ATTI E PROVVEDIMENTI
AMMINISRATIVI
Tecniche di redazione
e “nuovi” modelli
di Stefano Villamena
(Università di Macerata)
OBBIETTIVI
DARE CONTO DELLE MODIFICHE AL
REGIME
DEL
PROVVEDIMENTO
AMMINISTRATIVO ALLA LUCE DELLE
ULTIME RIFORME
DARE CONTO DELLE PRINCIPALI REGOLE
SULLA
CORRETTA
REDAZIONE
DEI
PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI
di Stefano Villamena
(Università di Macerata)
Art. 2 l. 241/1990, comma 1
(Riforma Brunetta - l. n. 69/2009)
Ove il procedimento consegua ad un’istanza,
ovvero debba essere iniziato d’ufficio
le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di
concluderlo mediante l’adozione di un
provvedimento espresso
di Stefano Villamena
(Università di Macerata)
Segue … La riforma del Ministro Brunetta più nel
concreto (art. 16 - Attività consultiva)
La certezza dei tempi per l'attività consultiva
per la formulazione di pareri obbligatori i termini previsti fin qui dalla
vecchia dizione dell'art. 16, L. n. 241/90 sono stati sensibilmente
ridotti a venti giorni (rispetto agli originari quarantacinque),
per i pareri facoltativi la possibilità di indicare all'Amministrazione
richiedente il termine entro il quale detto parere dovrà essere reso
non è più a discrezione dell'organo consultivo, posto che la novella
del 2009 circoscrive l'arco di tempo in parola a venti giorni.
di Stefano Villamena
(Università di Macerata)
Segue … La riforma del Ministro Brunetta più nel
concreto (art. 16 - Attività consultiva)
La certezza dei tempi per l'attività consultiva
La novità che maggiormente colpisce in materia è quella introdotta
dal comma successivo che va a sostituire integralmente il
precedente comma 2, art. 16, cit.
Più in particolare si stabilisce che qualora il parere obbligatorio non
venga reso (ovvero l'organo chiamato a produrlo non abbia
rappresentato particolari esigenze istruttorie) nei termini sopra
richiamati, "è in facoltà dell'amministrazione richiedente di
procedere indipendentemente dall'espressione del parere ".
di Stefano Villamena
(Università di Macerata)
I PROVVEDIMENTI
Quali sono ?
di Stefano Villamena
(Università di Macerata)
CLASSIFICAZIONE
DEGLI ATTI E DEI PROVVEDIMENTIAMMINISTRATIVI
Atti esterni
Producono effetti verso l’esterno
Atti interni
Producono effetti interni
di Stefano Villamena
(Università di Macerata)
UN ESEMPIO
(di atto interno)
LE CIRCOLARI
“Contengono istruzioni, ordini o direttive delle autorità
sovraordinate in funzioni di indirizzo dell’attività degli
organi subordinati sono atti meramente interni, che
esauriscono la loro efficacia nei rapporti tra i suddetti
organismi”.
di Stefano Villamena
(Università di Macerata)
Segue … CORTE DI CASSAZIONE - SEZIONI
UNITE - Sentenza 2 novembre 2007 n. 23031
Le circolari amministrative sono atti interni della P.A. che
hanno valore di parere e non spiegano effetti giuridici nei
confronti dei soggetti esterni alla P.A.
La circolare non vincola gli uffici gerarchici sott’ordinati, i quali
devono attenersi alla legge, né vincola l’Autorità che l’ha
emanata.
Le circolari (almeno in termini generali, perché esistono delle
eccezioni, si pensi al caso della c.d. circolare Sirchia sul
divieto di fumo nei locali aperti al pubblico) non sono
impugnabili.
di Stefano Villamena
(Università di Macerata)
Segue … “Circolari interpretative”
T.A.R. LAZIO - ROMA - SEZIONE III - Sentenza
10 luglio 2002 n. 6241
Le determinazioni dell’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici
contenenti direttive per la corretta applicazione della normativa da
parte delle amministrazioni, ad esempio, rientrano nella categoria
delle circolari interpretative
destinate ad orientare la successiva attività delle amministrazioni,
con effetti non necessariamente vincolanti su di esse, dato che le
amministrazioni vigilate si possono discostare dalle determinazioni
interpretative dell'Autorità nel caso in cui le reputino contra legem.
di Stefano Villamena
(Università di Macerata)
Altro esempio di ATTO INTERNO
(TAR Lazio, Latina, 10 ottobre 2002, n. 922)
Il parere della commissione edilizia rispetto
al rilascio della concessione edilizia.
di Stefano Villamena
(Università di Macerata)
Segue … CONSIGLIO DI STATO - SEZIONE V Sentenza 4 marzo 2008 n. 881
 È ammissibile il ricorso proposto avverso
l’ordinanza di sospensione dei lavori per opere
eseguite in difformità della concessione edilizia
 Anche in caso di omessa impugnazione del
parere negativo espresso dalla Commissione
edilizia comunale non avendo siffatto parere
una propria autonomia funzionale e strutturale
di Stefano Villamena
(Università di Macerata)
Parere facoltativo
(TAR Toscana, sez. II, 17 aprile 2003, n. 795)
- Si tratta di parere che l’Amministrazione non è
obbligata a richiedere (ma che ritiene di farlo per
risolvere un problema di natura tecnica che
blocca la conduzione del procedimento).
- Se l’Amministrazione abbia autolimitato il
proprio potere decisorio acquisendo un parere
non obbligatorio deve, in sede di adozione della
determinazione finale, indicare le ragioni per le
quali le conclusioni del parere vengono disattese
di Stefano Villamena
(Università di Macerata)
Parere “condizionato”
(Cons. St., Sez. V, 13 agosto 1996, n. 904.)
Un parere “favorevole” subordinato ad ulteriori
indagini od addirittura alla ricerca di soluzioni
diverse è sostanzialmente un parere negativo
perché esprime un giudizio sfavorevole, allo
stato degli atti (soluzione adottata e studi svolti)
di Stefano Villamena
(Università di Macerata)
Parere obbligatorio
T.A.R. TOSCANA - FIRENZE - SEZIONE I Sentenza 8 settembre 2009 n. 1430
Il provvedimento con cui si affida un servizio pubblico locale a
rilevanza economica è illegittimo per violazione dell’art. 23 bis d.l.
n. 112/2008 (convertito in l. n. 133/2008)
qualora non sia stato adempiuto l’obbligo di trasmettere gli atti
all’autorità Garante per la Concorrenza e per il Mercato al fine di
acquisirne il prescritto parere.
di Stefano Villamena
(Università di Macerata)
Segue … parere obbligatorio
T.A.R. CAMPANIA - NAPOLI
Sentenza 13 ottobre 2009 n. 5424
Nell’ambito delle concessioni per l’istallazione di
impianti di telefonia mobile
il nulla-osta dell’ARPAC di cui
all’art. 87 del Codice delle comunicazioni
elettroniche (D.Lgs. 1 ottobre 2003, n. 259) deve
precedere l’attivazione dell’impianto
di Stefano Villamena
(Università di Macerata)
I PROVVEDIMENTI
Classificazione
Non esiste una classificazione normativa dei
provvedimenti amministrativi
PROVVEDIMENTI AUTORIZZATORI
PROVVEDIMENTI CONCESSORI
PROVVEDIMENTI ABLATORI
di Stefano Villamena
(Università di Macerata)
Autorizzazioni
(esempi)
- Autorizzazione generale all’apertura di un
centro commerciale
oppure collegate alla prima
- Autorizzazioni ai singoli operatori per il rilascio
di autonome autorizzazioni di vendita al
dettaglio
di Stefano Villamena
(Università di Macerata)
Segue … T.A.R. LIGURIA - GENOVA - SEZIONE
II - Sentenza 21 aprile 2008 n. 651
LA LICENZA DI SOMMINISTRAZIONE AL PUBBLICO DI ALIMENTI E BEVANDE
a) qualificabile come autorizzazione di polizia
b) competenza ad adottarlo non spetta al sindaco ex art. 54
T.U.E.L., bensì al dirigente del settore commercio ex art. 107
T.U.E.L.
c) art. 3, co. 7, l. 25.08.1991, n. 287 occorre dedurre che la
regolarità edilizia dei locali in cui è esercitata l’attività di
somministrazione di alimenti e bevande costituisce condizione per il
legittimo esercizio della stessa
di Stefano Villamena
(Università di Macerata)
Autorizzazioni
T.A.R. TOSCANA - FIRENZE - SEZIONE III - Sentenza 18
settembre 2009 n. 1456
- La d.i.a. rappresenta un titolo abilitativo nella forma
dell’autorizzazione implicita di natura provvedimentale
(per esempio: traslazione verso il basso di un edificio
comporta di per sé una modifica sostanziale del
medesimo, ed è quindi estranea agli interventi di
ristrutturazione edilizia oggetto di D.I.A., ai sensi dell’art.
10, comma 1, lettera “c”, del D.P.R. n.380/2001: occorre
cioè il permesso di costruire)
di Stefano Villamena
(Università di Macerata)
Concessioni
1. Concessione demaniale marittima
2. Rivendita di tabacchi nel territorio comunale
3.Licenza di
personale
porto
di
pistola
per
difesa
4. Concessioni per la raccolta delle scommesse
sportive
di Stefano Villamena
(Università di Macerata)
Concessioni
T.A.R. CAMPANIA - NAPOLI - SEZIONE VII - Sentenza
11 giugno 2008 n. 5237
Il contributo economico da parte delle USL (oggi
ASL) in favore delle famiglie che provvedono
direttamente all’assistenza di soggetti non
autosufficienti
costituisce oggetto di un’obbligazione pubblica che
trae origine da un provvedimento amministrativo di
natura concessoria e di carattere discrezionale
di Stefano Villamena
(Università di Macerata)
Ablazioni
1. Espropriazione in funzione della realizzazione di una determinata opera pubblica
o di pubblica utilità
2. Costituzione di una servitù permanente di elettrodotto inamovibile in favore di
ENEL s.p.a. ai fini della realizzazione e dell’esercizio di una linea elettrica
3. Requisizione in uso di un immobile privato, disposta dal sindaco per fronteggiare
situazioni di emergenza abitativa
4. Ordinanze con cui il Sindaco dispone il vincolo sanitario e poi l’abbattimento nel
più breve tempo possibile delle specie aviarie (circa 8.000 esemplari di germano
reale) nella sua azienda essendo situata al centro di un complesso sistema di zone
umide
di Stefano Villamena
(Università di Macerata)
Provvedimento tacito
IL SILENZIO SIGNIFICATIVO
(ASSENZO/DINIEGO)
La fondamentale importanza del silenzio-assenso
di Stefano Villamena
(Università di Macerata)
Articolo 20 - Silenzio assenso
(una breve premessa: la situazione precedente)
• LA RIFORMA DEL 2005 ha determinato una
rivoluzione copernicana in materia.
In precedenza
- La PA aveva l’obbligo di concludere ogni procedimento
- I casi in cui si poteva derogare erano tassativamente
previsti dalla legge e prendevano il nome di silenzioassenso e silenzio-diniego.
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Provvedimento e sua redazione - lez. n. 1