Insegnamento di MATERIALI, prof.ssa E. Gariboldi Progetto di fine corso CARATTERISTICHE DELL’ALLUMINIO A GRANO ULTRAFINE CARATTERISTICHE DEI METALLI A GRANO ULTRAFINE DIMENSIONE DEL GRANO INFERIORE A 1µm OTTIME CARATTERISTICHE MECCANICHE AFFINAMENTO DEL GRANO TRAMITE DEFORMAZIONE PLASTICA SPINTA (SPD) Equal-channel angular pressing Pressatura del provino entro due canali angolati di diametro calibrato: si generano intensi sforzi di taglio τ, senza altre componenti Deformazione impressa ε È funzione degli angoli caratteristici e del numero di passaggi attraverso lo stampo N N 2 cot cos ec 3 2 2 2 2 Condotta dell’ ECAP: Routes A seconda del percorso seguito durante la lavorazione cambiano le caratteristiche finali Condotta dell’ ECAP: parametri di processo angoli caratteristici: determinano la deformazione totale impressa per ogni passaggio; Velocità di deformazione: determina il riscaldamento del pezzo a bassa velocità si ottiene una struttura più equilibrata; Temperatura: diminuisce il carico da applicare ma gioca a sfavore della creazione di sottograni; Meccanismo di affinamento del grano La deformazione plastica provoca il moto delle dislocazioni; Le dislocazioni si dispongono in modo da inclinare tra loro piani cristallini adiacenti; Evoluzione della microstruttura la struttura microscopica che si ottiene dipende: Dalla deformazione totale imposta; Dalla route seguita per processare il provino Con tecniche di microscopia elettronica si misurano: Dimensioni dei sottograni Angolazione tra i piani cristallini di due sottograni adiacenti Evoluzione della microstruttura L’obiettivo è ottenere sottograni molto piccoli (<1µm) e fortemente inclinati fra loro L’inclinazione si misura con il parametro LA N 15 LA A Soglia inferiore: 1.5° Prove sperimentali Materiale : Al 1050 Dimensioni iniziali del grano 50 µm Trattamento ECAP Φ=90°, Ψ=0° temperatura ambiente Route Bc Studio della struttura tramite EBSP Evoluzione della microstruttura 1 passaggio: forte anisotropia, bassa densità di HAGB 2 passaggi: minore anisotropia, densità di HAGB di poco più elevata Evoluzione della microstruttura 4 passaggio: grani 10 passaggi: alta equiassici ma rimane densità di HAGB, una forte eterogeneità residua eterogeneità Evoluzione della microstruttura Andamento del parametro LA Andamento della densità della struttura Effetto della presenza di precipitati Prove sperimentali con lega Al 8079 (1.3% Fe, 0.09 Si) Stato iniziale: ricotto Presenza di precipitati Al13Fe4 Trattamento ECAE a T ambiente, Φ=120° Confronto con lega Al-Mg Risultati sperimentali: durezza La durezza della lega Al-Fe aumenta più velocemente e raggiunge un valore stabile dopo pochi passaggi; La lega Al-Mg non ha un simile andamento asintotico Risultati sperimentali: microstruttura 4 passaggi: la lega Al-Fe mostra già una buona densità di HAGB, totalmente assenti nella lega Al-Mg 10 passaggi: le strutture delle due leghe si equivalgono, sono molto diminuiti i LAGB Effetto dei precipitati: conclusioni La presenza di precipitati migliora l’efficacia del trattamento; Non si raggiungono caratteristiche superiori dopo un alto numero di passaggi La lega Al-Fe raggiunge buone caratteristiche microstrutturali già dopo pochi passaggi. Lega Al-3Mg Ottenimento della lega Lega Al-3Mg ottenuta per fusione 2 tipi di strutture ottenute con procedure differenti Omogeneizzata a 500°C e raffreddata in aria: Al-3Mg soluzionato Raffreddata in forno con mantenimenti tra 300 e 150 °C: Al-3Mg precipitato Prova di compressione Curve di compressione della lega Al-3Mg 2 materiali differenti: 1. Deformato attraverso procedura ECAP 2. Ricotto dopo procedura ECAP Risultati sperimentali Materiale appena deformato ha grani allungati inferiori al micron con un elevato valore di snervamento Con ricottura a 150°C si ha un dimezzamento della lunghezza dei grani Con ricottura ad elevate temperature (250°C) ingrossamento del grano e forte diminuzione del carico di snervamento, elevati periodi a 250°C portano il materiale alla ricristallizzazione Durezza e snervamento in funzione della temperatura di ricottura e del tempo con il quale la lega viene trattata La ricottura porta ad una perdita di dislocazioni con conseguente perdita di resistenza All’aumentare della temperatura aumenta l’incrudimento per la diminuzione di dislocazioni libere di muoversi Fenomeno del dynamic strain aging in funzione della temperatura di ricottura Conclusioni Nessuna differenza meccanica tra Al-3Mg soluzionato e quello precipitato La lega deformata con ECAP ha valori di snervamento molto più elevati (392 Mpa) rispetto ad una normalmente ricotta (80 Mpa) Ricottura dopo ECAP provoca un abbassamento dei valori meccanici della lega Con ECAP i soluti e i precipitati di Mg bloccano un notevole numero di dislocazioni libere Ad elevate temperature gran parte delle dislocazioni vengono rimosse e si provoca una parziale ricristallizzazione dell’alluminio che annulla gli effetti del trattamento ECAP. Lega Al-5Fe Procedura sperimentale Ecap tramite Route Bc applicazione di una contropressione nel ramo secondario temperatura ambiente =90° =0° Velocità di passaggio nello stampo 2 mm/s Caratteristiche della microstruttura Frammentazione dell’Al13Fe4 primario Particelle più piccole uniformi Matrice metallica duttile e fase intermetallica distribuita Grandezza media del grano Caratteristiche meccaniche microdurezza Incremento della durezza fino al passo 2 Successiva stabilità Diminuzione della durezza all’aumentare della contropressione (aumento duttilità) Caratteristiche meccaniche proprietà tensili Aumento della resistenza del 200% Aumento della duttilità del 100% Leggera anisotropia Grafici della prova di trazione Stabilità termica ed effetto dell’invecchiamento Stabilità termica fino a 250°C Massima durezza per un invecchiamento a 175°C Tempo minimo di invecchiamento un’ora Conclusioni La lega non può subire ECAP senza contropressione di almeno 275 Mpa. La struttura subisce una raffinazione, che porta la grandezza media del grano della matrice base a 325 nm e quella delle particelle di seconda fase a meno di 10 μm. Si ha una soluzione solida supersatura nella matrice d’alluminio con fino allo 0.6% di ferro, che permette l’invecchiamento. Si ottiene un incremento di tutte le caratteristiche tensili. La lega è termicamente stabile fino a 250 °C. Lega Al 2024 Procedura sperimentale Materiale : Al 2024 Solubilizzazione della lega a 773 K per 12 h Raffreddamento rapido in acqua Trattamento ECAP Φ=90°, Ψ=30° temperatura 433 K, Route Bc Invecchiamento a 373 e 448 K Valutazione delle caratteristiche meccaniche Risultati sperimentali: durezza Processando la lega tramite ECAP si raggiungono valori di durezza che sono circa il 70% in più rispetto al materiale non pressato A seconda della temperatura di invecchiamento si notano comportamenti diversi L’elevata densità di dislocazioni presente nel materiale gioca un ruolo fondamentale Risultati sperimentali: prova di trazione In tabella sono riassunti i risultati ottenuti per tutte le leghe oggetto di questo studio. E’ da notare il notevole incremento del carico di snervamento e di rottura della lega processata tramite ECAP Conclusioni Eseguendo la seguente serie di passaggi: solubilizzazione della lega a 773 K per 12 h raffreddamento rapido in acqua pressatura tramite ECAP a 433 K invecchiamento artificiale a 373 K il carico di snervamento e di rottura raggiungono valori pari a 630 e 710 Mpa. Ciò è dovuto sostanzialmente all’alta densità di dislocazioni accumulata nel materiale solubilizzato e alla presenza di precipitati finemente dispersi nella lega invecchiata. In aggiunta all’aumento delle caratteristiche meccaniche di questi campioni si è riusciti anche a mantenere un moderato livello di duttilità. In conclusione Il trattamento ECAP è efficace per aumentare la resistenza delle più comuni leghe di alluminio Nonostante un aumento di resistenza, resta alta la duttilità del materiale L’Ecap è il trattamento che mostra più prospettive di utilizzo industriale