Effetti di interferenza e controllo
esecutivo all'interfaccia sintassipragmatica nel bilinguismo infantile
Antonella Sorace
Università di Edimburgo / Università di Tromsø
[email protected]
Università di Siena, 24 maggio 2010
Una generalizzazione
• Studi recenti su diversi gruppi di parlanti bilingui
dimostrano che alcune strutture sensibili a
condizioni pragmatiche spesso presentano
opzionalità e instabilità.
• In alcuni casi, l’opzionalità sembra dovuta a effetti
di interferenza dall’altra lingua.
• In altri casi, sembra dovuta a effetti più generali
del bilinguismo.
2
Ambiguità del termine
‘interfaccia’
Due significati:
• Interfacce come connessioni tra diversi
componenti ‘interne’ alla competenza
linguistica.
• Interfacce come connessioni tra la
competenza linguistica e altri fattori
‘esterni’.
(Ramchand & Reiss 2007)
3
Che cosa rende le strutture di interfaccia
difficili per i parlanti bilingui?
• Interferenza dell’altra lingua
• Limiti delle risorse procedurali
• Tipo di condizioni di interfaccia
• Aspetti quantitativi/qualitativi
dell’input
• Effetti generali del bilinguismo
4
Questione 1: il ruolo
dell’interferenza linguistica
• E’ importante confrontare parlanti bilingui
con diverse combinazioni (‘L1 = L2’ vs
‘L1 ≠ L2’).
• L’interferenza dell’altra lingua dovrebbe
essere visibile soltanto se L1≠L2.
5
Questione 2: limitazione di risorse
procedurali
• Possibili limiti nella coordinazione e
nell’integrazione di diversi tipi di informazione in
tempo reale.
• Questo tipo di problema dovrebbe essere visibile
anche:
– nei parlanti monolingui (specialmente bambini
monolingui) in una gamma più ristretta di contesti.
– in altri gruppi di parlanti bilingui
– in tutti i bilingui indipendentemente dalla combinazione
di lingue parlate.
6
Questione 3: diverse interfacce
• Ci sono differenze nei parlanti bilingui tra
strutture che richiedono diverse condizioni di
interfaccia?
• E’ necessario comparare strutture sensibili a
diversi tipi di condizioni di interfaccia.
7
Questione 4: effetti dell’input
• Ci sono effetti diversi dovuti alla quantità e alla
qualità dell’input ricevuto dai parlanti bilingui?
• E’ necessario confrontare l’acquisizione bilingue
della stessa struttura (nella lingua A) in due
ambienti diversi, uno dove si parla la lingua A e
uno dove si parla la lingua B.
• E’ anche necessario confrontare bilingui esposti a
varietà di lingua A qualitativamente diverse.
8
Questione 5: effetti generali del
bilinguismo
• Costo del mantenimento di due lingue.
• L’inibizione costante della lingua che non si usa
ha costi specifici di esecuzione.
• E’ necessario studiare parlanti bilingui in
esperimenti controllati che manipolano la
presentazione degli stimoli linguistici e le
condizioni di attenzione.
(Treccani, Argyri, Sorace & Della Sala et al. 2009).
9
Le prime ipotesi: il modello di Müller &
Hulk
(Hulk & Müller 2000; Müller & Hulk 2001)
• Dominio: l’influenza sintattica interlinguistica
nello sviluppo bilingue si verifica (solo)
all’interfaccia tra due moduli grammaticali, e in
particolare all’interfaccia tra la sintassi e la
pragmatica.
• Sovrapposizione: la lingua A deve avere una
struttura che permette più di una analisi sintattica,
mentre la lingua B presenta evidenza che sostiene
una di queste analisi.
10
Predizioni del modello di Müller
& Hulk
• Gli effetti di interferenza di una lingua sull’altra
dipendono solo da fattori interni e non dalla
dominanza.
• Le due condizioni (dominio e sovrapposizione)
sono necessarie ma non sufficienti.
• Quando si verifica, l’interferenza interlinguistica
si manifesta in termini di differenze quantitative
tra bambini monolingui e bilingui.
11
I dati di M&H: l’oggetto nullo
• Bilingui che acquisiscono una lingua
germanica che consente il topic nullo
(tedesco/olandese) e una lingua romanza
(italiano/francese).
• Direzione dell’interferenza: lingue
germaniche  lingue romanze (ma nessun
effetto in bilingui con altre combinazioni,
per esempio inglese-italiano).
12
Un test delle predizioni di Müller &
Hulk sui pronomi soggetto
• La scelta del pronome soggetto nelle lingue
a soggetto nullo dipende da fattori sintattici
ma è condizionata dal fattori pragmatici.
• Quali sono le predizioni del modello di
M&H sui pronomi soggetto?
• I dati sostengono le predizioni?
Una predizione possibile: Stadio 1
• Nelle fasi iniziali dell’acquisizione le proiezioni
funzionali non sono usate sistematicamente.
• A questo stadio, i bambini adottano strategie
pragmatiche universali che permettono di
realizzare argomenti nulli (default grammar).
• I bilingui inglese-italiano dovrebbero omettere più
pronomi soggetto in inglese dei coetanei
monolingui a cause dell’influenza dell’italiano.
• Risultato: un errore sintattico.
Una seconda predizione
possibile: Stadio 2
• Tutte le categories funzionali sono presenti nelle
frasi del bambino.
• La grammatica di default viene abbandonata,
tuttavia rimangono problemi nella coordinazione
dei pronomi con le condizioni pragmatiche.
• Quando la coordinazione fallisce, viene prodotto
un soggetto esplicito a causa dell’influenza
dell’inglese (che offre l’opzione più semplice, cioè
la coordinazione sintassi-pragmatica non è
necessaria).
• Risultato: un errore pragmatico.
Possibili cause di difficoltà nella
coordinazione sintassi-pragmatica allo
Stadio 2
• Le condizioni pragmatiche non sono state
(completamente) acquisite.
• Oppure l’accesso alla sintassi non è
ottimale, quindi la coordinazione è
problematica anche se la conoscenza
pragmatica è stata acquisita (Avrutin 2003).
Ma la conoscenza pragmatica non è
acquisita tardi…
• I bambini esposti a una lingua a soggetto nullo
dimostrano una sensitività precoce verso gli
aspetti pragmatici della realizzazione degli
argomenti: gli argomenti espliciti sono
tendenzialmente informativi piuttosto che noninformativi (si veda De Cat 2007).
• Questo vale per il bambini monolingui di lingua
inglese: allo stadio in cui i soggetti vengono
omessi, i soggetti nulli appaiono più
frequentemente in contesti di informazione data
(Paradis & Marcon 2003).
Dati di produzione spontanea:
Serratrice, Sorace & Paoli (2004)
• Carlo, un bambino bilingue italiano-inglese
residente in Scozia.
• Dati di produzione spontanea raccolti in entrambe
le lingue tra 1;10 and 4;6: quattro stadi MLU.
Dai dati risulta che….
• Non c’e’ alcuna influenza dell’italiano sui soggetti
nulli in inglese: la produzione dei soggetti nulli
nell’inglese di C agli stadi I e II è infatti sotto la
media monolingue.
• Però C usa un numero significativamente
maggiore di soggetti espliciti.
• Quindi sembra esserci un effetto dell’inglese
sull’italiano, nonostante la dominanza dell’italiano
durante tutto il periodo osservato.
Pronomi soggetto nei bambini bilingui:
convergenze
Studio
Combinazioni di lingue Risultati
Paradis & Navarro
(2003)
spagnolo-italiano
estensione del pronome
esplicito in spagnolo
Pinto (2006)
olandese-italiano
estensione del pronome
esplicito in italiano
Hacohen & Schaeffer
(2007)
ebraico-inglese
estensione dei pronomi
espliciti di prima e
seconda persona in
ebraico
Müller, Kupisch,
Schmitz, & Cantone
(2006)
tedesco-italiano
estensione del pronome
esplicito in italiano
Haznedar (2007)
inglese-turco
estensione del pronome
esplicito in turco
Studi sul bambini bilingui in età scolare
(Serratrice et al., 2009; Sorace et al. 2009; Sorace &
Serratrice 2009; Serratrice et al, in press)
• Confronto tra due interfacce: sintassi-semantica
(specificità/genericità nei nomi soggetto con/senza articolo;
Focus nei pronomi forti e clitici) e sintassi-pragmatica
(pronomi soggetti nulli e espliciti riferentesi a topic/non-topic).
• Gruppo sperimentale di 167 bambini, divisi in due fasce di età
(6-8 e 9-10).
• Due combinazioni di lingue:
– Italiano-spagnolo
– Italiano-inglese
• Due ambienti di residenza abituale per i bilingui italianoinglese: UK e Italia
• Gruppi di controllo di bambini (due fasce d’età) e adulti
monolingui.
21
Distribuzione degli articoli nelle tre
lingue
Distribuzione degli articoli determinativi con i nomi plurali in
posizione di soggetto e caratteristiche semantiche:
(1a)  Sharks are dangerous animals.
GENERICO
(1b) The sharks at the aquarium are rather small
SPECIFICO
Inglese
(2a) Gli squali sono animali pericolosi.
Italiano/
Spagnolo
(2b) Gli squali all’acquario sono piuttosto piccoli.
GENERICO
SPECIFICO
22
Il test sugli articoli
• Inglese:
Spec: Here (*ø) the sharks are grey
Gen: In general (*the) sharks are
grey
• Italiano:
Spec: Qui (*ø) gli squali sono grigi
Gen: In genere (*ø) gli squali sono
grigi
23
Distribuzione dei pronomi oggetto
nelle tre lingue
Distribuzione dei pronomi oggetto e caratteristiche semantiche:
Inglese
(3a) What did Daisy do to Donald?
She hugged him
-FOCUS
+FOCUS
(3b) What did Minnie do? Did she hug him or her?
She hugged HIM.
Italiano/
Spagnolo
(4a) Che cosa ha fatto Minnie a Paperina?.
L’ha abbracciata
(4b) Che cosa ha fatto Topolino? Ha abbracciato
Minnie o Paperino?.
Ha abbracciato lei
-FOCUS
+FOCUS
24
Il test sugli oggetti/Italian
[-Focus]
Voce fuori campo: Che cosa ha fatto Minnie a Paperina?
Donald: L’ha abbracciata.
Scrooge: Ha abbracciato lei.
[+ Focus]
Voce fuori campo: Che cosa ha fatto Topolino? Ha abbracciato Minnie o
Paperino?
Donald: Ha abbracciato lei.
Scrooge: L’ha abbracciata.
25
Il test sugli oggetti/inglese
[- Focus]
Voce fuori campo:
What did Daisy do to Donald?
Mickey: She hugged him.
Minnie: She him hugged.
[+ Focus]
Voce fuori campo:
What did Minnie do? Did she kiss him or her?
Donald: She kissed him.
Scrooge:She kissed HIM.
26
Distribuzione dei pronomi soggetto
nelle tre lingue
Distribuzione dei pronomi soggetto e caratteristiche pragmatiche:
(5a) While John is eating, he (John) is
talking on the phone.
STESSO
TOPIC
(5b) While John is eating, he (Paul) is
talking on the phone.
DIVERSO
TOPIC
Inglese
Italiano/
Spagnolo
(6a) Mentre Gianni mangia, ø (Gianni) parla al
telefono.
STESSO
TOPIC
(6b) Mentre Gianni mangia, lui (Paolo) parla al
telefono.
DIVERSO
TOPIC
27
Il test sui soggetti/Italiano
[-Topic Shift]
(Minnie e Paperina in primo piano; Topolino e Paperino in secondo
piano)
Minnie: sono caduta!
Paperino: Minnie ha detto che è caduta
Topolino: Minnie ha detto che lei è caduta
[+Topic Shift]
(Minnie e Paperina in primo piano; Topolino e Paperino in secondo
piano)
Minnie: Daisy è caduta!
Paperino: Minnie ha detto che è caduta
Topolino: Minnie ha detto che lei è caduta
28
Possibili effetti di interferenza
Se la lingua meno complessa avesse un effetto asimmetrico sulla
lingua più complessa, ci si aspetterebbe:
• ARTICOLI: Italiano -> inglese nei bilingui italiano-inglese
(“the pigs usually don’t fly”)
• Nessun effetto nei bilingui italiano-spagnolo
• SOGGETTI: Inglese -> italiano nei bilingui italiano-inglese
(“Paoloi va a casa perchè luii è stanco”)
• Nessun effetto nei bilingui italiano-spagnolo
• OGGETTI: Inglese-> italiano nei bilingui italiano-inglese
(“Che cosa ha fatto Minnie a Paperina? Ha abbracciato lei”)
• Nessun effetto nei bilingui italiano-spagnolo
29
Risultati: pronomi
• Nessun effetto dovuto alla combinazione di lingue.
• Sia i bilingui I-I che i bilingui I-S accettano i
pronomi soggetto espliciti in contesti in cui il topic
viene mantenuto (-TS) (Paperinoi ha detto che luii è
caduto).
• Anche i bambini monolingui italiani accettano un
numero significativo di pronomi soggetto in questo
contesto.
30
Preferenze per il pronome esplicito
nelle condizioni [-TS] e [+TS]
100 .0 0
you n ge r (6-7)
you n ge r (6-7)
a du lts
7 5.00
o lerd (8 -10 )
Mean % overt pronoun choices
Mean % overt pronoun choices
o lde r (8 -10 )
100 .0 0
a du lts
_
_
_
7 5.00
_
5 0.00
_
_
_
_
_
_
5 0.00
_
_
_
_
Group
- Topic Shift
(stesso topic)
Spanish-Italian Bilinguals
UK English-Italian Bilinguals
0 .00
Italy English-Italian Bilinguals
Spanish-Italian Bilinguals
UK English-Italian Bilinguals
Italy English-Italian Bilinguals
_
Italian Children
0 .00
Italian Adults
_
Italian Children
2 5.00
_
Italian Adults
_
2 5.00
Group
+ Topic Shift
(cambio di topic)
31
Effetti dell’età dei bambini
• I bambini italiano-spagnolo più grandi (tutti
residenti in Spagna) accettano i pronomi
espliciti in contesti [-TS] in proporzione
MAGGIORE dei bambini più piccoli.
• Questo contrasta con i bambini bilingui
italiano-inglese, che accettano meno questo
tipo di pronomi nella fascia di età maggiore.
32
Microvariazione
• C’e’ microvariazione tra le lingue a soggetto nullo (e
quindi tra spagnolo e italiano) rispetto alle condizioni di
interfaccia che regolano la distribuzione dei pronomi
soggetto.
• La distanza tra pronomi nulli ed espliciti varia perchè
SOLO il grado di specializzazione del pronome esplicito è
variabile.
• In spagnolo, il pronome esplicito è più ambiguo che in
italiano (Filiaci 2009; Filiaci, Sorace & Carreiras, 2010).
• Ci può quindi essere anche un effetto di maggiore
esposizione all’input spagnolo nei bilingui italianospagnolo nella seconda fascia d’età.
33
Risultati: articoli
• Le intuizioni dei bambini bilingui sugli articoli
con nomi specifici e generici sono sensibili a
fattori sia quantitativi che qualitativi.
• Solo i bilingui italiano-inglese accettano i nomi
senza articolo con significato generico in italiano
(*In genere fragole sono rosse’); i bilingui
italiano-spagnolo non lo fanno.
• I gruppi di controllo, sia bambini che adulti, hanno
preferenze quasi categoriche per la presenza
dell’articolo in questo contesto.
Risultati per gli articoli in italiano
•Nessuna differenza tra i
bilingui spagnolo-italiano
e i monolingui italiani.
•Entrambi i gruppi di
bilingui inglese-italiano
meno accurati dei
monolingui e dei bilingui
spagnolo-italiano nella
condizione Genericoagrammaticale (*In genere
fragole sono rosse) .
•I bilingui inglese-italiano
in UK meno accurati dei
bilingui inglese-italiano in
Italia in entrambe le
condizioni.
35
Risultati per gli articoli in inglese
• Tutti i gruppi (sia
mono- che bilingui)
hanno difficoltà con il
test
• Nemmeno gli adulti
sono accurati al 100%.
• Nessun effetto
dell’italiano sull’inglese
(cioè nessuna tendenza
ad accettare Det+N nei
contesti generici)
36
Risultati: pronomi oggetto
• I pronomi postverbali in italiano vengono accettati
nei contesti [-Focus] soprattutto dai bilingui
inglese-italiano in UK (ma non dai bilingui
italiano-spagnolo).
• I clitici pragmaticamente inappropriati nel
contesto [+Focus] vengono accettati da tutti i
bilingui.
• Mancanza di sensibilità alla prosodia per marcare
il Focus in inglese sia nei bilingui che nei
monolingui.
37
Scelta corretta dei pronomi oggetto
in inglese nei contesti [-TS] e [+TS]
- Focus
+ Focus
38
Scelta corretta del pronome oggetto in italiano
nei contesti [-Focus] and [+Focus]
- Focus
+ Focus
39
Stessi bambini, risultati diversi:
perchè?
• Gli articoli e gli oggetti richiedono un’interfaccia che
comporta tratti semantici formali interni alle
rappresentazioni grammaticali; i pronomi richiedono
un’interfaccia che comporta fattori contestuali esterni alla
grammatica.
• Gli effetti di interferenza dall’inglese all’italiano sono
presenti solo per le strutture di interfaccia ‘interna’ ma non
quelle di interfaccia ‘esterna’.
• I risultati ottenuti dai bambini bilingui rispecchiano quelli
dei gruppi bilingui adulti e suggeriscono che l’interferenza
linguistica non è la (sola) causa dell’estensione del
pronome esplicito.
Il “Nominal Mapping Parameter”
In lingue diverse i nomi hanno valori parametrici differenti rispetto ai tratti
[+/- arg] e [+/- pred] (Chierchia, 1998):
Argomenti
[+arg, +pred]
Inglese
type shift a livello di
NP
Predicati
[-arg, +pred]
Italiano /
Spagnolo
Proietta un
determinante
Struttura
argomentale
Tutti i nomi sono Proietta un
predicati
determinante
Avoid Structure: applicare TYPE SHIFT appena possibile
(Chierchia, 1998: 393).
Condizioni sui pronomi soggetto
• Il Topic è un concetto referenziale che
comporta la considerazione di condizioni
esterne come la familiarità/prominenza nel
contesto e la prospettiva dell’interlocutore.
(Gundel & Fretheim 2006)
42
Condizioni sugli oggetti
• Il Focus è un tratto relazionale che si
riferisce alla struttura informazionale della
frase.
• Il Focus è grammaticalizzato e la sua
prominenza linguistica viene marcata in
modi diversi in lingue diverse.
43
Convergenze tra parlanti bilingui
• I risultati dei pronomi soggetto sono simili a
quelli ottenuti con altri gruppi bilingui e
suggeriscono che l’estensione del pronome
esplicito possa essere causata da fattori
esterni alla competenza grammaticale.
• Al contrario, gli effetti di interferenza
linguistica sono visibili solo all’interfaccia
sintassi-semantica.
44
Studi dell’interfaccia sintassi-pragmatica
nei bilingui adulti: acquisizione L2 e
attrito L1
• I parlanti di italiano L2 a livello avanzato e
gli italiani nativi attriti estendono il
pronome soggetto esplicito ai contesti che
richiedono il pronome nullo (Belletti et al.
2007; Sorace & Filiaci 2006; Tsimpli et al.
2004).
• Il fenomeno è più accentuato nella L2 che
non nella L1 attrita.
45
Sottospecificazione di [+TS] nell’italiano
dei bilingui?
• Nei parlanti monolingui:
ESPLICITO => [+TS]
NULLO => [-TS]
• Nei bilingui:
ESPLICITO => [+TS]
ESPLICITO => [-TS]
NULLO => [-TS]
46
Limiti
• L’ipotesi della sottospecificazione è valida
per le combinazioni di lingue in cui solo
una delle lingue ha un setting complesso
che dipende da condizioni di interfaccia di
tipo pragmatico.
• Tuttavia i pronomi espliciti sono usati in
modo inappropriato anche da parlanti adulti
bilingui con due lingue a soggetto nullo.
47
Due lingue a soggetto nullo: dati
di acquisizione L2 e L3
Estensione del pronome esplicito:
• L1 spagnolo ->L2 italiano (Bini 1993)
• L1 greco ->L2 spagnolo (Malgaza & Bel 2006)
• L1 greco – L2 spagnolo (Lozano 2007)
• L1 spagnolo - L2 portoghese europeo (Mendes & Iribarren
2007)
Nessuna estensione del pronome esplicito:
• L1 croato – L3 italiano (Kras 2008)
• L1 spagnolo – L3 portoghese brasiliano (Montrul et al.
2008)
48
Conclusione (provvisoria)
• La comprensione/produzione dei pronomi soggetto
richiede un’interfaccia ‘esterna’ che impone costi
specifici nella risoluzione delle dipendenze
anaforiche.
• L’uso del pronome esplicito può essere una strategia
che serve a compensare limitazioni delle risorse
procedurali.
49
Strategie ‘default’
• I pronomi espliciti possono essere forme default
usate per compensare difficoltà procedurali e ridurre
l’ambiguità.
• Per L2, molti studi recenti sottolineano il maggiore
sforzo cognitivo richiesto per integrare
l’informazione sintattica con le valutazioni
pragmatiche del contesto (Roberts, Gullberg &
Indefrey 2008; Hopp 2007, 2009).
• Si può predire che i parlanti nativi facciano errori
simili in situazioni che impongono limiti alle risorse
procedurali.
50
Divisione dei ruoli tra pronomi nulli ed
espliciti nei parlanti nativi
La strategia della posizione dell’antecedente:
In contesti anaforici bifrasali,
• i pronomi nulli vengono sempre assegnati al
soggetto.
• i pronomi espliciti vengono spesso, ma non sempre,
assegnati al costituente diverso dal soggetto).
(Carminati 2002, 2005; Alonso-Ovalle et al. 2005)
51
Preferenze più deboli per l’antecedente
del pronome esplicito
• Le strategie di risoluzione anaforica per il pronome
esplicito sono più flessibili di quelle per il pronome
nullo, specialmente quando il contesto non è ambiguo
(cf. il principio del ‘Good Enough Processing di
Ferreira & Patson 2007)
• Gli stessi parlanti tuttavia rispettano la divisione dei
ruoli tra le forme pronominali quando il contesto è
ambiguo.
52
Flessibilità del pronome esplicito
CONTESTO AMBIGUO (due antecedenti plausibili)
7. (a) Marta scriveva spesso a Piera quando  era negli USA.
(b) Marta scriveva spesso a Piera quando lei era negli USA (lei=Marta)
CONTESTO NON-AMBIGUO (un solo antecedente plausibile)
8. (a) Gianni ha detto che  andrà al matrimonio di Maria.
(b) Gianni ha detto che lui andrà al matrimonio di Maria. (lui=Gianni)
• (8b) è più accettabile/meno costoso in esecuzione/più
probabile in produzione di (7b) per i parlanti nativi
italiani adulti.
53
Allora qual’è il problema all’interfaccia
sintassi-pragmatica?
• Un effetto generale del bilinguismo?
• Le strutture che richiedono la
coordinazione con fattori contestuali
esterni consumano più risorse
procedurali.
54
Il processing delle dipendenze
anaforiche nei bilingui
• Ipotesi: l’opzionalità nelle dipendenze
anaforiche nei parlanti bilingui è (almeno in
parte) dovuta all’inefficienza (occasionale,
temporanea, opzionale) della coordinazione
tra informazione grammaticale e
pragmatica.
• Qual’è la causa di questa inefficienza?
55
Il controllo esecutivo nei bilingui
• Entrambe le lingue dei bilingui sono sempre
attive ((Abutalebi & Green 2007)
• I bilingui devono inibire la lingua non in
uso.
• Questo impegna risorse procedurali e può
toglierle ad altre funzioni, oppure causare
un’assegnazione non-ottimale delle risorse
di attenzione.
56
Effetti dell’attribuzione nonottimale delle risorse.
• I bilingui possono dirigere l’attenzione al
referente ‘errato’, con il conseguente ritardo
nella coordinazione dell’informazione
pragmatica e uso della strategia default.
57
Stesso pool di risorse?
• Se la risoluzione delle dipendenze
anaforiche depende almeno in parte dalle
stesse risorse esecutive impiegate per tenere
separate le due lingue, questo spiegherebbe
l’opzionalità riscontrata nei bilingui.
58
Magnitudine dell’estesione del pronome
esplicito in diversi gruppi bilingui
• L’effetto e più limitato nei parlanti attriti
che nei parlanti L2.
• Nei parlanti L2, la lingua da inibire è la L1
(ancora dominante) che richiede più risorse.
• Nei parlanti nativi attriti, la lingua da inibire
è la L2 (meno dominante) che richiede
meno risorse.
59
Meno competizione di risorse per i
parlanti di una terza lingua?
• E’ possibile che i bilingui ‘bilanciati’ e i
poliglotti abbiano a disposizione più risorse
procedurali.
• Costa & Santesteban (2007): i bilingui
precoci ‘bilanciati’ sviluppano un
meccanismo di selezione della lingua che
non dipende dall’inibizione e che viene
applicato alle lingue apprese
successivamente.
60
Quindi…
• I bilingui che acquisiscono una lingua a
soggetto nullo come TERZA lingua non
estendono il pronome esplicito perchè
hanno più risorse disponibili.
61
Dati da altri gruppi (non bilingui)
• La mancanza di coordinazione nelle
dipendenze anaforiche emerge anche in altri
gruppi con limiti di controllo esecutivo:
– parlanti anziani (Titone et al 2000)
– pazienti schizofrenici (Phillips & Silverstein
2003)
– bambini autistici (Arnold, Bennetto & Diehl
2009)
62
• La mancanza di coordinazione cognitiva
temporanea potrebbe essere l’altra faccia
del vantaggio bilingue nel controllo
esecutivo.
• Il caso estremo è quello degli autistici:
molto abili nell’attenzione selettiva, molto
limitati nei compiti di integrazione.
63
Ricerca in corso
• Bambini italiano-inglese e italianospagnolo: esperimenti di eye-tracking
(visual world) sui pronomi soggetto.
• Adulti parlanti L2 a livello avanzato
(inglese L1->tedesco L2) e parlanti attriti
del tedesco L1: esperimenti di eye-tracking
(visual world) sulle dipendenze anaforiche,
con manipolazione del controllo esecutivo e
dell’attenzione.
64
Conclusioni
• Le strutture all’interfaccia sintassi-pragmatica e
quelle all’interfaccia sintassi-semantica pongono
diversi tipi di problemi ai bambini bilingui.
• L’interfaccia sintassi-pragmatica non è influenzata
dalla combinazione di lingue e dalla loro distanza
tipologica, mentre l’interfaccia sintassi-semantica
lo è.
• Entrambe le interfacce sono sensibili alla quantità
di input: i bambini che vivono in Italia fanno
meno errori.
65
• Il confronto tra diversi gruppi di parlanti bilingui
dimostra marcate convergenze .
• I dati bilingui suggeriscono un’interazione
complessa di fattori linguistici e cognitivi.
• Nessun fattore può spiegare da solo tutti i dati.
• E’ necessario sviluppare ulteriormente strumenti
teorici e sperimentali per distinguere:
– rappresentazioni grammaticali e processing
– interferenze linguistiche e conseguenze generali del
bilinguismo.
– diversi tipi di problemi procedurali (attenzione,
memoria, controllo esecutivo, assegnazione delle
risorse, ecc.).
66
Selected references
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