Trieste, 15 dicembre
2007
Le politiche sulla qualità e
la rete dei Referenti AFAM
per il Processo di Bologna
Alvaro Lopes Ferreira
www.bolognaprocess.it
Le politiche sulla qualità, 1
Perché?
L'adesione al Processo di Bologna implica
la convergenza dei sistemi di istruzione
superiore operanti nei paesi europei.
L'obiettivo principale è la nascita di una
nuova cittadinanza europea, resa
possibile dalla libera circolazione di
studenti e di lavoratori.
La fiducia reciproca fra le istituzioni
europee di formazione superiore è
condizione necessaria per il
raggiungimento degli obiettivi.
Le politiche sulla qualità, 2
Quando?
Entro il 2010 il processo di convergenza
dovrà essere concluso, e altrettanto la
cosiddetta Strategia di Lisbona,
connessa intimamente al Processo di
Bologna, che prevede per l'Europa
l'ambizioso progetto di:
“diventare l'economia basata sulla
conoscenza più competitiva e dinamica
del mondo, in grado di realizzare una
crescita economica sostenibile con nuovi
e migliori posti di lavoro e una maggiore
coesione sociale”
Le politiche sulla qualità, 3
Dove?
A livello europeo gli obiettivi del Processo
hanno visto protagonisti i Ministri con le
dichiarazioni di Bologna ('99), Praga
('01), Bergen ('03), Berlino ('05), Londra
('07).
A livello nazionale gli obiettivi si sono
tradotti in legislazione e regolamenti,
peraltro ancora incompiuti nel sistema
dell'AFAM.
A livello settoriale vi sono i contributi AEC
per l'adattamento delle indicazioni del
Processo di Bologna al mondo della
formazione artistica in generale e
Le politiche sulla qualità, 4
Cosa?
La Quality Assurance è fra gli obiettivi più
rilevanti del Processo di Bologna e forse il
più urgente. L'EUA ha promosso un primo
Forum sulla QA a Monaco nel 2006 e un
secondo a Roma, alla Sapienza,
quest'anno.
L'Assicurazione interna di Qualità è il
cuore dei sistemi di QA e garantisce alle
istituzioni la possibilità di migliorare
continuamente la propria offerta formativa,
oltre a prepararle per l'Assicurazione
esterna di Qualità.
Le politiche sulla qualità, 5
Gli strumenti a disposizione delle
istituzioni per l'implementazione di un
sistema efficace di assicurazione interna
della qualità sono:
le Linee guida ENQA, a livello europeo;
Come?
le Indicazioni dell'ANVUR, a livello
nazionale;
l'Handbook AEC, a livello settoriale.
Le politiche sulla qualità, 6
I vertici didattici e amministrativi degli
Istituti AFAM sono gli indispensabili
promotori di una cultura della qualità, ma
possono contare su attori importanti
come:
Chi?
Nuclei di Valutazione, previsti dal DPR
132/03 sull'autonomia, recepito negli
statuti delle Istituzioni AFAM;
Referenti per il Processo di Bologna,
docenti individuati dalle istituzioni per la
campagna di informazione dei Promotori
di Bologna.
Le politiche sulla qualità, 7
Il Nucleo di Valutazione “... è formato da tre componenti
aventi competenze differenziate, di cui due scelti fra
esperti esterni, anche stranieri, di comprovata
qualificazione nel campo della valutazione” (art. 10 del
DPR 132/03)
Deve verificare “... la rispondenza dei risultati agli
obiettivi” anche mediante “... analisi comparative dei
costi e dei rendimenti, l'utilizzo ottimale delle risorse”
Deve redigere “... una relazione annuale” e “...
acquisisce periodicamente, mantenendone
l'anonimato, le opinioni degli studenti sulle attività
didattiche”
Le politiche sulla qualità, 8
Sono ancora relativamente pochi i Nuclei di Valutazione
già attivi nelle Istituzioni AFAM, ed in particolare:
Conservatori di Musica e Istituti musicali pareggiati =
7 uno dei quali con due soli componenti ad oggi
nominati, (in un caso è stata attivata la precedura
ISO 9001-2000)
Accademie di Belle Arti e legalmente riconosciute = 3
(in due casi con procedura ISO 9001-2000)
ISIA, Accademie di Arte Drammatica e di Danza = 1
Le politiche sulla qualità, 9
Per creare una situazione favorevole al lavoro del
Nucleo di Valutazione e per evitare che il Nucleo
stesso possa essere vissuto come organo burocratico
e distante è indispensabile però coinvolgere
proattivamente tutte le componenti delle Istituzioni,
studenti, personale amministrativo e docenti, con
un'adeguata campagna di informazione.
Il Referente per il Processo di Bologna, che faccia o
meno parte del Nucleo di Valutazione, ha questo ruolo:
mettere a disposizione delle Istituzioni la propria
esperienza europea e la propria conoscenza delle
tematiche del Processo di Bologna a garanzia del
corretto approccio dell'Istituzione.
Le politiche sulla qualità,10
Questa esperienza risale almeno al 2004 con la
creazione delle Reti dei Referenti per il Processo di
Bologna sia nelle Università che nel sistema AFAM,
nate con l'obiettivo di portare capillarmente le
informazioni alle istituzioni.
I seminari nazionali nel 2005, uno per il sistema
universitario (Roma) e uno per l'AFAM (L'Aquila)
hanno consolidato le loro competenze.
E i Referenti hanno potuto contare su un ulteriore
supporto operativo con il sito curato dall'Agenzia
Nazionale LLP, la cui navigazione è agile e copiosi i
materiali disponibili.
Le politiche sulla qualità,11
Ma in questi due anni le stesse Istituzioni AFAM si sono
confrontate largamente con l'Europa, rafforzando
notevolmente la mobilità di studenti e docenti e
misurando la loro qualità in rapporto alle istituzioni
partner.
Gli uffici amministrativi hanno dato un grande
contributo a questa crescita e l'internazionalizzazione
è diventata una straordinaria palestra per lo sviluppo
delle capacità operative, da Erasmus a Cultura 2000, a
Leonardo, etc.
Il confronto è stato ed è molto confortante per la qualità
delle attività formative espressa dagli Istituti AFAM,
nonostante un divario di risorse a volte imbarazzante.
Le politiche sulla qualità, 12
Nel 2006, per la nuova campagna di informazione sul
Processo di Bologna, il gruppo dei promotori ha
indicato come priorità l'Assicurazione di Qualità,
potendo contare sulla maturità del sistema AFAM.
Ma per evitare che il coinvolgimento di tutte le
componenti delle Istituzioni sia passivo o meccanico,
l'assicurazione della qualità deve nascere dal
basso, per condivisione degli obiettivi, capacità e
voglia di migliorarsi, con la finalità di innescare
politiche di cambiamento.
Le politiche sulla qualità, 13
L'imminente pubblicazione delle norme attuative degli
ordinamenti didattici (DPR 212/05),
- con il probabile inizio dei Trienni ordinamentali a
partire dall'anno accademico 2008/2009 fornisce alle istituzioni un orizzonte temporale utile
alla l'implementazione dei sistemi di Assicuzione
interna della Qualità in concomitanza con la
progettazione dei corsi.
Nel circolo virtuoso PDCA, infatti, la fase di progettazione
parte dalla definizione degli obiettivi, didattici in
questo caso, secondo le indicazioni dei Descrittori di
Dublino ed in termini di risultati di apprendimento
attesi.
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La qualità è da sempre una necessità intrinseca oltre che
un obiettivo della fomazione artistica (vedi handbook
AEC), e le capacità di rinnovamento e di
ampliamento dell'offerta formativa che le Istituzioni
AFAM hanno dimostrato in questi anni di applicazione
della Riforma non potranno che essere esaltate dalle
procedure di valutazione.
La cultura della qualità e le relative procedure sono
perciò da intendersi a garanzia della bontà del
progetto formativo delle Istituzioni AFAM. L'Italia tutta
ha da guadagnare da questa consapevolezza,
auspicando che scelga finalmente di sviluppare tutto
il potenziale che la Legge 508 esprime.
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