La gestione
La gestione è l’insieme delle operazioni svolte dalle persone
presenti in azienda per ottenere e vendere beni e/o servizi.
Nell’aspetto oggettivo, e con riferimento alla gestione
ordinaria, si possono distinguere 5 tipologie di operazioni
economiche fondamentali:
Finanziamenti
Investimenti
Trasformazioni
Disinvestimenti
Rimborsi o Remunerazioni
Finanziamenti
Permettono all’azienda di avere a disposizione MEZZI MONETARI
a titolo di
CAPITALE PROPRIO O SOCIALE
debito dell’azienda
verso l’imprenditore
o i soci
CAPITALE DI TERZI
debito dell’azienda
verso terzi
DEBITI DI FINANZIAMENTO
Investimenti
Permettono all’azienda di acquisire i FATTORI PRODUTTIVI e FINANZIARI
In particolare
FATTORI A
FECONDITA’ SEMPLICE
ES. MATERIE PRIME
FATTORI A
FECONDITA’ RIPETUTA
ES. IMPIANTI
MODALITA’
Sono effettuati con
MEZZI MONETARI
Se si paga il fornitore per
CONTANTI
DEBITI VERSO FORNITORI
Se si paga il fornitore
successivamente all’acquisto
DEBITI DI FUNZIONAMENTO
FATTORI
FINANZIARI
ES. PARTECIPAZIONI,
CREDITI DI FINANZIAMENTO
Trasformazioni
Permettono all’azienda di trasformare i FATTORI PRODUTTIVI
(INPUT) in PRODOTTI FINITI O SERVIZI VENDUTI (OUTPUT)
Sono operazioni di gestione interna che non si traducono in flussi
monetari o economici con i terzi.
Sono tuttavia operazioni economiche in quanto, a seconda dei rendimenti dei
FATTORI PRODUTTIVI trasformati, incidono sul costo dei PRODOTTI
FINITI.
Disinvestimenti
Avvengono con la cessione dei
PRODOTTI O SERVIZI ottenuti
o con l’incasso di
crediti di finanziamento
MODALITA’
Sono effettuati con
MEZZI MONETARI
CREDITI CONCESSI AI CLIENTI
Se il cliente paga
in CONTANTI
Se il cliente paga successivamente
alla cessione
CREDITI DI FUNZIONAMENTO
Rimborsi o remunerazioni
Sono effettuati con i MEZZI MONETARI messi a disposizione con
le operazioni di disinvestimento
REMUNERAZIONE
DEI SOCI
Con dividendi
DEI FORNITORI DI CAPITALE DI TERZI
Con interessi
RIMBORSO
DEI SOCI
Sotto forma di capitale sociale esuberante
DEI FORNITORI DI CAPITALE DI TERZI
Mutui
CICLO DI GESTIONE
Entrate mezzi
monetari e simili
Finanziamenti
Entrate mezzi
monetari e simili
Investimenti
Uscite mezzi
monetari e simili
Trasformazioni
Disinvestimenti
Rimborsi o
Remunerazioni
Uscite mezzi
monetari e simili
CICLO DI GESTIONE
PROBLEMI
- Non si riesce a collegare un CICLO di OPERAZIONI
FONDAMENTALI (Fin./Inv./Dis./Rim. o Rem.) ad ogni
singolo fenomeno (business, prodotto, impianto).
- Nella vita dell’azienda vi sono MOLTEPLICI CICLI
tra di loro interconnessi e accavallati.
Occorre allora gestire GLOBALMENTE i FINANZIAMENTI
e i DISINVESTIMENTI con cui far fronte alla GLOBALITA’
degli INVESTIMENTI e dei RIMBORSI/REMUNERAZIONI.
La gestione
Per una MIGLIORE GESTIONE occorre tuttavia CAPIRE e
SEMPLIFICARE i COMPLESSI fenomeni aziendali,
raggruppando le più significative operazioni economiche.
E’ allora utile analizzare i PROCESSI PRODUTTIVI.
La gestione: aspetto reddituale e monetario
Un modo utile per analizzare l’aspetto REDDITUALE e MONETARIO
passa attraverso l’osservazione del processo produttivo.
I processi produttivi sono un insieme di processi di operazioni, diversi
tra di loro, ma concatenati e coordinati al fine di ottenere la produzione
e la vendita di beni e servizi.
In un’impresa industriale il processo produttivo deriva dal
concatenamento dei seguenti processi:
Processo di
operazioni di
acquisto
Processo di
operazioni di
trasformazione
Processo di
operazioni di
vendita
I CICLI del PROCESSO PRODUTTIVO
Del processo produttivo possiamo individuare tre cicli:
- Ciclo tecnico
- Ciclo reddituale
- Ciclo monetario
I cicli del processo produttivo
Ciclo tecnico
Inizia con il prelievo da magazzino delle materie prime e
termina con il versamento dei prodotti a magazzino
prodotti finiti. Tale ciclo corrisponde anche alla durata
del processo di trasformazione (tempo di lavorazione o
fabbricazione).
Ciclo reddituale
Inizia con il processo di acquisto (sostenimento di costi)
e termina con la data in cui si vendono i prodotti
(conseguimento di ricavi).
Ciclo monetario
Inizia con il momento in cui avviene il pagamento ai
fornitori e termina con il momento in cui avvengono
gli incassi dai clienti.
I cicli del processo produttivo
Ciclo monetario
Ciclo reddituale
Ciclo tecnico
tempo
Acquisizione dei Pagamento
Magazzino
fattori produttivi
Materie Prime
Magazzino
Prodotti Finiti
Vendita correlata
dei beni prodotti
PROCESSO DI TRASFORMAZIONE
Sostenimento dei
costi
Conseguimento
dei ricavi
Riscossione
I cicli del processo produttivo
Supponiamo che:
- l’1/1 si acquistino materie prime, con pagamento a 30 giorni (il 31/1);
- le materie prime rimangano a magazzino per 40 giorni, fino al 10/2;
- il processo di trasformazione delle materie prime in prodotti finiti duri 10 giorni;
- dopo la lavorazione, i prodotti finiti restino a magazzino per 8 giorni (dal 21/2-1/3);
- l’1/3 si vendano i prodotti finiti, incassando a 10 giorni (l’11/3).
- Ciclo tecnico
10 giorni (11/2 -21/2)
- Ciclo reddituale
59 giorni (1/1 -1/3)
- Ciclo monetario
39 giorni (31/1 -11/3)
Indica l’intervallo di tempo per
il quale l’impresa deve disporre
di finanziamenti
I cicli del processo produttivo
Ciclo monetario (39)
Ciclo reddituale (59)
Ciclo tecnico (10)
tempo
1/1
31/1
11/2
Acquisizione dei Pagamento
Magazzino
fattori produttivi
Materie Prime
21/2
Magazzino
Prodotti Finiti
1/3
Vendita correlata
dei beni prodotti
PROCESSO DI TRASFORMAZIONE
Sostenimento dei
costi
Conseguimento
dei ricavi
11/3
Riscossione
I cicli del processo produttivo
Difficilmente i 3 CICLI coincidono; anzi, nella quasi totalità dei
casi, essi si svolgono continuamente, intersecandosi per tutta la
durata della vita dell’impresa. Inoltre esistono MOLTI CICLI.
E’ IMPORTANTE per ogni azienda ricostruire questi cicli, per
garantire un EQUILIBRIO ECONOMICO e MONETARIOFINANZIARIO (adeguata potenza finanziaria) della gestione.
LE CONDIZIONI DI ECONOMICITA’
In sostanza occorre che:
1) l’impresa produca un Output > Input (Aspetto REDDITUALE)
Input
Risorse investite
Output
Risorse cedute
Costi
Ricavi
2) disponga di risorse finanziarie per far fronte tempestivamente ed
economicamente alle obbligazioni assunte nello svolgimento
dell’attività economica (Aspetto MONETARIO-FINANZIARIO)
Perché il SISTEMA INFORMATIVO?
Per questo abbiamo bisogno di un SISTEMA INFORMATIVO che
indaghi il complesso fenomeno aziendale e monitori il raggiungimento
delle CONDIZIONI DI ECONOMICITA’.
Il SISTEMA INFORMATIVO è il TERMOMETRO
misura il raggiungimento di tali CONDIZIONI.
che
Il SISTEMA INFORMATIVO può essere definito come:
l’insieme delle procedure dei flussi informativi finalizzati a sostenere i
soggetti aziendali preposti all’attività decisionale e di controllo e a
soddisfare il fabbisogno informativo di soggetti esterni all’azienda.
SISTEMA INFORMATIVO
Su cosa?
Scopo
Fornire informazioni
Per chi?
Come?
SISTEMA INFORMATIVO
1
sui risultati conseguiti (in termini
di reddito d’impresa e correlato
capitale di funzionamento)
“CREO REDDITO POSITIVO?”
Su cosa?
2
sulle modalità di utilizzo delle
risorse impiegate (materie prime,
immobilizzazioni, lavoro, servizi):
efficienza
“COME CREO REDDITO?”
SISTEMA INFORMATIVO
1
- (prevalentemente) per soggetti
all’esterno dell’azienda
Azionisti, banche, Amministrazione
Finanziaria, clienti, fornitori
(stakeholder) orientati a conoscere
l’andamento dell’azienda per orientare
il proprio rapporto con l’azienda stessa.
Per chi?
2
- per soggetti all’interno dell’azienda
Management e proprietari, per
supportare il processo decisionale e di
controllo.
SISTEMA INFORMATIVO
1
Avendo come oggetto di rilevazione
i processi di scambio che l’azienda
pone in essere con terze economie
(fatti esterni)
Come?
2
Avendo come oggetto di rilevazione
le modalità di svolgimento interno
della gestione (fatti interni)
“COME PRODUCO?”
E’ la contabilità su
cui ci concentreremo
1
Ecco che allora
individuiamo, nell’ambito
del sistema informativo, 2
tipologie di rilevazioni
SISTEMATICHE
Contabilità Generale
CO. GE.
2
Contabilità Analitica
CO. AN.
Riepilogando ….
1
Contabilità Generale
Soddisfa prevalentemente le esigenze informative esterne,
attraverso la determinazione del reddito di esercizio e del
connesso capitale di funzionamento, andando a rilevare i
fatti esterni.
2
Contabilità Analitica
Soddisfa le esigenze conoscitive degli organi di governo
aziendale, attraverso l’analisi di costi, di ricavi e risultati
economici relativi a specifici oggetti (singoli prodotti, linee
di prodotti, processi produttivi, reparti, aree di affari, centri
di costo, ...), andando a rilevare i fatti interni di gestione.
CONTABILITA’ GENERALE
Come detto, ha una valenza informativa prevalentemente
esterna, e rileva i COSTI e i RICAVI generati da scambi
con terze economie.
N.B.: “ricavi”: quindi occorrerà
distinguere la produzione venduta
da quella semplicemente ottenuta
La gestione: fatti esterni e fatti interni
I fatti interni non generano rapporti con terzi e sono connessi al processo di
trasformazione tecnica (trasferimento di materie prime dal magazzino MP ai
reparti produttivi e trasferimento dei prodotti ottenuti al magazzino PF).
Fatti esterni
Fatti interni
Fatti esterni
↺
I fatti esterni si concretizzano in atti di scambio con terzi
(operazioni di acquisto di fattori produttivi, operazioni di vendita di
prodotti, operazioni di regolamento di debiti e crediti commerciali).
FORMULA FONDAMENTALE
Ricavi di esercizio – Costi di esercizio
=
Risultato di esercizio
Problema: I costi e i ricavi sono sfasati temporalmente
In genere: COSTI
RICAVI
all’inizio del ciclo produttivo
alla fine del ciclo produttivo
FORMULA FONDAMENTALE
Cosa faccio?
Dal punto di vista teorico, abbiamo un’unica soluzione:
determinare il risultato alla fine della vita aziendale.
In effetti, se tutto è così intrecciato, solo quando “finisce”
l’azienda possiamo conoscere il RISULTATO.
Di fatto non facciamo così: non possiamo aspettare la fine
dell’azienda per sapere se l’impresa ha avuto un Utile o una Perdita.
NON VA BENE!!!
LA GESTIONE: PERIODO ED ESERCIZIO
PERIODO
ESERCIZIO
LASSO DI TEMPO (di durata solitamente pari a 12
mesi, spesso coincidenti con l’anno solare)
PRESCELTO PER MONITORARE L’ATTIVITA’ DI
GESTIONE DELL’IMPRESA IN CIASCUN
PERIODO AMMINISTRATIVO
INSIEME DELLE OPERAZIONI COMPIUTE
DURANTE CIASCUN PERIODO AMMINISTRATIVO
Reddito di esercizio
Dal punto di vista pratico, si considerano i COSTI e i RICAVI
correlati ad un periodo amministrativo (anno)
Si attribuiscono al singolo esercizio solo i COSTI dei fattori
produttivi sostenuti per i prodotti venduti (nell’esercizio)
PRINCIPIO DELLA COMPETENZA
Con questo principio andiamo a correlare i COSTI ai RICAVI
Reddito di esercizio
Dal punto di vista pratico, si considerano i COSTI e i RICAVI
correlati ad un periodo amministrativo (anno)
Si attribuiscono al singolo esercizio solo i COSTI dei fattori
produttivi sostenuti per i prodotti venduti (nell’esercizio)
PRINCIPIO DELLA COMPETENZA
Con questo principio andiamo a correlare i COSTI ai RICAVI
PRINCIPIO DI COMPETENZA
Per la determinazione del risultato economico occorre rifarsi al
CRITERIO DELLA COMPETENZA
Per la determinazione del reddito occorre fare riferimento ad un periodo
T, e in tale periodo, è necessario dedurre dai ricavi di vendita i
CORRELATI costi dei soli fattori impiegati per ottenere la produzione da
cui originano i ricavi.
Rappresentazione grafica del principio della competenza
Ciclo monetario
Ciclo reddituale
Ciclo tecnico
tempo
Acquisizione dei Pagamento
Magazzino
fattori produttivi
Materie Prime
Magazzino
Prodotti Finiti
Vendita correlata
dei beni prodotti
PROCESSO DI TRASFORMAZIONE
Sostenimento dei
costi
1/1
Conseguimento
dei ricavi
31/12
Riscossione
La CONTABILITA’ GENERALE D’ESERCIZIO
Perché utilizza come strumento
di rilevazione il conto
Perché osserva l’impresa nel
suo insieme
Perché il suo ciclo di
rilevazione è tipicamente
annuale
Il SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
In relazione allo specifico strumento adottato per misurare e rappresentare i
fenomeni di gestione, si distinguono:
Contabili
RILEVAZIONI
Sono rilevazioni che utilizzano,
come tipico strumento di rilevazione,
il conto e le relative metodologie
contabili
Extra-contabili o
statistiche o fuori conto
Sono rilevazioni che ricorrono ad altra
strumentazione.
Quando attingono alla strumentazione offerta
dalla metodologia matematico-statistica
(tabelle, grafici, rapporti, diagrammi, schede,
ecc.) tali rilevazioni vengono definite
matematico-statistiche.
Le rilevazioni statistiche in senso puro sono
quelle che che osservano un determinato
fenomeno aziendale per una certa serie di
periodi e ne studiano l’andamento nel tempo
allo scopo di conoscerne la tendenza
evolutiva. Possono distinguersi in interne ed
esterne.
Il SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
Contabili
ESEMPI
Extra-contabili
Rilevazioni non statistiche
Costo del bene A
100
Materia Prima:
Mano d’op. diretta:
Costi indir. industriali:
Costo del bene A:
50
30
20
100
Rilevazioni statistiche
Costo
100
1999
2000
2001
t
Andamento del costo del bene A nel tempo
Nell’azienda di produzione si possono distinguere le gestioni:
Operazioni connesse all’attività principale
• acquisto di fattori produttivi / trasformazione / vendita
• pagamento debiti / incasso crediti
Operazioni connesse all’impiego
di liquidità eccedente rispetto al fabbisogno della gestione caratteristica:
• investimento in titoli / locazione immobili non strumentali
• finanziamenti concessi a terzi
Operazioni per l’acquisizione di finanziamenti
necessari per coprire il fabbisogno dell’azienda:
• accensione prestiti / rimborso prestiti
• pagamento interessi sul debito
Operazioni eccezionali sotto il profilo temporale o
aziendale
Operazioni per l’assolvimento degli oneri fiscali
La CONTABILITA’ GENERALE D’ESERCIZIO
E’ OBBLIGATORIA perché prevista dal codice civile.
DOVE?
Art. 2214-2220 del codice civile
LIBRO V - Del lavoro
TITOLO II - Del lavoro nell’impresa
CAPO III - Delle imprese commerciali e delle altre imprese soggette a registrazione
SEZIONE III - Disposizioni particolari per le imprese commerciali
Paragrafo 2 - Delle scritture contabili
E’ prevista anche dalla normativa fiscale.
La CONTABILITA’ GENERALE D’ESERCIZIO
E detta anche “SISTEMATICA”, perché costituisce un insieme
coordinato di scritture complesse aventi come scopo la determinazione
del reddito di esercizio e del capitale di funzionamento
E’ supportata dalle contabilità ELEMENTARI, attraverso cui si rilevano le
variazioni, fisiche o monetarie, di singoli oggetti semplici (denaro, cassa, impianti,..)
che vengono analizzati distintamente, senza essere tra loro coordinati.
Le contabilità ELEMENTARI sono una prima forma di raccolta dei dati e servono
soprattutto di preparazione alle rilevazioni SISTEMATICHE (di CO.GE e CO.AN.).
Sono: la Prima Nota, il libro Cassa, le scritture elementari riguardanti i rapporti
con le banche, riguardanti il personale, relative ai clienti e ai fornitori, relative al
magazzino, relative ai beni ammortizzabili.
La CONTABILITA’ GENERALE D’ESERCIZIO
E’ “CONSUNTIVA” e “CRONOLOGICA”
Perché rileva i fatti della
gestione passata.
Perché rileva le singole operazioni
aziendali progressivamente, cioè
secondo un ordine temporale.
IL CONTO
E’ un apposito prospetto dove effettuare le registrazioni contabili.
Il CONTO può essere definito come un prospetto in cui si registrano le quantità
riguardanti un dato oggetto, allo scopo di metterne in evidenza la grandezza
iniziale e le sue successive variazioni.
Didatticamente, utilizzeremo un conto SINOTTICO, detto anche a
contenente solo i valori monetari.
T
,
I SUPPORTI DEL SISTEMA CONTABILE
Piano dei conti: insieme dei conti che si prevede di utilizzare
per la rilevazione dei fatti di gestione.
Libro mastro: insieme concreto dei conti impiegati per
rilevare le operazioni aziendali. Riporta i fatti di gestione
classificati per conto (scritture sistematiche).
Libro giornale: serie di articoli con cui sono rilevate
cronologicamente le operazioni aziendali (scritture cronologiche).
Ogni articolo contiene la descrizione dell’operazione e gli importi
degli addebitamenti e degli accreditamenti da riportare nei conti
del mastro.
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