http://www.gmuender.org/si_e/ EFFECTS OF EXERCISE/ TRAINING EFFECTS OF AGE IMMUNITY EFFECTS ON TRAINING AND COMPETITION CHRONIC PATHOLOGIES INTRODUZIONE ALL’IMMUNOLOGIA: • immunità naturale • immunità acquisita • infiammazione ESERCIZIO E SISTEMA IMMUNE: • regolazione • integrazione • adattamento PATOLOGIE DEGENERATIVE DERIVATE DA UN’IMPROPRIA ATTIVAZIONE DEL SISTEMA IMMUNE Physiological Reviews, Vol. 80, No 3, July 2000: 10551081 CONCETTI BASE: OMEOSTASI ADATTAMENTO REATTIVITA’ OMEOSTASI Fisiologo francese Claude Bernard (1813 – 1878) introdusse il concetto che la vita si svolge in quanto l’organismo di tutti gli esseri viventi ha la possibilità di adattare la funzione dei suoi organi e sistemi a stimolazioni perturbanti di varia natura in modo da riuscire a mantenere costante, nell’ambito di confini rigidamente ristretti, la composizione del proprio ambiente interno. Omeostasi: insieme di meccanismi messi in atto da ogni essere vivente per mantenere costante sia sotto l’aspetto quantitativo che sotto quello funzionale la sua composizione. (es. Equilibrio acido-base, meccanismi di termoregolazione, equilibrio glucosio, leucociti circolanti etc) FUNZIONE VALORE MODIFICAZIONE NORMALE FISIOLOGICA MODIFICAZIONE PATOLOGICA Glicemia 80 mg/100 ml Aumento post-prandiale > Diabete Aumento dopo sforzo fisico Uremia 1-1,5 l/giorno Diminuzione in caso di sudorazione elevata diminuzione o aumento in caso di scarsa o aumentata introduzione di liquidi Leucocitosi 6000/ml Aumento post-prandiale Aumento (leucitosi) in corso di infiammazione aumento dopo sforzo fisico aumento in caso di leucemie Diminuzione per insufficienza cardiaca diminuzione per blocco renale OMEOSTASI A LIVELLO DI ORGANISMO -Calcemia: valori medi di calcio nel sangue (10 mg/ml). Regolazione complessa ad opera di paratormone e calcitonina -Glicemia: valori medi di glucosio nel sangue (80 mg/ml). regolata da: apporto esterno di glucidi formazione di glucidi nell’erganismo (glicogenosintesi) utilizzo dei depositi di glicogeno (glicogenolisi) Tutte queste funzioni sono soggette a regolazione ormonale -Omeostasi del numero di globuli bianchi nel sangue: produzione nel midollo rilascio nel sangue uscita verso i tessuti adesione all’endotelio dei vasi -Omeostasi della temperatura corporea: termogenesi termodispersione OMEOSTASI A LIVELLO DI ORGANO Il volume di un organo è mantenuto costante da meccanismi che regolano 1) il numero di cellule di quell’organo 2) il volume dell’organo 1) Meccanismi di proliferazione e/o di perdita cellulare 2) Variazione di volume a causa di variazione del contenuto di acqua delle singole cellule (edema cellulare) o dell’organo (edema), o per variazioni metaboliche delle singole cellule (ipertrofia o ipotrofia) Risposta cellulare al danno ADATTAMENTO STIMOLO CELLULE RISPOSTA ADATTATIVA Guido Majno, Isabelle Joris CELLULE, TESSUTI E MALATTIA Capitolo 2 ADATTAMENTI CELLULARI TUTTI GLI SPOSTAMENTI DA QUESTI EQUILIBRI COSTITUISCONO I PROCESSI PATOLOGICI CELLULARI, che si possono esprimere come: • alterazioni funzionali (in eccesso o in difetto, possono essere accompagnati da un’equivalente alterazione morfologica cellulare, si esprimono in iper-, ipo- o disfunzioni) •alterazioni morfologiche (possono interessare la plasmamembrana, le strutture cellulari, possono essere dovute ad accumuli quantitativamente o qualitativamente abnormi) Tutte le alterazioni morfologiche sono definite DEGENERAZIONI. EQULIBRIO ADATTAMENTO = COMPENSO:RISERVA FUNZIONALE degli ORGANI SUPERAMENTO (Es: stimolo eccessivo e prolungato) DEGENERAZIONI Cell Response to Injury Cell Function Stimulus Reversible Zone CELL INJURY ---------------------------------------------Irreversible Zone CELL DEATH Time (tends to be minutes/hours) STRESS DANNO CELLULARE REVERSIBILE AUMENTO RICHIESTA FUNZIONALE STRESS PERSISTENTE LEGGERO SEVERO ADATTAMENTO PUNTO DI NON RITORNO RIMOZIONE DELLO STRESS CELLULA NORMALE DEGENERAZIONE CELLULARE ADATTAMENTO E’ la capacità che hanno le cellule di modulare alcune loro funzioni in occasione di eventi perturbanti di vario tipo e persistenti nel tempo, in modo da raggiungere una condizione di equilibrio diversa da quella originaria ma sufficiente a consentire il mantenimento dello stato di salute. (Es. Ipertrofia muscolare, aumento globuli rossi ad alta quota,) In caso di perturbamento lieve della condizione omeostatica, questa viene ad essere ristabilita in breve tempo ad un livello diverso da quello precedente la modificazione di un determinato fattore ambientale. REATTIVITA’ Quando, inevece, la perturbazione è di maggior entità il ristabilirsi della condizione originaria avviene con maggiore lentezza e l’organismo mette in atto tutta una serie di fenomeni reattivi che contrastano l’azione dell’agente perturbante (RISPOSTA IMMUNE). Durante il periodo di tempo in cui si verifica la reazione allo stimolo suddetto si ha la malattia, mentre la guarigione si ottiene quando l’agente perturbante viene neutralizzato o eliminato col ripristino della condizione omeostatica originaria. In tutte la situazioni in cui si supera la capacità di adattamento e si va incontro ad un processo degenerativo si attivano i meccanismi di REATTIVITA’ dell’organismo DEGENERAZIONE CELLULARE MALATTIA STATO DI SALUTE RISPOSTA IMMUNE RIPRISTINO DELL’ OMEOSTASI STATO DI SALUTE Insieme di equilibri omeostatici, la cui integrazione e valore complessivo assicurano quella condizione di equilibrio più idoneo alla sopravvivenza OMEOSTASI omois: uguale stasi: stato, condizione Lo stato normale di un organismo è inteso come la risultante di un fine equilibrio (omeostatico), di tutta una serie di processi il cui mantenimento è controllato da molti meccanismi. CONTROLLO DELL’OMEOSTASI Rappresenta la capacità dell’organismo nel suo insieme o di sue componenti di conservare costanti (o variabili entro certi limiti) i parametri biochimici e/o funzionali in modo che questi concorrano al buon funzionamento dell’organismo nel suo insieme. PROCESSO PATOLOGICO Alterazione dell’equilibrio di un processo biologico, che ha come conseguenza la deviazione dalla norma di un carattere morfologico, biochimico e/o funzionale di una cellula, di un tessuto, di un organo. PATOGENESI Studio dell’evoluzione del processo patologico EZIOLOGIA Individuazione della cause che provocano alterazioni di vario tipo dello stato di salute CAUSE DI MALATTIA EREDITARIE INIZIANO PRIMA DELLA NASCITA O IN CONCOMITANZA CON LA NASCITA: NO RISPOSTA IMMUNE CONGENITE GENETICHE: DISORDINI MENDELIANI TRASMESSE PER VIA DISORDINI CITOGENETICI GERMINALE DAI GENITORI DELLA GRAVIDANZA: EMBRIOPATIE (primi 3 mesi), EREDITARIE FETOPATIE (farmaci, infezioni, diabete etc) DEL PARTO: ACQUISITE • FISICHE: Lesioni del capo, dei nervi, fratture MECCANICHE ELETTRICHE DA RADIAZIONI TERMICHE DA DECOMPRESSIONE DA RUMORE ALTRE • CHIMICHE:SOSTENZE ESOGENE (caustici, alcool, CO, fumo etc) SOSTANZE ENDOGENE (occlusione intestinale, neoplasie, insufficienze epatica, renale etc) • BIOLOGICHE: batteri, virus, miceti, protozoi, micoplasmi etc. • IMMUNOLOGICHE (ipersensibilità) RISPOSTA IMMUNE NON AGENTI EZIOLOGICI 1. Traumi ed agenti fisici: -patologie da riduzione e da aumento della pressione barometrica - patologie da accelerazione gravitazionale - cinetosi o cinetopatie - metereopatie - malattie stagionali - patologie da trasferimento di energia meccanica, termica, radiante o elettrica 2. Danno termico: 3. Agenti chimici - patologie da elevata o bassa temperatura ambientale - Veleni, droghe, patologie ambientali 4. Errata alimentazione -patologie da iperalimentazione, - patologie da ipoalimentazione, - patologie da alimentazione squilibrata, - patologie da inquinamento alimentare 5. Agenti infettivi - patologie da infezioni microbiche - patologie da infezioni virali 6. Patologie da radicali liberi Gli effetti di un danno cellulare dipendono da: • • • • • Durata del danno Natura del danno Numero di cellule colpite Tipo di cellule colpite Capicità rigenerativa delle cellule