Le Corbusier
(Marsiglia)
L’ Unitè d’ Habitation è il primo incarico affidato a Le Corbusier dallo stato
francese. Emerse come l’ unità di base nei suoi piani di ricostruzione del
dopoguerra e venne sviluppato come edificio dalla dimensione appropriata per
Marsiglia.
“Le risorse sensazionali della nostra epoca sono messe a servizio
dell’ uomo.” (Le Corbusier)
L’ Unitè d’ Habitation è concepita come una città giardino verticale opposta
alla costruzione a villini. L’ edificio è supportato da spessi pilotis, che
contengono la rete idrica. Costruito in cemento armato, somigliante ad un
“portabottiglie”, contiene 337 appartamenti (“logements”), la cui facciata,
prefabbricata con elementi in cemento,è protetta da frangisole.
Le Corbusier a Marsiglia
portò a maturità uno stile
basato sull’ uso plastico del
cemento a vista. A volte
definita brutalista, questa
estetica è caratterizzata
dalla qualità grezza della
superficie, dalle sue forme
forti e organiche e dai
colori violenti.
Tra le colline verso le quali
si affacciano le logge degli
appartamenti, e il mare, il
tetto-giardino sono situate
attrezzature
pubbliche,
compreso un asilo nido, una
palestra con piscina, un
teatro all’ aperto e una
pista. L’ immensa piazzaterrazza restituisce all’
uomo il verde tolto dal
cemento.
Staticamente,
l’
uso
del
calcestruzzo armato permette un’
alta resistenza alla flessione delle
strutture, causata dal peso
proprio, oltre a quello del terreno.
L’ Unitè rappresenta
anche un banco di prova
per un mobilio semplice
e
industrializzato.
Accanto agli scaffali a
muro, Jean Prouvè e
Charlotte
Perriand
contribuiscono
ai
disegni eleganti delle
componenti d’ arredo
degli alloggi.
Le Corbusier gioca con l’ incastro
tra due unità abitative: la zona
giorno è caratterizzata da un’
ampia vetrata che si estende su
entrambi i piani (duplex).
Le Corbusier, pseudonimo di Charles-Edouard
Jeanneret-Gris, è stato un architetto,
urbanista, pittore e designer svizzero
naturalizzato francese. Viene ricordato come
un maestro del Movimento Moderno. Padre
dell’ urbanistica moderna, crede fermamente
nell’ uso del cemento armato in architettura e
nella fusione tra essa e i bisogni sociali dell’
uomo medio.
I numerosi viaggi, compiuti nella sua vita, lo
proiettano verso nuovi orizzonti e nuove
prospettive. Fondamentali sono quelli in Italia,
a Budapest e a Vienna, tra 1906 e il 1914. nel
1917 si stabilisce definitivamente a Parigi
dove entrò in contatto con la corrente del
Purismo. Solo dopo la guerra, quando ormai era
un affermato architetto, lascia la Francia per
trasferirsi a New York (1946).
BIBLIOGRAFIA:
A. Petrilli, Verso un’architettura, Milano, Longanesi, 1984
B. L'unita di abitazione di Marsiglia traduzione e prefazione di Antonio
Alfani, Roma, s.n., 1960.
C. A.Tzonis, Le Corbusier: la poetica della macchina e della metafora,
Milano, Rizzoli 2001.
D. Petrilli, L'urbanistica di Le Corbusier, 2006
Componenti gruppo:
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Eleonora Bruno
Giovanni Bonazzi
Matteo Cereda
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