Comunità di pratiche
Frontiera o “moda” organizzativa
Cosa è una comunità di pratiche
Gruppi di lavoro costituiti per sviluppare e
alimentare le competenze professionali e
condividere e scambiare know-how.
“L’unica conoscenza che conta è quella in azione”
Il contributo dell’azione nelle
“comunità di pratiche”
– Aiutare l’implementazione della strategia
aziendale
– Avviare nuove linee di business
– Risolvere velocemente “questioni”
organizzative
– Razionalizzare e trasferire le “migliori prassi”
– Sviluppare competenze professionali
– Reclutare e trattenere i talenti
Gli ambienti delle comunità
professionali
Off-line
Dimensioni “rituali”, culturali e sociali,
connessi all’identificazione, gestione e
condivisione delle conoscenze individuali e
organizzative
On-line
Tecnologia “fattore abilitante”
Strumenti di interazione virtuale
Comunità di pratiche vs altri “fads”
manageriali
Obiettivi
Sviluppare
competenze
Criteri di
creazione
Selezione
diretta
Condividere
conoscenze
Fattori
unificanti
Commitment e
appartenenza
famiglia
professionale
Realizzare
l’output richiesto
Gerarchia
Requisiti
professionali e
obiettivi comuni
Realizzare un
task specifico
Costruito
strutturalmente
Il progetto
Condividere
informazioni sul
business
Conoscenze
individuali o di
business
Interessi
reciproci
Durata
Illimitata purché
resista l’utilità a
stare insieme
Fino alla nuova
organizzazione
Realizzazione
del task
Senza limite
purché funzionali
Come facilitare la creazione di una
“comunità di pratiche”
– Identificare le potenziali comunità
professionali
– Predisporre le infrastrutture tecnologiche/online e sociali/off-line di supporto
– Attivare i sistemi di relazione della comunità
– Monitorare e “valutare” l’efficacia
La sfida delle “comunità di pratiche”
“… Costruire una comunità professionale
virtuale significa definire un ‘paesaggio’ in cui
l’armonia complessiva emerge dalla fusione
di elementi accuratamente progettati con la
crescita spontanea; in cui la stessa
attenzione è dedicata da un lato ad
assicurare che le strutture preordinabili siano
chiaramente definite, dall’altro alla creazione
di spazi che favoriscano lo sviluppo di forme
la cui evoluzione può soltanto essere
prefigurata”
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Comunità di pratiche Frontiera o “moda”