2 Il metodo agli stati limite Il metodo agli stati limite »Lezione 2 Procedimenti di calcolo Definiti G = caratteristiche geometriche della struttura Q = sollecitazioni esterne f = resistenza dei materiali – Procedimento di verifica: si effettua quando si conoscono tutte le misure della struttura e le sollecitazioni esterne e si vogliono confrontare le risorse di resistenza della struttura R con le sollecitazioni esterne E. R (f, G) ≥ E (Q) – Procedimento di progetto: si effettua quando si vogliono stabilire le caratteristiche geometriche della struttura conoscendo le sollecitazioni esterne e le caratteristiche dei materiali. Geff ≥ G (Q,f) – Procedimento di collaudo: si effettua quando si conoscono caratteristiche geometriche, sollecitazioni esterne e resistenza dei materiali e si confronta il carico massimo sopportabile dalla struttura con quello applicato. Qmax (f,G) ≥ Q Il metodo agli stati limite »Lezione 3 • Stato limite ultimo (SLU): dissesto grave che può provocare danni ambientali e sociali; compromettere l’incolumità delle persone; mettere fuori servizio l’opera. • Stato limite di esercizio (SLE): danno meno grave che può compromettere la funzionalità dell’opera durante il suo utilizzo. Il metodo agli stati limite »Lezione 4 • Scenario E (Esterno) Valutare il parametro che provoca lo stato limite (ad esempio una sollecitazione di rottura o una deformazione) in base alle sollecitazioni esterne alla struttura in esame (forze peso, carichi variabili, variazioni termiche ecc.). Per esempio se il parametro scelto è un Momento, lo scenario E è il Momento provocato dalle forze che si valuta possano essere applicate sulla struttura. • Scenario R (Resistenza) Valutare lo stesso parametro attraverso l’analisi delle risorse di resistenza della struttura determinata in sostanza dal materiale e dalle sue dimensioni e forma geometrica. Sempre dall’esempio precedente quindi lo scenario R è il Momento che applicato sulla struttura provoca il raggiungimento del valore limite cercato. Deve risultare R > E Coefficienti parziali: Q per i carichi variabili (a moltiplicare) G per i carichi permanenti (a moltiplicare) P per i carichi di pretensione (a moltiplicare) M per le caratteristiche dei materiali (a dividere) E per il modello di calcolo (a dividere) Il metodo agli stati limite »Lezione 5 Il metodo agli stati limite »Lezione 8 Modulo di resistenza elastico Modulo di resistenza plastico Wpx = 2 · Sx Il metodo agli stati limite »Lezione 11 Combinazioni dei carichi Il metodo agli stati limite »Lezione 11 Coefficienti parziali Coefficienti di combinazione