UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA “LA SAPIENZA” DIPARTIMENTO DI INFORMATICA E SISTEMISTICA MOVIMENTAZIONE CONTROLLATA PROBLEMI EMERGENTI ALESSANDRO DE CARLI ANNO ACCADEMICO 2005-2006 AUTOMAZIONE 1 MOVIMENTAZIONE COMPLESSA COLLEGAMENTO AL SISTEMA DI PRODUZIONE OTTIMIZZAZIONE DIAGNOSTICA SUPERVISIONE COORDINAMENTO MOVIMENTAZIONI MONOASSE STRUTTURA DI UN SISTEMA DI MOVIMENTAZIONE 2 AUTOMAZIONE 1 APPROCCIO CONVENZIONALE INNOVATIVO • VENGONO FISSATE LE PRESTAZIONI VENGONO SCELTI I COMPONENTI PER • VIENE PROGETTA LA STRUTTURA DI SUPPORTO E VENGONO LA MOVIMENTAZIONE SCELTI I COMPONENTI PER LA VENGONO INSERITI IN MODO CHE MOVIMENTAZIONE POSSANO FUNZIONARE E RAG• VIENE VERIFICATA TRAMITE GIUNGERE LA FUNZIONALITÀ SIMULAZIONE LA CORRETTEZZA DESIDERATA DELLA PROGETTAZIONE VENGONO ACCETTATE LE PRE• VIENE REALIZZATA LA STRUTTUSTAZIONI RAGGIUNTE RA DI SUPPORTO • VENGONO MIGLIORATE LE VIENE SOVRADIMENSIONATA LA PRESTAZIONI AGENDO SULLE STRUTTURA DI SUPPORTO E I MODALITÀ DI CONTROLLO DELLA COMPONENTI PER CERCARE DI MOVIMENTAZIONE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI • VIENE REALIZZATA LA STRUTTURA DI SUPPORTO • • • • MODALITÀ DI PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE 3 AUTOMAZIONE 1 APPROCCIO CONVENZIONALE PRESTAZIONI INGEGNERIA MECCANICA ELETTROTECNICA INGEGNERIA ELETTRONICA INGEGNERIA AUTOMATICA INGEGNERIA GESTIONALE PROGETTAZIONE DELLA STRUTTURA CONNESSIONI ATTUATORI MISURE MODALITÀ DI CONTROLLO MODALITÀ DI IMPIEGO INTEGRAZIONE DEI COMPONENTI INTEGRAZIONE DEL CONTROLLO APPROCCIO INNOVATIVO INTEGRAZIONE DELLE COMPETENZE 4 AUTOMAZIONE 1 MODALITÀ DI CONTROLLO RETI DI COMUNICAZIONE STRUMENTAZIONE DEL SISTEMA DI MOVIMENTAZIONE ARCHITETTURA MOVIMENTAZIONE CONTROLLATA CONOSCENZA APPROFONDITA DEL FUNZIONAMENTO E DEL COMPORTAMENTO DEL SISTEMA DI MOVIMENTAZIONE CONOSCENZE DI BASE DELL’INGEGNERIA FISICA - MECCANICA - ELETTROTECNICA - ELETTRONICA - INFORMATICA FORMAZIONE CULTURALE NEL SETTORE 5 AUTOMAZIONE 1 COME ORGANIZZARE LA PROGETTAZIONE ? ORGANIZZAZIONE RAZIONALIZZATA NEI SEGUENTI PASSI 1 - SCOPO DEL PROGETTO 2 - PROGETTAZIONE CONCETTUALE 3 - PRE INGEGNERIA 4 - INGEGNERIA 5 - PROGETTAZIONE SISTEMA DI MOVIMENTAZIONE 6 - REALIZZAZIONE DEL SISTEMA DI MOVIMENTAZIONE 7 - COLLAUDO DELLE SINGOLE MOVIMENTAZIONI 8 - INSTALLAZIONE 9 - PROVE DI FUNZIONAMENTO DELLA APPARECCHIATURA 10 - MESSA IN PRODUZIONE PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE 6 AUTOMAZIONE 1 FASE 1 - SCOPO DEL PROGETTO INDIVIDUAZIONE DI: SPECIFICHE ( FINALITÀ, PRESTAZIONI …) OBIETTIVI ( CAPACITÀ PRODUTTIVA, INVESTIMENTI, COSTI …) PARAMETRI OPERATIVI ( EFFICIENZA, SCARTI, AFFIDABILITÀ …) FASE 2 - PROGETTAZIONE CONCETTUALE PRIME IPOTESI DI REALIZZAZIONE INSERIMENTO E CARATTERISTICHE OPERATIVE NEL SISTEMA DI PRODUZIONE ARCHITETTURA DEL SISTEMA DI MOVIMENTAZIONE FASE 3 – PREINGEGNERIA ANALISI DELLA FUNZIONALITÀ SPECIFICA PROGETTAZIONE DI MASSIMA DELLA STRUTTURA SCELTA PRELIMINARE DEI COMPONENTI E DELLA STRUMENTAZIONE DEFINIZIONE DEL PROGETTO 7 AUTOMAZIONE 1 REQUISITI DELLA MOVIMENTAZIONE FUNZIONALITÀ REALIZZAZIONE DI UN APPARATO MECCANICO PER OTTENERE LA MOVIMENTAZIONE DESIDERATA FINALITÀ RAGGIUNGIMENTO DI PREDETERMINATI PROFILI DI VELOCITÀ E DI POSIZIONE DEI SINGOLI ELEMENTI DELL’APPARATO CHE REALIZZA LA MOVIMENTAZIONE PRESTAZIONI RAGGIUNGIMENTO DELLE FINALITÀ DESIDERATE: 1 SENZA VINCOLI SUL COSTO E SULLE PRESTAZIONI 2 OTTIMIZZANDO COSTO E PRESTAZIONI 3 FISSANDO LA PRECISIONE STATICA 4 FISSANDO LA PRECISIONE DINAMICA 5 IMPONENDO LA ROBUSTEZZA DI COMPORTAMENTO REQUISITI PRELIMINARI 8 AUTOMAZIONE 1 FUNZIONALITÀ PRESTAZIONI INTEGRAZIONE DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO INTEGRAZIONE DEI COMPONENTI VERIFICA DELLA FATTIBILITÀ REALIZZAZIONE VERIFICA DELLE PRESTAZIONI SISTEMA DI MOVIMENTAZIONE PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE 9 AUTOMAZIONE 1 MOVIMENTAZIONE CONTROLLATA AZIONAMENTO CARICO PRESTAZIONI MOTORE CONVERTITORE MODALITÀ DI CONTROLLO DEL MOTORE ASSEGNATE E/O DA DEFINIRE SCELTE SULLA BASE DELLE PRESTAZIONI E DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO DELLA MOVIMENTAZIONE STRUMENTAZIONE DI MISURA DA SCEGLIERE IN BASE ALLE PRESTAZIONI MODALITÀ DI CONTROLLO DELLA MOVIMENTAZIONE FISSATE DAL PROGETTISTA INQUADRAMENTO DEI PROBLEMI 10 POSSIBILI CONFIGURAZIONI GIUNTO GIUNTO MOTORE ALBERO ELASTICO CARICO GIUNTO MOTORE RIDUTTORE MECCANICO GIUNTO AUTOMAZIONE 1 CARICO 11 MOTORE POSSIBILI CONFIGURAZIONI ABERO RIGIDO GIUNTO ELASTICO GIUNTO MOTORE GIUNTO AUTOMAZIONE 1 CARICO CARICO 12 AUTOMAZIONE 1 MOTORE GIUNTO RIGIDO MOTORE POSSIBILI CONFIGURAZIONI CARICO CARICO 13 AUTOMAZIONE 1 COPPIA DI CARICO RETE coppia MOTORE CARICO CARATTERISTICA STATICA DI UN MOTORE DEL TIPO A VELOCITÀ COSTANTE CAMPO DI ESCURSIONE DELLA COPPIA DI CARICO ESCURSIONE velocità DELLA VELOCITÀ MOVIMENTAZIONE CONVENZIONALE 14 AUTOMAZIONE 1 RETE COMANDO ON /OFF DELLA MOVIMENTAZIONE TELERUTTORE MOTORE SOLUZIONE CONVENZIONALE ALBERO ELASTICO VOLANO 15 AUTOMAZIONE 1 MOVIMETAZIONE CONVENZIONALE ANDAMENTO DELLA VARIABILE DI COMANDO ON/OFF DEL MOTORE tempo POSSIBILE COMPORTAMENTO ANDAMENTO DELLA VELOCITÀ DEL VOLANO tempo 16 AUTOMAZIONE 1 COPPIA DI CARICO RETE CONVERTITORE STATICO MOTORE CARICO CAMPO DI ESCURSIONE DELLE CARATTERISTICHE STATICHE DEL MOTORE PER EFFETTO DEL CONTROLLO DELLA MOVIMENTAZIONE CAMPO DI ESCURSIONE DELLA COPPIA DI CARICO coppia VARIABILE DI COMANDO PER LA MOVIMENTAZIONE CONTROLLATA VALORE DESIDERATO DELLA VELOCITÀ CONTROLLATA POSSIBILE STRUTTURA velocità 17 AUTOMAZIONE 1 ANDAMENTO DESIDERATO DELLA VELOCITÀ CONTROLLATA AZIONAMENTO MOTORE COPPIA DI CARICO CARICO ANDAMENTO DELLA VELOCITÀ CONTROLLATA PREVEDIBILE CASUALE RELAZIONE CAUSA-EFFETTO 18 AUTOMAZIONE 1 PRECISIONE STATICA ANDAMENTO DELLA VELOCITÀ CONTROLLATA PRECISIONE DINAMICA RAPIDITÀ DI RISPOSTA OTTENUTE ESCLUSIVAMENTE DALLA ARCHITETTURA E DAL DIMENSIONAMENTO DEL SISTEMA DI MOVIMENTAZIONE OTTENUTE FISSANDO IL PROFILO DI VELOCITÀ GARANTITE DALLA MODALITÀ DI CONTROLLO DEL MOTORE GARANTITE DALLA MODALITÀ DI CONTROLLO DELLA MOVIMENTAZIONE OTTENIMENTO DELLE PRESTAZIONI 19 AUTOMAZIONE 1 MOVIMENTAZIONE CONTROLLATA A CATENA APERTA RETE AZIONAMENTO VARIABILE DI COMANDO DEL CONVERTITORE INTERFACCIA OPERATORE ANDAMENTO DELLA VARIABILE DI COMANDO DEL MOTORE VARIABILE DI COMANDO DELLA MOVIMENTAZIONE POSSIBILE STRUTTURA MOTORE CONVERTITORE ALBERO ELASTICO VOLANO 20 AUTOMAZIONE 1 A CONTROREAZIONE LATO MOTORE RETE AZIONAMENTO VARIABILE DI COMANDO DEL CONVERTITORE INTERFACCIA OPERATORE MODALITÀ DI CONTROLLO DEL: - DEL MOTORE; - DEL CONVERTITORE VARIABILE DI COMANDO DELLA MOVIMENTAZIONE MISURA VELOCITÀ DEL MOTORE POSSIBILE STRUTTURA MOTORE CONVERTITORE ALBERO ELASTICO VOLANO 21 AUTOMAZIONE 1 A CONTROREAZIONE LATO MOTORE E LATO CARICO RETE AZIONAMENTO INTERFACCIA: - OPERATORE - SCHEDA CONTROLLO VARIABILE DI COMANDO DEL CONVERTITORE MODALITÀ DI CONTROLLO: - DEL MOTORE - DEL CONVERTITORE CONVERTITORE VARIABILE DI COMANDO DELLA MOVIMENTAZIONE MISURA VELOCITÀ DEL MOTORE MOTORE POSSIBILE STRUTTURA ALBERO ELASTICO VOLANO MISURA VELOCITÀ DEL CARICO 22 AUTOMAZIONE 1 ANDAMENTO DELLA VELOCITÀ DEL VOLANO VARIABILE DI COMANDO DEL CONVERTITORE COMANDO VELOCITÀ CONTROLLO A CATENA APERTA CONTROLLO A CONTROREAZIONE LATO MOTORE CONTROLLO A CONTROREAZIONE: - LATO MOTORE - LATO CARICO VELOCITÀ DEL VOLANO tempo tempo tempo tempo COMANDO DI COPPIA COMANDO DI COPPIA COMANDO VELOCITÀ tempo ANDAMENTI TIPICI DELLA VELOCITÀ E DELLA COPPIA tempo 23 AUTOMAZIONE 1 velocità tempo velocità PROFILO DI VELOCITÀ velocità tempo tempo tempo velocità ESCURSIONE ENTRO LE SPECIFICHE velocità PRESTAZIONI velocità COMPORTAMENTO RELATIVO ALLA COPPIA DI CARICO OTTENUTE FISSANDO IL PROFILO DI VELOCITÀ E DAL DIMENSIONAMENTO DEL SISTEMA DI MOVIMETAZIONE tempo GARANTITE DALLA MODALITÀ DI CONTROLLO DELLA MOVIMENTAZIONE GARANTITE DALLA MODALITÀ DI CONTROLLO DEL MOTORE tempo GARANTITE DALLA MODALITÀ DI CONTROLLO DELLA MOVIMENTAZIONE GARANTITE DALLA MODALITÀ DI CONTROLLO DEL MOTORE E DELLA MOVIMENTAZIONE GARANTITE DALLA MODALITÀ DI CONTROLLO DEL MOTORE E DELLA MOVIMENTAZIONE CARATTERIZZAZIONE DEL COMPORTAMENTO DINAMICO 24 AUTOMAZIONE 1 velocità tempo tempo tempo RICAVABILE RICAVABILE RICAVABILE DALLE CARATTERISTICHE DALLE CARATTERISTICHE DALLE CARATTERISTICHE STATICHE DEL MOTORE STATICHE DEL MOTORE E DAL MODELLO STATICHE DEL MOTORE E DALLE CARATTERISTICHE DINAMICHE DEL CARICO DINAMICO DEL CARICO RICAVABILE RICAVABILE DAL MODELLO DINAMICO DAL MODELLO DINAMICO DEL MOTORE DEL MOTORE E DALLE CARATTERISTICHE E DALLE CARATTERISTICHE DINAMICHE DEL CARICO DINAMICHE DEL CARICO RICAVABILE DAL MODELLO DINAMICO DEL MOTORE E DAL MODELLO DINAMICO DEL CARICO velocità PROFILO DI VELOCITÀ velocità tempo tempo velocità ESCURSIONE ENTRO LE SPECIFICHE velocità COMPORTAMENTO DEL MOTORE velocità COMPORTAMENTO RELATIVO ALLA COPPIA DI CARICO tempo CARATTERIZZAZIONE DEL COMPORTAMENTO DINAMICO 25 AUTOMAZIONE 1 COSTRUTTORE DELLA APPARECCHIATURA PROGETTISTA DEL SUPPORTO MECCANICO COMPETENZE: - FUNZIONAMENTO DELLA APPARECCHIATURA - QUALITÀ DEL PRODOTTO - MODALITÀ DI PRODUZIONE - RITMI DI PRODUZIONE - RICHIESTE DEL MERCATO PROGETTISTA DEL SISTEMA DI MOVIMENTAZIONE VINCOLI: -ECONOMICI -STRATEGICI -TEMPORALI COMPETENZE: -LOGISTICI - ARCHITETTURA DEL SISTEMA DI MOVIMENTAZIONE - AZIONAMENTI E STRUMENTAZIONE DI MISURA - RETI DI COMUNICAZIONE - SOFTWARE DI GESTIONE - MODALITÀ DI CONTROLLO - MANUTENZIONE DEFINIZIONE DELLE PRESTAZIONI ACCETTAZIONE DELLE PRESTAZIONI CHE SI RIESCONO AD OTTENERE PROCEDURA DI REALIZZAZIONE RAGGIUNGIMENTO DELLE PRESTAZIONI PREFISSATE 26 AUTOMAZIONE 1 PRESTAZIONI CON RIFERIMENTO ALL’ESEMPIO PRECEDENTEMENTE ILLUSTRATO, SI INDIVIDUA LA SEGUENTE SCALA CRESCENTE DELLE PRESTAZIONI: 1 - PORTARE IN ROTAZIONE IL VOLANO A VELOCITÀ FISSA; 2 - PORTARE IN ROTAZIONE IL VOLANO SENZA PROVOCARE OSCILLAZIONI TORSIONALI; 3 - FARE VARIARE LA VELOCITÀ DI ROTAZIONE NEL FUNZIONAMENTO A REGIME PERMANENTE ENTRO UN CAMPO DI ESCURSIONE PREFISSATO; 4 - ASSICURARE CHE A REGIME PERMANENTE LA VELOCITÀ DI ROTAZIONE NON SI DISCOSTI DI UNA ENTITÀ PREFISSATA DAL VALORE DESIDERATO; 5 - ASSICURARE CHE IL VOLANO RAGGIUNGA LA VELOCITÀ DI REGIME IN UN INTERVALLO DI TEMPO PREFISSATO. PROCEDURA DI REALIZZAZIONE 27 AUTOMAZIONE 1 APPLICAZIONI DINAMICA MOLTO RAPIDA RAPIDA INNOVATIVE EMERGENTI LENTA MOLTO LENTA CONVENZIONALI CONSOLIDATE ALIMENTAZIONE ALIMENTAZIONE DA CONVERTITORE DA RETE CONTROLLO LATO MOTORE CONTROLLO LATO CARICO A CATENA APERTA A CONTROREAZIONE SUL MOTORE A CONTROREAZIONE SUL CARICO DIFFUSIONE 28 AUTOMAZIONE 1 TECNOLOGIE COINVOLTE NELLA MOVIMENTAZIONE CONTROLLATA ELETTROTECNICA ELETTRONICA INFORMATICA REALIZZAZIONE DELLA STRUMENTAZIONE MECCANICA MECCATRONICA REALIZZAZIONE DELLA STRUTTURA DI SUPPORTO 1960 1970 TECNOLOGIE COINVOLTE 1980 1990 ANNO 2000 29 AUTOMAZIONE 1 MECCANICA & ELETTRONICA = MECCATRONICA INTERPRETAZIONE EURISTICA MECCANICA M ELETTRONICA E C CONTROLLI AUTOMATICI CONVERTITORI C AZIONAMENTI A TRASMISSIONI MECCANICHE T ELE MECCA MECCATRONICA TRONICA NICA R RIDUTTORI A INGRANAGGI O OLEODINAMICA E PNEUMATICA NORMATIVE N IINFORMATICA CIRCUITERIA C AMPLIFICATORI A INTERPRETAZIONE CORRETTA SIGNIFICATO DI MECCATRONICA INTERPRETAZIONE GIAPPONESE 30 AUTOMAZIONE 1 INTREGRAZIONE SINERGICA DEI SISTEMI DI MOVIMENTAZIONE CON LE TECNOLOGIE INFORMATICHE E CON LE METODOLOGIE TIPICHE DEI PROCESSI DECISIONALI COMPLESSI NELLA PROGETTAZIONE, GESTIONE E MANUTENZIONE DI APPARATI E IMPIANTI INDUSTRIALI CONTROLLO COMUNICAZIONE SENSORI SIGNIFICATO DI MECCATRONICA ATTUATORI 31 AUTOMAZIONE 1 TEORIA DEL CONTROLLO MODELLAZIONE E SIMULAZIONE TECNOLOGIE PER L’AUTOMAZIONE SOFTWARE SPECIALISTICI INTELLIGENZA ARTIFICIALE MICROELETTRONICA ELETTRONICA DI POTENZA SENSORI ATTUATORI TECNOLOGIE ELETTRONICHE TECNOLOGIE DELLA INFORMAZIONE TECNOLOGIE MECCANICHE STRUTTURE MECCANICHE COMPONENTISTICA MECCANICA MECCANICA DI PRECISIONE SIGNIFICATO DI MECCATRONICA 32 AUTOMAZIONE 1 APPROCCIO ALLE METODOLOGIE BASANDOSI SOLO SULL’EMPIRISMO E SULL’ESPERIENZA SI PUÒ RENDERE FUNZIONANTE UN SISTEMA DI MOVIMENTAZIONE CIÒ FA CREDERE CHE UNA PREPARAZIONE METODOLOGICA ADEGUATA NON RISULTI DI CONCRETA UTILITÀ ANCHE PERCHÉ LA PROGETTAZIONE DEI SISTEMI DI MOVIMENTAZIONE È STATA PORTATA AVANTI SENZA TENERE CONTO DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO E DEI BENEFICI CHE POTREBBERO ESSERE OTTENUTI PRENDENDO IN CONSIDERAZIONE QUESTI DUE ASPETTI CONGIUNTAMENTE APPROCCIO ALLE MODALITÀ DI CONTROLLO 33 AUTOMAZIONE 1 APPROCCIO PERDENTE, PIÙ DIFFUSO MOVIMENTAZIONE CONVENZIONALE RETE COMANDO ON /OFF EMPIREO TELERUTTORE MOTORE ALBERO ELASTICO STRUMENTAZIONE MODALITÀ EMPIRICHE DI CONTROLLO VOLANO METODOLOGIE ASTRATTE DI CONTROLLO PRESTAZIONI APPROCCIO CONVENZIONALE 34 AUTOMAZIONE 1 L’APPROCCIO VINCENTE, POCO DIFFUSO PRESTAZIONI RETE AZIONAMENTO INTERFACCIA: - OPERATORE - SCHEDA CONTROLLO MODALITÀ DI CONTROLLO: - DEL MOTORE - DEL CONVERTITORE MISURA VELOCITÀ DEL MOTORE STRUMENTAZIONE APPROCCIO INNOVATIVO MOTORE VARIABILE DI COMANDO DEL CONVERTITORE CONVERTITORE ALBERO ELASTICO VOLANO MISURA VELOCITÀ DEL CARICO METODOLOGIE DI CONTROLLO 35 AUTOMAZIONE 1 CONTROLLO DELLA MOVIMENTAZIONE ALIMENTAZIONE PRIMARIA VARIABILI DI COMANDO DELL’AZIONAMENTO DISPOSITIVO PER IL CONTROLLO DELLA MOVIMENTAZIONE AZIONAMENTO ATTUATORE SENSORI TRASDUTTORI DISPOSITIVO DI CONTROLLO VARIABILE DI COMANDO PER LA MOVIMENTAZIONE APPROCCIO PROGETTUALE ENERGIA PER LA MOVIMENTAZIONE MISURA DELLA VELOCITÀ E/O DELLA POSIZIONE VALORE DESIDERATO DELLA VELOCITÀ E/O DELLA POSIZIONE 36 AUTOMAZIONE 1 CONTROLLO AVANZATO DELLA MOVIMENTAZIONE ALIMENTAZIONE PRIMARIA VARIABILI DI COMANDO DELL’AZIONAMENTO DISPOSITIVO PER IL CONTROLLO ROBUSTO DELLA MOVIMENTAZIONE AZIONAMENTO ATTUATORE SENSORI TRASDUTTORI DISPOSITIVO DI CONTROLLO VARIABILE DI COMANDO PER LA MOVIMENTAZIONE APPROCCIO INNOVATIVO ENERGIA PER LA MOVIMENTAZIONE MISURA DELLA VELOCITÀ E/O DELLA POSIZIONE VALORE DESIDERATO DELLA VELOCITÀ E/O DELLA POSIZIONE 37 AUTOMAZIONE 1 LINEE DI PRODUZIONE DI GRANDI DIMENSIONI LAMINATOI, CARTIERE, TESSILE, ECC. CARATTERISTICHE DEGLI AZIONAMENTI 1. NUMEROSI MOTORI E AZIONAMENTI DI TAGLIE DIVERSE CONCORRONO A DETERMINARE UN FLUSSO REGOLARE E CONTINUO DEL PRODOTTO; 2. I SINGOLI AZIONAMENTI SONO COMANDATI GENERALMENTE IN VELOCITÀ E/O IN COPPIA; 3. LA PRECISIONE NEL CONTROLLO DELLA MOVIMENTAZIONE È LEGATA ALLA QUALITÀ DEL PRODOTTO RICHIESTO; 4. LA VELOCITÀ DELLA LINEA DI PRODUZIONE, E DI CONSEGUENZA IL LIVELLO DI SINCRONISMO E COORDINAMENTO, NON SONO GENERALMENTE CRITICI RISPETTO ALLE POTENZIALITÀ DI CALCOLO DEI SISTEMI DI GESTIONE UTILIZZATI. PRINCIPALI APPLICAZIONI DELLA MOVIMENTAZIONE 38 AUTOMAZIONE 1 LINEE DI PRODUZIONE DISCRETA IMPACCHETTATRICI, CONFEZIONATRICI, ECC. CARATTERISTICHE DEGLI AZIONAMENTI 1. IMPIANTI DI POTENZA MEDIO-PICCOLA, CON UN NUMERO NON ELEVATO DI ATTUATORI 2. ELEVATA FLESSIBILITÀ E COORDINAMENTO DEGLI ATTUATORI. 3. SINCRONISMO DI VELOCITÀ E DI FASE, REALIZZABILE MEDIAN-TE SISTEMI A INGRANAGGIO O ALBERI E CAMME ELETTRICHE. 4. II LIVELLO DI COORDINAMENTO RICHIESTO AL CONTROLLO DI SUPERVISIONE DELL'IMPIANTO È ELEVATO E RICHIEDE NOTEVOLI CAPACITÀ DI ELABORAZIONE PRINCIPALI APPLICAZIONI DELLA MOVIMENTAZIONE 39 AUTOMAZIONE 1 MACCHINE UTENSILI E ROBOT INDUSTRIALI CARATTERISTICHE DEGLI AZIONAMENTI • • MOVIMENTAZIONE DEGLI ASSI CARATTERIZZATA DA CRESCENTI PRESTAZIOMI IN TERMINI DI VELOCITÀ DI SPOSTAMENTO E PRECISIONE E DI POSIZIONAMENTO MAGGIOR NUMERO DI GRADI DI LIBERTÀ E NECESSITÀ DI SOPPERIRE A VARIAZIONI DEL CARICO E DEI MOMENTI DI INERZIA (ROBOT INDUSTRIALI) PRINCIPALI APPLICAZIONI DELLA MOVIMENTAZIONE 40 AUTOMAZIONE 1 CELLE DI LAVORO CARATTERISTICHE DEGLI AZIONAMENTI 1. LE MOVIMENAZIONE IMPIEGATE PER REALIZZARE UNA LAVORA-ZIONE COMPLETA, COMPRENDENDO OLTRE A QUELLE APPLI-CATE ALLE SINGOLE MACCHINE, ANCHE QUELLE RELATIVE AGLI ELEMENTI DI TRASPORTO, DI POSIZIONAMENTO E DI SCARICO DEI PEZZI LAVORATI; 2. OLTRE AGLI ATTUATORI E AI DISPOSITIVI DI COORDINAMENTO PREVISTI PER LE SINGOLE MACCHINE, OCCORE PRENDERE IN CONSIDERAZIONE IL DISPOSITIVO DI SUPERVISIONE. PRINCIPALI APPLICAZIONI DELLA MOVIMENTAZIONE 41 AUTOMAZIONE 1 CONOSCENZA DEL COMPORTAMENTO DEL CARICO CON RIFERIMENTO ALL’ESEMPIO PRECEDENTEMENTE CITATO, SI PUÒ STABILIRE LA SEGUENTE GRADUALITÀ NELLA CONOSCENZA DEL COMPORTAMENTO DEL SISTEMA DI MOVIMENTAZIONE: 1 - CARATTERISTICHE STATICHE: COPPIA RESISTENTE - VELOCITÀ DEL CARICO, COPPIA MOTRICE - VELOCITÀ DEL MOTORE; 2 – CARATTERISTICHE DINAMICHE, DIMENSIONI FISICHE DEL CARICO E VALORE DELLA COSTANTE DI TEMPO DOMINANTE RICAVATA DALLE MODALITÀ DI REALIZZAZIONE DEL CARICO E DALLE CARATTERISTICHE STATICHE DEL MOTORE; 3 - MODELLO DINAMICO, RIVACATO DALLE DIMENSIONI FISICHE E DALLE MODALITÀ DI REALIZZAZIONE DEL CARICO. CONOSCENZA DEL PROBLEMA 42 AUTOMAZIONE 1 PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE APPROCCIO EMPIRISMO E INTUIZIONE CONOSCENZA DEL MODELLO STATICO PRESTAZIONI RAGGIUNGIMENTO DELLA FUNZIONALITÀ SENZA VINCOLI SUL COSTO E SULLE PRESTAZIONI OTTIMIZZAZIONE DI UN FUZIONALE DI COSTO CONOSCENZA DELLA DINAMICA DOMINANTE RAGGIUNGIMENTO DELLA PRECISIONE STATICA E DINAMICA PREFISSATA CONOSCENZA DELLA DINAMICA SECONDARIA E INCERTA RAGGIUNGIMENTO DELLA ROBUSTEZZA DI COMPORTAMENTO APPROCCIO ALLA PROGETTAZIONE 43 AUTOMAZIONE 1 CONOSCENZE PRELIMINARI QUANDO L’APPARATO MECCANICO È GIÀ REALIZZATO, LA STRUTTURA E LA FUNZIONALITÀ SONO GIÀ DEFINITE. PER LA PROGETTAZIONE DEL SISTEMA DI MOVIMENTAZIONE OCCORRE: - SUDDIVIDERE LA MOVIMENTAZIONE DEL SISTEMA COMPLESSO NELLE MOVIMENTAZIONI DEI SISTEMI SEMPLICI CHE LO COMPONGONO; - CARATTERIZZARE LA MOVIMENTAZIONE DI OGNI SISTEMA SEMPLICE MEDIANTE I PROFILI DI VELOCITÀ E DI POSIZIONE; - DEFINIRE LE PRESTAZIONI RELATIVE ALLE SINGOLE MOVIMENTAZIONI SEMPLICI; - SCEGLIERE LE MODALITÀ DI COORDINAMENTO DEL SISTEMA DI MOVIMENTAZIONE COMPLESSO. APPROCCIO ALLA PROGETTAZIONE 44 AUTOMAZIONE 1 SCELTE E VERIFICHE PRELIMINARI - SCELTA ANDAMENTO DELLA VELOCITÀ E DELLA COPPIA NECESSARE PER REALIZZARE LA MOVIMENTAZIONE CON LE PRESTAZIONI DESIDERATE; - SCELTA DEL TIPO DI MOTORE PIÙ IDONEO; - SCELTA DELLA POTENZA NOMINALE DEL MOTORE; - SCELTA DELLA POTENZA NOMINALE DELL’AZIONAMENTO; - ANDAMENTO DELLE VARIABILI DI COMANDO DELL’AZIONAMENTO; - VERIFICA CHE L’APPARATO DI SUPPORTO SIA IDONEO A RENDERE OPERATIVA LA MOVIMENTAZIONE CON LE PRESTAZIONI DESIDERATE. APPROCCIO ALLA PROGETTAZIONE 45 AUTOMAZIONE 1 ELEMENTI PER LA CARATTERIZZAZIONE DEL CARICO VIENE PRESA IN ESAME: - L’ENERGIA RICHIESTA PER LA MOVIMENTAZIONE E VIENE SUDDIVISA IN: - ENERGIA CINETICA; - ENERGIA DISSIPATA; - L’ENTITÀ DELLE VARIAZIONI DI VELOCITÀ PREVISTE DAL PROFILO DI VELOCITÀ E/O DI POSIZIONE; - LA MODALIÀ PER LA DETERMINAZIONE DEL VALORE ISTANEO DELLA COPPIA MOTRICE IN FUNZIONE DELLA VARIABILE DI COMANDO DEL MOTORE DEL VALORE ISTANTANEO DELLA SUA VELOCITÀ. APPROCCIO ALLA PROGETTAZIONE 46 AUTOMAZIONE 1 CARATTERIZZAZIONE DEL CARICO IN BASE ALL’ENERGIA DINAMICA DEL CARICO CARICO DISSIPATIVO CARICO INERZIALE MOLTO LENTA LENTA RAPIDA MOLTO RAPIDA CARATTERIZZAZIONE DEL CARICO 47 AUTOMAZIONE 1 IN BASE AL PROFILO DELLA VELOCITÀ DINAMICA DEL CARICO velocità MOLTO LENTA PROFILO DELLA VELOCITÀ DEL CARICO LENTA velocità tempo RAPIDA velocità tempo MOLTO RAPIDA velocità tempo tempo CARATTERIZZAZIONE DEL CARICO 48 AUTOMAZIONE 1 IN BASE ALLA PERTUBAZIONE PROVOCATA DALLA COPPIA DI CARICO ANDAMENTO DELLA VELOCITÀ CONTROLLATA MOLTO LENTA velocità DINAMICA DEL CARICO LENTA velocità tempo RAPIDA velocità tempo MOLTO RAPIDA velocità tempo tempo CARATTERIZZAZIONE DEL CARICO 49 AUTOMAZIONE 1 IN BASE ALLE DETERMINAZIONE DELLA COPPIA MOTRICE VARIABILE VELOCITÀ DI COMANDO DINAMICA DEL CARICO MOTORE DEL MOTORE MOLTO LENTA VALORE MEDIATO VALORE MEDIATO LENTA VALORE MEDIATO VALORE MEDIATO RAPIDA VALORE ISTANTANEO VALORE MEDIATO MOLTO RAPIDA VALORE ISTANTANEO VALORE ISTANTANEO CARATTERIZZAZIONE DEL CARICO 50 AUTOMAZIONE 1 forza o coppia CARATTERIZZAZIONE DELL’ATTRITO velocità ATTRITO DI TIPO VISCOSO ATTRITO SECCO ATTRITO DI PRIMO DISTACCO CARATTERIZZAZIONE DEL CARICO 51 AUTOMAZIONE 1 CARATTERIZZAZIONE DEL CARICO DALL’INTERNO MOTORE COPPIA MOTRICE CARICO COPPIA RESISTENTE COPPIA INERZIALE COPPIA DISSIPATIVA COPPIA DI CARICO COPPIA DI ATTRITO VISCOSO COPPIA DI DISTACCO E DI ATTRITO SECCO CARATTERIZZAZIONE DEL CARICO COPPIA EQUIVALENTE ALLA DINAMICA INCERTA COPPIA DI DISTURBO 52 AUTOMAZIONE 1 EFFETTI PRODOTTI DALLA COPPIA DISSIPATIVA DINAMICA DEL CARICO ATTRITO VISCOSO ATTRITO DISTURBI SECCO E DI DISTACCO CASUALI DINAMICA INCERTA MOLTO LENTA LENTA RAPIDA MOLTO RAPIDA CARATTERIZZAZIONE DEL CARICO 53 53 AUTOMAZIONE 1 DIMENSIONAMENTO DELL’AZIONAMENTO CONSISTE NELLA SCELTA: - DEL TIPO DI MOTORE; - DELLA POTENZA NOMINALE DEL MOTORE; - DEL TIPO E DELLA REALIZZAZIONE CIRCUITALE DEL CONVERTITORE; - DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO DEL MOTORE PER AGIRE SUL VALORE DELLA COPPIA MOTRICE; - DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO DELLA MOVIMENTAZIONE PER OTTENERE L’ESCURSIONE DELLA VELOCITÀ E DELLA COPPIA CON LE PRESTAZIONI DESIDERATE. DIMENSIONAMENTO DELL’AZIONAMENTO 54 AUTOMAZIONE 1 DIMENSIONAMENTO DELL’AZIONAMENTO ELEMENTI DI BASE PER IL DIMENSIONAMENTO: - CARATTERISTICA STATICA COPPIA RESISTENTE-VELOCITÀ DEL CARICO ENTRO IL CAMPO DI VARIAZIONE PREVISTO DALLE CONDIZIONI OPERATIVE; - MASSIMA RAPIDITÀ DI VARIAZIONE DELLA COPPIA RESISTENTE E DELLA VELOCITÀ DEL CARICO; - PRECISIONE DESIDERATA NELL’INSEGUIMENTO DEI PROFILI DI VELOCITÀ COLLEGATI ALLE CONDIZIONI OPERATIVE. DIMENSIONAMENTO DELL’AZIONAMENTO 55 AUTOMAZIONE 1 RIDUTTORE MECCANICO COPPIA Cm VELOCITÀ Wm FORNITE DALL’ATTUATORE COPPIA C l VELOCITÀ W l NECESSARIE PER LA MOVIMENTAZIONE RIDUTTORE MECCANICO Wl = k Wm k RAPPORTO DI RIDUZIONE DISSIPAZIONE Cm = Cl / k TRASCURANDO LA DISSIPAZIONE RIDUTTORE MECCANICO 56 AUTOMAZIONE 1 INSERIMENTO DI UN RIDUTTORE MECCANICO DINAMICA DEL CARICO RIDUTTORE DI VELOCITÀ VANTAGGI MOLTO LENTA LENTA RAPIDA MOLTO RAPIDA DIMENSIONAMENTO DELL’AZIONAMENTO 57 AUTOMAZIONE 1 CARATTERIZZAZIONE DELLA DINAMICA DINAMICA STRUTTURA MOLTO LENTA LENTA RAPIDA MOLTO RAPIDA CARICO INERZIALE CARICO DISSIPATIVO ATTRITO VISCOSO ATTRITO SECCO E DI DISTACCO DINAMICA INCERTA ACCOPPIAMENTO MOTORE-CARICO FLUSSO DI ENERGIA RIDUTTORE VERSO IL CARICO CARATTERIZZAZIONE DELLA DINAMICA DIRETTO VERSO L’ALIMENTAZIONE 58 AUTOMAZIONE 1 CARATTERIZZAZIONE DEL CARICO E DELLE PRESTAZIONI velocità velocità velocità velocità tempo velocità velocità tempo RAPIDA tempo velocità velocità tempo MOLTO RAPIDA OTTIMIZZAZIONE DEL RENDIMENTO ENERGETICO DELLA MOVIMENTAZIONE tempo tempo LENTA RENDIMENTO DEL MOTORE tempo tempo MOLTO LENTA PRESTAZIONI PIÙ SIGNIFICATIVE velocità VELOCITÀ COSTANTE ANDAMENTO DELLA VELOCITÀ velocità DINAMICA DEL CARICO tempo tempo RENDIMENTO ENERGETICO DELLA MOVIMENTAZIONE ED ESCURSIONE DELLA VELOCITÀ E DELLA COPPIA PRECISIONE STATICA DELLA VELOCITÀ DEL MOTORE - MIGLIORAMENTO DELLA DINAMICA LATO CARICO PRECISIONE STATICA E DINAMICA LATO CARICO E ROBUSTEZZA DI COMPORTAMENTO DEL CARICO CARATTERIZZAZIONE DELLA DINAMICA 59 AUTOMAZIONE 1 IN SINTESI COPPIA PASSIVA COPPIA MOTRICE VALORE VALORE ALIMENTAZIONE VELOCITÀ MOTORE MOTORE MEDIO MEDIO LENTA MEDIO MEDIO RAPIDA INSTANTANEO MEDIO INSTANTANEO INSTANTANEO DINAMICA ATTRITO MOLTO LENTA MOLTO RAPIDA DINAMICA NONLINEARE E INCERTA ATTRITO VISCOSO ATTRITO STATICO E DI DISTACCO DINAMICA NONLINEARE E INCERTA CARATTERIZZAZIONE DELLA DINAMICA 60 AUTOMAZIONE 1 posizione POSIZIONE - VELOCITÀ - ACCELERAZIONE - JERK accelerazione velocità velocità massima accelerazione massima SOLLECITAZIONE VERSO IL CARICO jerk SOLLECITAZIONE VERSO IL SUPPORTO t0 t1 INFLUENZA DEL PROFILO SULLA MOVIMENTAZIONE tempo t2 61 AUTOMAZIONE 1 PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE APPROCCIO PRESTAZIONI EMPIRISMO E INTUIZIONE RAGGIUNGIMENTO DELLA FUNZIONALITÀ SENZA VINCOLI SUL COSTO E SULLE PRESTAZIONI CONOSCENZA DEL MODELLO STATICO OTTIMIZZAZIONE DI UN FUNZIONALE DI COSTO CONOSCENZA DELLA DINAMICA DOMINANTE RAGGIUNGIMENTO DELLA PRECISIONE STATICA E DINAMICA PREFISSATA CONOSCENZA DELLA DINAMICA SECONDARIA E INCERTA RAGGIUNGIMENTO DELLA ROBUSTEZZA DI COMPORTAMENTO PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE 62 AUTOMAZIONE 1 OBIETTIVI VINCOLI SULLA STRUTTURA SULLE APPARECCHIATURE SPECIFICHE ARCHITETTURA FUNZIONALE SIMULAZIONE DI FUNZIONALITÀ PROGETTAZIONE ARCHITETTURA DI SISTEMA SIMULAZIONE DI FUNZIONAMENTO PROVE DI ACCETTAZIONE PROVE DI FUNZIONALITÀ PROVE PARZIALI SUI COMPONENTI REALIZZAZIONE PROCEDURA DI VERIFICA DELLA PROGETTAZIONE 63 A P P L I C A Z I O N I FORMAZIONE CULTURALE MODALITÀ EVOLUTE DI CONTROLLO DATA PROCESSING MODALITÀ ELEMENTARI DI CONTROLLO AUTOMAZIONE INDUSTRIALE ELETTRONICA DI POTENZA MACCHINE ELETTRICHE MECCANICA CINEMATICA AUTOMAZIONE 1 PROGETTAZIONE P R E S T A Z I O N I DINAMICA MOLTO LENTA DINAMICA LENTA DINAMICA RAPIDA DINAMICA MOLTO RAPIDA 64