Il Congresso di Vienna e il nuovo ordine europeo Il Congresso di Vienna • Tra 1814 e 1815 le potenze vincitrici discutono sull’assetto da dare all’Europa dopo la “bufera” napoleonica. • Viene proposto il principio di legittimità, secondo il quale devono essere restaurati i sovrani deposti. • In realtà prevale il principio di equilibrio tra le maggiori potenze (Francia, Inghilterra, Russia, Austria e Prussia) unite nella “Quadruplice Alleanza” con diritto di intervento a difesa dell’assolutismo L’Europa del 1815 • La Francia, che Talleyrand fa riammettere quale quinta “grande” torna ai confini del 1792, attorniata da una cerchia di stati cuscinetto: • Regno dei Paesi Bassi (Province olandesi e Belgio) affidato agli Orange; • Regno di Savoia (Piemonte e Sardegna) cui si aggiunge la Liguria; • Confederazione svizzera L’Europa del 1815 • Confederazione germanica: 35 stati e 4 città libere, con dieta presieduta dall’Austria; • Italia divisa in 8 stati L’Europa del 1815 • L’Inghilterra ottiene Malta e compensi coloniali: l’ex colonia olandese del Capo e Ceylon • La Russia ottiene parte del Granducato di Polonia e Finlandia. • L’Austria perde il Belgio (unito al Regno di Olanda) ma ottiene Veneto e presidenza di una nuova Confederazione Germanica • La Prussia, ottiene Sassonia, Posnania e territori renani. L’Italia del 1815 • Domina l’Austria direttamente (Regno Lombardo-Veneto) o indirettamente (dinastie asburgiche in Toscana, a Parma e a Modena). • Il Regno di Sardegna è rafforzato con la Liguria, in quanto “stato cuscinetto”. • Sicilia e Napoli sono unite nel Regno delle due Sicilie, sempre sotto i Borboni. “La pace dei 100 anni” • I diplomatici di Vienna agirono con i criteri della diplomazia settecentesca, senza considerare le aspirazioni dei popoli. • Tuttavia le loro scelte non possono essere considerate una pura restaurazione dell’ordine precedente • Le potenze furono equilibrate: l’Europa non conobbe gravi conflitti fino al 1914. La Santa Allenza • Per garantire la stabilità del nuovo ordine si forma un’alleanza dei sovrani di Austria Prussia e Russia, che sarà allargata a tutti i prìncipi cristiani (1815). • Nonostante la forma paternalistica e “mistica”, • attraverso riunioni periodiche, l’alleanza diventerà uno strumento di difesa contro tentativi rivoluzionari. Tensioni e tendenze • Ritorno all’assolutismo che fonda il potere sul diritto divino invece che sul consenso dei popoli • ripudio diffuso contro il radicalismo giacobino • emergere del nazionalismo in nome del quale molti popoli si erano ribellati al dominio francese Focolai di ribellione • Metternich: Italia come “espressione geografica” e non realtà nazionale • Polonia: costituzione che aboliva la monarchia elettiva e assegnava la corono allo zar in cambio di esercito separato e cattolicesimo quale religione di stato; molti sperano nel ritorno alla “grande Polonia” e aspirano alla riunificazione di Galizia (austriaca), Posnania e Prussia orientale (prussiane) Focolai di ribellione • Germania: gioventù colta e progressista chiede la creazione di uno stato tedesco unitario • Balcani: serbi, bosniaci, rumeni e greci in contrasto con l’Impero Ottomano • Belgio: rifiuto del primato dell’Olanda • Irlanda: spinte separatiste dovute alla repressione del cattolicesimo e sfruttamento economico da inglesi e scozzesi.