CAPILLARI e MICROCIRCOLAZIONE
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Proprietà dei capillari
diametro
8-20 mm
area totale ~ 5000 cm2
area singolo
300 mm2
numero capillari 1-2 x109
distribuzione del sangue totale :
6% capillari
9% cuore
11% arterie
2% arteriole
60% veneVascolare_3
12% circ. polmonare
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Tre tipi di capillari
1 – capillari continui (poco permeabili): muscoli, tessuto nervoso, polmoni,
tessuto connettivo, ghiand. endocrine
2 – capillari fenestrati (permeabili): glom. renale, intestino, ghiand. endocrine
3 – capillari sinusoidali (molto permeabili): fegato, midollo osseo, milza,
noduli linfatici, surrene
Il microcircolo
velocità media 1 mm/sec
Flusso nutrizionale
Flusso non nutrizionale
attraverso capillari
attraverso shunt A-V
shunt A-V
meta-arteriola
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(muscolatura liscia discontinua)
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Tensione della parete dei capillari
T=pxr
Legge di Laplace
T
=
P
x
r
- Secondo la legge di Laplace i vasi con grosso diametro (aorta) sono
soggetti ad alte tensioni superficiali (grande T )
- L’alta tensione superficiale sulle pareti dei grossi vasi è compensata da
una proporzionata quantità di materiale elastico (elastina e collagene)
sulla parete del vaso.
- Vasi con piccoli diametri possono sopportare tensioni di parete elevate
pur avendo pareti molto sottili e poco elastiche. Si compari la diversa T tra
aorta e capillari che stanno in un rapporto 12.000: 1
Taorta = 100 mm Hg x 1.2 cm
Tcapill = 20 mm Hg x 5 mm
Taorta
Tcapill
=
100 x 12.000
20 x 5
12.000
=
1
- Se Pcapill sale a 100 mm Hg (posizione ortostatica), la Tcapill rimane
sempre 2.500 più piccola della Taorta pur essendo sottoposta alla stessa Pa
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Scambi transcapillari
Esistono due tipi di scambi transcapillari:
• scambi per diffusione (sono responsabili della maggior parte degli
scambi di sostanze tra capillari e cellule)
• scambi per filtrazione (scambia volumi acquosi limitati; responsabile
dell’accumulo di liquidi interstiziali)
Scambi transcapillari per diffusione
Trasporto flusso limitato
Trasporto diffusione limitato
• in un tessuto normale la diffusione
è veloce, per cui lo scambio di
sostanze per diffusione è limitato
• in un tessuto soggetto ad
dal flusso di sangue
edema, la distanza tra i tessuti e
• più alto è il flusso, maggiore è lo
il capillare aumenta
scambio di materiale
• lo scambio di sostanze è
• filtrano e quindi diffondono: ioni,
limitato non dal flusso di sangue
molecole a basso P.M., O2, CO2,
ma dalla diffusione (lenta) anche
a.a., glucosio, metaboliti
per elevati flussi di sangue
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• non filtrano molecole di P.M. >
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Scambi transcapillari per filtrazione e assorbimento
(flussi di massa)
E’ importante per lo scambio netto di liquidi tra capillari, cellule e circolo linfatico
Il flusso massivo di H2O che si genera tra capillare e tessuti è determinato dall’equilibrio
di quattro pressioni:
Pcap = pressione del capillare ( 32 mmHg all’inizio del cap.;  15 mmHg alla fine)
Pli
= pressione del liquido interstiziale (0 mmHg)
Pcap = pressione oncotica del plasma ( 25 mmHg)
Pli = pressione oncotica (colloidosmotica) del liquido interstiziale ( 3 mmHg)
Pcap + pli
+35 mmHg
pcap
-25 mmHg
pcap
-25 mmHg
Pcap + pli
+18 mmHg
flusso massivo = k (pressione di filtrazione – pressione di assorbimento)
flusso massivo = k [(Pcap + Pli) – (Pli + Pcap)]
flusso massivo = (32 + 3) – 25 = +10 mmHg (all’inizio del capil) (filtrazione)
flusso massivo = (15 + 3) – 25 = –7 mmHg (alla fine del capil) (riassorbim)
• la minore pressione di riassorbimento è compensata da una maggiore
permeabilità del capillare a livello venoso
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•  9/10 del volume filtrato al capo arterioso è riassorbito da quello venoso.
Il restante è recuperato dal circolo linfatico
Il sistema linfatico recupera i liquidi e le sostanze
filtrate e non riassorbite dai capillari
Il circolo linfatico
 I capillari linfatici a
fondo cieco raccolgono i
liquidi e le sostanze
filtrate in eccesso e
attraverso i dotti linfatici
scaricano il loro contenuto
(linfa) nel circolo venoso.
 Aiuta a mantenere
l’omeostasi del liquido
interstiziale di un tessuto
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VENE
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Le vene
Pvenosa
Pvenosa
12-15 mmHg nelle venule
0-5 mmHg all’atrio destro
- Compliance venosa
25 volte la compliance delle arterie
- Condotti di raccolta del sangue a bassa resistenza
- Pareti sottili e grande diametro
- Serbatoio di sangue (contengono il 60% del sangue totale)
- Innervate dal sistema nervoso simpatico
- Una stimolazione simpatica venosa causa aumentata contrazione
venosa (tono venomotorio), maggior ritorno venoso, maggiore
pressione venosa centrale (PVC, precarico atrio destro)
Il flusso venoso è mantenuto da:
1) Pvenosa di 15 mmHg che si riduce a 5 mmHg all’atrio destro
2) Pressione negativa toracica (pompa respiratoria)
3) Pompa muscolare scheletrica più sfinteri venosi
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4) Tono venomotorio controllato
dal s. n. simpatico
Fattori che influenzano la PVC e la
gettata cardiaca
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Compensazione del ridotto tono venomotorio
durante una emorragia
La compensazione avviene attraverso una scarica simpatica alle vene, aumento
del tono venomotorio e recupero della pressione venosa centrale (PVC).
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Effetti della gravità sulla distensibilità delle vene
103 cm di sangue equivalgono a 80 mm di Hg
posizione orizzontale
Pressione
aortica
100 mmHg
Pressione
atriale
4 mmHg
Pressione
capillare
25 mmHg
posizione verticale
effetti:
- spostamento di sangue verso il
basso
- abbassamento transiente della
PMA (a livello delle carotidi)
- aumentata pressione agli arti
inferiori
Pressione idrostatica
Pressione capillare
80 mmHg
(25 +80) = 105 mmHg
- la maggiore distensibilità venosa
dà origine a un collasso venoso
- minor ritorno venoso al cuore
- maggior filtrazione di liquidi dai capillari e gonfiore degli arti inferiori
compensazione:
- aumentata contrazione venosa (tono vasomotore) dei muscoli scheletrici degli arti
- aumentata frequenza e gettata cardiaca
Effetti della gravità (posizione ortostatica) su
Pa, Pv e frequenza cardiaca
Variazioni della Pa e Pv in posizione
orizzontale e verticale
Variazioni della frequenza cardiaca
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