Università degli Studi di Pavia Corso di Laurea in Comunicazione Interculturale e Multimediale De Paolis Benedetta I limiti etici della rappresentazione del dolore Relatore: Prof. Giampaolo Azzoni Anno 2003/2004 I riferimenti normativi relativi alla rappresentazione del dolore • La rappresentazione del dolore nel Magistero della Chiesa Cattolica • La deontologia della comunicazione giornalistica • Le normative vigenti all’interno del sistema radiotelevisivo I problemi deontologici delle immagini rappresentative del dolore Il ruolo dello spettatore • Osservare vs. ignorare: il comportamento moralmente accettabile • Diversi atteggiamenti: pagare vs. parlare Differenti sentimenti dello spettatore: • Indignazione • Intenerimento • Sublimazione Motivazioni diverse che spingono a guardare da lontano il dolore degli altri • Piacere personale • Ricerca di immagini drammatiche • Fomentare odio verso i conflitti e i nemici La posizione dell’infelice • Chiede pietà, non commiserazione • Silenzio vs. grido • Il dolore non può essere trasmesso fisicamente I mezzi di comunicazione • Guerre mostrate vs. guerre non mostrate • Mass media: strumento per ricordare • Il potere delle fotografie Il catalogo di Emergency: “Dieci anni di Emergency, Fotografia della guerra e della speranza. Afganistan, Iraq, Cambogia, Sierra Leone” Foto di speranza Presenza di immagini forti: tentativo di smorzare impatto visivo Foto con maggiore effetto: gli sguardi Anche i paesaggi possono colpire la sensibilità dello spettatore Immagine simbolica: non ha importanza chi siano le persone, quello che conta è il dolore Foto che simboleggia la Sierra Leone Aspetti emersi dalla mostra di Emergency • Alto livello di attenzione da parte del pubblico • Forte sensibilizzazione • Commozione da parte dei fruitori delle immagini Aspetti emersi dalla mostra di Emergency (segue) • Le immagini non devono per forza scioccare: si rischia di ottenere l’effetto contrario • Non tutti gli infelici vogliono essere fotografati