Il passaggio definitivo ad una concezione materialistica avviene nel 1824 Questo passaggio è esplicitato nelle Operette Morali, ad indicare quale valore speculativo Leopardi annettesse ai suoi scritti “letterari” Il 1824 : è occupato per intero dalla stesura delle Operette Morali. Convenzionalmente si indica nella O.M. "Dialogo della Natura e di un Islandese" (redatta circa a metà anno) il momento dell'avvenuto passaggio ad un sistema di Pessimismo materialistico integrale. PESSIMISMO MATERIALISTICO INTEGRALE (fonti : pess. antico; BUFFON; BAYLE; d'HOLBACH; LA METTRIE; VOLTAIRE MATERIALISTICO perchè fondato non sulla analisi della sofferenza psicologica delle creature sensibili ma sulla constatazione che fonte principale della infelicità sono i INTEGRALE in quanto queste sofferenze fisiche non sono proprie solo dell'uomo ma di ogni vivente. Le forme viventi sono pura organizzazione (sofisticata) di materia. La materia può pensare e sentire. L'anima non esiste La materia può pensare, l’anima non è che un nome dato a un concetto astratto Ciò che chiamiamo “anima” è una astrazione linguistica Pessimismo materialistico concetti fondamentali : l'infelicità è il prodotto di mali reali, fisici (cfr. Islandese- malattie, cataclismi, sofferenze e disagi fisici quotidiani, vecchiaia, morte). La sofferenza psicologica aumenta tale infelicità ma non la determina. Il P.M.I. dunque non esclude ma ingloba il il P.S.E. i mali reali sono di due tipi a) accidentali ( cataclismi, malattie etc..: cioè possono o meno intervenire nell'esistenza di ogni vivente) b) destinati ( vecchiaia ; morte : a questi sono soggetti per legge di natura tutti i viventi) Ma se i mali non sono accidentali….. Vecchiaia e morte, destinati dalla Natura a tutti gli esseri, fanno quindi parte delle leggi della natura Dunque…La Natura è un ordine fondato sul Male cioè sulla sofferenza degli esseri che lo compongono in quanto tali "mali " sono necessari al suo funzionamento (avvicendamento degli esseri, trasformazioni della materia). Se la Natura = sistema fondato sul male allora… il Male è funzionale all'ordine quindi o la Natura è un ordine Malvagio o chi l’ha creata è tale Zib. 4510 etc. Se c'è un principio divino nella Nat. non può essere che un principio del male. ( * Abbozzo " Ad Arimane " ). Re delle cose, autor del mondo, arcana Malvagità, sommo potere e somma Intelligenza, eterno Dator de' mali e reggitor del moto,' Antiprovvidenzialismo Se non c’è, come crede Leopardi, comunque il Caso o la Necessità produce il tutto, escludendo ogni particolare considerazione nei confronti dell'uomo ed ogni finalismo positivo. La malvagità dell'ordine naturale si evince anche da questo: tale ordine ha bisogno, per funzionare della sensibilità degli esseri, affinché siano attratti dal miraggio del piacere, alla conservazione dell'esistenza e alla sua riproduzione. Ma la sensibilità è proprio ciò che produce la sofferenza. O.M. Dialogo della Natura e di un Isl. Cantico del Gallo Silvestre Frammento apocrifo di Stratone da Lampsaco ZIB. 4128 - 29 4175 - 77 etc. Quindi la superiorità dell’uomo sugli altri animali è“presunta perfezione” Anzi in quest’ordine, fondato sul male, l’uomo, in quanto essere sensibile e intelligente, è la più infelice delle creature, perciò, di fatto, la più imperfetta. Dunque idee come il Provvidenzialismo e l’antropocentrismo e comunque qualsiasi finalismo sono “errori dell’intelletto” ben diversi dagli “errori della immaginazione” (le belle illusioni che si hanno nella giovinezza) sono gli errori degli uomini che vogliono negare l’evidenza, negare la loro natura di esseri biologicamente fragili: sono “ superbe fole”