o 8.44 ·101 2·10-1 cm 31 Notazione scientifica: numero compreso tra 1 e 10 moltiplicato per potenze di 10 UNITÀ DI MISURA FONDAMENTALI Sono scelte arbitrariamente e coerentemente in numero minimo. Le unità di misura devono essere invariabili accessibili 32 SISTEMA INTERNAZIONALE Lunghezza Massa Tempo Temperatura Quantità di sostanza Intensità di corrente elettrica Intensità luminosa L M t T mol I metro kilogrammo secondo kelvin mole ampère m kg s K mol A W candela cd 33 UNITÀ DI MISURA CAMPIONE Le unità di misura campione sono conservate presso l’Ufficio Internazionale di Pesi e Misure (Parigi). Ogni atomo è una riserva di unità campione naturali, più sicuro dell’Ufficio Internazionale di Pesi e Misure (Parigi). 34 LUNGHEZZA Il metro è la lunghezza della barra di platinoiridio, conservata presso l’Ufficio Internazionale di Pesi e Misure. Esso corrisponde alla decimilionesima parte della distanza fra equatore e polo nord. CAMPIONE ATOMICO: Il metro contiene 1 650 763.73 lunghezze d’onda della luce arancione emessa dall’atomo 86Kr. 35 ALCUNE MISURE DI LUNGHEZZA Distanza della galassia Andromeda Raggio della nostra galassia Raggio della Terra Altezza del monte Everest Dimensioni di un virus Raggio dell'atomo di idrogeno Raggio del protone Alcuni virus che attaccano una cellula 22 210 61019 6106 3 910 110-8 -11 510 110-15 m m m m m m m Monte Everest 36 MASSA Il kg è la massa del cilindro di platino-iridio, conservato presso l’Ufficio Internazionale di Pesi e Misure. CAMPIONE ATOMICO: Un atomo di 12C contiene 12 u.m.a. 1 u.m.a. = 1.6605402·10-27 kg 37 ALCUNE MISURE DI MASSA Nostra galassia Sole Luna Elefante Molecola di penicillina Atomo di uranio Protone 41 210 30 210 22 710 3 510 -17 210 -25 210 -27 210 kg kg kg kg kg kg kg 38 TEMPO Qualsiasi fenomeno ciclico può essere usato per misurare il tempo: si contano il numero di cicli contenuti in un dato intervallo di tempo. 86 400 s formano il giorno solare medio. CAMPIONE ATOMICO: La frequenza di un atomo di 133Cs è pari a 192 631 770 oscillazioni in 1 secondo. 9 39 ALCUNE MISURE DI TEMPO Età dell'universo Età della piramide di Cheope Vita media dell'uomo Lunghezza del giorno Vita media di un mesone 17 5·10 11 1·10 9 2·10 4 9·10 -16 2·10 s s s s s 40 UNITÀ DI MISURA DERIVATE Le unità di misura delle altre grandezze fisiche si possono derivare da quelle fondamentali. In alcuni casi esse assumono un nome specifico, legato ad un illustre scienziato. Volume = m3 Velocità = m/s Densità = kg/m3 Forza = kgm/s2 = N = newton 41 ALTRE UNITÀ DI MISURA Sistema c(entimetro)g(rammo)s(econdo) 1 m = 100 cm 1 kg = 1000 g Sistema britannico 1 in (pollice) = 2.54 cm 1 ft (piede) = 12 in = 30.48 cm 1 mi (miglio) = 1.608 km = 1 608 m 42 ALCUNE CONVERSIONI Densità dell’acqua. Nel S.I. la densità si misura come Kg/m3 Nell’uso pratico si usa kg/dm3 = kg/l L’acqua ha densità pari a 1 kg /dm3 43 EQUAZIONI DIMENSIONALI Ogni grandezza fisica A può essere espressa in termini delle grandezze fondamentali L(unghezza) - M(assa) - T(empo) secondo l’equazione dimensionale A L a M T dove a, , sono numeri interi o frazionari, positivi, negativi o nulli. [area]=[L2M0T0] [densità]=[L-3M1T0] [velocità]=[L1M0T-1] [forza]=[L1M1T-2] 44 PREFISSI PER UNITÀ DI MISURA T G M k h da tera giga mega kilo etto deca 12 10 9 10 6 10 3 10 2 10 1 10 2 300 m = 2.3 km 1 500 000 W = 1.5 MW p n m c d pico nano micro milli centi deci -12 10 -9 10 -6 10 -3 10 -2 10 -1 10 -9 710 g = 7 ng 0.005 s = 5 ms 45 RAPPRESENTAZIONE DI UNA LEGGE FISICA Analitica Numerica p = p o + dgh p o : pressione atmosferic a d : densità dell' acqua Grafica 600 p (kPa) 400 200 0 0 10 20 30 40 50 h (m) 0 5 10 15 20 25 30 35 40 p (kPa) 100 150 200 250 300 350 400 450 500 h (m) 46 GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI Una grandezza scalare è definita da un numero reale con dimensioni (massa, tempo, densità, ...). Una grandezza vettoriale è definita da un modulo (numero reale non negativo con dimensioni), da una direzione e da un verso (spostamento, velocità, forza, ...). Un vettore si indica con a, oppure con a. Il suo modulo si indica con a. 47 VETTORE SPOSTAMENTO B a A s b C Il vettore s è la somma dei due vettori a e b e si ottiene graficamente disponendo i vettori uno di seguito all’altro. Il vettore spostamento congiunge il punto di partenza e quello di arrivo indipendentemente dal percorso seguito. s ab 48 SOMMA DI VETTORI a s a b b La somma di più vettori si esegue come descritto in figura. c s a b c La somma di vettori gode della proprietà commutativa e della proprietà associativa. 49 DIFFERENZA DI VETTORI d ab d b a La differenza di due vettori È quel vettore d tale che b d a 50 SCOMPOSIZIONE DI UN VETTORE Un vettore può essere scomposto lungo due assegnate direzioni. a a x ay ax a cos ay a sin ay a ax 51 SOMMA DI VETTORI c a b a (a x , a y ) b (bx , by ) c (cx , c y ) (a x bx , a y by ) La somma di due vettori espressi in coordinate cartesiane è un vettore che ha come componenti cartesiane la somma delle componenti corrispondenti dei due vettori originali 52 DIFFERENZA DI VETTORI La differenza di due vettori corrisponde alla somma del primo con l’inverso del secondo È quel vettore corrisponde alla seconda diagonale del parallelogramma a (a x , a y ) b (bx , by ) d (d x , d y ) (a x bx , a y by ) b d a 53 PRODOTTO DI VETTORI Prodotto scalare Prodotto vettoriale b S a b V a b a 54 PRODOTTO SCALARE È una grandezza scalare, ottenuta dal prodotto dei moduli dei due vettori e del coseno dell’angolo formato. S a b ab cos a b a a Il prodotto scalare gode della proprietà commutativa. 55 ESEMPIO: PRODOTTO SCALARE Lavoro fatto da una forza per spostare un punto materiale L F s Fs cos F s 56 PRODOTTO VETTORIALE È una grandezza vettoriale: il modulo è dato dal prodotto dei moduli e del seno dell’angolo formato, direzione e verso si ricavano dalla regola della mano destra. V V a b ab sin a b a a Il prodotto vettoriale NON gode della proprietà commutativa: b a a .b 57 ESEMPIO PRODOTTO VETTORIALE Momento di una forza fatto rispetto ad un punto materiale M r F rF sin a M r a F 58 ESEMPIO PRODOTTO VETTORIALE Particella carica che si magnetico: forza di Lorentz muove F V N B S in un campo F qV B F q V B sen 59 CAMPI SCALARI E VETTORIALI Campo scalare: distribuzione di una grandezza scalare nello spazio (es pressione) 990 1000 1020 1010 60 Campo vettoriale: distribuzione di una grandezza vettoriale nello spazio (es velocità del vento). Il campo vettoriale può essere descritto in forma analitica (matematica) o in forma grafica. Nella rappresentazione grafica il vettore associato al campo in ogni punto dello spazio è tangente alla linea di campo che passa nel punto, ha il verso indicato sulla linea ed ha una intensità inversamente proporzionale alla distanza tra le diverse linee. 61 FLUSSO DI UN VETTORE ATTRAVERSO UNA SUPERFICIE Il flusso di un campo vettoriale attraverso una superficie orientata è definito come l'integrale del prodotto scalare del campo con il versore normale della superficie, esteso su tutta la superficie stessa. B S B S cos B S B n̂ S 62 CIRCUITAZIONE La circuitazione di un campo vettoriale da un punto A ad un punto B lungo una linea chiusa è la sommatoria dei prodotti scalari del vettore per gli spostamenti lungo la linea. C A ds B B A A A L’operazione di circuitazione dà un campo scalare partendo da uno vettoriale 63 GRADIENTE Il gradiente di una funzione scalare è una funzione vettoriale le cui componenti cartesiane sono le derivate parziali della funzione stessa. A A A E grad ( A) i j k x y z A(x,y,z) E E ( x, y , z ) 64