INGLESE E’ sufficiente anticipare l’avvio dell’insegnamento dell’inglese per garantirne un migliore apprendimento? Sicuramente no. Bisogna insegnarlo anche bene. Per questo la Riforma propone l’inglese non come materia a sé stante, ma come lingua da utilizzare, al pari della lingua italiana, con spontaneità e naturalità durante le ordinarie attività scolastiche, sottolineando l’importanza di accostarla a partire dalla prima classe con correttezza fonologica e ortografica, con ricchezza lessicale e, a mano a mano che si prosegue negli studi, con adeguata padronanza delle sue strutture grammaticali e sintattiche (Bertagna). 1 LARSA I Larsa sono i laboratori di recupero e sviluppo degli apprendimenti. Poiché non tutti i ragazzi necessitano di tempi uguali per gli stessi apprendimenti, né godono delle stesse opportunità familiari e ambientali per acquisire gli obiettivi formativi stabiliti da ogni Istituzione scolastica, è indispensabile l’intervento di una funzione compensativa della scuola: dare di più a chi ha di meno e dare meglio a tutti. Si tratta di attività di apprendimento che utilizzano metodologie diverse, di ricerca-azione, di progettualità che consentono, sia nel caso dello sviluppo sia in quello del recupero, di procedere in una dimensione operativa, di avere sempre consapevolezza del proprio agire e di sapersi valutare. 2 PIANI PERSONALIZZATI DELLE ATTIVITA’ EDUCATIVE Il Piano di studio personalizzato è l’insieme delle Unità di apprendimento effettivamente realizzate con le eventuali differenziazioni per i singoli alunni. Le Unità di Apprendimento, individuali, di gruppi di livello, di compito o elettivi oppure di gruppo classe, sono costituite dalla progettazione: a) – di uno o più obiettivi formativi tra loro integrati; b) – delle attività educative e didattiche, dei metodi, delle soluzioni organizzative ritenute necessarie; c) – delle modalità con cui verificare sia i livelli delle conoscenze e delle abilità acquisite, sia se e quanto tali conoscenze e abilità si sono trasformate in competenze personali di ciascuno. Personalizzare i Piani di Studio vuol dire prendere le “misure” di ciascuno e mettere sempre al centro la persona e le sue capacità. Per questo i PSP si costruiscono con Unità di Apprendimento “curvate”, “adattate”, durante il percorso di insegnamento alle esigenze specifiche dei singoli alunni (Bertagna). 3 PORTFOLIO DELLE COMPETENZE INDIVIDUALI Il Portfolio delle competenze individuali comprende una sezione dedicata alla valutazione e un’altra riservata all’orientamento. E’ compilato ed aggiornato dal docente coordinatore – tutor, in collaborazione con tutti i docenti che si fanno carico dell’educazione e degli apprendimenti di ciascun allievo. La documentazione del percorso formativo è una delle più significative innovazioni proposte dalla Riforma: non solo valutazione dei risultati, ma anche selezione dei materiali significativi che descrivano i momenti del percorso personale di crescita e maturazione. Gli elaborati, le prove scolastiche, i materiali prodotti sono tutti espressione della personalità dell’alunno 4 DALLA SCUOLA PRIMARIA ALLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Articolo 8 - La valutazione nella scuola primaria La valutazione, periodica e annuale, degli apprendimenti e del comportamento degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite, sono affidate ai docenti responsabili delle attività educative e didattiche previste dai piani di studio personalizzati; agli stessi è affidata la valutazione dei periodi didattici ai fini del passaggio al periodo successivo. E’ abolito l’esame di Stato alla fine della 5^ classe della scuola primaria, per favorire la continuità didattica. 5 6 ORARIO DELLE ATTIVITA’ EDUCATIVE ASSETTI DELLE DISCIPLINE DI INSEGNAMENTO DOCENTE TUTOR PIANI PERSONALIZZATI DELLE ATTIVITA’ EDUCATIVE PORTFOLIO DELLE COMPETENZE INDIVIDUALI VALUTAZIONE 7 ORARIO DELLE ATTIVITA’ EDUCATIVE Art. 10 – Attività educative e didattiche …l’orario annuale delle lezioni nella scuola secondaria di primo grado … è di 891 ore … Le istituzioni scolastiche, al fine di realizzare la personalizzazione del piano di studi, organizzano, nell’ambito del piano dell’offerta formativa, attività e insegnamenti, coerenti con il profilo educativo …per ulteriori 198 ore annue, la cui scelta è facoltativa e opzionale per gli allievi e la cui frequenza è gratuita. Gli allievi sono tenuti alla frequenza delle attività facoltative per le quali le rispettive famiglie hanno esercitato l’opzione. Ai fini della validità dell’anno, per la valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato di cui ai commi 1 e 2 dell’articolo 10. 8 II monte orario annuale non è divisibile per il numero delle settimane di scuola previsto (33). Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, adotteranno le soluzioni ritenute più idonee (anticipo dell’inizio delle lezioni, insegnamento modulare…) ad assicurare il rispetto dell’orario assegnato a ciascun insegnamento. Ai fini dell’espletamento dell’orario di servizio obbligatorio il personale docente interessato ad una diminuzione del suo attuale orario di cattedra viene utilizzato per le finalità e per le attività educative e didattiche individuate, rispettivamente, dall’articolo 9 e dall’articolo 10 del presente decreto legislativo.” (Decreto legislativo 19 febbraio 2004 ). 9 Il monte ore annuale obbligatorio per trasformare in competenze personali degli allievi gli obiettivi generali del processo formativo e gli obiettivi specifici di apprendimento delle singole discipline, comprensivo delle attività di educazione alla Convivenza civile e all’informatica che coinvolgono tutti gli insegnamenti, è rappresentato nella seguente tabella: 10 DOCENTE TUTOR L’organizzazione delle attività educative e didattiche rientra nell’autonomia e nella responsabilità delle istituzioni scolastiche, fermo restando che il perseguimento delle finalità di cui all’articolo 9 è affidato, anche attraverso la personalizzazione dei piani di studio, ai docenti responsabili degli insegnamenti e delle attività educative e didattiche previste dai medesimi piani di studio. A tal fine concorre prioritariamente … il docente in possesso di specifica formazione che, in costante rapporto con le famiglie e con il territorio, svolge funzioni di orientamento nella scelta delle 11 attività I LABORATORI E’importante chiarire come il termine “laboratorio” vada riferito alla metodologia generale della didattica laboratoriale comune a tutti gli insegnamenti piuttosto che alla quota del tempo scuola relativa alle 198 ore opzionali facoltative; detto questo, le ore Residue, rispetto a quelle previste dallo schema che troviamo nelle Indicazioni Nazionali che definisce il monte ore di ciascun insegnamento, possono essere utilizzate: per organizzare le attività e gli insegnamenti che compongono le 198 ore annue della quota opzionale facoltativa; Per le attività di laboratorio all’interno delle 891 ore della quota base obbligatoria: i larsa, le attività su compito o a quelle scelte dagli alunni (i cosiddetti laboratori elettivi); Per l’assistenza alla mensa (Bertagna). 12 PIANI PERSONALIZZATI DELLE ATTIVITA’ EDUCATIVE I Piani di Studio Personalizzati rappresentano una delle principali innovazioni della Riforma: il compito del docente non è più quello di applicare programmi uguali per tutti, ma di progettare il percorso formativo centrato sui singoli alunni, individuando gli obiettivi formativi adatti e significativi per ciascuno di essi. Gli Obiettivi Formativi sono compiti di apprendimento ritenuti realmente accessibili agli alunni, in un certo tempo definito e da essi percepiti come traguardi chiari, importanti e significativi da raggiungere: ciò che vogliamo imparino, sappiano fare e a quale livello di accettabiltà (Bertagna). 13 PORTFOLIO DELLE COMPETENZE INDIVIDUALI Indicazioni nazionali per i Piani di studio personalizzati nella Scuola Secondaria di 1°Grado. “Il Portfolio delle competenze individuali comprende una sezione dedicata alla valutazione e un’altra riservata all’orientamento. La prima è redatta sulla base degli indirizzi generali circa la valutazione degli alunni e il riconoscimento dei crediti e debiti formativi. … si innesta su quello portato dai fanciulli dalla Scuola Primaria … la sua funzione è particolarmente preziosa nei momenti di transizione tra le scuole dei diversi ordini. 14 PORTFOLIO DELLE COMPETENZE INDIVIDUALI Il Portfolio delle competenze individuali assume un ulteriore valore aggiunto nell’ultimo anno della scuola secondaria di I grado. I genitori, infatti, devono decidere a quale indirizzo formativo del secondo ciclo iscrivere i figli. Il Portfolio diventa così l’occasione documentaria perché il tutor rilegga la “storia” dello studente dall’infanzia alla preadolescenza, e perché con il ragazzo e con la famiglia faccia un bilancio ragionato e condiviso dei risultati ottenuti. In ogni caso è opportuno che il docente tutor esprima, del ragazzo e della famiglia, a nome della scuola, il proprio consiglio orientativo. 15 VALUTAZIONE Circolare n. 29, 5 marzo 2004 “Conformemente alle disposizioni contenute nella legge n. 53/2003, il Decreto legislativo stabilisce, all'articolo 4, che la scuola secondaria di I grado sia articolata in un periodo didattico biennale e in un terzo anno di orientamento e di raccordo con il secondo ciclo. Il comma 1 dell'articolo 11 del decreto dispone che, ai fini della validità dell'anno scolastico, ciascun alunno deve maturare una frequenza minima di tre quarti dell'orario annuale obbligatorio e facoltativo. 16 VALUTAZIONE Sono oggetto di valutazione tutti gli apprendimenti, sia quelli connessi agli orari obbligatori, sia quelli riferiti agli orari facoltativi opzionali scelti dagli studenti.Gli insegnanti procedono anche alla valutazione conclusiva dei singoli alunni ai fini del passaggio al periodo successivo. Con deliberazione motivata, gli insegnanti possono, altresì, non ammettere gli alunni alla classe intermedia. Il terzo anno si conclude con l'esame di Stato, che è titolo di accesso al sistema dei licei e a quello dell'istruzione e della formazione professionale”. 17