Note per il CdA sulle
attività dell’Isfol
Istituto per lo sviluppo della
formazione professionale
dei lavoratori
Roma 27 marzo 2013
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PRESENTAZIONE DELL’ISFOL
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Storia dell’Istituto
Ruoli e competenze
Proiezione internazionale
Risorse umane e dotazione finanziaria
Attività e prodotti di comunicazione 2012
Focus su:
Monitoraggio della riforma del mercato del lavoro
Occupazione, Professioni e competenze
Mercato e politiche del lavoro
Apprendimento permanente
Inclusione sociale
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LA STORIA DELL’ISTITUTO
È istituito nel 1973 con D.P.R. n. 478 per accompagnare la prima fase di
decentramento regionale delle competenze in materia di formazione professionale,
codificata nella legge quadro n. 845 /1978.
Dal 1979 fa parte degli “Enti di notevole rilievo” (D.P.C.M. in G.U. n. 334 del
7/12/1979) e con Decreto legislativo n. 419 del 29/10/1999 viene riconosciuto Ente
di ricerca.
Nel 2003 viene emanato con D.P.C.M. uno Statuto che rafforza il ruolo
storicamente esercitato nel campo delle politiche formative e lo estende alle
politiche del lavoro e sociali, al fine di contribuire alla crescita dell’occupazione, al
miglioramento delle competenze dei lavoratori, all’inclusione sociale e allo sviluppo
locale, in una forte prospettiva europea e internazionale.
Nel 2011 viene approvato con D.P.C.M. lo Statuto vigente che conferma l’ISFOL
quale Ente Nazionale di Ricerca dotato di autonomia scientifica e sottoposto alla
vigilanza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (MLPS), ne articola le
competenze e ne riforma l’assetto organizzativo e funzionale.
3
RUOLI E COMPETENZE
L’ISFOL opera a supporto dei sistemi e delle politiche della formazione, del
lavoro e dell’inclusione sociale, al fine di contribuire al miglioramento del
capitale umano, dell’occupazione e della crescita. Svolge attività di
monitoraggio e valutazione, di policy analysis, ricerca, sperimentazione e
documentazione, in coerenza con gli indirizzi e gli orientamenti nazionali ed
europei.
Fornisce supporto tecnico-scientifico al MLPS e al MIUR, allo Stato, alle
Regioni e province Autonome, Enti locali, Istituzioni nazionali e Parti sociali.
Svolge incarichi attribuiti dal Parlamento e dal MLPS e collabora stabilmente
con organismi e istituzioni comunitarie e internazionali.
Sin dagli anni ’80 svolge il ruolo di assistenza tecnico-scientifica e
metodologica al MLPS e realizza attività finalizzate, in particolare per le Azioni
di sistema del FSE.
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L’APPROCCIO ALLA RICERCA
L’attività di ricerca contribuisce alla configurazione ed alla applicazione delle
policy attraverso la produzione di conoscenze, l’individuazione di strumenti
operativi e normativi, il supporto alla negoziazione istituzionale, il monitoraggio
e l’analisi dei risultati.
Il confronto sistematico con il MLPS, il MIUR, la CE, le Regioni e la comunità
scientifica permette di produrre conoscenze rilevanti e corrispondenti ai
fabbisogni.
La ricerca in campo economico e sociale segue un approccio multidisciplinare
e comparativo a livello europeo e internazionale, con attenzione costante alle
priorità sull’occupazione, le skills e la formazione, sulla povertà e l’inclusione
sociale. L’ISFOL, inoltre, produce e valorizza un sistema documentale ed
editoriale integrato a carattere scientifico e tecnico.
5
LA PROIEZIONE INTERNAZIONALE
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LA PROIEZIONE INTERNAZIONALE
L’ISFOL ha una forte proiezione internazionale quale:
Centro di riferimento e gestione nazionale di Programmi e
iniziative comunitarie per le risorse umane e la trasparenza
delle competenze ed è advisor e partner di iniziative chiave
della CE, dell’OCSE e delle Agenzie europee.
In particolare è:
Agenzia nazionale Lifelong Learning Programme-programma
settoriale LEONARDO DA VINCI
Centro Nazionale EUROPASS
Centro EUROGUIDANCE ITALY
Promotore di partenariati e reti internazionali con Istituti e
Agenzie pubbliche di Paesi UE e OCSE, di Paesi dell’Area
mediterranea e con l’Area europea di vicinato.
7
L’AGENZIA LEONARDO DA VINCI PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
L’ISFOL ospita l’Agenzia Nazionale Leonardo sin dalla nascita
di questo dispositivo comunitario (1994)
•
Leonardo è il programma dell’Unione Europea sull’istruzione e la
formazione professionale, istituito nel 1994 e dal 2007 inserito nel
Programma quadro sull’apprendimento permanente – LLP
•
Leonardo è il principale strumento di finanziamento della mobilità
internazionale a fini di apprendimento per i giovani in fase di
inserimento nel mercato del lavoro (attraverso tirocini in imprese
straniere, percorsi di formazione all’estero, scambi di esperienze)
•
L’Italia è da sempre ai primi posti in Europa per numero di
progetti Leonardo ricevuti (circa 900) e finanziati (circa 300) ogni
anno
8
L’AGENZIA LEONARDO DA VINCI PER
APPRENDIMENTO PERMANENTE
•
In Italia grazie a Leonardo ogni anno in media si finanzia la mobilità
all’estero di :
- oltre 2.500 giovani in formazione iniziale
- circa 2.200 giovani e meno giovani disponibili sul mercato del
lavoro (laureati, diplomati, inoccupati, disoccupati, lavoratori)
- circa 700 professionisti dell’istruzione e della formazione
•
Tra i temi delle sperimentazioni realizzate dai partenariati dei
progetti vi sono ad esempio: cooperazione tra scuola e impresa,
formazione dei docenti, sviluppo di competenze chiave,
riconoscimento dell’apprendimento, assicurazione di qualità
•
Le risorse del Programma in Italia ammontano a circa 30 milioni di
Euro l’anno
9
STRUMENTI EUROPEI PER LA TRASPARENZA
DELLE COMPETENZE E LA MOBILITÀ NEL QUADRO
DELL’APPRENDIMENTO PERMANENTE
Dal Consiglio di Lisbona (2000) l’Unione europea ha avviato processi di cooperazione e
definito strategie e strumenti comuni per favorire la “trasparenza” dei titoli, qualifiche e
competenze.
EQF (quadro europeo delle qualificazioni), ECVET (sistema dei crediti per il sistema
VET), EQAVET (quadro europeo per la qualità), EUROPASS (portfolio europeo delle
competenze) ed EUROGUIDANCE rappresentano sfide per i Paesi dell’Unione
impegnati a implementare questi strumenti a livello nazionale.
 L’ISFOL svolge per le Istituzioni Nazionali (MLPS e MIUR) attività di consulenza per la
adozione e implementazione di questi strumenti.
 ISFOL è sede dei Punti nazionali di riferimento per l’attuazione italiana di EQF,
EUROPASS, EQAVET, cura la loro implementazione e favorisce l’adozione delle
raccomandazioni comunitarie in Italia.
 ISFOL supporta le Istituzioni nazionali per la referenziazione dei titoli e qualifiche
nazionali agli 8 livelli di qualificazione previsti del quadro europeo (EQF) e ha realizzato
 Il Primo Rapporto nazionale di referenziazione.
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LA PROIEZIONE INTERNAZIONALE: I PROGETTI
Nel 2012 è Ente capofila e partecipa attivamente a 16
network internazionali di cooperazione e ricerca:
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Progetto CE - Ageing Platform
Progetto Centro per la Cooperazione Euromediterranea
Progetto COLOR
Progetto DISCO II
Progetto SOCIAL
Progetto ELGPN Università Jyvaskyla
Progetto RATIO L3 – Romania
Progetto OFFICE – Romania
Progetto SILCO – Romania
Progetto EQAVET – Malta
Progetto QUALVET@RO
Progetto Refernet 2012
Progetto Vale
Progetto EQF 512
Progetto National Team of ECVET Experts 2012-2013
Progetto Adult Learning
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DOTAZIONE ORGANICA E TIPOLOGIA DI RAPPORTO
PIANTA ORGANICA ISFOL = 416 Dipendenti
Personale in servizio
RUOLO = 364 Dipendenti
TD = 248 Dipendenti
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DOTAZIONE FINANZIARIA
Tabella finanziaria da bilancio previsionale 2013
FONTE DI FINANZIAMENTO
DOTAZIONE FINANZIARIA IN ML EURO
ISTITUZIONALE
ALTRE (PRINCIPALMENTE FSE)
30,1
29,8
TOTALE ENTRATE
59,9
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COMUNICAZIONE E DIVULGAZIONE SCIENTIFICA – IL WEB
Il sito web è il canale
principale di
comunicazione, di
divulgazione scientifica e
di promozione dell’identità
di Istituto.
Migrato nel 2012 su
piattaforma open source e
rinnovato nella struttura e
nei contenuti.
Gli accessi del sito sono
passati da una media di
15.000 accessi mensili
nel 2011 a una media di
30.000 accessi nel 2012.
Tutti i siti a titolarità Isfol
saranno integrati nel sito
istituzionale con
l’ottimizzazione di risorse e
il potenziamento del brand
istituzionale.
SISTEMA DOCUMENTALE ED EDITORIALE
Il Sistema documentale ed editoriale ISFOL, fruibile sia on line che presso la Biblioteca di Istituto,
raccoglie e valorizza la documentazione scientifica posseduta e realizzata dall'Istituto nell’ambito delle
attività istituzionali e di quelle cofinanziate, attraverso strumenti integrati:
 OPAC ISFOL Catalogo di pubblicazioni della letteratura tradizionale
 ISFOL OA
Open archive della documentazione scientifica in progress
I record inseriti in OPAC (On Line Public
Access Catalog) nel corso del 2012 sono
stati 797. Gli accessi sono stati 5.565 con un
totale di 65.887 download di documenti in
modalità effettuati.
* Con analitici si intendono schede di spoglio (analitiche) di articoli pubblicati
all’interno di riviste specialistiche.
15
PUBBLICAZIONI ISFOL CON MAGGIOR
NUMERO DI DOWNLOAD - 2012
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ATTIVITÀ CONVEGNISTICA ISFOL (2012)
Nel 2012 l’ISFOL ha promosso un numero complessivo di 181
eventi di comunicazione, di cui 77 organizzati da ISFOL e
104 a partecipazione ISFOL.
Dati 2013
Nel primo trimestre 2013 l’Ente ha promosso n.35 eventi di
comunicazione di cui 26 a partecipazione ISFOL e 9
organizzati da ISFOL.
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MONITORAGGIO DELLA RIFORMA DEL LAVORO
Richiesta del Ministro Elsa Fornero all’ISFOL di monitorare la
Riforma del Lavoro nelle sue componenti relative alle tipologie
contrattuali, ai licenziamenti, agli ammortizzatori sociali, alle
politiche attive del lavoro e all’apprendimento permanente
↓
Il rapporto ISFOL sulle “Prime Evidenze Empiriche sulle Forme
Contrattuali” presentato alle parti sociali, alle Regioni e alla stampa il
13 marzo 2013
18
OCCUPAZIONE, PROFESSIONI E COMPETENZE
La conoscenza puntuale e previsionale dell’ andamento dell’occupazione per
professioni e delle competenze chiave e specialistiche richieste dalle imprese
e agite dai lavoratori è condizione di successo per l’incontro domanda/offerta
di lavoro, per progettare formazione e politiche attive del lavoro, per
l’occupazione e le carriere professionali e lo sviluppo della produttività e
dell’innovazione.
L’ISFOL ha costruito un sistema permanente di rilevazione e osservazione
delle professioni e delle skills tra i più avanzati d’Europa, in coerenza alla
priorità europea di New Skills and Jobs.
L’ISFOL partecipa alla costruzione della OECD Skills Strategy, è membro
dell'European Skills Observatory e dell’European Skills Network.
Il focus del Rapporto ISFOL 2012 è stato sulle ”Competenze per la crescita e
l’occupazione”.
19
OCCUPAZIONE, PROFESSIONI E COMPETENZE
Il sistema di labour market intelligence comporta:
•
Previsione ricorrente, su un arco temporale di 5 anni, degli andamenti dell’occupazione per
professioni (su modelli macroeconomici ed econometrici) e dei fabbisogni professionali
dell’economia
•
Sviluppo del sistema di classificazione delle professioni nazionale, aggiornamento della
Classificazione delle Professioni e adeguamento alla classificazione ISCO08 in cooperazione
con l’ISTAT
•
Partecipazione alla costruzione di ESCO - European Skills/Competences and Occupations
classification, la nuova tassonomia europea che svilupperà la classificazione internazionale
dell’occupazione (ISCO) con le competenze settoriali e trasversali
•
Indagine campionaria sulle professioni, le caratteristiche del lavoro e le connesse
competenze agite dai lavoratori (con Istat)
•
Uno skill audit annuale per analizzare la corrispondenza tra le caratteristiche della domanda e
dell’offerta di lavoro
•
Lo studio dell’impatto del cambiamento tecnologico e organizzativo nei sistemi produttivi e
professionali per anticiparne le conseguenze sulla forza lavoro e sui contesti di lavoro; l’analisi
dell’occupazione e delle professioni nel settore ambientale e altri settori
20
OCCUPAZIONE, PROFESSIONI E COMPETENZE
PIAAC - Programme for the International Assessment of
Adult Competencies – OCSE
PIAAC “Programme for the International Assessment of Adult Competencies” è
un’indagine OCSE in corso di realizzazione in Italia, è sotto la responsabilità
scientifica dell’ISFOL, su mandato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Riguarda la valutazione delle competenze della popolazione adulta e rappresenta
l’evoluzione delle indagini PISA (The Programme for International Student
Assessment), ALL (The Adult Literacy and Lifeskills Survey) e IALS (The International
Adult Literacy Survey).
Valuta, in particolare, le competenze degli adulti utilizzate nei luoghi di lavoro e le
competenze utilizzate nella vita di tutti i giorni.
Metodologie utilizzate:
- test cognitivi per la valutazione delle competenze fondamentali;
, Job Requirement Approach (JRA), questionario somministrato in modalità CAPI
(Computer Assisted Personal Interviewer), per valutare e competenze professionali
specifiche monitorando le competenze effettivamente agite dai lavoratori.
I rispondenti dell’indagine sono adulti residenti in Italia, occupati e non, con età
compresa tra i 16 e i 65 anni.
21
OCCUPAZIONE, PROFESSIONI E COMPETENZE
PIAAC - Programme for the International Assessment of
Adult Competencies – OCSE
Il lavoro ISFOL: indagini e approfondimenti sulle competenze
Indagine (main study) 4500 interviste (2011 e 2012) - Indagine pilota 1200
interviste (2010)
Rapporto internazionale e nazionale (ottobre 2013)
Rapporti tematici di approfondimento (2013-2014) tra cui:

l’uso delle competenze nei luoghi di lavoro

il problem solving in ambiente tecnologico e ICT

l’analisi delle competenze della popolazione con bassi livelli di competenza

l’analisi del mismatch tra competenze possedute e richieste dal marcato del
lavoro

le competenze e gli esiti nel mercato del lavoro.
Il paper pubblicato a febbraio 2013 presenta una riflessione preliminare sul
potenziale informativo dell’indagine, a partire dai risultati più interessanti e salienti
dell’indagine pilota. L’indagine pilota, realizzata in aree territoriali del Nord-CentroSud nel periodo Aprile-Giugno 2010, ha coinvolto 1125 rispondenti.
22
OCCUPAZIONE, PROFESSIONI E COMPETENZE
Capitale umano
L’ISFOL applica la teoria del capitale umano all’analisi dei rendimenti
dell’investimento in istruzione e in formazione, praticati sia dagli individui che
dalle imprese, al fine di leggere in un’ottica di sistema numerosi fenomeni che
caratterizzano il sistema produttivo del nostro Paese, sia dal lato dell’offerta di
lavoro che dal lato della domanda:
•
•
•
•
•
•
Declino (dal 2008) nell’occupazione nelle professioni ad alto contenuto di conoscenze e
competenze
la scarsa propensione delle imprese italiane ad investire in formazione e il basso livello
di crescita della produttività del lavoro
la elevata tendenza al sottoinquadramento presente nel nostro mercato del lavoro,
specialmente per la componente giovanile della forza lavoro
la bassa dinamica dei premi retributivi associati al conseguimento di titoli di studio
elevati
il fenomeno della mobilità intellettuale verso paesi che offrono ai laureati maggiori
rendimenti in termini di retribuzione e di qualità dell’occupazione
il fenomeno dello skill mismatch, che a causa di un sistema ancora poco efficace dei
servizi di intermediazione, genera una inefficiente allocazione delle competenze nel
sistema produttivo
23
MERCATO E POLITICHE DEL LAVORO
Monitoraggio e analisi del mercato del lavoro
L’ISFOL conduce con regolarità il monitoraggio sull’andamento del
mercato del lavoro, analizzando:
•
•
•
•
•
•
•
il profilo e la dinamica delle diverse forme di lavoro
le innovazioni introdotte nel sistema normativo e nell’assetto
contrattuale (nazionale e regionale)
i flussi tra diverse forme di lavoro
le transizioni tra istruzione, formazione e lavoro
il profilo lavorativo di specifiche sottopopolazioni: donne, giovani,
over50
la dinamica delle professioni e il rendimento del titolo di studio
la distribuzione dei redditi da lavoro.
Le analisi sono condotte sia su basi informative acquisite da fonti
esterne (Istat), sia su dati statistici prodotti da ISFOL (Plus, Indaco)
24
MERCATO E POLITICHE DEL LAVORO
Analisi di genere
L’ISFOL affronta in modo continuativo il tema delle pari opportunità di
genere:
in modo trasversale, applicando l’analisi di genere a tutti i fenomeni
legati al lavoro e alla formazione, con particolare attenzione alle
politiche economiche, sociali e del lavoro aventi impatto diretto o
indiretto di genere
in modo specifico, tramite approfondimenti su temi di particolare
rilevanza:
•
caratteristiche della partecipazione femminile al mercato del lavoro di
livello nazionale e regionale
•
differenziali retributivi di genere
•
sistemi di monitoraggio e valutazione di genere
•
welfare e partecipazione femminile
•
pari opportunità, equità di genere e conciliazione vita lavoro
25
MERCATO E POLITICHE DEL LAVORO
Active ageing
Principali attività realizzate o in corso
•Ricognizione sugli interventi regionali e locali per l’invecchiamento attivo (con particolare riferimento
all’utilizzo del FSE)
• Analisi della situazione della forza lavoro matura sul mercato del lavoro
•Analisi della partecipazione della forza lavoro matura agli interventi formativi e di life-long learning
•Realizzazione di studi di caso in prospettiva europea comparata (campagne informative sull’active
ageing e ruolo dei Servizi per l’impiego)
•Supporto al Ministero del lavoro per il Monitoraggio per l’Italia della strategia regionale di attuazione
del Piano di Azione Internazionale di Madrid sull’Invecchiamento (MIPAA)
•Indagine campionaria presso gli attori del sistema produttivo sulla gestione della forza di lavoro
matura
•Rilevazione delle buone pratiche realizzate da imprese private per fronteggiare il problema
dell’invecchiamento della forza lavoro
•Ricerca ed analisi sulle tematiche relative all’apprendimento in età matura
•Rapporto di ricerca su “Il Life-long learning a supporto dell’invecchiamento attivo”
•Valorizzazione dei risultati delle indagini ISFOL-INDACO in relazione al tema dell’apprendimento in
età matura
•Progetto Central European Platform for an Ageing Society (CE-Ageing Platform) (strategia di
fronteggiamento dell’invecchiamento demografico nell’Europa centrale)
•Network europeo “ESF-Age network” (promuovere lo sviluppo e la diffusione delle politiche per
l’invecchiamento attivo attraverso un uso più efficiente del FSE)
26
MERCATO E POLITICHE DEL LAVORO
Le indagini ISFOL: Indagine ISFOL PLUS
Caratteristiche:
• CATI, campione 50.000, popolazione di riferimento 18-75 anni
• Statistica Ufficiale presente nel Piano Statistico Nazionale dal 2006
• Componente longitudinale (PANEL) rilevante (66% panel biennali, 33% panel triennali):
periodo 2005-2013
• Integrazione PIAAC e con archivi speciali
• Dettaglio regionale e aree metropolitane
• Diffusione on-line di tutti i file standard (+500 rilasci) entro 12 mesi dalla rilevazione
Prodotti:
• Dettaglio contratti (identificazione finti autonomi, part-time involontari)
• Canali di ricerca del lavoro: livelli di intermediazione e caratteristiche della utenza (CPI,APL)
• Partecipazione giovani/donne/over50/disabili (criticità, transizioni, rientro maternità)
• Redditi da lavoro, salario di riserva, elasticità (specifiche) dell’offerta di lavoro
• Differenziali (genere, area geografica, classe d’età, titolo di studio, settore e professione)
• Child care, family care, conciliazione, modulazione intensità di partecipazione
• Stima formazione, alto dettaglio istruzione, cause del drop-out scolastico
• Flussi nella forza lavoro, esiti contratti non standard
• Quantificazione della atipicità, flessibilità (sezionale) e precarietà (longitudinale)
• Mobilità sociale (professione, istruzione, geografica, reddito)
27
MERCATO E POLITICHE DEL LAVORO
Integrazione delle politiche attive del lavoro a
livello territoriale
L’ISFOL produce:
1.
2.
•
•
Analisi dei territori e dei Sistemi produttivi locali sulla base degli elementi
costitutivi, capitale umano, capitale sociale e infrastrutture/Reti in cooperazione
con OCSE-LEED.
Indagini e approfondimenti su specifici territori per:
verificare il livello dell’integrazione delle politiche del lavoro e della formazione;
analizzare le modalità di diffusione della conoscenza, il bisogno delle competenze
e l’innovazione come elementi di sviluppo dei sistemi locali.
Principali evidenze:
1. Necessità di politiche attive del lavoro a livello territoriale integrate con le politiche
di sviluppo, anche in relazione alla capacità dei sistemi locali di reazione alla crisi
2. Vitalità/efficacia del modello di sviluppo locale/distrettuale e importanza della
costituzione di reti e network territoriali, a supporto anche di una organizzazione
più strutturata delle modalità di diffusione delle conoscenze e di acquisizione
delle competenze.
28
MERCATO E POLITICHE DEL LAVORO
La OECD Skills Strategy
I Ministri dell’economia dei Paesi associati all’OCSE, tra cui l’Italia, hanno approvato
nel 2012 la OECD Skills Strategy.
Azioni: L’OCSE propone tre aree integrate principali di politiche sulle competenze: 1)
come uno Stato può accrescere il suo potenziale di competenze; 2) come un Paese
può aumentare l’offerta di competenze; 3) come un Paese può stimolare un uso
efficace delle competenze.
Metodo: La skills strategy dell’OCSE è stata sviluppata con l’approccio innovativo di un
“ advisory group” che riunisce diverse direzioni dell’OCSE (Istruzione, Lavoro,
Segretariato generale, Imposte e tasse, Sviluppo locale) e sei consiglieri nominati
dall’OCSE (tra cui un rappresentante dell’ISFOL). Questo approccio e le osservazioni
fornite anche dai Comitati dell’OCSE favoriscono lo sviluppo delle politiche e delle
prospettive integrate dei diversi Paesi (lavoro, educazione, fisco, ecc.).
29
MERCATO E POLITICHE DEL LAVORO
European Skills Panorama
Europa 2020 (New Skills and Jobs) e il recente Employment Package hanno evidenziato la
necessità di costruire e implementare analisi previsionali sui fabbisogni di competenze in
Europa e di monitorare l’evoluzione della domanda e dell’offerta di competenze.
Per disporre di una visione globale sulle competenze, da dicembre 2012 è on-line lo
European Skills Panorama http://euskillspanorama.ec.europa.eu, uno strumento di
informazione e conoscenza in cui convergono tutti i dispositivi europei e nazionali di
anticipazione esistenti.
Il Panorama delle competenze presenta informazioni quantitative e qualitative su:
- fabbisogni professionali e competenze richieste nel breve e nel medio periodo;
- offerta di competenze;
- mismatch tra domanda e offerta;
- dati e analisi delle professioni in maggior crescita e di difficile reclutamento e
informazioni per settore di attività economica, occupazione e Paese.
L’Isfol ha partecipato alla costruzione concettuale e di contenuto dello European Skills
Panorama in quanto membro del gruppo di lavoro istituito dalla Commissione Europea
“Network of Observatories on Skills Needs and Skills Mismatches”.
30
MERCATO E POLITICHE DEL LAVORO
Politiche per l’emersione e per il contrasto
al lavoro nero
•
Mappatura e analisi delle dinamiche quali-quantitative del fenomeno del
lavoro sommerso con riferimento sia a specifici target (donne, giovani,
immigrati ecc.), sia a specifici settori (agricoltura, servizi, terziario
avanzato).
•
Monitoraggio e analisi delle politiche regionali di contrasto alla diffusione del
lavoro irregolare.
•
Modellizzazione degli interventi regionali e delle modalità di integrazione
degli stessi con l’azione dello Stato e delle sue articolazioni territoriali e dei
soggetti sociali direttamente coinvolti.
31
APPRENDIMENTO PERMANENTE
Formazione Iniziale
Rapporto annuale di monitoraggio sui percorsi di istruzione e
formazione professionale
Indagine ricorrente sugli esiti occupazionali dei percorsi triennali e
quadriennali di istruzione e formazione professionale e sulla
dispersione scolastica
Analisi dell’evoluzione della regolamentazione del sistema di
istruzione e formazione professionale
Assistenza al Ministero del Lavoro per la riorganizzazione, il
monitoraggio e la valutazione del sistema di Istruzione e
Formazione Tecnica Superiore (ITS – IFTS) e collaborazione con
INDIRE per la costruzione della banca dati nazionale degli ITS
Supporto al MIUR nelle attività del Comitato per il Monitoraggio e la
valutazione dell’Alternanza Scuola-lavoro
32
APPRENDIMENTO PERMANENTE
Apprendistato
L’ISFOL ha accompagnato e sostenuto la progressiva introduzione e lo sviluppo di un
canale di formazione per l’apprendistato, a partire dall’approvazione della legge n.
196/1997 (Legge “Treu”), attraverso la realizzazione di attività riconducibili a:
-
Monitoraggio dell’evoluzione dell’occupazione in apprendistato e della costruzione di
sistemi di formazione per apprendisti. Attraverso un’azione continua di ricognizione di
quanto avviene sul territorio, l’istituto ha realizzato per conto del MLPS 13 rapporti
annuali, oltre ad una pluralità di note, documenti, approfondimenti su temi specifici;
-
Ricerche e indagini, quali ad esempio: ricerche comparative sui modelli internazionali
(EU ed oltre), approcci e modelli internazionali di work-based learning, indagini sugli
esiti formativi e occupazionali degli apprendisti, analisi sulla contrattazione collettiva,
evoluzione della bilateralità;
-
Supporto strategico e consulenziale agli attori istituzionali, nazionali e territoriali per lo
sviluppo del sistema: in particolare l’istituto sta attualmente esaminando i profili per
l’apprendistato definiti dai contratti collettivi al fine dell’implementazione del Testo Unico
in raccordo con il costituendo Repertorio nazionale dei titoli e delle qualificazioni;
-
Elaborazione di strumenti a sostegno degli operatori, quali ad esempio: Manuale per la
formazione del tutor aziendale;
-
Progettazione e implementazione del portale www.nuovoapprendistato.gov.it.
33
APPRENDIMENTO PERMANENTE
Formazione Continua
Rapporto annuale al Parlamento sulla Formazione Continua (giunto
alla tredicesima edizione)
Rilevazione semestrale dei dati sulle attività formative finanziate dai
Fondi Paritetici Interprofessionali
Rilevazione campionaria ricorrente sui comportamenti formativi delle
imprese. Key indicators: incidenza delle imprese formatrici,
partecipazione, intensità, costi, metodologie, ecc. (Indaco
Imprese/Eurostat CVTS)
Rilevazione campionaria ricorrente sui comportamenti formativi degli
adulti (occupati, disoccupati e inattivi). Key indicators: formal, nonformal e informal learning, tipologia attività, durata, metodologie,
ecc. (Indaco Adulti/Eurostat AES).
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APPRENDIMENTO PERMANENTE
Standard professionali e di competenze
Si tratta di un tema sul quale l’ISFOL è impegnato da tanti anni e, in
particolare, nell’ultimo anno si è occupato di:
• supporto al MLPS per la definizione del decreto legislativo di
istituzione del sistema nazionale di certificazione ai sensi della L.
92/2012; attualmente l’Istituto è impegnato nella costruzione del
processo per l’attuazione del Repertorio dei titoli e delle
qualificazioni;
• collaborazione con alcune Regioni e Parti sociali (Fondi
interprofessionali) per l’elaborazione di sistemi di standard
professionali e di Repertori e nella definizione di Linee guida per
l’implementazione;
• censimento degli standard prodotti a livello nazionale, regionale e
delle Parti sociali anche per l’apprendistato nell’ambito dei CCNL e
costituzione di una Banca Dati delle Competenze, utilizzata in
alcune sperimentazioni per il reinserimento di lavoratori in mobilità.
35
APPRENDIMENTO PERMANENTE
Validazione degli apprendimenti non formali e informali
L’ISFOL è impegnato da tempo nello sviluppo di indagini e proposte su
questo tema. In particolare:
• Produce indagini qualitative periodiche sulle caratteristiche e
l’impatto dei sistemi di validazione delle competenze in Italia e in
Europa (l’ultima pubblicata nel 2012);
• Svolge un ruolo di raccordo e supporto tecnico per le pratiche e le
sperimentazioni; ad esempio negli ultimi anni ha coadiuvato
l’adozione del Libretto Formativo del Cittadino nelle politiche attive
per il lavoro, nel terzo settore, nella formazione continua (Banca dati
on line delle pratiche di validazione dell’esperienza);
• Assiste le istituzioni nella elaborazione di proposte e sistemi di
validazione, in particolare a sup,
• porto del processo di attuazione del decreto legislativo n. 13/2013
sul sistema nazionale di certificazione delle competenze (ex L.
92/2012).
36
APPRENDIMENTO PERMANENTE
Monitoraggio e valutazione degli interventi
finanziati dal FSE
Implementazione del sistema di monitoraggio delle attività formative
finanziate dalle Regioni
Sostegno ai processi di valutazione delle politiche cofinanziate in
collaborazione con MLPS, DPS-UVAL, AdG FSE, Nuclei di valutazione
regionali, Commissione Europea – Unità di valutazione FSE
Elaborazioni dei dati regionali sui progetti cofinanziati in collaborazione
con il Sistema informativo MonitWeb del MEF- Igrue
Indagine nazionale “Placement” sugli esiti occupazionali e valutazione
di efficacia degli interventi cofinanziati
Azione per lo sviluppo della capacity building per la valutazione delle
amministrazioni regionali
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APPRENDIMENTO PERMANENTE
L’offerta e la domanda di orientamento
L’ISFOL produce:
Lettura analitica e longitudinale dell’offerta e della domanda di orientamento.
Monitoraggio quanti-qualitativo con mappatura nazionale, regionale e locale
dei servizi di orientamento
Accompagnamento e sperimentazione di ipotesi innovative per i servizi per il
lavoro
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INCLUSIONE SOCIALE
L’ISFOL affronta i temi connessi all’inclusione sociale richiamandosi alle
linee strategiche delineate a livello nazionale e comunitario e all’obiettivo
prioritario della “crescita inclusiva” perseguito da Europa 2020, attraverso lo
sviluppo di una serie composita di attività di ricerca e approfondimento.
L’attenzione dell’Istituto sui temi dell’inclusione si è ulteriormente rafforzata
a seguito dell’accorpamento dell’IAS, Istituto per gli Affari Sociali (2010)
Attività su:
• analisi delle politiche di inclusione attiva e di contrasto alla povertà;
• studio dell’evoluzione dei modelli, sistemi e servizi per il welfare;
• analisi dell'economia sociale e del terzo settore;
• analisi del target “Persone con disabilità”;
• analisi del target “Persone con disagio psichico”;
• analisi delle pari opportunità di genere, delle pari opportunità per tutti e delle
politiche contro ogni forma di discriminazione.
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INCLUSIONE SOCIALE
Qualche esempio
• Povertà
Il punto centrale dell’azione di ricerca ISFOL sul tema della povertà e del benessere è
rappresentato dall’assunzione del Capability Approach come riferimento teorico e
dallo sviluppo di un modello d’analisi ISFOL denominato MACaD (Multidimensional
Analysis of Capabilities Deprivation) che è stato applicato in via sperimentale. E’ stata
promossa l’applicazione del modello MACaD nell’ambito di un servizio sociale
municipale di Roma, con l’obiettivo di aumentare l’insieme di informazioni a
disposizione dell’amministrazione locale nelle fasi di valutazione e analisi delle policy
di contrasto della povertà.
• Esclusione finanziaria
Approfondimento delle caratteristiche e potenzialità dello strumento del microcredito
visto sia come mezzo per la promozione di iniziative di auto-impiego sia come
strumento di riduzione del rischio di esclusione sociale. Approfondimento teoricometodologico sulla vulnerabilità economica delle famiglie e la determinazione di indici
significativi di rischio, al fine di individuare un fabbisogno potenziale di microcredito.
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INCLUSIONE SOCIALE
Monitoraggio dei Piani Sociali di Zona
• Monitoraggio sullo stato e modalità di attuazione del principale
strumento di pianificazione sociale territoriale, il Piano sociale di
zona.
• L’ISFOL ha già realizzato (2007-2008) un primo monitoraggio dei
Piani Sociali di Zona. La nuova indagine è estesa a tutto il territorio
nazionale ed è dedicata all’analisi della governance a livello locale
in materia di politiche sociali.
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INCLUSIONE SOCIALE
•
Economia sociale e terzo settore
L’economia sociale e il terzo settore rappresentano un ambito di indagine da tempo
all’attenzione dell’Istituto. Le attività di ricerca riguardano vari aspetti.
Analisi dell’impresa sociale come modello imprenditoriale per l’inserimento lavorativo
Costruzione e implementazione di un sistema informativo del Terzo Settore
Analisi dei modelli di rendicontazione sociale, con l’obiettivo di promuovere la
conoscenza e la diffusione del Bilancio Sociale all’interno del mondo del volontariato.
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INCLUSIONE SOCIALE
Analisi specifica del target Persone con disabilità
• L’attenzione pluriennale dedicata al target persone con disabilità si concretizza in
attività di analisi normative e sulle politiche di sostegno all’inclusione attiva e
all’occupazione delle persone con disabilità a livello nazionale, regionale e sub
regionale
• monitoraggio dell'andamento del processo di attuazione della L.68/99 “Norme per il
diritto al lavoro dei disabili”. [Relazione al Parlamento]
• attività di rilevazione dell'andamento del processo di attuazione della L. n. 104/1992
“Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone disabili”.
[Relazione al Parlamento]
• supporto tecnico scientifico alle attività dell’Osservatorio Nazionale sulla condizione
delle persone con disabilità (L. 3 marzo 2009, n. 18)
• primo Rapporto Italiano alle Nazioni Unite sulla implementazione della Convenzione
ONU sui diritti delle persone con disabilità
• primo Programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione
delle persone con disabilità, [adottato con decreto del Presidente della Repubblica,
su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali]
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INCLUSIONE SOCIALE
Approfondimento target “Persone con disturbo psichico”
• L’ISFOL, attraverso il programma di ricerca-intervento Pro.P (Programma per il
sostegno e lo sviluppo dei percorsi integrati di inserimento socio-lavorativo dei
soggetti con disturbo psichico), dedica una forte attenzione ad una specifica tipologia
di soggetti svantaggiati: le persone con disturbo psichico.
• Il programma Pro.P ha finora coinvolto dieci regioni e oltre duemila testimoni
privilegiati
• In stretta sinergia con i territori, l’ISFOL lavora alla definizione dei progetti esecutivi
territoriali e all’elaborazione di:
–
•
linee guida regionali e modelli di accordi tra ASL e CpI sull’inserimento lavorativo delle
persone con disturbo psichico;
– analisi sulle nuove competenze e sui nuovi lavori degli operatori coinvolti nella presa in
carico di e nell’inserimento socio-lavorativo delle persone con disturbo psichico;
– ricerche sull’inclusione dei disabili psichici nelle cooperative sociali e nelle aziende profit.
Da quest’anno il Programma Pro.P ha avviato approfondimenti di studio su situazioni sociali di
rischio per la malattia psichica e reinserimento socio-lavorativo. Sono iniziate indagini su:
–
–
disagio giovanile nelle scuole superiori e transizione suola-lavoro;
minori sottoposti a misure alternative al carcere e giovani detenuti per la salute psichica e il
reinserimento socio-lavorativo al termine del periodo di detenzione.
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INCLUSIONE SOCIALE
Pari opportunità e contrasto alle discriminazioni
L’ISFOL affronta i temi connessi alle pari opportunità di genere, alle pari opportunità per tutti e alle
politiche contro ogni forma di discriminazione.
Le attività si articolano nei seguenti filoni di ricerca:
• inserimento e permanenza delle donne nel sistema dell’innovazione e della ricerca scientifica;
• azione di sistema sul monitoraggio e la valutazione in chiave di genere;
• sostegno alle iniziative di bilancio di genere;
• azione di sistema sulla valutazione sensibile alle diverse forme di discriminazione.
Tali attività vengono svolte sulla base dell’Atto aggiuntivo alla Convenzione tra Presidenza del
Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità e ISFOL, del 25 agosto 2008, nell’ambito
dell’ Asse prioritario D - PON Governance Azioni di Sistema 2007 – 2013.
Le attività di ricerca si articolano sui seguenti progetti:
- inserimento e permanenza delle donne nei sistemi dell’innovazione e della ricerca scientifica e
implementazione e consolidamento dell’azione sul monitoraggio e la valutazione in chiave di
genere;
- sperimentazione della trasferibilità degli indirizzi operativi predisposti per la valutazione in chiave
di genere alla valutazione sensibile alle diverse forme di discriminazione.
Il gruppo di ricerca è impegnato, inoltre, nell’ambito di un progetto istituzionale che prevede attività di
studio, analisi e raccolta di normativa, documentazione e informazioni utili a promuovere attività di
prevenzione e contrasto agli stereotipi ed alle discriminazioni basate su genere, etnia, religione,
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convinzioni personali, disabilità, orientamento sessuale ed età.
ISFOL: FORZA - DEBOLEZZE - OPPORTUNITÀ
Forza:
• mission che permette di integrare i temi del lavoro, della formazione e dell’inclusione
• capacità di finalizzare l’azione di ricerca ai fabbisogni di decisione di policy e di
integrarla all’azione di assistenza e di costruzione di strumenti per l’implementazione
delle policy stesse
• internazionalizzazione e partenariato con le Agenzie tecniche della UE e dei Paesi
membri
Debolezze:
• dal 2012 taglio di bilancio istituzionale del 30%
• eccessiva dipendenza dal FSE con conseguenze in termini di: frammentazione,
complessa gestione procedurale e amministrativa, periodizzazione a scapito di
progettazioni di medio periodo congruenti a rilevazioni robuste, reclutamento,
contrattualizzazione e flessibilità del personale e comunicazione esterna
• focus carente nei mandati di natura istituzionale
Opportunità:
Strumento di qualità per la riforma del mercato del lavoro e a sostegno delle politiche
attive. Interfaccia tecnico con la Commissione Europea, i Paesi UE, i Paesi in
preadesione e del Mediterraneo
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