IL METODO 2 La ricostruzione tridimensionale Vittorio Terzaghi Bormio, 26 giugno 2008 bormio La ricostruzione tridimensionale La ricostruzione tridimensionale è necessaria per analizzare i gesti atletici attraverso un modello Ricostruzioni effettuate a partire da riprese con l’ausilio del Direct Linear Trasformation Method ( DLT ) bormio La ricostruzione tridimensionale Il lavoro necessario per giungere a una ricostruzione 3D si divide in due parti • Acquisizione immagini e dati • Trattamento delle immagini bormio Acquisizione dati e immagini – Griglia spaziale creata da pali a bordopista o dalle porte nel caso della discesa – Misure spaziali effettuate con un teodolite (calcolo distanze e angoli) – Riprese effettuate tramite due telecamere con frequenza 50 Hz bormio Trattamento delle immagini • Ricostruzione delle coordinate spaziali XYZ mediante un programma apposito calibrazione • Rappresentazione dell’atleta in moto mediante uno schema a 23 punti digitalizzazione bormio Trattamento delle immagini Sincronizzazione delle immagini Frequenza telecamere: 50Hz Errore massimo: 0,02 s 0,02 s Cam. 1 Cam. 2 bormio 0,10 s 0,20s Trattamento delle immagini calibrazione del sistema di riferimento Misure effettuate con l’ausilio di un teodolite bormio Calibrazione Sistema di riferimento tridimensionale Trattamento delle immagini digitalizzazione del soggetto Utilizzo di un modello schematico per la rappresentazione dell’atleta formato da 17 punti in corrispondenza delle articolazioni principali e 6 supplementari per la definizione degli strumenti (sci e bastoni) bormio Trattamento delle immagini digitalizzazione del soggetto Digitalizzazione del soggetto in ogni fotogramma Elaborazione 3D bormio risultati • Ricostruzione 3d fondo bormio • Ricostruzione 3d discesa