Di Grazia Deledda • Biografia di Grazia Deledda • Opere principali • Poetica e temi • Presentazione del romanzo • Trama • Personaggi • Il messaggio dell’autrice Grazia Deledda nacque a Nuoro nel 1871 in una famiglia benestante. Dopo la scuola elementare riceve un’istruzione informale impartita da un istruttore privato che stimola in lei l’amore per la letteratura, campo in cui si esprime già in età estremamente precoce. Rimane a Nuoro fino al 1895, quando incontra a Cagliari Palmiro Madesani, che sposa l’anno successivo. Trasferitasi al seguito del marito a Roma nel 1900, vi trascorre il resto della vita (morirà nel 1936), dedicandosi ad un’intensa produzione nella quale il ricordo appassionato dell’isola natia rimane un tratto costante. Il successo crescente della sua produzione è suggellato nel 1926 dal conferimento del Nobel per la Letteratura. • • • • • • • • • Canne al vento Cenere Cosima Elias Portolu La madre Marianna Sirca Il paese del vento Il vecchio della montagna L’edera La narrativa della Deledda si basa su forti vicende d'amore, di dolore e di morte sulle quali aleggia il senso del peccato, della colpa, e la coscienza di una inevitabile fatalità. È stata ipotizzata un'influenza del verismo di Giovanni Verga ma, a volte, anche quella del decadentismo di Gabriele D'Annunzio, oltre che di Lev Nikolaevič Tolstoj. Nei romanzi della Deledda vi è sempre un forte connubio tra i luoghi e le persone, tra gli stati d'animo e il paesaggio. Il paesaggio dei suoi romanzi e novelle è quello aspro della nativa Sardegna che però non viene rappresentato secondo gli schemi veristici regionali e nemmeno con la fantastica coloritura dannunziana, ma viene rappresentato e rivissuto attraverso il mito. Il libro “Cosima” è l’autobiografia di Grazia Deledda. È scritto in terza persona, in modo tale da poter esprimere la sua opinione senza essere coinvolta nelle varie situazioni. Il punto di vista è interno poiché l’autrice conosce le vicende dato che lei le ha vissute in prima persona Cosima è la figlia di una coppia benestante di Nuoro. Da quando era piccola amava leggere, non libri scolastici ma libri d’avventura e di fiabe. Sin dall’età precoce ha avuto un’ istruzione completa, con un aiuto poco dopo di un professore privato per continuare gli studi. La vicenda parla delle tradizioni, delle sofferenze ,delle amicizie che hanno aiutato a Cosima a crescere . Il vero aiuto l’ha ricevuto dai servi e dalla nonna che raccontandole storielle l’hanno aiutata a realizzarsi. All’età di 14 anni Cosima ha cominciato la sua carriera da scrittrice, scrivendo piccoli racconti d’amore per riviste femminili. Il fratello che l’ha scoperta le fa continuare gli studi di letteratura a Cagliari dove prende la laurea dopodiché si trasferisce definitivamente a Roma col marito. Nel 1926 prende il premio Nobel per la Letteratura a Stoccolma • • • • • • • • • Cosima Antonio Le zie Andrea Le sorelle Antonino La nonna I servi Gli amici Questo libro insegna che anche in una vita molto triste si può trovare la felicità nelle piccole cose,come faceva Cosima quando leggeva.