Responsabilità sociale
e PMI
LABORATORIO SULLA RESPONSABILITA’
SOCIALE DELLE IMPRESE: PMI E BEST
PRACTICES
Seminario per l’attribuzione di crediti formativi
Prof. Mara Del Baldo
Urbino, 29-30 gennaio 2008
La RSI nelle Piccole Medie Imprese (PMI)
PMI: un ruolo di primo piano nell’economia europea

Le PMI operanti nei paesi membri dell’Unione Europea sono
circa 18 milioni, ossia il 99,8% del totale delle imprese esistenti.
 Le PMI costituiscono il 66% della forza lavoro e producono il 55%
del fatturato complessivo.
 Il 60-80% dei posti di lavoro creati tra il 1992 e il 1997 proviene da
PMI e imprese artigianali.
 L’occupazione femminile e giovanile a tempo parziale impiegata nelle
PMI è maggiore rispetto a quella delle grandi imprese.
Dati riferiti all’anno 2000
(Eurostat e Commissione europea)
2
Anche se la RSI è promossa prevalentemente da grandi società o dalle
Multinazionali essa riveste un’importanza per tutti i tipi di imprese e tutti i
settori di attività.
E’ fondamentale che sia applicata nell’ambito delle PMI, comprese le microimprese.
Anche se numerose PMI assumono già la loro RSI attraverso un impegno a
livello locale, occorre:
-una più intensa sensibilizzazione
- Un maggiore sostegno alla diffusione delle buone prassi
3
La RSI nelle Piccole Medie Imprese (PMI)
Caratteristiche delle PMI che agevolano l’assunzione di politiche di RSI:
- Riconoscibilità
Profondo radicamento nel contesto socioeconomico locale.
- Approcciabilità
Imprenditore facilmente identificabile e
raggiungibile direttamente.
- Enfasi sulla persona
Rapporti imprenditore-interlocutori
caratterizzati da ampio coinvolgimento
interpersonale. Ruolo centrale
dell’imprenditore nelle decisioni.
- Flessibilità
Facilità di adattamento ai cambiamenti
sociali e ambientali.
4
La RSI nelle Piccole Medie Imprese (PMI)
Principali ambiti di applicazione della RSI nelle PMI
•
GESTIONE DEI COLLABORATORI
attenzione alla qualità del
lavoro e all’ambiente di lavoro (flessibilità orario lavoro, formazione, trasparenza
nei rapporti contrattuali, sistema di premi e incentivi, informalità nei rapporti, uguaglianza,
ecc..).
•
COMUNITA’ LOCALI
interventi diretti a rispondere alle esigenze
e ai bisogni della comunità ospitante (ad es.: donazioni, sponsorizzazioni).
•
RAPPORTI CON FORNITORI E CLIENTI
trasparenza ed eticità
dei rapporti con gli stessi, attenzione alla salute e al benessere del
cliente (investire sull’immagine, creazione di rapporti fiduciari).
•
GESTIONE RISORSE/AMBIENTE
adozione di prassi rispettose
dell’ambiente (utilizzo di materie prime provenienti da fonti rinnovabili o prive di residui
inquinanti, uso di fonti energetiche alternative, riduzione emissioni inquinanti, ecc...).
5
La RSI nelle Piccole Medie Imprese (PMI)
I PROBLEMI
•
SCARSITA’ DELLE RISORSE
difficoltà nel reperimento di
risorse finanziarie e difficoltà nell’attrarre e/o trattenere i collaboratori
più competenti e capaci.
•
STRUTTURA ORGANIZZATIVA SEMPLICE
semplicità strutturale
non solo nelle dimensioni ridotte, ma anche nelle funzioni e
competenze presenti.
•
GESTIONE SPESSO ISTINTIVA, SPONTANEISTA
iniziative di RSI
hanno i caratteri dell’occasionalità, senza procedure di pianificazione e
programmazione.
•
MAGGIORE VULNERABILITA’ ECONOMICA
scarsa propensione
negli investimenti con ritorni nel medio-lungo termine.
6
La RSI nelle Piccole Medie Imprese (PMI)
Le proposte della Commissione Europea
 aiutare le PMI ad una migliore comprensione dell'impegno sociale ed




ambientale già posto in essere;
promuovere lo scambio e la diffusione delle best practices (ad esempio,
tramite pubblicazioni, librerie on-line di buone pratiche, ecc) identificate con
l’aiuto di studiosi, ricercatori e di organizzazioni rappresentative delle PMI o
anche associazioni dei consumatori;
facilitare lo sviluppo e la diffusione di strumenti di semplice utilizzo e adatti
alle esigenze delle PMI che intendano attuare o sviluppare ulteriormente
azioni socialmente responsabili su base volontaria;
attirare l’attenzione delle associazioni di categoria o di organismi d’aiuto e
assistenza, per consentire loro la partecipazione alle azioni di sostegno alle
iniziative di gestione responsabile in seno alle PMI;
facilitare la cooperazione tra le grandi imprese e le PMI nella gestione della
responsabilità sociale e ambientale (gestione della catena di
approvvigionamento, programmi di consulenza, ecc.).
7
L’impegno sociale nelle PMI italiane
• Ricerca realizzata da ISVI (Istituto per i Valori d’impresa) in collaborazione
con Doxa e conclusasi nel gennaio 2003.
• Metodo CATI (Computer Aided Telephone Interviews).
• Campione elaborato da Unioncamere e costituito da 427 PMI (secondo la
definizione della UE), suddivise tra quattro aree geografiche del territorio
italiano (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole), più un ulteriore campione
di 60 aziende di dimensione maggiore (251-500 dipendenti).
• Gli aspetti analizzati dalla ricerca:
- rapporti col personale;
- corporate governance;
- salute, sicurezza, ambiente;
- strumenti per comunicare la RSI;
- rapporti con la comunità;
- rapporti con clienti e fornitori;
- orientamento culturale verso la RSI;
8
L’impegno sociale nelle PMI italiane
PRINCIPALI RISULTATI EMERSI (1^ Parte)
» Lento ma progressivo incremento del numero di PMI impegnate in pratiche di RSI.
» L’attenzione alla RSI cresce all’aumentare delle dimensioni, ma in molte aree
d’intervento la distanza delle PMI rispetto alle più grandi è assai limitata.
» In generale i rapporti col personale sono ben presidiati dalle PMI e viene confermato un
loro profondo radicamento nel territorio.
» Vi sono tuttavia ampi spazi di miglioramento per le PMI relativi alle seguenti dimensioni:
relazioni interne (rapporti di lavoro, sistema di governance, ecc..), relazioni esterne
(rapporti con la comunità, controllo della supply chain, marketing sociale, ecc.), tematica
ambientale (risparmio energetico, riciclabilità, emissioni inquinanti, ecc.).
» I nuovi strumenti di comunicazione della RSI (codice, bilancio sociale, certificazione
sociale), prevalentemente adottati per volontà dei vertici aziendali, hanno una diffusione
tuttora limitata, ancorché in crescita.
» Tra imprese piccole e grandi le differenze riguardano più gli strumenti che i
9
comportamenti.
L’impegno sociale nelle PMI italiane
PRINCIPALI RISULTATI EMERSI (2^ Parte)
» Le PMI dell’area nord-orientale mostrano una maggiore sensibilità ai temi della
responsabilità sociale.
» Non si denotano sostanziali differenze di comportamento tra PMI del settore industriale e
quello dei servizi.
» I motivi di tipo etico continuano ad essere il principale fattore che spinge le imprese ad
essere socialmente responsabili, tuttavia si rafforza la consapevolezza dei benefici prodotti
dalla responsabilità sociale in termini di competitività.
» Gli ostacoli all’impegno sociale maggiormente percepiti dalle PMI sono soprattutto la
mancanza di tempo e l’impatto sui costi.
» Il decollo della RSI sembra dipendere dalla capacità di connettere/dimostrare la
convenienza economica dell’impegno sociale. Viene confermata quindi l’importanza di:
• politiche pubbliche che premino la RSI;
• ricerche tese a misurare la correlazione tra impegno sociale e performance economiche;
10
• favorire un adattamento degli strumenti di RSI alle esigenze/necessità delle PMI.
RICERCA MOLTENI – ISVI (Ricerca Unioncamere – ISVI)
I MODELLI DI ORIENTAMENTO SOCIALE DELLE IMPRESE SOCIALE
1.
2.
3.
4.
5.
LE IMPRESE COESIVE
LE IMPRESE MULTI-CERTIFICATE
LE IMPRESE CONSAPEVOLI
LE IMPRESE MOBILITABILI
LE IMPRESE SCETTICHE
11
1. LE IMPRESE COESIVE (11%)
Sono imprese che fanno della RSI un tratto caratteristico della propria
cultura
Adottano misure volte al coinvolgimento/valorizzazione del personale.
Dimensione: in prevalenza di medio-grande dimensione
Settori prevalenti: credito, assicurazione, servizi alla persona
Localizzazione: Nord-Est, Emilia Romagna, Toscana
Realizzano:
prodotti dotati di particolare valenza sociale
interventi nei confronti della comunità
iniziative a favore del commercio equo-solidale
coinvolgimento del personale in forme di volontariato negli orari di lavoro
elaborazione di documenti (bilancio sociale, codice etico)
Tali comportamenti alimentano il patrimonio di risorse intangibili
12
2. LE IMPRESE MULTI-CERTIFICATE (10-11%)
Sono imprese più interessate al rispetto delle forme procedurali, anche in vista
di un’intensa politica di comunicazione
Agiscono spesso secondo logiche di priorità
Dimensione prevalente: medio-grandi, ma anche varia
Settori: agroalimentare, manifatturiero, trasporti
Realizzano:
-adozione di procedure e rispetto di standard di gestione
-certificazioni
-richieste di certificazione a clienti e fornitori
-attenzione ai programmi di tutela ambientale
13
3. LE IMPRESE CONSAPEVOLI (9%)
Sono aziende che hanno una conoscenza completa degli strumenti
e delle prassi di RSI, ma non fanno seguire un’azione altrettanto intensa
Attivano uno spettro meno ampio di interventi rivolti agli stakeholder e
Ricorrono meno alla certificazione
Da un lato c’è una minore cultura e sensibilità alla RSI
Dall’altro il settore di appartenenza “chiede meno”
Dimensioni prevalenti: medie
Settore: ICT
14
4. LE IMPRESE MOBILITABILI (54%)
Sono imprese che assumono una posizione passiva nei confronti della RSI (bassa
intensità di CSR)
Dimensioni: per lo più piccole e piccolissime (l’area più vasta)
I programmi sono attuati in modo non sistematico e informale anche per le limitate
Risorse limitate; prevale l’informalità
Atteggiamento non diffidente nei confronti di eventuali forme di incentivazione della
CSR
Importante la spinta proveniente dal contesto esterno per un’evoluzione dei loro
comportamenti in chiave sociale
5. LE IMPRESE SCETTICHE (15%)
Sono imprese che conoscono assai poco i temi della CSR, attuano in misura limitata
interventi volontari.
Sono diffidenti verso ogni azione tesa a diffondere i temi della CSR
Settori: tutti
15
PMI della provincia di Pesaro Urbino
e RSI: un’indagine esplorativa
 Campione di 20 imprese selezionate in collaborazione con Assindustria di
Pesaro.
 Criteri di selezione: aziende di piccola e media dimensione.
 Indagine effettuata tramite questionario a risposta chiusa (multiple choice),
formulato ispirandosi alla tipologia Minnesota test utilizzato dalle FF. AA.
 Area oggetto di indagine: distretto industriale della provincia di Pesaro Urbino.
 Periodo di riferimento: giugno e luglio 2004.
 OBIETTIVO: verificare la conoscenza del concetto di RSI e il livello di
coinvolgimento in pratiche di responsabilità sociale nelle imprese dislocate
nell’area di riferimento.
16
PMI della provincia di Pesaro Urbino
e RSI: un’indagine esplorativa
I NUMERI DEL CAMPIONE
Composizione del
CATEGORIA
N° DIPENDENTI
FATTURATO
Microimprese
Inferiori a 10
/
3
Piccole imprese
Da 10 a 49
7 milioni di euro
7
Medie imprese
Da 50 a 249
40 milioni di euro
5
Imprese rifiutatesi a collaborare…………………………………….
campione
5
15 su 20 (75%)
5 su 20 (25%)
Suddivisione del campione per settore produttivo delle 15 imprese
• Metalmeccanico
• Industria del mobile
• Artigianato
• Industria chimica
5
3
2
1
imprese
imprese
imprese
impresa
• Minerario
1 impresa
• Moda
“
• Stampe, grafiche, edit.
“
• Industria navale
“
17
PMI della provincia di Pesaro Urbino
e RSI: un’indagine esplorativa
LO STATO DI CONOSCENZA SULLA RSI
• Il 67% del campione dichiara di conoscere il concetto di RSI.
• Solamente il 30% è a conoscenza dell’esistenza del LIBRO VERDE della Comunità
Europea (principale fonte di informazione: Associazioni di categoria).
• Coinvolgimento in RSI giudicato positivamente nel complesso: opportunità per
migliorare la gestione delle risorse (53%), opportunità per una maggiore visibilità
(40%).
• Solo 2 casi (su 15) di imprese a conoscenza di altre realtà produttive impegnate in
attività di RSI.
18
PMI della provincia di Pesaro Urbino
e RSI: un’indagine esplorativa
L’IMPEGNO IN AZIONI E STRUMENTI DI RSI
• Le imprese impegnate in politiche di RSI sono ancora in minoranza: 6 casi sul
campione di 15.
• La dimensione influisce su tale fenomeno: 5 dei suddetti 6 casi sono stati riscontrati
in imprese con organico superiore alle 50 unità.
• Impegno in prima persona del proprietario nella totalità dei casi (riluttanza verso
consulenza).
• Obiettivi ricercati: migliori relazioni con la comunità e le istituzioni (27%),
miglioramento dell’immagine e della reputazione (28%).
• Politiche di RSI: nessuna ripercussione in materia di reperimento di finanziamenti, di
risorse umane e nei rapporti con clienti/fornitori, ma notevole contributo al
consolidamento della cultura aziendale.
• Scarso il ricorso a strumenti di comunicazione della RSI. Tra le 6 imprese
socialmente responsabili si rilevano: 2 casi di codice etico, 1 di certificazione sociale
e ben 3 casi di nessun strumento utilizzato.
19
PMI della provincia di Pesaro Urbino
e RSI: un’indagine esplorativa
L’IMPEGNO IN AZIONI E STRUMENTI DI RSI
Il bilancio sociale
PMI e bilancio sociale, le ragioni di un rapporto difficile:
• Mancanza di chiarezza circa le modalità operative…………...………..38%
• Eccessivo dispendio di risorse richiesto……………………...…….…..33%
• Difficoltà organizzative………………………………...……………....21%
• Rischio di esporsi troppo al pubblico….………………………...………4%
• Altro………………………………………………………….…………. 4%
PMI e bilancio sociale, le opinioni sull’utilità:
• Strumento utile, ma sostituibile con altri (certific., codici condotta)......60%
• Strumento dalle elevate potenzialità strategico-comunicative….…........33%
• Documento superfluo...………………………………………...……..….7%
20
PMI della provincia di Pesaro Urbino
e RSI: un’indagine esplorativa
L’IMPEGNO IN AZIONI E STRUMENTI DI RSI
Gli ostacoli
I punti di forza
I maggiori ostacoli alla RSI per le PMI
mancanza di
appoggio
istituzionale
15%
esistenza di altre
priorità
6%
mancanza di
competenze
professionali
23%
resistenze
culturali
11%
mancanza di
tempo
11%
risorse
finanziarie
limitate
20%
scetticismo sui
risultati
14%
PMI e le caratteristiche che agevolano la RSI
radicamento nel
contesto locale
socioeconomico
32%
flessibilità delle
decisioni e
scelte operativostrategiche
14%
altro
5%
approccio
relazionale
verso gli
interlocutori
esterni
14%
conoscenze
interpersonali
interne ed
esterne
35%
21
PMI della provincia di Pesaro Urbino
e RSI: un’indagine esplorativa
L’IMPEGNO IN AZIONI E STRUMENTI DI RSI
Le iniziative sociali
Iniziative sociali realizzate abitualmente dalle PMI
Casi di iniziative
N.
N. imprese Casi di RSI sociali riscontrati
(donazioni,
dipendenti del campione dichiarati
sostegno di
progetti a favore
di studenti
14%
gite, tornei per
dipendenti
3%
nessuna
5%
sponsorizzazioni)
sponsorizzazione
di squadre
sportive
21%
sponsorizzazione
di manifestrazioni,
sagre, ecc…
21%
donazioni di vario
genere
22%
programmi di
formazione
professionale
complementare
14%
Sotto i 10
3
-
2
Da 10 a 49
7
2
6
Da 50 a 249
5
4
5
TOTALE
15
6
13
22
PMI della provincia di Pesaro Urbino
e RSI: un’indagine esplorativa
L’IMPEGNO IN AZIONI E STRUMENTI DI RSI
PM I: maggiore coinvolgimento in RSI in caso di
incentivi da parte dell'ente pubblico?
40%
60%
si
no
non so
• Richiesta di incentivi da parte dell’ente pubblico per favorire un maggiore impegno
in RSI. In particolare:
.
vantaggi fiscali (46%),
concessione di finanziamenti agevolati (33%),
priorità in bandi e appalti (13%),
promozione di collaborazioni tra imprese (8%).
23
PMI della provincia di Ascoli Piceno
e RSI: un’indagine esplorativa
• 25 aziende
Composizione del campione per settore di appartenenza
delle imprese intervistate
Trasporti e
Logistica 8%
Sanità Privata
8%
Accessoristi
4%
Alimentare
12%
Metalmeccanico
21%
Legno
4%
Calzature
36%
Edilizia
4%
Chimica, gomma,
plastica 4%
24
La conoscenza del concetto di responsabilità sociale
d'impresa
Non la conosce
28%
La conosce
72%
25
Modalità di diffusione del concetto di RSI
Clienti
17%
Fornitori
11%
Concorrenti
6%
Banche e istituti finanziari
28%
Associazioni di categoria
39%
Istituzioni
28%
Università e centri di ricerca
33%
Riviste, letture, tesi
22%
Media
Internet
6%
17%
26
Interlocutori e strumenti di conoscenza della RSI
17%
Internet
6%
Media
22%
Riviste/letture/tesi
33%
Università e centri di ricerca
28%
Istituzioni
39%
Associazioni di categoria
28%
Banche e istituti finanziari
6%
Concorrenti
11%
Fornitori
17%
Clienti
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
27
L'orientamento in pratiche ed azioni di responsabilità sociale
44%
Un'opportunità per contribuire
alla costruzione dell'ambiente
socio-economico
Un'opportunità per migliorare
immagine e reputazione
40%
Un'opportunità per gestire
meglio le risorse
40%
Un aspetto trascurabile
0%
8%
Un costo aggiuntivo
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
45%
28
L’importanza del settore di appartenenza, delle
dimensioni aziendali e dell’orientamento
dell’imprenditore nell’adozione di pratiche
socialmente responsabili
Ritiene che l'adozione di pratiche e strumenti di
responsabilità sociale d'impresa dipenda:
N. Imprese
%
Dal settore di appartenenza
e dal tipo di attività svolta
9
27%
Dalle dimensioni
9
27%
Dall'orientamento innato
dell'imprenditore e/o del
management verso la
gestione responsabile
15
46%
Totale frequenze
33
100%
dell'impresa
29
L'impegno in azioni e strumenti
di responsabilità sociale
L'impegno in azioni e strumenti di responsabilità sociale
N. Imprese
%
Imprese che adottano
pratiche di RSI
10
40%
Imprese che non
adottano pratiche di RSI
15
60%
Totale
25
100%
30
Opinioni in merito al bilancio
sociale
N. Imprese
%
E' un documento superfluo
rispetto ad altri che già l'impresa
deve produrre
0
0
E' uno strumento che possiede
elevate potenzialità per
comunicare la strategia
dell'impresa e che completa le
informazioni fornite tramite il
16
64%
9
36%
25
100%
bilancio ufficiale
E' un documento utile ma
sostituibile con altri di pari
efficacia
Totale
31
Motivazioni che hanno portato all'adozione
di pratiche di RSI
Motivazioni
Ordine di priorità
%
Priorità alta
Priorità media
Miglioramento immagine e reputazione
75%
13%
13%
Miglioramento rapporti con clienti e/o fornitori
40%
40%
20%
Miglioramento relazioni con istituzioni e
comunità
50%
25%
25%
Miglioramento relazioni con finanziatori
0
0
0
Miglioramento relazioni con il personale
0
50%
50%
Possibilità di sviluppare nuove strategie
0
80%
20%
Necessità di tenere il passo con la concorrenza
0
0
0
Sollecitazione da parte degli stakeholder
0
0
0
Totale imprese
Priorità
bassa
32
Motivazioni che hanno portato
all'adozione di pratiche di RSI
M otiv azioni che hanno portato all'adozione di pratiche di RSI
pe r ordine di priorità
Sollecitazione da parte degli
stakeholder
Necessità di tenere il passo
con la concorrenza
Possibilità di sviluppare
nuove strategie
Miglioramento relazioni con
il personale
Miglioramento relazioni con
f inanziatori
Miglioramento relazioni con
istituzioni e comunità
Miglioramento rapporti con
clienti e/o f ornitori
Miglioramento immagine e
reputazione
0%
10%
20%
Priorità alta
30%
40%
Priorità m edia
50%
60%
70%
Priorità bas s a
80%
90%
100%
33
Effetti sul rapporto con la clientela
Aumento delle vendite e nuovi
clienti
Fidelizzazione della clientela
Decremento delle vendite
Nessuna variazione
Totale imprese
40%
60%
0
20%
10
Effetti sul rapporto con i fornitori
La qualità delle forniture è migliore
La qualità della relazione con i
fornitori e l'affidabilità è migliore
Nessuna variazione
Totale imprese
20%
50%
30%
10
34
Effetti sulla gestione delle risorse umane
E’ migliorato il clima sociale
60%
E’ aumentata la produttività
10%
Si è rafforzata la cultura aziendale
e il senso di appartenenza
90%
Sono aumentati i conflitti e le
tensioni interne
0
Nessuna variazione
0
Totale imprese
10
35
Principali ambiti di applicazione de lla RSI
pe r ordine di priorità
Attenzione alla qualità dei processi produttivi, alle
materie prime, alle caratteristiche del prodotto
Rispetto e miglioramento delle condizioni di lavoro
Tutela delle diverse categorie di lavoratori
Attenzione al risparmio/riciclo di f onti energetiche
Valorizzazione dell'ambiente socio-economico
Iniziative di utilità generale
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
Priorità alta
Priorità m edia
Priorità bas s a
36
Le iniziative di RSI
Sostegno di progetti
culturali
14%
Sponsorizzazione di
squadre sportive
16%
Sponsorizzazione di
manifestazioni
culturali ecc..
21%
Sostegno di progetti a
favore di studenti
14%
Partecipazione a
programmi di ricerca
5%
Organizzazione di
gite, tornei ecc.. per
dipendenti
5%
Donazioni di vario
genere
14%
Partecipazione a
programmi di
formazione
professionale
complementare
11%
37
L'utilizzo degli strumenti di comunicazione della RSI
Comunicazione
solo informale
27%
Bilancio sociale
13%
Codice etico
20%
Certificazioni (Iso,
SA8000, altro..)
33%
Bilancio
ambientale
7%
38
Gli strumenti di comunicazione della responsabilità sociale per
ordine di priorità
Comunicazione solo
informale
Certificazioni (Iso,
SA8000, ecc..)
Bilancio ambientale
Codice etico
Bilancio sociale
0%
10%
20%
Molto importante
30%
40%
50%
Abbaastanza importante
60%
70%
80%
Poco importante
90%
100%
39
Fattori che hanno ostacolato l'adozione di pratiche di RSI
Mancanza di un
appoggio
istituzionale
13%
Resistenze
culturali esterne
0%
Scetticismo
sull'utilità dei
risultati
5%
Mancanza di
risorse finanziarie
24%
Esistenza di altre
priorità
3%
Mancanza di
informazioni
11%
Mancanza di
risorse
professionali
18%
Resistenze
culturali interne
8%
Mancanza di tempo
18%
40
Possibili incentivi all'adozione di pratiche socialmente
responsabili: il parere degli intervistati
La promozione di accordi
collaborativi tra imprese
20%
Il fatto che la RSI diventi un
oblbigo per legge
40%
Previsione di finanziamenti
agevolati
33%
Riconoscimento di priorità
in bandi/appalti
13%
Previsione di vantaggi
fiscali
0%
93%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
41
PMI e RSI: riflessioni conclusive
» RSI: opportunità di rilevanza strategica pure per le PMI.
» PMI penalizzate da limitate risorse finanziare e risorse umane, ma avvantaggiate da
qualità specifiche che si conciliano con la RSI.
» PMI caratterizzate da un impegno sociale tanto concreto, quanto poco visibile o
inconsapevole (“RSI sommersa”).
» Politica di comunicazione del comportamento sociale carente, non efficace.
» Necessità di coinvolgere le PMI in un percorso a tappe:
• acquisizione consapevolezza del proprio potenziale;
• valorizzazione della cosiddetta RSI sommersa;
• sistematicità delle attività socialmente responsabili;
• creatività nella ricerca delle pratiche di RSI.
» Ruolo cruciale delle istituzioni e delle associazioni di categoria nel creare le
condizioni ideali per avviare le PMI nel suddetto percorso.
42
Ruolo dei giovani imprenditori
Farsi promotore di un cambiamento nella cultura d’impresa
attraverso iniziative di vario genere atte a diffondere nella prassi
gestionale quotidiana, le nuove concezioni del capitalismo
coalizionale
43
Scarica

Responsabilità sociale e PMI