Matematiche elementari da un punto di vista superiore 2° anno 2009-2010 Prof. Giovanni Lariccia Intervista alla maestra Anna Fontolan Gruppo di studio: Cianca Giovanna - Pietra Maddalena Zanelli Livia - Zorzella Nora •Ci racconti il suo percorso personale nel rapporto con la Matematica Non mi piaceva la matematica da piccola, alle medie e al liceo non la capivo, preferivo le materie umanistiche. Mi sono appassionata insegnandola. La insegno con passione da un po’ di anni: 25 circa •Quanto ritiene importante l'apprendimento della Matematica? Lo ritengo molto importante tanto quanto l’italiano. La matematica è un altro linguaggio, utilizza conoscenze trasversali come la logica e i connettivi logici grazie ai quali è possibile mettere in relazione acquisizioni pregresse. Secondo me completa la personalità. •Quale preparazione ha seguito? Diploma, corsi di aggiornamento, letture, tanta pratica, imparo molto dagli errori commessi da me stessa e da quelli ricorrenti dei miei alunni. •Fa parte di una rete? No. •Segue gruppi a distanza? No, visito siti e blog di altre insegnanti. •Quanti e quali libri ha letto di divulgazione matematica? “Il mago dei numeri”, di H.M. Enzerberger, libri di didattica, alcuni sulla discalculia., alcuni siti, fra cui quello molto bello della Regione Trentino (www.iprase.tn.it/, ndr). •Quali metodi conosce e predilige? Didattica manipolativa e ludica, tutto ciò che può suscitare un problema per andare insieme ai miei alunni alla ricerca di possibili soluzioni scientifiche. Utilizzo canzonette e filastrocche, rappresentazioni del possibile prese da tematiche quotidiane. Mantengo sempre questo principio, come base, ma non insegno mai nello stesso modo, cambio metodo a ogni ciclo, altrimenti mi annoio e poi perché i bambini cambiano. I tempi d’attenzione dei miei alunni, con il passare degli anni diventano sempre più brevi e quindi mi devo adeguare a loro. •Esiste un laboratorio di Matematica, materiali strutturati? Teoricamente esiste un laboratorio di matematica e scienze, ma è in disuso. In aula di informatica utilizzo programmi per apprendere la matematica: ppt, word, excel, paint, giochi interattivi di matematica on-line, programmi su cd. Si utilizzano materiali strutturati come: blocchi logici, regoli… BLOCCHI LOGICI REGOLI Altri esempi di materiali strutturati SOLDI DI CARTA E MONETE FRAZIONI POLIGONI IN LEGNO •Descriva i libri, le schede di lavoro, i cartelloni che usa. I libri: li scrivo io. Li uso come punto di partenza della lezione, ma poi scopriamo insieme le regole e i bambini inventano loro la matematica Preferisco far lavorare i ragazzi molto sul quaderno: uso le schede di lavoro solo come riempitivo, a chiusura di un lavoro. Una didattica per parole chiave e per domande-risposte: il bambino parte dai concetti base di un argomento e li applica in modo attivo ragionando su foto e disegni. Così impara "facendo", da solo e in gruppo. - Il metodo di studio: Imparo a studiare; io storico, io geografo, io scienziato, io matematico: per ogni disciplina, pagine operative per apprendere come lavorano gli storici, i geografi, gli scienziati, i matematici. In specifico nel testo: LA MATEMATICA Le spiegazioni sono sempre accompagnate da un'esemplificazione che facilita l'apprendimento attivo del bambino e lo prepara allo svolgimento degli esercizi. Le dimostrazioni di Io matematico contribuiscono ulteriormente alla chiarezza espositiva. I cartelloni vengono fatti in piccoli gruppi: i bambini cercano le parole che hanno tra loro un nesso, poi tracciano i collegamenti. MODELLO DI CARTELLONE •Descriva i suoi sistemi di valutazione delle abilità matematiche degli alunni o di diagnosi precoce dei fenomeni di deficit, di riconoscimento dei ragazzi dotati ecc. E’ un dilemma! Generalmente in I, II, III si valuta l’impegno, da dove sono partiti considerando il loro personale retroterra. Dalla III in poi il programma si complica e allora viene richiesta maggiore capacità di astrazione. Non esistono criteri assoluti e oggettivi nel correggere in matematica. Il problema grave si riconosce dal primo giorno della prima elementare, dopo la certificazione si seguono le indicazioni metodologiche dello specialista; il bambino può usare, per esempio, la calcolatrice o il portatile. Inoltre è presente a scuola con cadenza settimanale uno psicologo che si occupa degli aspetti cognitivi, soprattutto come sostegno alle famiglie.