FACOLTA’ DI ECONOMIA
CdLM in Marketing
Bari
a.a. 2011/2012
Corso di
COMPETITIVE ANALYSIS
LEZIONE 6:
La valutazione della dotazione interna
Ing. Renato Giacobbo Scavo
[email protected]
LA VALUTAZIONE DELLE RISORSE INTERNE (1/3)

La strategia nasce dal confronto tra l’ambiente esterno – opportunità e
minacce presenti nel mercato – e la dotazione interna all’impresa – la capacità
dell’impresa di percepire i bisogni del mercato e far fronte ai rischi

Una volta valutato l’ambiente esterno [cfr lezione 5] è necessario identificare
le skills e le risorse su cui l’impresa può contare
VALUTARE
L’AMBIENTE
ESTERNO
VALUTARE
L’AMBIENTE
INTERNO
CREARE UNA
VISIONE CHE
FISSI
L’OBIETTIVO DA
RAGGIUNGERE
INDIVIDUARE LE
POSSIBILI
ALTERNATIVE
STRATEGICHE
SCEGLIERE LA
STRATEGIA E IL
MODELLO DI
BUSINESS
ADEGUATO
RIMODELLARE
LA STRATEGIA
ESISTENTE E
SFRUTTARE
OPPORTUNITÀ
EMERGENTI
LA VALUTAZIONE DELLE RISORSE INTERNE (2/3)

È fondamentale identificare cosa l’impresa è in grado di fare meglio dei
competitor, trovare o creare una competenza realmente distintiva che
consenta di offrire al consumatore una value proposition unica e di sicuro
appeal
Jack Welch (CEO di General Electric dal 1981 al 2001) pone l’attenzione
sull’esigenza di focalizzarsi per non disperdere risorse:

«…What is strategy but resource allocation?»

«…It means making clear-cut choices about how to compete…»

«…You cannot be everything to everybody, no matter what the size of your business
or how deep its pockets»
LA VALUTAZIONE DELLE RISORSE INTERNE (3/3)

Ragionare in chiave strategica sulle risorse interne significa per i manager
interrogarsi su:
1.
Efficacia della strategia attuale
2.
Punti di forza e di debolezza dell’impresa, opportunità e minacce
esterne
3.
Competitività dei costi sostenuti e dei prezzi praticati
4.
Posizionamento competitivo rispetto ai competitor
5.
Identificazione delle tematiche e dei problemi strategici prioritari
1. EFFICACIA DELLA STRATEGIA ATTUALE (1/2)
VALUTAZIONE QUALITATIVA

Approccio competitivo:


Leadership di costo vs Differenziazione di
prodotto

Intero mercato vs Nicchia

…
Più la performance finanziaria e la
posizione competitiva sono forti, più
è probabile che la strategia sia ben
articolata e correttamente
implementata e minore è l’esigenza
di un cambiamento radicale

Una valutazione puntuale non è
tuttavia sufficiente. È necessario
effettuare un check periodico ed un
monitoraggio continuo in un’ottica
di miglioramento costante
Recenti iniziative volte a migliorare le
performance:

Riduzione dei prezzi

Potenziamento Adv

…
VALUTAZIONE QUANTITATIVA


Indicatori empirici:

Grado di conseguimento degli obiettivi
strategici prefissati

Performance inferiore/superiore alla media
1. EFFICACIA DELLA STRATEGIA ATTUALE (2/2)

Le strategie funzionali dell’impresa contribuiscono ad una definizione più precisa
della strategia aziendale corrente
Manovre mirate
a battere i
competitor
Manovre di reazione ai
cambiamenti
ambientali/di settore
Approccio
competitivo
STRATEGIA
DELL’IMPRESA
Schema d’azione per
la gestione di
un’unica linea
strategica
Strategia di R&S,
tecnologica e
progettazione
Partnership e alleanze
strategiche
Strategia di gestione
dei fornitori
Strategia di produzione
Strategia di vendita,
mktg, promozione e
distribuzione
Strategia delle
risorse umane
Copertura
geografica
Strategia
finanziaria
2. PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DELL’IMPRESA,
OPPORTUNITÀ E MINACCE ESTERNE

Le capacità di un’impresa sono identificate dalla sua abilità – comprovata e
potenziale – di raggiungere gli obiettivi posti superando gli ostacoli delle
circostanze e della concorrenza utilizzando le risorse a propria disposizione
o procurandosele sul mercato a condizioni ottimali

Una corretta valutazione delle capacità dell’impresa è il presupposto per
un’elaborazione strategica mirata a cogliere le opportunità più vantaggiose,
sfruttare le risorse dell’impresa e difenderla da minacce esterne

Per far ciò è necessario sviluppare uno strumento di valutazione che
supporti il management nell’analisi delle dinamiche interne ed esterne

Nel condurre l’analisi è bene distinguere due livelli – corporate e business
unit – perché in una stessa società possono convivere business molto diversi
(= differenti risultati dell’analisi)
SWOT ANALYSIS (1/2)

Lo strumento che consente di mettere in relazione l’ambiente esterno con
le capacità interne all’impresa è la SWOT Analysis:
Esterno
Interno
SWOT ANALYSIS (2/2)
Positivo
Negativo
Attività per la quale l’impresa
dimostra particolari attitudini
o caratteristica che potenzia
la sua attività sul mercato
Carenza dell’impresa, attività
che non è in grado di svolgere
in modo adeguato rispetto ai
competitor o condizione che
pone l’impresa in una
posizione di svantaggio
Opportunità di mercato di
vario tipo: numerose o scarse,
temporanee o durature.
È fondamentale individuarle e
coglierle prima dei
competitor
Minacce alla redditività e alla
competitività dell’impresa
che possono avere diverse
origini e a volte sono difficili
da prevedere
SWOT ANALYSIS| ESEMPI
Esterno
Interno
Positivo
Negativo

Know how

Risorse inadeguate

Brevetti e licenze

Brand image debole

Tecnologie innovative di
proprietà

Carenze gestionali

Rete di rivenditori/fornitori
forte
Rete di rivenditori/fornitori
debole

Tecnologie/strutture obsolete

Brand image forte

Costi unitari elevati

Alleanze competitive

Aumento della domanda

New entrants

Espansione in nuovi mercati


Integrazione verticale

Acquisizione di tecnologie
innovative protette da brevetto
Cambiamento dei gusti del
consumatore e shift verso altri
prodotti

Fenomeni sociali (guerre,
ecologia,…)

Riforme normative


Acquisizione di know how
SWOT ANALYSIS| CONCLUSIONI
Threats
Opportunities
Strenghts
Weaknesses
Strategia S-O:
Strategia W-O:
Sviluppare nuove
iniziative/metodologie in
grado di sfruttare i punti di
forza dell'azienda per cogliere
nuove opportunità di mercato
Eliminare le debolezze per
attivare nuove opportunità di
mercato che altrimenti
l’impresa non riuscirebbe a
cogliere
Strategia S-T:
Strategia W-T:
Sfruttare i punti di forza per
difendersi dalle minacce
mentre alcuni competitor
invece soccombono
Individuare piani di difesa per
evitare che le minacce esterne
acuiscano i punti di debolezza
e ridurre il rischio di
soccombere

Dopo aver
compilato i quattro
box del framework
riportato è possibile
analizzare gli
elementi
congiuntamente e
tirare delle
conclusioni riguardo
alla situazione
generale
dell’impresa e
tradurre quanto
compreso in
iniziative volte al
miglioramento della
strategia
3. COMPETITIVITÀ DEI COSTI E DEI PREZZI

Uno dei segnali più significativi della solidità della posizione commerciale di
un’impresa è la competitività dei costi rispetto agli avversari. Perché
un’impresa possa competere con successo i suoi costi devono essere in
linea con quelli dei competitor

Questo aspetto assume ancor più rilevanza nel settore delle commodities in
cui il valore offerto dalle diverse imprese ai consumatori è analogo e la
differenza di prezzo diventa perciò il discriminante tra successo e fallimento

Due strumenti analitici utili per la valutazione della competitività dei prezzi
e dei costi dell’impresa sono:

Analisi della catena del valore: include un margine di profitto che
costituisce un ricarico, a carico dell’acquirente, sui costi sostenuti per le
attività della catena

Benchmarking: consente di stabilire se una performance in una
determinata funzione/attività è in linea con le best practice del settore
in termini di costo ed efficacia
4. POSIZIONAMENTO COMPETITIVO RISPETTO AI COMPETITOR (1/2)


In aggiunta ad un confronto tra costi e prezzi praticati dall’impresa in
rapporto a quelli dei competitor è necessario valutare la posizione
dell’impresa rispetto ai concorrenti con riferimento a:

Ciascun Key Success Factor

Situazione aggregata
La valutazione della forza competitiva consente al management di capire
se l’impresa è competitivamente più debole o più forte dei sui principali
competitor
4. POSIZIONAMENTO COMPETITIVO RISPETTO AI COMPETITOR (2/2)

La valutazione della forza competitiva è un processo che si compone di 4
fasi:
1.
Compilazione di una lista di 6 – 10 KSF rilevanti nel settore di
appartenenza e attribuzione a ciascun fattore di un peso indicativo della
sua rilevanza relativa
2.
Stima delle prestazioni dell’impresa X e dei competitor per ciascun
fattore su scala quantitativa o qualitativa (assegnazione di un «voto»)
3.
Somma delle valutazioni di tutti i fattori per ottenere un valore
aggregato per cogni impresa
4.
Formulazione delle conclusioni e delle implicazioni sulla strategia
4. FRAMEWORK PER LA VALUTAZIONE DELLA FORZA COMPETITIVA
Impresa X
Punteggio
Competitor 1
Punteggio
Competitor 2
Punteggio
KSF
Peso
Voto
Qualità pdt
0,10
5
0,50
7
0,70
10
1,00
Tecnologia
0,05
2
0,10
10
0,50
5
0,25
Brand
Image
0,20
7
1,40
6
1,20
8
1,60
Rete
distributiva
0,15
10
1,50
5
0,75
6
0,90
Risorse
finanziarie
0,20
8
1,60
6
1,20
7
1,40
Posizione di
costo
0,10
7
0,70
Assistenza
clienti
0,05
2
0,10
Capacità di
produzione
0,15
7
1,05
3
0,45
6
0,90
Totale
1,00
48
6,95
54
6,05
53
6,75
(Voto x Peso)
Nota: L’elenco di KSF riportato non è esaustivo ma esemplificativo
Voto
(Voto x Peso)
Voto
(Voto x Peso)
L’impresa X risulta più forte dal punto di
0,80
3 basse
0,30
vista8competitivo
nonostante le
performance nella maggior parte dei KSF
perché9 ha performance
0,45 eccellenti
8 nei KSF 0,40
che più contano nel settore
5. IDENTIFICAZIONE DELLE TEMATICHE E DEI PROBLEMI
STRATEGICI PRIORITARI

L’ultima fase del processo di analisi consiste nel focalizzare l’attenzione sulle
problematiche strategiche e sviluppare una lista di priorità allo scopo di
effettuare una pianificazione strategica che guidi il management nella ricerca
del miglioramento della performance e delle prospettive commerciali
dell’impresa

Una strategia efficace infatti deve tener conto di tutti i problemi e gli ostacoli
che l’impresa potrebbe trovarsi a fronteggiare negli anni a venire. Se questi
sono marginali per il successo dell’impresa, allora la strategia corrente non
subirà modifiche radicali. In caso contrario l’elaborazione di una scelta
strategica diversa più consapevole assume carattere prioritario
Scarica

Lezione 2 - Dipartimento di Studi Aziendali e Giusprivatistici