LA SAPIENZA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA Verifiche della Local Lorentz Invariance Andrea Maselli Introduzione Principio di Equivalenza di Einstein WEP La traiettoria di un “corpo di prova” in caduta libera in un punto dello spazio tempo è indipendente dalla sua struttura o composizione interna Due corpi devono cadere con la stessa accelerazione in un campo gravitazionale esterno Introduzione Principio di Equivalenza di Einstein 1. Il WEP è valido 2. LLI il risultato di un esperimento non gravitazionale è indipendente dalla velocità del frame in caduta libera 3. LPI il risultato di un esperimento non gravitazionale è indipendente dal punto nello spazio - tempo in cui viene eseguito Introduzione Conseguenze Gravitazione come fenomeno di curvatura dello spazio Lo spazio-tempo è dotato di una metrica Teorie della gravità Le traiettorie dei corpi in caduta libera sono geodetiche della metrica In un LIF le geodetiche sono linee rette, e le leggi della fisica non gravitazionale sono quelle della Relatività Speciale Introduzione Natura metrica dello spazio-tempo (i) (i) y = f ( p)h WEP + LPI (i) (i) f ( p) = C = 1 I campi tensoriali si riducono a quello di Minkowski in ogni punto dello spazio Lo spazio - tempo è descritto da un tensore del secondo ordine g che individua una famiglia di curve privilegiate: le geodetiche Introduzione Relatività Speciale 1. Ogni legge fisica che vale in un sistema di riferimento, assume la stessa forma in un altro che si muove rispetto al primo di moto uniforme 2. La velocità della radiazione elettromagnetica è indipendente dalla velocità della sorgente Nel 1908 Ritz formula l’ Emission theory, secondo la quale la velocità della luce dipende dallo stato di moto della sorgente Verifiche della RS Emission Theory: conseguenze (Brecher) La velocità della luce si propaga rispetto ad un osservatore statico con una velocità caratteristica c = c + kv ' Effetti sui sistemi binari di stelle: Immagini multiple Inversione dell’ordine temporale degli eventi Apparente eccentricità dell’orbita { 1 Ritz theory 0 Einstein theory Verifiche della RS Emission Theory: immagini multiple r0 Sistema binario di stelle che orbita a distanza D dalla Terra, con periodo orbitale T=2/ Sia una delle due stelle una sorgente di raggi X con frequenza di emissione costante D Consideriamo un segnale emesso dalla sorgente a t’ nel suo sistema di quiete e ricevuto a terra a t ' t =t + D r kDv ' ' - sint - 2 cost c c c Verifiche della RS Emission Theory: immagini multiple dt v kDv ' ' 1 cos t sin t + ' 2 dt c c << 1 Effetto doppler >1 Ghosts pulses Non si osservano segnali anomali nei sistemi binari sorgenti di raggi X E’ possibile mettere un limite sulla costante k 2 Tc k < kg = 2Dv Verifiche della RS Emission Theory: sfasamento Consideriamo un sistema binario, in cui una delle due stelle, più grande, genera un’eclissi di quella più piccola. t = 2 ' 1 ' 3 t = 2 ' 2 ' Secondo la curva Doppler ' (t1 + t2 ) D tE = = + 2 c ' (t1 + t 2 ) D j tD = = + 2 c + r - kDv 2 c c C’è uno sfasamento tra i tempi pari a j Verifiche della RS Emission Theory: sfasamento Le fasi orbitali determinate con questi due metodi indipendenti differiranno tra loro -1 Dj = j E - j D = tan ( kD ) c E possibile porre un limite superiore sulla differenza tra le due fasi orbitali, ponendo una restrizione aggiuntiva sul valore della costante k, dipendente solo da periodo orbitale e distanza dalla Terra k < kp = DjcT 2D Verifiche della RS Emission Theory: eccentricità Usando la velocità Doppler nell’ipotesi che v(t) = v cos[ (t - r kDv << << 1 2 c c D kDv D ) + 2 cos (t - )] c c c e La teoria ci porta ad un’apparente eccentricità dell’orbita del sistema binario. Possiamo dunque porre un ulteriore condizione limite sulla costante k 2 Tc e k < kd = vD Verifiche della RS Emission Theory: verifiche Esistono circa dieci sorgenti di raggi X nella nostra galassia, che si muovono in sistemi binari, ed emettono con una certa regolarità ad energie superiori a 70 KeV Sono state scelte le sorgenti Her S-1, Cen X-3, SMC X-1, delle quali si conoscono con maggior precisione le caratteristiche dinamiche -9 k < 2 10 Verifiche della LLI Verifiche della LLI Esistenza di campi tensoriali o vettoriali a lungo raggio associati con la gravità che possono influenzare la materia in due modi: Si accoppiano direttamente con la materia, producendo piccole deviazioni dal moto geodetico, o dipendenze delle masse dalla posizione Si accoppiano indirettamente con la materia entrando nelle equazioni di campi Esaminiamo gli esperimenti che riguardano il primo punto eseguiti da Huges e da Turner Verifiche della LLI Esperimento di Huges Il principio di Mach stabilisce una relazione tra massa di un corpo e massa dell’universo Se la distribuzione di massa non è isotropa, la massa del corpo può dipendere dalla sua accelerazione, ed essere considerata una grandezza tensoriale, invece che scalare Parte isotropa Parte anisotropa M = m + Dm Dm m n m r Verifiche della LLI Esperimento di Huges Sono stati proposti numerosi esperimenti che si basano sulla relazione tra anisotropia di massa e il contributo all’energia di legame di una particella soggetta ad un’ interazione coulombiana DE = Dm TP2 (cosJ ) m è l’angolo tra direzione dell’ accelerazione e del centro galattico L’anisotropia di massa viene testata in due modi: sfruttando l’effetto Zeeman negli atomi, e la risonanza magnetica nucleare nello stato fondamentale dei nuclei Verifiche della LLI Huges: effetto Zeeman (1) Si osserva la frequenza della transizione Zeeman Mj=3/2 - Mj=1/2 nello stato 2P3/2 del Cl35, come funzione dell’orientazione relativa tra direzione del centro galattico e del campo magnetico E’ necessario che la frequenza standard di riferimento rispetto alla quale viene confrontata la frequenza Zeeman, non presenti anisotropie di massa Non si sono osservate variazioni con il tempo delle frequenze di transizione E’ possibile stabilire un limite superiore per l’anisotropia Dm -10 10 m Verifiche della LLI Huges: effetto Zeeman (2) Si osservano le frequenze di due transizioni Zeeman, in cui gli intervalli sarebbero affetti in maniera differente da anisotropia di massa L’osservazione va fatta tale da avere la direzione del centro galattico che massimizzi l’effetto della possibile anisotropia Vengono sfruttate le transizioni DMj = 1, 2 nello stato 3P2 dell’ossigeno molecolare Anche in questo caso è possibile dedurre il limite Dm -10 10 m Verifiche della LLI Huges: NMR su nucleo Nucleo di Li7 nello stato fondamentale con spin nucleare I=3/2 In assenza di anisotropia i livelli sono equispaziati e si osserva una sola linea di risonanza Se è presente anisotropia ci saranno tre intervalli differenti, che daranno luogo ad un tripletto, o ad una singola linea, a seconda che la struttura sia risolta o no Trattando la struttura del Li7 come un singolo protone P3/2 in un potenziale centrale otteniamo un limite sull’anisotropia di massa Dm -20 10 m Verifiche della LLI Esperimento di Turner Si cerca di evidenziare la presenza di un’interazione tensoriale, in aggiunta a quella data dal tensore metrico, tra materia del laboratorio e materia distante Se esiste, l’interazione dipenderà in generale dalla velocità relativa tra laboratorio e materia distante Esperimento: Sorgente di Co57 posta al bordo di una centrifuga, con un assorbitore di ferro situato vicino l’asse di rotazione. Viene sfruttato l’effetto Mössbauer per cercare dipendenza dalla velocità della frequenza dei raggi a 14,4 KeV Verifiche della LLI Esperimento di Turner Se il tempo proprio dell’orologio è funzione della velocità relativa, ci si aspetta che questo vari all’ordine più basso quadraticamente con la velocità Per verificare l’effetto si sfrutta il confronto con un orologio fisso dello stesso tipo che emette luce pulsante L’orologio Mössbauer ha una velocità che varia con il tempo data da u + v e la sua frequenza dovrebbe variare con la posizione angolare della ruota come Dv n = 2uv cosJ Intensità del Doppler aggiuntivo Verifiche della LLI Turner: apparato fascio di luce di riferimento raggio pulsante NaI Co57 specchio Verifiche della LLI Turner: apparato Il conteggio del raggio a 122 KeV deve essere indipendente dalla posizione Il cristallo di NaI(Tl) è posto sulla parte rotante dell’apparato per evitare che il conteggio possa essere dipendente dalla posizione Il tubo sottile del cristallo ha l’effetto di mediare la luce uscente dal cristallo su tutta la superficie del fotocatodo del fotomoltiplicaore Verifiche della LLI Turner: misure Le quantità osservate sono il numero di raggi a 14,4 e 122 KeV, presi nei quattro quadranti durante 8 ~ 9 minuti in sessioni da 4 a 13 ore Per ognuno dei quattro quadranti si ricava il rapporto tra il numero di raggi a 14,4 e 122 KeV misurati Rq = A + B( sina cosa ) Si ottengono infine le velocità effettive u lungo x,y,z fissati nello spazio Verifiche della LLI Turner: misure La rotazione terrestre ha come effetto quello di ridurre gli errori dovuti ad asimmetrie del sistema sugli assi x e y (che giacciono nel piano equatoriale) 2 2 1/ 2 (ux + uy ) = (220 840) cm /s Sia le galassie, che il moto del sole associato alla rotazione galattica hanno velocità random di circa 200 Km/s -5 = (1 4) 10 Verifiche della LLI LLI: presente e futuro Esperimenti in laboratorio: si basano su una teoria analoga alla QED che prevede una rottura spontanea dell’ invarianza di Lorentz Esperimenti con pendoli di torsione (gruppo Eöt Wash) Limite sulla violazione per gli elettroni b < 2 10- GeV 29 Implementazioni dell’esperimento di Michelson - Morley Limite sulle anisotropie della velocità della luce Dc -15 2 10 c Verifiche della LLI LLI: presente e futuro Comagnetometer experiments: confrontano le frequenze di precessione di due particelle (CfA Harvard) Limite su b ortogonale all’asse di rotazione terrestre b < 5 10- GeV 32 Limite più stringente sul parametro di violazione per i neutroni Verifiche della LLI LLI: presente e futuro Esperimenti astrofisici: le osservazioni astronomiche pongono limiti su alcuni tipi di violazione come cambiamenti nella polarizzazione della luce Rotazione nella polarizzazione lineare: si osserva la polarizzazione della radiazione di sincrotrone emessa da radio galassie distanti k < 10- GeV 42 Rotazione nella polarizzazione dipendente da : si osserva la luce polarizzata emessa dalle galassie Bibliografia Conclusioni La velocità della luce non dipende dalla velocità della sorgente Non ci sono evidenze sperimentali dell’esistenza campi tensoriali del secondo ordine che generano anisotropie nelle proprietà dello spazio Se esistono campi vettoriali cosmologici aggiuntivi, questi hanno un’ accoppiamento diretto debole con la materia Conclusioni Conclusioni Perché tanti esperimenti si interrogano sulla violazione dell’ invarianza di Lorentz? 1. La rottura dell’ invarianza di Lorentz permette alla simmetria CPT di essere violata 2. Sia simmetria CPT che di Lorentz sono violate in alcune delle teorie che cercano di collegare gravità e meccanica quantistica 3. Le teorie sulla Dark Matter suggeriscono un nuovo campo, che manifesta la sua interazione con la materia con un’apparente rottura della simmetria di Lorentz Bibliografia Referenze Kenneth Brecher - Is the Speed of Light Indipendent of the Velocity of the Source ?; Physical Review, 197 Huges, Robinson and Beltran-Lopez - Upper limit for the anisotropy of inertial mass from nuclear resonance experiments; Physical Review, 196 K.C. Turner and A. Hill - New Experimental Limit on Velocity-Dependent Interaction of Clocks and Distant Matter; Physical Review, 1963 Misner, Thorne, Wheeler - Gravitation; edizione W.H. Freeman and Company 1973 Maxim Pospelov and Michael Romalis - Lorentz Invariance Trial; Physics Today 2004 Dispense del corso I Gravitazione Sperimentale A.A. 2007/2008 del Pof. Fulvio Ricci