Temi trattati 28 ottobre Una rappresentazione grafica dei flussi formali ed informali di comunicazione La progettazione delle posizioni individuali A che serve formalizzare i comportamenti La specializzazione delle mansioni rende il lavoro insoddisfacente Le differenze tra professionisti e dirigenti Potere e soddisfazione Istat e Isfol, Le professioni in tempi di crisi 1 Il contesto dell’indagine è la crisi (recessione occupazionale e scarsa innovazione) Dal 2008 al 2012 il numero di occupati è diminuito di oltre 500 mila unità. I più colpiti sono gli artigiani e gli operai specializzati, che perdono 555 mila occupati, mentre le professioni impegnate in attività elementari sia di produzione che di servizio aumentano di 358 mila unità. Nei tre anni precedenti l’intervista svolta nel 2012-13 il cambiamento nelle modalità di svolgimento del lavoro è stato sperimentato soltanto da poco più di una professione su quattro (26,1% per cento del totale delle professioni), per lo più per effetto di una nuova regolamentazione del settore di competenza. 2 Desideri e realtà dei professionisti Oltre 14 milioni di occupati esprimono la necessità di aggiornare le conoscenze e competenze acquisite o di apprenderne delle nuove. A fronte di questa esigenza, solo poco più della metà delle professioni previste dalla classificazione (il 52,7 per cento), svolgono almeno una volta l’anno attività di manutenzione e sviluppo delle professionalità acquisite. “Elasticità”, “creatività” e “resilienza” rappresentano “fattori di protezione” nei confronti della crisi e della perdita di posti di lavoro. Ma nelle professioni in cui tali caratteristiche sono più diffuse nel 2012 risultano impiegate nel complesso 1 milione e 571 mila persone, pari al 6,8 per cento del totale degli occupati 3 Riconoscimento valore professionale non coincide con la soddisfazione gli artigiani coinvolti nella lavorazione del legno, delle pelli e del cuoio ricevono un buon riconoscimento dei propri meriti (58,2 in una scala da 0 a 100), più di quanto accada a chi svolge una professione di elevata specializzazione (55.2). Questi ultimi ritengono che i propri meriti sono poco riconosciuti: sono penultimi in graduatoria, seguiti solo dalle professioni operaie non qualificate. I meno soddisfatti per la propria condizione professionale sono i telefonisti e gli addetti ai call center (24,5), il personale domestico (30) e i venditori a distanza (30). Seguono, a poca distanza, le professioni tecniche nei musei (32,6), negli uffici giudiziari (34,6) e alcune professioni non qualificate come i bidelli (36,6) e gli addetti al lavaggio dei veicoli (37,2), oltre agli addetti ai distributori di carburanti (37,6 ) Gli addetti ai call center sono anche i più insicuri (11,3 in una scala da 0 a 100 dove 0 indica molto insicuro e 100 molto sicuro) e le professioni dello spettacolo (20,7). All’estremo opposto, l’insicurezza minima si registra in alcune professioni del settore pubblico (pubblica sicurezza, ambasciatori, magistrati) 4 5 La progettazione delle posizioni individuali: formazione e indottrinamento Formazione (prima di entrare in azienda) → molto importante per i professionisti, ma non per i dirigenti, un mestiere che si apprende affiancando un altro dirigente → cooptazione (senza arrivare allo spoil system ) indottrinamento = socializzazione formale alla cultura aziendale, + importante per chi sta lontano (ambasciatore, missionario, venditore) ≠ socializzazione informale al sistema di valori e modi di comportamento richiesti 6 La progettazione organizzativa Tipo progettazione Parametri Concetti collegati Posizioni individuali Specializz.mansioni formalizzazione del comportamento formazione e/o indottrinamento Divisione lavoro Standardizzazione processi di lavoro Standardizzazione delle capacità Macro struttura La vedremo Collegamenti LI vedremo laterali 7 Prima di proseguire con Mintzberg Che cos’è un tipo ideale secondo Weber? E’ un concetto qualitativo o quantitativo? E’ ciò che Weber pensa si debba realizzare? 8 tipi ideali Weber Tipo ideale= procedimento di astrazione per selezionare elementi significativi e caratterizzanti→ concetto qualitativo per la ricerca ≠ Media statistica ≠classificazione ≠modello morale di condotta Es: capitalismo come tipo ideale: l'imprenditore si appropria dei mezzi di produzione sceglie i dirigenti, assume e licenzia calcola le condizioni tecniche di produzione presenza di garanzie giuridiche formali per il rispetto degli accordi ≈ sfrenata deregulation in cui conviene avere proletari anziché schiavi (immobilizzo capitale, difficoltà di affidare mansioni qualificate) 9 Come individuare un particolare tipo di capitalismo Primo Passo: è stato definito che cosa si intende per capitalismo/ società precapitalista Passo successivo: specificare le condizioni economiche e tecniche che hanno permesso la comparsa di un particolare tipo di capitalismo storico: mercantile, di stato, di rapina, assistenziale, tardo capitalismo→ ogni capitalismo è caratterizzato da particolari condizioni produttive e da implicazioni per i comportamenti dei soggetti Il lavoro sociologico è l'incessante dialettica tra tipi ideali e critica in base all'osservazione concreta 10 I tipi puri di potere legittimo apparato amministrativo Carismatico: quasi inesistente in un irrazionale (senza movimento: regole) e rivoluzionario Discepoli Tradizionale Servi, congiunti, patrimoniale: un favoriti, notabili sovrano comanda sui sudditi Tradizionale Feudale Nobiltà con autonomia Legale: anche i BUROCRAZIA superiori sono sottoposti alla legge 11 Il potere burocratico si basa su: competenza dei superiori in un quadro di - stabile divisione dei doveri e dei poteri d'ufficio - adempimento regolare e continuativo dei compiti gerarchia degli uffici segreto d'ufficio e dossier scritti preparazione specialistica attività a tempo pieno dei funzionari 12 Conseguenze: la burocrazia è una professione (corso di studi, concorso, fedeltà all'ufficio e non ai superiori) prestigio di ceto lunga carriera stipendio monetario pagato dall'amministrazione non possesso degli strumenti di lavoro Storicamente funzionari e dignitari(competenti ma nominati in base alla nascita o al censo) si trovano anche negli antichi imperi, ma solo in epoca moderna la burocrazia si sviluppa nello Stato. per: a) superiorità tecnicaefficienza e calcolabilità del capitale b) avvento della democrazia di massa apparato amministrativo burocrazia dei partiti (anziché comitato dei notabili) All'inizio del XX secolo Weber ha in mente la burocrazia prussiana ligia al dovere e di soli uomini che gode di forte prestigio sociale: la femminilizzazione della burocrazia comincia dopo la II guerra mondiale 13 Che cosa ha inciso sull’attuale svalorizzazione? Una cattiva organizzazione? Un comportamento poco attento ai propri doveri? Anche la femminilizzazione della burocrazia? Un potere politico in crisi? 14 Le ambivalenze della burocrazia Se è perfetta, fa sentire i politici dei dilettanti rende passiva la democrazia Rischi di spersonalizzazione La razionalità secondo lo scopo prevale su quella secondo il valore si raggiungono scopi sempre più irrazionali rispetto ai valori nuovi movimenti carismatici rischi di regime totalitario o alla lunga di una nuova routinizzazione 15 Strutture burocratiche e organiche secondo Mintzberg Burocrazia comportamento predeterminato, prevedibile Organismo = organizzazione senza standardizzazione, flessibile Burocrazia organica si basa sull’adattamento reciproco, al più con supervisione diretta ( gruppo di lavoro paritario o con un leader) 16 Progettazione della macrostruttura A che serve raggruppare in unità? Permette di coordinare il lavoro Introduce un sistema di supervisione Obbliga a condividere risorse comuni Da luogo ad indici comuni di performance Le specializzazioni richieste come dovrebbero essere raggruppate? Qual è la dimensione ottimale di una unità? ↓ Qui si introduce la gerarchia che l’organigramma rappresenta: ad es. quello che segue tratto da Il genere della radio. Carriera, famiglia e pari opportunità, a cura di Piera Rella e Roberto Cavarra, FrancoAngeli, 2004 17 Organigramma R.A.I. Divisione Radiofonia 2002 Direttore Divisione Radiofonia Corporet (6) Produzione Can. (404) Pubblica Utilità: (41) Staff: (101) - marketing (10) - controller (spesa e bilancio) (20) - contratti e acquisti (22) - personale (13) - sviluppo nuovi prodotti multimediali e altro (36) Radio1+ Radio Radio Giornali 2 3 Radio 2 e (41) (44) 3 (231) - Isoradio - Filodiffusione - GR Parlamento 18 2 tipi di ri-progettazzione Se cambiano le tecnologie disponibili, il sistema tecnico del nucleo operativo viene ridefinito dal basso verso l’alto (bottom -up) Se cambiano gli obiettivi aziendali si procede dall’alto verso il basso (topdown) 19 Tipi di raggruppamento per creare unità organizzative 1. In base alle conoscenze e alle capacità (es. ospedale) 2. In base ai processi di lavoro e alle funzioni (impresa industriale, ma anche Rai) 3. In base al tempo (turni) 4. In base agli output (diversi prodotti e servizi forniti- anche Rai) 5. In base alla clientela (reparti a pagamento e non negli ospedali) 6. In base alla località geografica (multinazionale) 20 Qual è la dimensione ottimale di una unità? Dipende da molti fattori. In particolare l’attività professionale può essere: interdipendente→ richiede adattamento reciproco → struttura piccola indipendente → si lavora in autonomia, anche in una struttura verticale (es. insegnante) → funziona anche una struttura grande Il nucleo operativo, non formato da professionisti, è quello che può essere più ampio 21 I collegamenti laterali alla macrostruttura 1. I sistemi di pianificazione e controllo 2. I meccanismi di adattamento 1a.La pianificazione precede l’azione 1b.Il controllo a posteriori dei risultati è molto intenso dove le unità sono raggruppate sulla base del mercato (ogni unità fornisce un prodotto) e le interdipendenze tra le unità sono scarse Valutazione funzionam. Il controllo ha 2 finalità< Motivazione dirigenti 22 Gerarchia dei sistemi di pianificazione e controllo: presenti ovunque, ma meno forti nella tecnostruttura e nello staff Controllo performance Obiettivi →→a→ ↕↕↕ Sotto-obiettivi b↗ Budget e altri standard ↗ ↔ c, d ↕↕↕↕↕ Piani operativi ↘↘↘↘↘ Pianificazione azione →→Piani strategici ↗ ↓↓↓ ↗ ↔↔ ↓↓↓↓↓ Programmi e specificazioni operative ↙↙↙↙↙ AZIONI 23 I sistemi di controllo e pianificazione nelle diverse parti dell’organizzazione Al vertice (freccia a) e nella linea intermedia (freccia b) sono + collegati che nel nucleo operativo, dove comunque c’è la programmazione operativa della produzione Nella tecnostruttura e nello staff la gerarchia dei sistemi di pianificazione e controllo è più debole (frecce c, d) Nella figura non è stato rappresentato il feedback che collega il controllo alla ripianificazione delle azioni 24 Problemi legati al controllo a posteriori delle performance per “motivare i dirigenti” Interesse a stabilire standard bassi ≈ facilmente conseguibili Periodo pianificazione: se scelto troppo breve non permette di considerare il lungo periodo Obiettivi non perseguiti per problemi esterni (es. fallimento cliente importante) 25 La pianificazione dell’azione È intermedia tra la standardizzazione degli output e quella dei processi Azioni specifiche ↔ continuum ↔ standard ↓ regolazione generale Quali mezzi usare ≈ formalizzazione comportamento La pianificazione è usata soprattutto nelle organizzazioni su base funzionale e va in parallelo col sistema di controllo degli obiettivi. Entrambi sono verticali e con pochi collegamenti in alto → → Ma via via che si controllano i risultati si cambiano i piani di azione per correggere gli errori e viceversa → andamento ciclico 26 La progettazione organizzativa Tipo progettazione Parametri Concetti collegati Posizioni individuali (già viste) Specializz.mansioni formalizzazione del comportamento formazione e indottrinamento Divisione lavoro Standardizzazione processi di lavoro Standardizzazione delle capacità Macro struttura Raggruppamento in Supervisione diretta unità /divisione lavoro direzionale/altri flussi formali ed informali Dimensione delle Ampiezza controllo unità Collegamenti Pianificazione e controllo laterali standardizzazione adattamento 27 28 Il secondo collegamento laterale: i meccanismi di adattamento Sono 5 meccanismi di collegamento tra persone sviluppati in epoca post industriale e poi incorporati nella struttura formale (tranne il 1°) 1. comunicazione informale tra 2 reparti 2. Gruppi creati ad hoc: A- Task force → gruppo creato per un compito ad hoc B- Comitato → meno temporaneo: fa riunioni interdipartimentali 3. Manager integratore: ha potere formale, ma non sulle persone → product manager responsabile per la produzione e il marketing → project o program manager: interviene su una nuova iniziativa 29 Il 4° meccanismo di adattamento 4. Struttura a matrice: 2 o + raggruppamenti paralleli (temporanei o permanenti) con un sistema duplice di autorità, senza unità di comando→ fig. (d) → è l’opposto di (a)la struttura gerarchica, Mentre (b) e (c) integrano adattamento e pianificazione 30 4. struttura a matrice a confronto con strutture gerarchiche 31 il 5° meccanismo di adattamento La struttura a matrice è il punto di equilibrio tra 2 poteri decisionali dei funzionali manager< di mercato Ma esiste un 5. Continuum di meccanismi di collegamento simmetrici (fig. da Galbraith) → → agli estremi le strutture pure (a sinistra funzionale a destra di mercato) 32 5.continuum di meccanismi di collegamento 33 meccanismi di collegamento Incoraggiano l’adattamento reciproco→relazioni faccia a faccia quando l’attività è complessa e interdipendente Sono utili per: I manager di linea, specialisti di staff Nucleo operativo di professionisti Al vertice, dove però sono preferiti quelli informali 34 Il continuum accentramento↔ decentramento Strutture Accentrate al bisogno di Strutture Decentrate→ risponde alla necessità di Risponde coordinamento dividere il lavoro Quando una sola persona non può prendere tutte le deci Le decisioni sono sioni, si decentra per prese in un solo punto (al limite una Rispondere alle sola persona) condizioni locali Motivare i dipendenti 35 Continuum di controllo nel processo decisionale (Paterson) STIM RacOLO colta INFO → RMA CONS SCEL AUTO IGLIO TA → RIZZ AZIO (infor NE → mazi ZIONI oni → ESE CUZI ONE → AZIO NE↓ ↙ ← elabo rate) → 36 Temi trattati Il tipo ideale di Weber Il tipo ideale di burocrazia Ambivalenze della burocrazia Strutture burocratiche e organiche Progettazione della macrostruttura Pianificazione dell’azione a priori o controllo a posteriori? 37