Dal 1956 a oggi Dal 1956 a oggi Cronaca o storia? 1956 Dal 23 ottobre all’11 novembre l’Ungheria è in rivolta contro il potere sovietico Ungheria eroica. Nel nome della libertà e della vera democrazia gli insorti magiari strenuamente combattono, suscitando ammirazione in tutto il mondo civile, contro gli oppressori del loro Paese. Sulle barricate erette per le vie delle città e dei villaggi, all'ombra della bandiera, che ha gli stessi colori della nostra, accanto agli uomini lottano, con pari valore e spirito di sacrificio, le donne, madri, spose e sorelle dei patrioti. Dal 1956 a oggi s’incrinano gli “equilibri” del secondo dopoguerra 4 novembre L’Armata rossa reprime nel sangue la rivolta, ma la scintilla ha innescato un incendio e l’impressione internazionale è enorme Cronaca o storia? Gli anni Sessanta decretano il boom economico dell’Europa occidentale I paesi comunisti, invece, stentano a sviluppare le loro economie Trionfa frattanto l’american style of life, che impone gli Stati Uniti come modello di cultura, costume e società in tutto il mondo Dal 1956 a oggi Il mondo dal ’56 all’’80 1958 Nasce la CEE L’Europa verso l’integrazione 1960-75 Guerra del Vietnam S’incomincia a manifestare la forza dell’opinione pubblica globalizzata La popolarità degli Usa subisce una drammatica crisi 1962-65 Si tiene a Roma il Concilio Vaticano II L’istituzione più conservatrice del mondo occidentale dà segni di apertura alla modernità 1963 A Dallas viene assassinato J.F. Kennedy Si riacutizzano le tensioni internazionali. Il mondo scopre il terrorismo©© 1968 Dalla Francia dilaga la rivolta studentesca La globalizzazione si palesa in tutta la sua forza: un movimento spontaneo si diffonde in tutta Europa Primavera di Praga 1972 Dilaga in Europa il movimento femminista Jan Palach Dal 1956 a oggi 1979 Prime elezioni europee L’Italia del boom demografico Le conseguenze sono controverse: In alcune città come Torino la popolazione cresce del 46% edilizio Nel 1951 le nuove abitazioni sono 10,7 milioni; nel 1991 la cifra è quasi raddoppiata PRO economico industriale Dal 1959 al 1962 l’incremento del reddito raggiunge il tasso del 6,8% Dal 1957 al 1960 l’incremento medio è del 31,4% CONTRO • Aumento della mobilità sociale • Esplosione del fenomeno migratorio • Aumento dei consumi e del benessere • Abuso edilizio e ingenti danni al territorio • L’Italia entra nel novero delle potenze industriali • La disoccupazione sale alle stelle • La competitività italiana è data dai bassi costi del lavoro • Grandi battaglie e conquiste democratiche Dal 1956 a oggi La produzione di auto aumenta addirittura dell’80% • Gli stipendi italiani sono i più bassi d’Europa • Aumento delle tensioni sociali Le grandi conquiste • Sono numerose le conquiste democratiche di questi anni. Vediamo insieme le principali L’istruzione 1962 Diventa legge la riforma della scuola media Durante il fascismo, dopo le elementari lo studente doveva scegliere tra una scuola di avviamento al lavoro e un corso finalizzato al proseguimento degli studi È istituita una scuola media unificata Dal 1956 a oggi Inizia la scolarizzazione di massa, anch’essa tra luci e ombre • Principio di uguaglianza • Uniformità verso il basso • Invito a proseguire gli studi • Mancanza di programmi appositi • Verso la fine della divaricazione fra studi classici qualificanti e tecnici ritenuti umili • Scadimento del prestigio della classe docente Le grandi conquiste La famiglia e il ruolo della donna Anni ’60 Si diffondono le prime riviste femminili Nel 1956 si recava regolarmente a messa il 70% degli italiani • Entra in crisi, soprattutto in città, la famiglia patriarcale • Decresce l’influenza della Chiesa • L’intensificazione degli scambi con l’estero porta in Italia il modello sociale dei paesi più avanzati Nel 1968 questa percentuale scende al 40% • Alcune aperture vengono anche dal Concilio vaticano II 1970 Viene introdotta la legge sul divorzio 1975 Entra in vigore il nuovo codice di famiglia 1978 Viene introdotto e regolamentato l’aborto legale 1978 La legge Basaglia chiude i manicomi Dal 1956 a oggi Il referendum del 1974 non riesce ad abrogare la legge • Le donne vengono liberate da alcuni compiti tradizionalmente femminili • È introdotto il concetto dell’autodeterminazione della donna • Le basi etiche della società Completa parità dei due vengono edificate su presupposti laici sessi; possibilità di riconoscere i figli nati al di fuori del matrimonio L’industria culturale Alla fine degli anni ’50 gli abbonati sono solo 100.000 • 3 gennaio 1954 iniziano le trasmissioni Rai • Il cinema è sempre più un fenomeno di massa • Ne consegue il cambiamento delle tecniche narrative e la circolarità tra cinema e letteratura • In musica domina il rock americano • L’industria editoriale italiana registra un boom • La grande partecipazione politica fa sì che anche i partiti diventino produttori di cultura Dal 1956 a oggi In dieci anni superano i 6 milioni Il cinema italiano cresce non solo numericamente ma anche qualitativamente: è la grande stagione del Neorealismo Ma si affermano anche i cantautori italiani sul modello degli chansonniers francesi Si affermano il libro tascabile e le collane economiche. Dominano i grandi marchi come Rizzoli, Mondadori ed Einaudi; nel 1955 nasce Feltrinelli In questi anni l’ideologia comunista detiene il monopolio della cultura L’industria culturale • Da un lato aumenta l’offerta culturale • Dall’altro diventa più democratica e dunque meno controllabile • La letteratura perde il monopolio dell’intrattenimento culturale… • … e deve fare i conti con altre forme di comunicazione: il cinema, la musica, la radio, la televisione ecc. • È sempre più evidente come larte sia merce • E, proprio perché è più facile che influenzi la vita dei cittadini, essa è controllata dal potere Dal 1956 a oggi Il ruolo degli intellettuali Rivendicazione dell’impegno Perdita di rilevanza sociale dell’artista, semplice uomo tra gli uomini La politica resta cronaca; la cultura al contrario è destinata a diventare storia Dal 1956 a oggi Crescente concorrenza di nuove forme d’intrattenimento disimpegnato Rapido stravolgimento della realtà sociale, economica e urbana La cultura deve essere politica; al «Politecnico» Togliatti rimprovera un eccesso di «liberalismo ideologico» Affermazione di nuovi linguaggi, nuove forme di comunicazione Palmiro Togliatti Elio Vittorini Reazione al disimpegno che ha determinato il fascismo e la guerra Lo strutturalismo • A partire dagli anni Cinquanta e Sessanta si afferma in vari ambiti disciplinari lo Strutturalismo, basato sulle teorie elaborate da Ferdinand de Saussure alla fine dell’Ottocento La lingua è uno strumento di comunicazione e i singoli elementi che la compongono non hanno alcuna realtà indipendente dalla loro relazione con il tutto Dal 1956 a oggi Discende da qui l’idea che, come il linguaggio, ogni creazione culturale sia frutto di una totalità di elementi che si condizionano a vicenda e non hanno alcun valore autonomo Lo strutturalismo • A partire dagli anni Cinquanta e Sessanta si afferma in vari ambiti disciplinari lo Strutturalismo, basato sulle teorie elaborate da Ferdinand de Saussure alla fine dell’Ottocento Antropologia La società è un sistema di relazioni fra individui, che si condizionano a vicenda e che comunicano attraverso vari linguaggi, non solo verbali, ma anche simbolici Critica letteraria Claude Lévi-Strauss Psicologia L’inconscio è strutturato come un linguaggio. L’impatto con questo linguaggio senza codice crea un trauma nell’individuo, che non sa come esprimere e comunicare questa dimensione Jacques Lacan Dal 1956 a oggi Bisogna mettere in evidenza i meccanismi di produzione del testo letterario, per coglierne di volta in volta la specificità Gerard Genette L’analisi del testo deve partire dallo studio delle relazioni esistenti tra le sue parti e il tutto, e tra quest’ultimo e il contesto Roland Barthes L’informale È un indirizzo dell’arte che nasce in risposta alla crisi morale e ideologica della prima metà del Novecento Si definisce così di formalizzazione, anche astratta perché rifiuta ogni tipo Negando qualsiasi forma, l’arte nega anche la possibilità di una conoscenza razionale Nei tagli di Fontana ad esempio l’arte diventa evento e non sta più sulla tela, ma oltre: è completamente concettualizzata Dal 1956 a oggi L’informale modelli Dada – Rifiuto della logica – Umorismo, stravaganza – L’arte non è un concetto – Esaltazione della pura creatività Espressionismo – Esaltazione dell’atto irrazionale – Concetto di arte come espressione – Uso libero dei colori e delle forme – Carica irriverente ed “estrema” Surrealismo – Liberazione dell’inconscio – Fantasia onirica – Arte come dimensione altra – Rifiuto della tradizione stile • Grande rilievo dato al gesto creativo: arte non è il quadro, ma l’atto di dipingere • Tale gesto artistico si compie sulla materia, che dunque viene fortemente valorizzata. L’atto creativo dell’artista consiste nel trattare e combinare varie materie diverse • All’interno dell’atto artistico possono accadere delle casualità, che dunque diventano anch’esse arte messaggi • Tentativo compiuto dall’artista di cercare un’indipendenza completa dalla società e dal potere • Bisogno di ridefinire l’arte su basi diverse da quelle tradizionali, giustificando le conquiste delle avanguardie • Integrazione nell’atto artistico di nuovi strumenti, modalità e tecnologie • Tentativo di spersonalizzare l’arte, liberarla dal soggettivismo e dall’individualismo della tradizione Dal 1956 a oggi