EMERGENZE TRAUMATOLOGICHE TRAUMI DELLO SCHELETRO TRAUMA DIRETTO • CONTUSIONE • FRATTURA • DISTORSIONE TRAUMA INDIRETTO • LUSSAZIONE • FRATTURA • FRATTURALUSSAZIONE • I traumi dello scheletro sono molto frequenti soprattutto in caso di incidenti stradali, infortuni sul lavoro, infortuni sportivi ed in genere in tutte le cadute accidentali. • Le lesioni più importanti sono: • DISTORSIONE • LUSSAZIONE • FRATTURA • DISTORSIONE • La distorsione e lo spostamento momentaneo e violento di un osso, a livello della sua articolazione, dovuto all’esagerazione di uno dei normali movimenti dell’articolazione stessa. Come si manifesta: • Dolore violento e localizzato all’articolazione interessata dal trauma. • Gonfiore immediato e progressivo per fuoriuscita di liquidi e di sangue. • I movimenti dell’articolazione colpita sono dolorosi ma possibili. • COSA FARE: • Sospettare sempre una frattura e quindi recarsi in ospedale per accertamenti. • • • Mettere a riposo completo l’articolazione colpita, possibilmente in posizione sollevata. Immergere subito l’articolazione interessata in acqua fredda ( almeno mezzora ). Appena disponibile, applicare ghiaccio per molto tempo ( ad intervalli per 48 ore ). • Non applicare fasciature troppo strette ( aumentano il dolore ). • Non usare pomate ( soprattutto immediatamente dopo il trauma ). • LUSSAZIONI • Le lussazioni più frequenti sono: di spalla di gomito, di mandibola e dell’anca. • COME SI MANIFESTA: • Dolore acuto e localizzato al momento della lesione che poi va diminuendo e diffondendosi a tutta la zona dell’articolazione colpita • Il dolore aumenta al minimo movimento • Impossibilità assoluta di usare l’articol. • Si modifica il profilo naturale dell’articolazione colpita, con presenza di rilievi e affossamenti che normalmente non sono presenti. LUSSAZIONE E’ CARATTERIZZATA DA UNA PERDITA COMPLETA E IRREVERSIBILE DEI NORMALI RAPPORTI ARTICOLARI CLINICAMENTE: DEFORMITA’, ATTEGGIAMENTO OBBLIGATO DELL’ARTO, DOLORE, IMPOTENZA FUNZIONALE TRATTAMENTO: VA SEMPRE RIDOTTA AL PIU’ PRESTO POSSIBILE E MAI OLTRE LE 24 ORE SUCCESSIVAMENTE VA IMMOBILIZZATA DISTORSIONE LUSSAZIONE FRATTURE SONO CARATTERIZZATE DA UNA SOLUZIONE DI CONTINUO DI UN SEGMENTO SCHELETRICO POSSONO ESSERE CHIUSE ED ESPOSTE A SECONDA DELL’INTEGRITA’ DELLA SUPERFICIE CUTANEA EPIFISARIE, METAFISARIE E DIAFISARIE A SECONDA DEL LIVELLO DELLA FRATTURA ARTICOLARI ED EXTRARTICOLARI A SECONDA CHE INTERESSINO O MENO L’ARTICOLAZIONE FRATTURE A SECONDA DELLA DIREZIONE DELLA RIMA DI FRATTURA: a) TRASVERSE; b) OBLIQUE; c) OBLIQUO-SPIROIDI; d) CON TERZO FRAMMENTO; e) PLURIFRAMMENTARIE FRATTURE A SECONDA DELLO SPOSTAMENTO DEI FRAMMENTI: AD LATUS, AD LONGITUDINEM, AD AXIM, AD PERIPHERIAM FRATTURE CLINICAMENTE: DEFORMITA’, ATTEGGIAMENTO DELL’ARTO, DOLORE, TUMEFAZIONE, IMPOTENZA FUNZIONALE ALTRI SEGNI CLINICI DI CERTEZZA DELLA PRESENZA DI FRATTURA (DI CUI NON E’ CONSIGLIATA LA LORO RICERCA IN SENSO ASSOLUTO) SONO: CREPITIO OSSEO, DOLORE ACUTO E LOCALIZZATO, SI MODIFICA IL PROFILO NATURALE. • COME SI MANIFESTA. • Dolore intenso e localizzato alla zona fratturata che aumenta al minimo mov. • Se si tratta di fratture degli arti, si nota spesso una posizione non naturale dell’arto interessato dalla frattura. • Gonfiore e presenza di lividi e di solito piuttosto tardiva. • Se si tratta di una frattura esposta, sono visibili i monconi ossei nella ferita, in questo caso e spesso presente emorragia • COSA FARE: • Lasciare l’infortunato nella posizione in • • cui si trova. Chiamare soccorso 118. Ogni frattura, anche se solo sospetta, deve essere immobilizzata. Devono essere immobilizzate, insieme al punto di frattura, anche le articolazioni che precedono e che seguono la zona interessata per evitare che i monconi fratturati si possano spostare rischiando ulteriori lesioni a vasi e nervi • Mettere il ghiaccio sul punto di frattura. • Se frattura esposta, proteggere la ferita con materiale pulito ( possibilmente garze sterili, MAI cotone NON usare alcool, se ce emorragia fermarla. • PERICOLI DELLE FRATTURE: • • Stato di shock. Lesioni ai vasi sanguigni e ai nervi che si trovano vicino all’osso fratturato. • Lesioni agli organi interni ( nelle fratture al torace, bacino, cranio). • Infezioni ( frequenti nelle fratture esposte ). TRAUMI ALLA COLONNA VERTEBRALE La colonna vertebrale e formata dall’insieme delle vertebre; questa struttura ossea ha fondamentalmente due compiti: • Permettere la stazione eretta, il movimento ed il cammino. • Proteggere le strutture nervose contenute nel canale midollare. • La frattura della colonna vertebrale e quindi uno tra i più gravi traumi dello scheletro. Una frattura in questa parte dell’organismo, infatti, compromette sempre, in modo più o meno importante, una delle funzioni della colonna, cioè il mantenimento della stazione eretta ( stare in piedi, piegarsi ecc.. ) inoltre, se la frattura provoca lo spostamento di qualche frammento di osso all’interno del canale midollare, si instaura una Lesione del midollo spinale e, di conseguenza, una perdita della sensibilità e della capacità di movimento di una parte dell’organismo. ( esattamente della parte che si trova al di sotto del punto di lesione del midollo spinale ). • COME SI MANIFESTA: • • • • Dolore alla colonna vertebrale. Perdita completa o parziale del movimento. Perdita della sensibilità. Perdita della capacità di controllare l’emissione di feci e urine BISOGNA SEMPRE SOSPETTARE UNA LESIONE ALLA COLONNA SE L’INFORTUNATO: • • • • • Ha subito un trauma violento alla schiena E caduto dall’alto E stato coinvolto in un incidente stradale Lamenta dolori alla schiena in seguito a trauma Lamenta formicolio, scosse elettriche o senso di caldo o freddo soprattutto alle estremità degli arti in seguito a trauma. • COSA FARE: • • • • • • Chiamare soccorso ( 118 ) Fondamentale e impedire qualsiasi movimento della colonna vertebrale Immobilizzare la testa così come si trova, con le proprie mani, e mantenerla immobile fino all’arrivo dei soccorsi nulla deve essere messo sotto la testa Coprire l’infortunato con una coperta NON dare da bere NON muoverlo dalla posizione in cui si trova