La 1^ guerra mondiale All’inizio del Novecento, le nazioni europee erano schierate su fronti contrapposti in base alle alleanze: la Triplice Alleanza (Germania, Austria, Italia) e la Triplice Intesa (Inghilterra, Francia, Russia). La Germania era la maggiore rivale dell’Inghilterra: superiore sul piano industriale e tecnologico, era inferiore sul piano territoriale. L’impero austro-ungarico era dilaniato da conflitti interni e nei Balcani scoppiarono a breve distanza due guerre. Questa situazione politica, unita alle spinte dei grandi gruppi finanziari e delle industrie di armi, portava a un conflitto globale. Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Atten tato contr o Franc esco Ferdi nand oa Saraj evo Il 28 giugno 1914 a Sarajevo l’erede al trono austriaco fu assassinato da uno studente • Questo Fare clic perprovocò modificare stili del testo dello dell’ schema serbo. fatto la dichiarazione di guerra Austria alla Serbia. Ben Secondo livello presto anche altre nazioni scesero in campo: le forze dell’Intesa contro Germania e Terzo livello Austria.Quarto livello livello L’Italia Quinto inizialmente si astenne. In seguito però prevalse la volontà degli interventisti: il 24 maggio 1915 entrò in guerra a fianco dell’Intesa. DALL A GUE RRA DI MOV IME NTO ALLA GUE RRA DI POSI ZION E • Fare clic per modificare stili delpenetrarono testo dello schema Dal Belgio neutrale i Tedeschi rapidamente in territorio Secondoavvicinandosi livello francese, a Parigi e costringendo il governo a riparare a Terzo livello Bordeaux. L’epica battaglia del fiume Marna fermò però l’avanzata dei Quarto livello Quinto livello Tedeschi, costringendoli ad arretrare. La guerra di movimento era finita. Solda ti in trinc ea La Prima guerra mondiale fu soprattutto una guerra di posizione: gli eserciti avversari si logoravano in lunghe battaglie di trincea. Nell’aprile • 1917 Fare clic per gli modificare del testo dello schema del anche USA si stili affiancarono all’Intesa. Nel dicembre dello Secondo livello stesso anno la Russia si ritirava dalla guerra a causa della Rivoluzione Terzo livello bolscevica. Quarto livello Quinto livello La situa zione sul confi ne italia no Il conflitto ebbe termine nel 1918: il 4 novembre 1918 l’Austria firmò l’armistizio con l’Italia, la Germania con le potenze vittoriose • Fare clic Prima per modificare testo dello schema dell’Intesa. di allorastili glidel italiani avevano subito una sconfitta Secondo alivello disastrosa Caporetto (24 ottobre 1917) e il generale Cadorna, Terzo livello considerato Quarto livelloresponsabile della sconfitta, era stato sostituita da Armando Quinto livello Diaz. Con la battaglia di Vittorio Veneto (24-28 ottobre 1918) gli italiani avevano però inflitto agli austriaci la sconfitta definitiva. I mezz i bellic i Con guerra stili mondiale bellica si arricchì • FarelaclicPrima per modificare del testol’industria dello schema enormemente, grazie anche alla produzione di nuove armi come il carro Secondo livello armato, il dirigibile, il cacciabombardiere e il sommergibile. Terzo livello Quarto livello Quinto livello I costi di guerr a sulle vite uma ne Faredella clic per modificare del testo dello schema I• costi guerra furono stili enormi, sia in termini di vite umane, sia in Secondo livello termini economici. In tutta Europa, data la grave situazione economica Terzo livello post-bellica, Quarto livello si determinò una profonda crisi sociale che diede luogo a Quintopopolari. livello rivolte Per impedire il successo dei partiti socialisti, sorsero movimenti controrivoluzionari sostenuti da organizzazioni politiche di destra. L’Eur opa dopo la 1^ guerr a mon diale Con la pace di Versailles le potenze vincitrici imposero alla Germania delle gravissime;stiliUngheria, Cecoslovacchia, Iugoslavia e • Faresanzioni clic per modificare del testo dello schema Secondo livello Polonia diventarono nazioni indipendenti; l’Italia ottenne il Trentino e Terzo livello l’Istria. Inghilterra e Francia uscirono dall’esperienza della guerra molto Quarto livello Quinto livellomentre gli USA dominavano i mercati mondiali. indebolite,