La valutazione economico – finanziaria dell’iniziativa imprenditoriale Milano, 7 – 9 Aprile 2008 La valutazione economico finanziaria – finanziaria Valutazione economica ‹#› Agenda 07/04 10:00 – 11:00 Apertura lavori – A. Bacis, M. Bolzoni Coffee break 11:15 – 13:00 Criteri per valutare l’affidabilità dell’impresa – D. Toma Pausa Pranzo 14:00 – 15:00 La ristrutturazione aziendale – D. Toma 15:00 – 17:30 Il piano d’impresa e la sua valutazione – D. Toma Valutazione economica finanziaria ‹#› Agenda 08/04 - Mattina 09:00 – 09:30 Linee guida Erogazione del credito – C. Porta 09:30 – 10:00 Monitoraggio pratiche deliberate – C. Porta, S. De Giovanni 10:00 – 11:00 Le garanzie in ottica Credit Risk Mitigation – S. De Giovanni Coffee break 11:15 – 13.00 Criteri di valutazione del merito creditizio – F. Caresana Pausa Pranzo Valutazione economica finanziaria ‹#› Agenda 08/04 - Pomeriggio 14:00 – 14:30 Documenti essenziali all’istruttoria – F. Caresana 14:30 – 15:00 Sensibilizzazione al Gruppo – F. Caresana 15:00 – 16:00 Presentazione della “Pratica Elettronica di Fido”, posizione rischio cliente e novità della PEF (prima parte) – F. Caresana, S. Tessitore Coffee break 16:15 – 17:30 Presentazione della “Pratica Elettronica di Fido”, posizione rischio cliente e novità della PEF (seconda parte) – F. Caresana, S. Tessitore Valutazione economica finanziaria ‹#› Agenda 09/04 - Mattina 09:00 – 10:15 Relazione di Fido – F. Caresana 10:15 – 10:30 Iter semplificati Piccoli Fidi – F. Caresana Coffee break 10:45 – 13:00 Operatività della banca nel comparto finanziamenti e crediti di firma– E. Benedetti Pausa Pranzo Valutazione economica finanziaria ‹#› Agenda 09/04 - Pomeriggio 14:00 – 15:00 Introduzione al prodotto mutui retail – G. Ragno 15:00 – 16:00 Il prodotto fotovoltaico – P. Trucco Coffee break 16:15 – 16:45 Nuova operatività di verifica perizie – S. Tessitore 16:45 – 17:00 Dare credito alle risorse (Video) 17:00 – 17:30 Domande – S. Tessitore Valutazione economica finanziaria ‹#› Criteri per valutare l’affidabilità dell’impresa Sistema di analisi tradizionale del merito creditizio Sistema di analisi del merito creditizio con rating Dati ed informazioni per accertare il merito creditizio Rating: metodo standardizzato Misurazione dei fabbisogni finanziari e capacità di rimborso Valutazione economica finanziaria ‹#› Criteri per valutare l’affidabilità dell’impresa Sistema di analisi del merito creditizio con rating - Scala ordinale di rating AAA qualità massima, rischio di prestito minimo AA qualità alta, elevata probabilità di rimborso A qualità medio-alta, buona probabilità di rimborso BBB qualità media, adeguata probabilità di rimborso BB/B qualità medio-bassa, incerta capacità di rimborso CCC/ /CC qualità bassa, capacità di rimborso molto incerta C qualità molto bassa, alta probabilità di inadempienza DDD/D debitore in default Valutazione economica finanziaria ‹#› Criteri per valutare l’affidabilità dell’impresa Dati ed informazioni per accertare il merito creditizio Andamento dell’impresa Le informazioni concernenti l’impresa hanno per oggetto: Bilancio consuntivo Bilancio preventivo Valutazione economica finanziaria Sistema creditizio ‹#› Notizie di mercato Osservazioni dirette Criteri per valutare l’affidabilità dell’impresa Rating: Metodo Standardizzato – Sistema di Rating METODO STANDARDIZZATO SISTEMI INTERNI (IRB) METODO DI BASE (FOUNDATION) FIRBA METODO AVANZATO (ADVANCED) AIRBA A scelta della banca Valutazione economica finanziaria ‹#› Criteri per valutare l’affidabilità dell’impresa Rating: Metodo Standardizzato – Standard Approach (1/7) Lo Standard Approach può ritenersi un’evoluzione dei contenuti del Primo Accordo (Basilea 1) anche se presenta alcune caratterizzazioni proprie Nella sua espressione più semplice, il Metodo Standardizzato si basa sul principio secondo cui: A diverse tipologie di debitori vanno assegnati differenti gradi di rischio di credito cui corrispondono diverse classi di merito (rating) predisposti da agenzie specializzate da accreditare presso la Banca d’Italia Valutazione economica finanziaria ‹#› Criteri per valutare l’affidabilità dell’impresa Rating: Metodo Standardizzato – Standard Approach (3/7) Le 12 categorie di esposizioni sono: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. crediti verso enti sovrani e banche centrali crediti verso enti non centrali del settore pubblico crediti verso banche multilaterali di sviluppo crediti verso banche crediti verso società di intermediazione mobiliare crediti verso imprese e compagnie di assicurazione crediti verso debitori retail (al dettaglio) crediti garantiti da ipoteca su immobili residenziali crediti garantiti da ipoteca su immobili commerciali crediti scaduti crediti verso categorie a più alto rischio altri crediti Valutazione economica finanziaria ‹#› Criteri per valutare l’affidabilità dell’impresa Rating: Metodo Standardizzato – Standard Approach (4/7) Ponderazioni delle 12 categorie di esposizioni Crediti verso enti sovrani e banche centrali AAA a AA- A+ a A- BBB+ a BBB- BB+ a B- sotto B- unrated 0% 20% 50% 100% 150% 100% Crediti verso enti non centrali,banche multilaterali,banche e società di intermediazione mobiliare (se vigilate) AAA a AA- A+ a A- BBB+ a BBB- BB+ a B- sotto B- unrated 20% 50% Valutazione economica finanziaria 50% ‹#› 100% 150% 50% Criteri per valutare l’affidabilità dell’impresa Rating: Metodo Standardizzato – Standard Approach (5/7) Ponderazioni delle 12 categorie di esposizioni Crediti verso banche a breve termine e società di intermediazione mobiliare (se vigilate) AAA a AA- A+ a A- BBB+ a BBB- BB+ a B- sotto B- unrated 20% 20% 20% 50% 150% Crediti verso imprese e compagnie di assicurazione e società di intermediazione mobiliare (non vigilate) AAA a AA20% A+ a A50% BBB+ a BB100% Valutazione economica finanziaria ‹#› sotto BB150% unrated 100% 20% Criteri per valutare l’affidabilità dell’impresa Rating: Metodo Standardizzato – Standard Approach (6/7) Ponderazioni delle 12 categorie di esposizioni Crediti verso debitori retail (al dettaglio) 75% Requisiti per la qualifica di esposizione retail: destinatari: persone fisiche o imprese di piccola dimensione tipologie di crediti:prestiti rotativi, prestiti rateali, leasing personali, linee di credito per piccoli operatori economici valore unitario: da definire a cura dell’Autorità di Vigilanza (ad esempio: < 0,2% del portafoglio crediti) fido complessivo:< € 1.000.000 per controparte Valutazione economica finanziaria ‹#› Criteri per valutare l’affidabilità dell’impresa Rating: Metodo Standardizzato – Standard Approach (7/7) Ponderazioni delle 12 categorie di esposizioni Crediti garantiti da ipoteca su immobili residenziali 35%* * la Direttiva CEE 98/32 ha previsto un peso del 50% Crediti garantiti da ipoteca su immobili commerciali 100%* * nei mercati consolidati e sviluppati può essere riconosciuto 50% Crediti scaduti Con accantonamenti <20% ≥20% A discrezione della Autorità di Vigilanza Con ipoteca su immobili residenziali 100% 100% 50% Valutazione economica finanziaria Altri crediti 150% 100% 50% ‹#› Sommario La ristrutturazione aziendale Migliorare,ristrutturare,reingegnerizzare le attività aziendale Natura e origini della ristrutturazione aziendale Situazioni di difficoltà strutturali Situazioni di difficoltà transitorie Situazioni di sviluppo Programma di ristrutturazione: aspetti societari Programma di ristrutturazione: aspetti gestionali Programma di ristrutturazione: aspetti finanziari Finanza straordinaria Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Migliorare,ristrutturare,reingegnerizzare le attività aziendali - Reingegnerizzare Se lo scopo è il ridisegno integrale del lavoro aziendale reinventando l’impresa come se “si iniziasse daccapo”, si tratta di un programma di “re-engineering” Nella fattispecie, il cambiamento totale coinvolge tutte le componenti dell’impresa in modo radicale e rimettendo in discussione l’intero contesto interno per ottenere un profondo mutamento della cultura/operatività aziendale (ricostruzione organizzativa e riconfigurazione gestionale) Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Natura ed origini della ristrutturazione aziendale Situazioni di difficoltà strutturali: crisi aziendale (1/5) GRIGLIA DI INCOERENZE • La crisi dell’impresa può scaturire dall’insorgere di incoerenze interne e incoerenze esterne INCOERENZE INTERNE assetto proprietario (disomogeneità di scopi proprietari) assetto imprenditoriale (inadeguatezza strategica) assetto operativo (insufficienza tecnica e/o commerciale) INCOERENZE ESTERNE rapporti con i clienti (carenza valutativa e gestionale) rapporti con i fornitori (carenza valutativa e gestionale) rapporti con i concorrenti (scarsa interazione) Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Natura ed origini della ristrutturazione aziendale Situazioni di difficoltà strutturali: crisi aziendale (2/5) Tipologia di crisi: economica Fatturato Entità delle vendite inferiore ai costi totali (assenza di punto di pareggio) Scarse possibilità di aumento di fatturato (staticità delle quote di mercato) Prospettive sfavorevoli del settore (mercato statico o in flessione) Costi Costi di struttura penalizzanti sul profilo organizzativo (scarsa adattabilità strutturale) Costi di gestione penalizzanti sul profilo operativo (inefficienza operativa) Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Natura ed origini della ristrutturazione aziendale Situazioni di difficoltà strutturali: crisi aziendale (3/5) Tipologia di crisi: patrimoniale Investimenti temporale (tra breve e medio/lungo termine) Composizione degli investimenti squilibrata sul piano Entità degli investimenti sbilanciata in funzione della attività svolta (investimenti in eccesso) Mezzi propri Patrimonio netto insufficiente all’evoluzione della impresa (carenza di fonti interne) Patrimonio netto insufficiente allo svolgimento dell’attività caratteristica (carenza di fonti interne) Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Natura ed origini della ristrutturazione aziendale Situazioni di difficoltà strutturali: crisi aziendale (4/5) Tipologia di crisi: finanziaria Indebitamento Entità dei debiti sbilanciata in funzione dell’attività svolta (impegni in eccesso) Debiti finanziari sproporzionati rispetto agli altri debiti (eccessivo ricorso al credito) Liquidità Squilibrio permanente tra entrate ed uscite monetarie (tensione finanziaria duratura) Cash flow in declino (scompenso tra reddito prodotto e scelte gestionali) Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Natura ed origini della ristrutturazione aziendale Situazioni di difficoltà strutturali: crisi aziendale (5/5) Tipologie di crisi: esterne all’impresa (molto difficoltoso intervenire) Crisi del sistema economico Crisi del settore di appartenenza Profondi mutamenti tecnologici e/o di mercati Nuovi assetti della concorrenza Cambiamenti strutturali nei clienti e/o fornitori Diminuzione strutturale dei prezzi Inaccessibilità o inaridimento delle materie prime Aumento strutturale del costo delle materie prime Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Natura ed origini della ristrutturazione aziendale Situazioni di difficoltà transitorie (1/5) Disfunzioni organizzative Modello organizzativo verticale-piramidale Modello organizzativo gerarchico-funzionale Organizzazione accentrata Organizzazione piatta (“a pettine”) Organizzazione non o poco formalizzata Organizzazione con nessuna o limitata delega Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Natura ed origini della ristrutturazione aziendale Situazioni di difficoltà transitorie (2/5) Disfunzioni produttive Bassa produttività Elevata inefficienza Cali e sprechi di produzione Difettosità di prodotti e di servizi Numerosi resi dai clienti Numerosi reclami ai fornitori Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Natura ed origini della ristrutturazione aziendale Situazioni di difficoltà transitorie (3/5) Disfunzioni commerciali Nessun o scarso servizio pre-vendita Incidenza di consegne non conformi Incidenza di consegne non puntuali Non attenzione alle esigenze espresse del cliente Non attenzione alle esigenze inespresse del cliente Nessun o scarso servizio post-vendita Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Natura ed origini della ristrutturazione aziendale Situazioni di difficoltà transitorie (4/5) Disfunzioni amministrativo-finanziarie Tardiva registrazione dei dati contabili Tenuta non corretta dei libri obbligatori Assenza o inadeguatezza della contabilita’ analitica Insufficiente controllo dei crediti verso clienti Nessuna analisi per investimenti in capitale fisso Contabilità di magazzino poco attendibile Squilibrio non permanente tra entrate ed uscite monetarie Autofinanziamento esiguo o insufficiente Cash flow operativo inadeguato o irregolare Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Natura ed origini della ristrutturazione aziendale Situazioni di difficoltà transitorie (5/5) Tipologie di difficoltà: esterne all’impresa Ciclo sfavorevole del sistema economico Ciclo sfavorevole del settore di appartenenza Innovazioni tecnologiche e/o di mercati Nuove preferenze nei clienti e/o fornitori Diminuzione temporanea dei prezzi Inaccessibilità transitoria delle materie prime Aumento temporaneo del costo delle materie prime Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Natura ed origini della ristrutturazione aziendale Situazioni di sviluppo (1/3) Impresa in espansione (iniziativa da adeguare) L’impresa in fase di crescita dovrebbe dimostrare di possedere le capacità di adeguamento della propria struttura ai programmi di espansione: modello organizzativo per tipo di mercati/prodotti organizzazione decentrata, formalizzata e con delega ampliamento della gamma di prodotti assicurazione della qualità Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Natura ed origini della ristrutturazione aziendale Situazioni di sviluppo (2/3) Impresa matura (iniziativa da sostenere) L’impresa presente da molti anni sul mercato che attraversa un periodo di appannamento dovrebbe dimostrare di possedere la capacità di innovazione: modello organizzativo per processi/progetti organizzazione decentrata, formalizzata e con delega innovatività produttiva e commerciale assicurazione della qualità Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Natura ed origini della ristrutturazione aziendale Situazioni di sviluppo (3/3) Impresa in flessione (iniziativa da rilanciare) L’impresa che non riesce più ad essere “al passo con i tempi” registrando un consistente calo di quote di mercato dovrebbe dimostrare di possedere le capacità per un deciso “risveglio”: modello organizzativo per modalità di produzione organizzazione decentrata, formalizzata e con delega miglioramento della produttività recupero dell’efficienza operativa assicurazione della qualità Valutazione economica finanziaria ‹#› Il piano d’impresa e la sua valutazione Il mercato: offerta, domanda e ambiente competitivo Attività e caratteristiche distintive del prodotto/servizio Punti di forza e posizionamento dell’impresa Obiettivi e strategie del piano Conti economico-finanziari previsionali Valutazione strategica: fattori qualificanti Valutazione operativa: fattori da evidenziare Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Programma di ristrutturazione - Aspetti societari (1/2) Verifica della forma giuridica Mantenimento o trasformazione della forma precedente Variazioni del modello di amministrazione/controllo Verifica delle entità aziendali Conservazione della società operativa Creazione e attivazione di nuove società Verifica della compagine manageriale Conferma o “rimpasto” del vertice aziendale Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Programma di ristrutturazione - Aspetti societari (2/2) Verifica dell’assetto proprietario Persistenza delle quote sociali in essere Modifica delle quote sociali senza nuovi soci Ingresso di nuovi soci Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Programma di ristrutturazione - Aspetti gestionali Verifica degli investimenti programmati Natura, entità, dettaglio e modalità Composizione dell’attivo fisso e del passivo non finanziario Verifica delle potenzialità dell’impresa Coerenza tra mezzi/risorse e strategie/obiettivi Stima dei valori intangibili (capitale relazionale, strutturale e umano) Documentazione delle ipotesi e asserzioni Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Programma di ristrutturazione - Aspetti finanziari (1/7) Verifica di redditività NPV - Net Present Value (o anche VAN - valore attuale netto) n Dove: FCOt = flusso di cassa operativo di ciascun anno (da 1 a n) wacc (weighted average cost of capital) = costo medio ponderato del capitale n = anni di durata del programma CI = investimento per il programma t NPV = ∑ [FCOt /(1 + wacc)] - CI t=1 Il NPV è dato dalla differenza tra: valore attuale dei flussi di cassa futuri cifra dell’investimento iniziale Se è di segno positivo, il programma è conveniente perché in grado di generare valore per l’impresa Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Programma di ristrutturazione - Aspetti finanziari (2/7) Verifica di redditività Pay-Back Period Dove: CI = Investimento per il programma CFC =Cash Flow cumulati CI/(CFC/MESI) Indica il tempo necessario per rientrare dall’investimento richiesto dal programma e viene espresso in anni dalla sua data di avvio Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Programma di ristrutturazione - Aspetti finanziari (3/7) Verifica di sostenibilità finanziaria DSCR (Debt Service Cover Ratio) Dove: FCOt = flusso di cassa operativo all’esercizio t-esimo DFt = quota capitale del debito finanziario da rimborsare all’esercizio t-esimo IFt = quota interessi da corrispondere all’esercizio t-esimo FTOt/(DFt+IFt) Il DSCR serve per accertare la capacità di rimborso del debito finanziario (quota capitale + interessi) riferita ad un determinato esercizio durante la vigenza del prestito legato al programma Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Programma di ristrutturazione - Aspetti finanziari (4/7) Verifica di sostenibilità finanziaria LLCR (Loan Life Cover Ratio) s+n Dove: FCOt = flusso di cassa operativo all’esercizio t-esimo wacc (weighted average cost of capital) = Costo medio ponderato del capitale s = anno di valutazione s+n = ultimo anno di scadenza del debito finanziario R = riserva di liquidità accumulata DOt= debito finanziario residuo t ∑ [FCOt /(1 + wacc)] + R t=s DOt Il LLCR calcola la capacità di rimborso del debito finanziario (quota capitale + interessi) sino alla scadenza del prestito legato al programma Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Programma di ristrutturazione - Aspetti finanziari (5/7) Verifica del valore dell’impresa Valore economico dopo la ristrutturazione Valore di recupero in caso di liquidazione La ristrutturazione viene avviata se il previsto valore economico dell’impresa ristrutturata, al netto dei rispettivi costi, è maggiore al suo valore di liquidazione Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Programma di ristrutturazione - Aspetti finanziari (6/7) Rinegoziazione del debito Se l’impresa è in condizione di rimborsare il debito (finanziario e non) a breve termine e di effettuare gli investimenti per il programma di ristrutturazione, essa prosegue l’attività; se non lo è è costretta a chiedere la rinegoziazione del debito, che può prevedere: posticipazione delle scadenze esonero di parte degli interessi o parte di debiti riconoscimento di priorità ad alcuni creditori “datio in solutum”(trasferimento proprietà di un bene) conversione di debiti in capitale di rischio scambio di vecchie obbligazioni con nuove obbligazioni Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Programma di ristrutturazione - Aspetti finanziari (7/7) Rinegoziazione del debito (continua) In caso di presenza di molti piccoli creditori con esposizioni di entità minore, possono ipotizzarsi le seguenti soluzioni: imposizione di un elevato quorum per l’approvazione divieto di avviare azioni esecutive singole offerta ai creditori favorevoli di una “seniority” ovvero di una vita residua inferiore del credito offerta di uno stralcio del credito minore Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Finanza straordinaria - Indebitamento dell’impresa: benefici Le imprese possono ricavare tre importanti vantaggi dal ricorso al debito finanziario: beneficio fiscale: che origina dalla deducibilità degli oneri finanziari disciplina del management: nelle politiche di investimento minimizzazione dei costi per le informazioni: da fornire in caso di emissione di strumenti finanziari Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Finanza straordinaria - Indebitamento dell’impresa: costi (1/2) Costi di crisi finanziaria possono essere: a) Diretti: spese legali/amministrative per gestire la crisi (ristrutturazione, procedura concorsuale) b) Indiretti: per effetto della crisi (riduzione delle vendite, allontanamento dei fornitori, perdita delle risorse umane migliori) I costi di crisi finanziaria (indicati con CFD) vanno associati alla probabilità che il dissesto finanziario si verifichi (indicata con π): π x CFD Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Finanza straordinaria - Indebitamento dell’impresa: costi (2/2) Costi di conflitti di interessi Si tratta di conflitti che possono crearsi, in situazioni di difficoltà finanziarie, tra responsabili aziendali e creditori Ad esempio, da parte dei responsabili aziendali: stimolo ad intraprendere progetti ad elevato rischio rinuncia ad investire in nuove attività tendenza a distribuire dividendi o a dismettere/monetizzare alcuni “assets” Ciò con l’intenzione di anteporre i propri interessi a pregiudizio di quelli dei creditori Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Finanza straordinaria - Indebitamento dell’impresa: benefici e costi Ne deriva che il mix ottimale tra debito finanziario (debt) e capitale proprio (equity) – che denota la struttura finanziaria più adeguata – viene a trovarsi nel punto in cui il “peso” del debito finanziario sulle fonti di copertura (DF/(DF + E) genera il WACC (costo medio ponderato del capitale) minimo WACC = [DF/(DF + E) x kD x (1 – Tc)] + [E/(DF + E) x kE] dove: kE = rE (costo del capitale proprio) = = r0 + [(r0 - rD) x (1 – Tc) x DF/E] dove: r0 = costo del capitale proprio senza debito DF/E = quoziente debito finanziario/capitale proprio (leverage) Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Finanza straordinaria - Strumenti finanziari a medio-lungo termine (1/11) Mezzanine financing (debito subordinato) Strumento che si colloca in posizione intermedia tra capitale di debito e capitale proprio in termini di rischio e rendimento Ciò significa che il debito mezzanino è subordinato (postergato) al debito senior all’atto del rimborso delle quote capitale Si compone di 2 elementi: debito subordinato (vero e proprio prestito ad un tasso fisso o indicizzato) benefici specifici ad esempio, per incremento del valore di mercato del capitale proprio dell’impresa Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Finanza straordinaria - Strumenti finanziari a medio-lungo termine (2/11) Mezzanine financing (continua) Il debito mezzanino viene rimborsato dopo che tutte le quote capitale del debito senior sono state estinte e, durante la sua vigenza, richiede solo il pagamento delle quote interessi; in caso di liquidazione dell’impresa debitrice, il creditore del debito mezzanino sarà soddisfatto in modo residuale Come per qualsiasi altro debito, per il mezzanino viene concessa garanzia reale sugli assets dell’impresa Tasso di interesse al di sopra del 0,25%-0,40% sul costo della raccolta e utile in conto capitale per il beneficio concordato Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Finanza straordinaria - Strumenti finanziari a medio-lungo termine (3/11) Mezzanine financing (continua) Generalmente il rendimento complessivo per il creditore si colloca tra il 10% e il 15% del valore del prestito e il termine di scadenza è superiore a quello medio per il debito senior e spesso va da 5 a 12 anni La flessibilità dello strumento, progettato “ad hoc”, permette all’impresa di ottenere i seguenti benefici: diversificare le fonti di finanziamento i termini di gamma, costo e durata programmare i cash flow futuri per un doppio livello di debito (senior e mezzanine) acquisire imprese o attività aziendali con fonti di copertura più adattabili alla fattispecie Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Finanza straordinaria - Strumenti finanziari a medio-lungo termine (4/11) Merger & Acquisition (continua) In generale, le motivazioni alla base di una fusione o acquisizione sono: strategie di crescita esterna riorganizzazione dell’impresa disfarsi di alcune aree di business modificare la natura giuridica dell’impresa razionalizzazione della compagine sociale coinvolgimento di nuovi investitori, ecc. Il pagamento di un’acquisizione può avvenire: contante a titolo definitivo o differito nel tempo con cambio di azioni (offerta di un dato numero di proprie azioni contro acquisto di una azione della impresa acquisita) Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Finanza straordinaria - Strumenti finanziari a medio-lungo termine (5/11) Leveraged Buy-Out (LBO) L’espressione leveraged buy-out sta a significare l’acquisizione di un’impresa o dei suoi cespiti (assets) con fondi derivanti in prevalenza da capitale di debito Il rimborso è solitamente garantito dagli attivi patrimoniali dell’impresa acquisita e dai suoi cash flow futuri Normalmente l’operazione avviene tramite creazione di una nuova società (newco) alla quale vengono fatti affluire tutti i fondi (capitale proprio e debito) per l’acquisizione dell’impresa target; successivamente viene operata la fusione per incorporazione con quest’ultima Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Finanza straordinaria - Strumenti finanziari a medio-lungo termine (6/11) Leveraged Buy-Out (LBO) (continua) Vi sono numerose possibilità di leveraged buy-out: corporate buy-out (impresa industriale o commerciale) management buy-out (manager dell’impresa target) management buy-in (manager esterni) management buy-in&out (manager esterni e interni) workers buy-out (dipendenti dell’impresa target) family buy-out (parenti dell’impresa target) così via Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Finanza straordinaria - Strumenti finanziari a medio-lungo termine (7/11) Leveraged Buy-Out (LBO) (continua) L’operazione si distingue da una normale acquisizione poichè viene realizzata attraverso un elevato rapporto di indebitamento; chi la effettua fa assegnamento sul valore patrimoniale delle attività aziendali da acquisire e su altri fattori quali: compatibilità finanziaria (la nuova società risultante dalla fusione tra newco e impresa target deve avere la capacità di rimborso) compatibilità economica (reddito operativo sufficiente al pagamento degli oneri finanziari) compatibilità di rischio (livello di rischio allineato alla propensione del soggetto finanziatore) Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Finanza straordinaria - Strumenti finanziari a medio-lungo termine (8/11) Leveraged Buy-Out (LBO) (continua) Il capitale azionario rappresenta la quota di mezzi propri apportata dai promotori e solitamente costituisce tra il 10% e il 30% del totale dei mezzi finanziari Il debito senior è il complesso di prestiti a medio-lungo termine ottenuti con clausola di rimborso privilegiato rispetto agli altri debiti; la sua durata è compresa tra 4 e 8 anni e rappresenta in genere oltre il 50% delle fonti di copertura Il debito subordinato è costituito dall’insieme di finanziamenti con rimborso postergato rispetto al debito senior Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Finanza straordinaria - Strumenti finanziari a medio-lungo termine (9/11) Leveraged Buy-Out (LBO): ruolo dell’intermediario finanziario Gli enti creditizi che intervengono nel leveraged buy-out possono essere: banche che offrono servizi per originare l’operazione (progettazione, ecc.) che spesso conferiscono anche capitale di rischio banche che concedono solo capitale di debito Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Finanza straordinaria - Strumenti finanziari a medio-lungo termine (10/11) Leveraged Buy-Out (LBO) (continua) Le banche del primo gruppo (intermediari specializzati) svolgono diversi compiti: analisi della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica dell’impresa target definizione della struttura dell’operazione coerente con le specificità dell’impresa da acquisire predisposizione del memorandum di offerta (profilo della impresa, analisi del settore, analisi economico-finanziaria, piano di sviluppo, eventuali modalità di uscita) individuazione di un gruppo di finanziatori per l’acquisizione Valutazione economica finanziaria ‹#› La ristrutturazione aziendale Finanza straordinaria - Strumenti finanziari a medio-lungo termine (11/11) Leveraged Buy-Out (LBO) (continua) Il rendimento atteso dagli intermediari finanziari con apporto di capitale di rischio non è generalmente inferiore al 25% annuo Per quanto concerne le banche del secondo gruppo (concessione di capitale di debito), può trattarsi di prestiti senior o subordinato Nel primo caso (debito senior), spesso sono finanziamenti in pool, il cui ammontare dipende dai consueti fattori (rischio, dimensioni dell’impresa, ecc.) e il cui costo oscilla tra 0,15% e 0,30% sopra l’euribor Nel secondo caso (debito subordinato), le banche si trovano in una posizione più rischiosa perché il loro credito è postergato Valutazione economica finanziaria ‹#›