LE TEORIE DEL RIFLESSO
IL SIGNIFICATO CULTURALE
Il significato culturale è la capacità di un oggetto di
suggerire o di indicare qualcos’altro.
Il significato culturale è condiviso dai membri della
comunità che contraddistingue l’oggetto culturale.
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Peruzzi - Sociologia della cultura 2
DENOTAZIONE E CONNOTAZIONE
Significato semplice: significato descrittivo di un
segno
> Denotazione
Significato complesso: i sensi figurati legati al segno
> Connotazione
SOCIOLOGIA DELLA CULTURA E
SIGNIFICATO
La cultura è fatta di significati complessi
incorporati in simboli.
La sociologia cerca i significati sociali, cioè i
significati espressi dai simboli e condivisi dalla
società.
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PERCHÉ ABBIAMO BISOGNO DEL
SIGNIFICATO?
Gli animali sono orientati nella conoscenza e nell’azione dalla
genetica alla base dell’istinto.
Gli esseri umani alla nascita sono psicologicamente incompleti.
Devono imparare a vivere. L’apprendimento è il processo sociale di
interazione e socializzazione con il quale si trasmette la cultura. La
cultura umana compensa l’incompletezza genetica.
La cultura fornisce all’uomo significati e ordine. È il baluardo contro
il caos degli eventi, un argine alla paura.
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3. LE DOMANDE DELLE TEORIE DEL
RIFLESSO
Che relazione c’è tra la struttura sociale e la cultura?
Dove e come si produce il significato?
TEORIE DEL RIFLESSO
L’assunto delle teorie del riflesso: la cultura è lo specchio della
realtà sociale (origini nella filosofia platonica e aristotelica).
Lo studioso cerca un rapporto diretto, di corrispondenza biunivoca,
tra cultura e società.
Alle teorie del riflesso si richiamano le teorie di alcuni dei principali
sociologi e correnti sociologiche del Novecento:
Marx
Weber
Funzionalismo
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Platone
forma, idea pura – apparenza, concretizzazione materiale di idea
– arte, espressione simbolica di idea
La cultura riflette la società, ma è un riflesso “meno reale” della
realtà.
Aristotele
L’arte imità le verità universali, quindi è “più profonda” della realtà.
È la radice del pensiero dell’arte come perfezione.
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KARL MARX (1818-1883)

Per la sociologia della
cultura Marx è
importante perchè la sua
teoria si iscrive nel filone
delle teorie del riflesso (tra
cui anche quella
funzionalista): la cultura è
riflesso del mondo sociale.
Per Marx la cultura è
“sovrastruttura”, ovvero è
il riflesso della struttura
dei rapporti di produzione.
TEORIA MARXIANA
Il materialismo storico di Karl Marx: la cultura, la
religione, l’arte, le idee, le leggi sono il prodotto
della realtà materiale. Il rapporto di causalità va
dalla terra al cielo.
 Le idee dominanti in una società sono le idee
della classe dominante
Lo studioso della cultura deve cercare le origini
sociali dei valori e dello spirito culturale nelle basi
materiali, e soprattutto nelle contraddizioni di
classe.
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LA FRECCIA DEL RIFLESSO PER MARX
“Dalla terra al cielo”, ovvero dalla struttura sociale alla cultura
DISTINZIONE “MARXISTA” E “MARXIANO”
Marxiano: relativo a Marx
 Marxista: che sostiene la linea di azione politica
delle teorie di Marx

 Uno studioso marxiano è quindi una persona che
studia l’opera di Marx a prescindere dal fatto che
sposi la sua linea di azione politica. Un marxista
è invece una persona che sostiene la linea politica
nata dalle teorie di Marx.
LE MANCATE PREVISIONI DI MARX E LA
TESI DELL’EGEMONIA CULTURALE


La rivoluzione e la presa di potere della classe
operaia non si verifica nei paesi più
industrializzati, come predetto da Marx.
L'egemonia culturale è un concetto sviluppato da
Gramsci che spiega la mancata rivoluzione
attraverso il dominio culturale. La classe
dominante è stata in grado di imporre alle classi
subordinate i propri punti di vista, le proprie idee
fino alla loro interiorizzazione.
LA SCUOLA DI FRANCOFORTE
La Scuola di Francoforte si ispira alla visione di Marx e
influenza fortemente la sociologia europea nella visione
della cultura e dei media.
Vede la cultura di massa alla base della distrazione e
impotenza delle masse nelle società moderne.
Gli studiosi si concentrano sull’analisi del testo come
veicolo dell’ideologia dominante. Es. Lowenthal (1944)
analizza le biografie di americani famosi sulle riviste
popolari a inizio secolo e negli anni ’40 scoprendo che
alle figure di successo nel campo delle diverse professioni
erano subentrati con gli anni le star del cinema.
ESERCIZIO: “EXTREME MAKEOVER –HOME EDITION”
VISTO ATTRAVERSO LA TEORIA DI MARX
APORIE DELL’IMPOSTAZIONE MARXISTA
Scientificità del pensiero di Marx: se la cultura è
sovrastruttura, quindi condizionata dalla base
materiale, perché il pensiero di Marx dovrebbe
sfuggire da questo condizionamento?
 Se il cambiamento parte da base materiale
perché allora Marx sviluppa un pensiero che
dovrebbe incidere nella società?

TEORIE FUNZIONALISTE/1
Il funzionalismo nasce negli anni trenta ad opera di etnologi e
antropologi. Si basa sull’analogia tra parti del corpo umano e parti di
una società.
Il modello funzionalista poggia sull’idea di una armonia tra cultura
e società. Le società umane per sopravvivere e
conservarsi
esprimono dei bisogni, e le istituzioni sociali nascono per soddisfare
questi bisogni.
La cultura ricopre delle funzioni sociali, perciò la cultura riflette la
società rispondendo ai suoi bisogni.
TEORIE FUNZIONALISTE/2

Anche per i funzionalisti l’influenza è del mondo
sociale sugli oggetti culturali, ma in base alla
rispondenza ai bisogni del primo e non – come per
Marx – per un riflesso dei rapporti di produzione.
ESERCIZIO: “EXTREME MAKEOVER –HOME
EDITION” CON UNO SGUARDO FUNZIONALISTA
MARXISMO VS. FUNZIONALISMO


Il marxismo è incentrato sul cambiamento e sul
conflitto, visto come motore dell’evoluzione
umana
Il funzionalismo si focalizza sulla stabilità,
sull’armonia. I conflitti sono visti come
“disfunzionali” al buon funzionamento del
sistema.
APORIE DELL’APPROCCIO FUNZIONALISTA
ALLA CULTURA
Perché si sviluppano forme culturali diverse per
soddisfare gli stessi bisogni oppure forme uguali
rispondono a bisogni diversi (equivalenza
funzionale della cultura)?
 Perché permangono alcune forme culturali anche
al venire meno della loro funzione originaria
(ritardo culturale)?
 Insufficiente spiegazione del cambiamento

WEBER (1864-1920)

Per la sociologia della cultura
Weber è importante perché ribalta
l’impostazione della teoria del
riflesso marxiana e funzionalista
(ovvero che la cultura è riflesso del
mondo sociale) dicendo che è
piuttosto il mondo sociale che può
essere riflesso della cultura (come
succede
alla
nascita
del
capitalismo, riflesso della cultura
protestante).
L’etica protestante e lo spirito del capitalismo (1904-05)
LA CULTURA COME SCAMBIO FERROVIARIO: IL PUNTO DI VISTA
DI WEBER
“Sono gli interessi […] e non le
idee,
a
dominare
immediatamente
l’agire
dell’uomo. Ma le concezioni del
mondo, create dalle idee, hanno
spesso determinato – come chi
aziona uno scambio ferroviario –
i binari lungo i quali la dinamica
degli interessi ha mosso tale
attività” (Weber, 1920).
Foto tratta da http://briciolediluna.splinder.com/archive/2005-06
Weber
critica
l’impostazione
marxista e riconosce invece la
duplice direzione del rapporto di
causalità tra cultura e società.
Nella sua ricerca si dedica però,
in
particolare,
allo
studio
dell’influenza della cultura sulla
società.
COME NASCE LO SPIRITO DEL CAPITALISMO?/1



L’Occidente è l’unica cultura ad aver sviluppato scienze e arti
specializzate, burocrazia e soprattutto il capitalismo, ossia la
tendenza al “guadagno sempre rinnovato”.
Il capitalista lavora incessantemente per fare profitti,
spingendosi molto oltre i propri bisogni.
Questo tipo di atteggiamento e di etica del lavoro è più diffuso
nei paesi protestanti del Nord Europa piuttosto che nei paesi
cattolici.
COME NASCE LO SPIRITO DEL CAPITALISMO?/2
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Il calvinismo introduce la dottrina della predestinazione,
secondo la quale Dio per suo imperscrutabile volere ha già
deciso di salvare alcuni e condannare altri.
La predestinazione poteva condurre al fatalismo. Invece porta
ad un atteggiamento di attivismo economico per il problema
della “certitudo salutis”. I singoli cercano nel successo
economico la prova della salvezza.
Si tratta quindi di una vocazione religiosa al lavoro,
impregnata di valori come onestà, affidabilità e austerità  i
guadagni sono quasi totalmente reinvestiti nell’attività
economica.
LA FRECCIA DEL RIFLESSO PER WEBER
Weber riconosce la duplice direzione del rapporto di causalità tra
cultura e società. Nella sua ricerca si dedica però, in particolare, allo
studio dell’influenza della cultura sulla società, anche in
contrapposizione alla concezione materialistica di Marx.
DANIEL BELL SVILUPPA LA TESI DI
WEBER PARLANDO DI EDONISMO

Secondo Bell ed altri autori il capitalismo ascetico
delle origini si sarebbe evoluto in un capitalismo
edonista basato sul consumo e non più sull’etica
del lavoro
 Società dei consumi
ESERCIZIO: “EXTREME MAKEOVER –HOME EDITION”
VISTO ATTRAVERSO LA TEORIA DI WEBER
Tre esempi di oggetti culturali spiegati
bene dalle tre teorie del riflesso
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Moda (Marx): l’alta moda, pur essendo estranea alla cultura
popolare, viene promossa dai media (controllati dalle élite)
attirando l’attenzione delle masse che finiscono per interessarsi a
un tipo di consumo proprio della classe dominante, per
considerare importante questo ambito e per orientare anche i loro
consumi su di esso.
Fede nuziale (funzionalismo): la fede nuziale ha la funzione di
rendere manifesta la condizione di coniugato in modo da
preservare l’unione degli sposi da intrusioni esterne e quindi
l’unione della famiglia.
Fondamentalismo islamico (Weber): questa idea, concezione
del mondo propria di una minoranza impatta sulle società
occidentali nel momento in cui – grazie ai processi di
globalizzazione – viene a contatto con i popoli del medio-oriente,
con conseguenze sul modo in cui gli occidentali vedono sé stessi
(es. reazioni identitarie legate alla tradizione cristiana oppure
movimenti pacifisti)
ESEMPI 2012-13
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Marx: turismo d’elite
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Funzionalismo: burka
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Weber: religione cattolica
4. I LIMITI DELLE TEORIE DEL RIFLESSO
Le teorie del riflesso sono utili per rivelare parallelismi
significativi tra oggetti culturali e mondo sociale.
Esse d’altronde sottovalutano il ruolo dell’azione umana.
Che ruolo hanno i creatori della cultura? E i ricevitori
sono solo passivi o hanno anch’essi un ruolo?
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2. teorie del riflesso - Dipartimento di Sociologia