Indice • Storia del controllo e dell’apprendimento motorio secondo N Bernstein -Il problema di Bernstein -Bernstein e Pavlov -A B C D diversi livelli motori -Le sinergie motorie -Il pseudo problema di Bernstein Vita e idee di B • • • • Nato a Mosca nel 1896 laurea in medicina 1919 1922 fonda il lab di biomeccanica forma l’idea della psicologia dei movimenti e la fisiologia della motricita’ • 1950 è licenziato per cosmopolitismo Il problema di B • nessuna ripetizione è uguale • modello del movimento – azione desiderata (intenzionalita’) – confronto fra l’azione desiderata e l’azione eseguita • non ricerca dell’equilibrio ma masterizzazione dei gradi di libertà • non aggiustamenti passivi ma attiva interazione • Il riflesso non è l’unità del movimento Pavlov/Bernstein • • • • • • Riflesso condizionato Forze passive Stabilita’ del movimento Controllo centrale Unita’ di attivazione Studio movimenti isolati • • • • • • Coordinazione Forze attive Variabilita’ del movimento Auto-organizzazione Topologia dell’attivazione Movimenti liberi Livelli di analisi del movimento • Importante considerare; • Il movimento ed i suoi livelli evolutivi • Relazione dinamica percezioni-azioniambiente • Le sinergie motorie e percettivo-motorie come relazioni fra vincoli e gradi di libertà La destrezza • Destrezza la componente piu’ importante del movimento umano • Relazione gerarchica destrezza forza mobilita’ articolare – destrezza-forza: destrezza in grado di modulare la forza – destrezza-mobilita’ articolare: destrezza in grado di modulare la mobilita’ articolare Che cos’e’ la destrezza • Capacita’ di: – risolvere problemi motori – trovare soluzioni motorie nuove – di “aggiustare” movimenti data una perturbazione – di modulare la forza muscolare e la mobilita’ articolare • La destrezza e’ possibile perche’ sono “infinite” le possibilita’ di movimento! … Livello A: Il Tono • Postura tronco-testa (statokinesi) • Stato di equilibrio senza gravità (volo) • back ground (tono) • Elementare sinergia muscolare (ag.ant) • Apparente nonmovimento • Bimbi: stato fetale • Pesci • Spina dorsale • Movimenti involontari Livello B: sinergie articolo-muscolari • Regola grandi gruppi muscolari in sinergia • Bimbi: riflessi + movimenti estremità • Forte relazione fra i muscoli e i suoi recettori • Rettili • Incapacità indipendente di reagire • Decisioni veloci • Talamo (correzioni propriocettive no percezioni) • Senza consapevolezza Livello B-continua • Percezione dei segmenti corporei nello spazio • Precursore dei forti automatismi • Movimenti ciclici, ripetitivi, armoniosi (camminare, nuotare) • Libreria per trovare una veloce soluzione motoria per ogni situazione Livello C: Lo Spazio • Controllo spaziale del movimento • Movimenti indipendenti • (non solo background di correzione) • Equi-finalità • Movimenti poco armoniosi • Bimbi: non più naturale sviluppo • Mammiferi • Striato percettivomotorio • Movimenti finalizzati Livello C • Per avere indipendenza flessibilità e scopo rinunciamo ad armonia e precisione • Differenza fra punto nello spazio e traiettorie • Esecuzione di errori • Individualità - Irripetibilità • Adattamento • Tutte le locomozioni (sciare pattinare salti lanci) Livello D: Le Azioni • Corteccia cerebrale • Azioni volontarie fortemente finalizzate • (l’azione non è un movimento ma una catena di mov. fin) • Relativa indipendenza dai livelli inferiori • Correzioni a livello astratto (piano motorio corretto?) • Tutte le azioni (tattiche strategiche)…ma specialmente la mano nell’uso degli oggetti • Asimmetria (destrezza=destra) Caratteristiche • Livello D: manovrabilità plasticità indipendenza • Livelli A-B-C: armonia precisione obbedienza • Sistema gerarchico ma…vincolato dai diversi livelli Come avviene il controllo? • Livello D: – dirige delegando ai livelli inferiori – può sfruttare gli automatismi – diminuisce il consumo energetico (relazione C-D = macchina-pilota) Come impariamo i movimenti • Spostiamo i movimenti appresi fra i livelli • Le capacità individuali sono riscontrabili a diversi livelli • I bambini imparano prima (no livello D) • L’apprendimento non è statico né si trova prioritariamente nel cervello è un processo dinamico di correzione a diversi livelli Sapere e saper fare • Imparare per imitazione è riduttivo • Imparare significa creare librerie percettivomotorie da poter usare come sistemi correttivi • I sistemi correttivi a qualsiasi livello non sono mai rigidi a causa della loro nonindipendenza e diversità di linguaggio Vincoli e Gradi di Libertà • I vincoli ci danno una misura di come usiamo i nostri gradi di libertà • Il movimento umano presenta delle grosse invarianze (biomeccaniche, energetiche, strategiche) Teoria di J J Gibson: Affordance • “ Affordances implica la complementarieta’ fra l’animale e l’ambiente. L’ affordance e’ una combinazione invariante di variabili, ed e’ piu’ facile percepire una tale unita’ invariante che non percepire tutte le variabili separatamente” (Gibson, 1979) Invarianze percettivo-motorie • I movimenti emergono come soluzione finale di invarianze percettive • Percezione e azione sono inscindibili – la percezione crea l’azione, l’azione crea la percezione • Queste invarianze sono il risultato di vincoli corporei-energetici-fisici Regole generali • Il programma motorio ed il controllo via feedback, qualsiasi tipo di feeback, agiscono rispettando regole generali • Queste regole non sono vaghe ma bensi’ ben definite e dipendono per ogni singolo movimento dai vincoli e dalla masterizzazione dei gradi di liberta’ • Comprendere quindi come un movimento si effettua significa capire quali sono i vincoli che lo definiscono e come i gradi di liberta’ vengono utilizzati Esperimenti • Locomozione – vincoli meccanici • Salire scendere le scale – vincoli percettivo-motori • Prensione – vincoli percettivo motori • Tau tempo di contatto – vincoli percettivi-motori • Tutti questi esperimenti dimostrano come il cervello non deve farsi carico di definire in modo dettagliato il movimento La Locomozione • La locomozione e’ l’esempio di come vincoli meccanici ed energetici definiscono il pattern motorio • In base ai vincoli meccanici si definiscono invarianze scalate sui parametri antropometrici • In base ai vincoli energetici si definiscono schemi di movimenti diversi La Locomozione • Riflessi neo-natali dello stepping • Sistema meccanico bipede – Controllo motorio+meccanica • • • • • Il ruolo di g (gravità) Il ruolo di COM (centro di massa) EP (energia potenziale), EC (energia cinetica) Rapporti scalati La locomozione nei primi mesi di vita • Riflesso di stepping (Thelen) – – – – Dopo 4 mesi di vita scompare… …Ma se messi nell’acqua ricompare Perché? Il peso del corpo è la causa della sua “scomparsa” • Importanti conseguenze teoriche sullo sviluppo motorio infantile e sul controllo motorio – Riflessi polisinaptici sono la base della costruzione dei movimenti (vedi Bernstein) La meccanica • La meccanica bipede – su di un piano sta in piedi – Su un piano inclinato cammina • Analisi del movimento: – 1 step: osserviamo il movimento – 2 step: definiamo le variabili importanti La testa si alza e si abbassa di circa 40 m La locomozione: descrizione • Alziamo e abbassiamo la testa di 40 mm • Questo pattern ha una relazione fra altezza e velocità: – Quando il piede spinge avanti-basso il corpo viene decelerato (circa 1.4m/s) – Quando il piede spinge dietro basso viene accelerato (circa 1.7m/s) • Tutte le volte che il corpo sale aumenta Ep • Tutte le volte che il corpo scende aumenta Ec La locomozione: pendolo invertito • Il pendolo trasforma costantemente Ec in Ep • Quando il pendolo è alto: – Grande Ep movimento lento • Quando il pendolo è basso: – Grande Ec movimento veloce Definizioni Ec Ep • Energia cinetica: – Un corpo in movimento è in grado di compiere lavoro per effetto della velocità posseduta – Es: il vento sbattendo sulle pale di un mulino perde la sua velocità e quindi perde energia cinetica la quale viene convertita per far funzionare il mulino • Energia potenziale: – Un corpo che si trova ad una certa altezza è in grado di compiere lavoro a mezzo del suo peso durante la caduta – Es: l’acqua di un fiume che scende a valle perde la sua energia potenziale che può essere convertita in energia elettrica Variabili Importanti • • • • • • • (g) la gravità (v) la velocità (COM) centro di massa del corpo (l) lunghezza dell’arto inferiore (EC) energia cinetica (EP) energia potenziale Il compito motorio Correre è + dispendioso! • Perché decidiamo di correre anziché decidere di camminare più velocemente? • I vincoli meccanici non ce lo permettono! – Se camminando aumentiamo la velocità a 2.5 m s-1 dobbiamo correre Analisi delle dimensioni • Importanti variabili: • Velocità, accelerazione della gravità, altezza – 2 v gl 2 2 L 1T 1 2 T L L Il cambio fra camminata e corsa • Ad una certa velocità che è scalata sui parametri corporei passiamo dalla camminata alla corsa. – – – – I bambini cambiano pattern a velocità inferiori Così le persone piccole Che cosa fanno i maratoneti? Quali sono i vincoli principalmente coinvolti? Camminata e vincoli energetici • Il cambio fra un pattern di movimento ed un altro è definito da vincoli anche energetici • L’energia minima consumata è relativa alla velocità ed al pattern scelto • Hoyt & Taylor (Nature, 1981) Implicazioni teoriche • Abbiamo trovato un altro parametro scalato sul movimento • Questo parametro è definito quasi unicamente da vincoli meccanici ed energetici • Non risultano quindi preponderanti i vincoli percettivi ed ambientali