SEMINARIO INTERNAZIONALE
La marcatura di documenti, testi e archivi
-Encoding archives-
La Guida Generale
degli Archivi di Stato italiani
Arezzo – 7 settembre 2010
Stella Di Fazio
Centro MAAS – Consorzio Roma Ricerche
Obiettivo dell’intervento
• Descrivere attraverso l’esperienza del
progetto di digitalizzazione della Guida
generale degli Archivi di Stato italiani
le strategie di utilizzo di standard di
descrizione e tecnologie avanzate alla
base delle metodologie di recupero
retrospettivo
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Stato italiani
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Strategie operative:
il recupero retrospettivo
Per recupero retrospettivo intendiamo la
trasposizione dell'informazione da un qualsiasi
supporto di origine ad un diverso supporto
Tale passaggio mira a garantire, nel pieno rispetto
dell'integrità dei dati, la loro conservazione
nel tempo e la loro riusabilità, ed è tale da
attribuire ai dati un potenziale valore aggiunto
costituito dal loro inserimento in un nuovo
contesto informativo
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recupero retrospettivo e linguaggi
di marcatura
• Perché la trasposizione di dati strutturati
da un supporto ad un altro avvenga senza
perdita di informazioni, veicolate tanto
direttamente quanto indirettamente dai
dati (desumibili cioè dal loro contesto
informativo originario), è necessario
compiere su di essi una corretta
operazione di codifica descrittiva
7 settembre 2010
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recupero retrospettivo e linguaggi
di marcatura
Pertanto, diviene necessario riconoscere e
descrivere tutti gli elementi significativi
che concorrono a formare la struttura ed il
contenuto di un “documento”, attraverso
l’introduzione di codici atti ad identificare
e circoscrivere le strutture e gli elementi
informativi che lo compongono,
dichiarandone al tempo stesso la natura in
modo esplicito
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recupero retrospettivo e linguaggi
di marcatura
Qualunque operazione di codifica deve
infatti necessariamente basarsi su tre
attività fondamentali:
• la individuazione delle unità minime del sistema da
codificare
• la scelta del codice cui riferirsi
• la messa in corrispondenza tra singoli segni del codice
adottato e le unità di base del sistema sottoposto a
codifica
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recupero retrospettivo e linguaggi
di marcatura
• il procedimento di informatizzazione di un
testo richiede che vengano esplicitate,
secondo criteri formali adeguati, ovvero
comprensibili al computer, tutte quelle
informazioni veicolate attraverso elementi
diversi dalla semplice sequenza dei
caratteri alfanumerici
• ciò è reso possibile dal ricorso a linguaggi
formali come i linguaggi di marcatura
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recupero retrospettivo e linguaggi
di marcatura
SGML (e linguaggi derivati)
– lo Standard Generalized Markup Language
nacque negli anni ’80 come standard
internazionale indipendente da piattaforme
tecnologiche
– metalinguaggio di codifica basato su una
marcatura descrittiva che definisce la struttura
logica di un documento (o di intere classi di
documenti: per es. gli strumenti di ricerca
archivistici)
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recupero retrospettivo e linguaggi
di marcatura
• Struttura logica del documento definita
attraverso il ricorso ad un modello
gerarchico
• questo modello o grammatica (con un suo
vocabolario fatto di elementi o <tag> ed una sua
sintassi data dalle relazioni gerarchiche che fra
essi intercorrono) viene formalizzato nella
Document Type Definition (DTD), la norma in
base alla quale deve essere analizzata e validata
qualunque istanza di documento ne risulti prodotta
o associata.
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recupero retrospettivo e linguaggi
di marcatura
Nell’uso si è tuttavia ben presto imposto
l’Extensible Markup Language (XML), un
sottoinsieme di SGML semplificato ed arricchito
di soluzioni e tecnologie parallele che lo
rendono, almeno potenzialmente, altrettanto
duttile e rigoroso nella definizione del modello
dati, ma molto più efficace nella gestione
complessiva dei dati codificati
XML è stato scelto dal centro MAAS come
formato finale di qualunque operazione di
recupero retrospettivo
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recupero retrospettivo e linguaggi
di marcatura
Se il formato XML garantisce la perfetta integrità,
la conservazione a lungo termine e la piena
riusabilità dei dati, il ricorso ad un modello dati
standard cui ricondurre una specifica classe di
documenti (strumenti di ricerca archivistici),
assolve al compito di rendere possibile
l’interoperabilità
tra
le
varie
risorse
digitalizzate, ed il loro accesso condiviso
– adozione di uno “standard” descrittivo espresso
attraverso una DTD originariamente SGML, poi XML,
come Encoded Archival Description - EAD
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Informatizzazione della Guida generale
il progetto originario
• Ideato e realizzato tra il 1997 e il 2000, il recupero
retrospettivo della Guida generale degli Archivi di Stato
italiani può essere considerato una operazione
“pionieristica” nel contesto nazionale per la sua scelta di
adottare, sia pure strumentalmente, un linguaggio di
markup come SGML in vista della gestione e del
trattamento di metadati archivistici
• Realizzazione di una edizione elettronica dei quattro
volumi della Guida a stampa (base di dati gerarchicorelazionale associata ad un motore di information
retrieval) interrogabile on-line attraverso il portale
dell’Amministrazione archivistica italiana
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Le origini: i 4 volumi a stampa
I quattro volumi della Guida generale costituiscono
uno strumento di ricerca e di studio che
fornisce informazioni su tutto il patrimonio
archivistico conservato negli Archivi di Stato,
descritto secondo una impostazione
organica con criteri uniformi.
Ha rappresentato di fatto il primo modello di
standardizzazione ante litteram delle
descrizioni archivistiche, anticipando di
trent’anni il dibattito attuale
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La Guida generale a stampa: obiettivi
e struttura informativa
Obiettivi dell’opera
1. Censire tutti i fondi archivistici conservati negli
Archivi di Stato in modo da renderne
comparabili i dati su scala nazionale
2. Constatare lo stato di ordinamento dei fondi
3. Rendere accessibile agli studiosi il patrimonio
documentario attraverso uno strumento di
ricerca pubblico
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La Guida generale a stampa: obiettivi
e struttura informativa
Criteri metodologici
• Periodizzazione storica
o Distinzione netta tra archivi statali e archivi
non statali; rispetto agli archivi statali,
distinzione tra archivi preunitari e archivi
italiani
o Nell’ambito degli archivi preunitari,
distinzione tra Antichi regimi, Periodo
napoleonico, Restaurazione
• Articolazione degli archivi non statali per
tipologia
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La Guida generale a stampa: obiettivi
e struttura informativa
• Identificazione di ciascun fondo con la denominazione
dell’ente che ha prodotto le carte, o dell’ultimo ente
nell’ambito di ciascuna periodizzazione, salvo i casi di
consolidati ordinamenti per materia
Livelli descrittivi dei fondi:
•
•
Fondo semplice (es.: 'Segreteria di Stato per gli
affari di culto')
Fondo complesso (es.: 'Ministero dell'interno,
Direzione generale amministrazione civile,
Divisione opere pie')
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La Guida generale a stampa: obiettivi
e struttura informativa
1. Per tutti i fondi descritti sono stati
tendenzialmente rilevati i seguenti dati:
•
denominazione, date estreme, consistenza, strumento di
ricerca
•
nota storico-istituzionale
•
nota archivistica (informazione sul contenuto prevalente
dei documenti, su lacune, collegamenti ad altri fondi, ecc.)
•
elenco delle serie e eventualmente delle sottoserie con
date estreme, consistenza, strumento di ricerca specifico
•
bibliografia
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La Guida generale a stampa: obiettivi
e struttura informativa
La realizzazione dell’opera , uscita in quattro volumi dal
1981 al 1994, ha richiesto venticinque anni di lavoro
Il piano editoriale prevedeva la pubblicazione di un quinto
volume a stampa dedicato a preziose informazioni di
contesto, i cosiddetti “Repertori” delle magistrature
uniformi, a cui sarebbero stati uniti gli indici generali e
l’aggiornamento ad una stessa data di tutte le voci
Il quinto volume non fu più realizzato nella prospettiva di
procedere alla informatizzazione del testo dei quattro
volumi a stampa, e alla pubblicazione direttamente in
formato elettronico dell’ultimo volume
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Informatizzazione della Guida generale
il progetto originario
• Nella ideazione del progetto di informatizzazione
della Guida generale, l’adozione, rispetto alle
altre soluzioni possibili, di metodologie e
tecniche legate ai linguaggi di marcatura è stata
largamente favorita dalla constatazione di come
la Guida a stampa costituisca nel complesso un
testo fortemente strutturato ed
estremamente normalizzato, sia
concettualmente (in virtù delle norme descrittive
disposte dalla Amministrazione archivistica –cfr.
circolare del 1966) che nella resa tipografica
delle informazioni (grazie ad uno scrupoloso e
rigoroso controllo redazionale ed editoriale)
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Informatizzazione della Guida generale
il progetto originario
• la ricchissima struttura informativa presente
nelle pagine della Guida è stata esplicitata e
descritta in una DTD SGML in grado di
descrivere le varie componenti logiche
individuate
• il processo di marcatura è stato automatizzato
al massimo sfruttando appieno la perfetta
corrispondenza tra queste unità logiche e le
caratteristiche fisiche (tipografiche, lessicali) che
le caratterizzavano
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Stato italiani
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Informatizzazione della Guida generale
il progetto originario
pagina della
Guida generale
a stampa:
ciascuno degli
elementi
informativi è
associato ad
una peculiare
caratteristica
tipografica
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Informatizzazione della Guida generale
il progetto originario
• “algoritmo” del progetto Guida
– definizione di una DTD SGML in cui sono state formalmente
dichiarate le diverse componenti logiche
– produzione di un foglio di stile descrivente per ciascun elemento
della DTD le caratteristiche di presentazione (layout di pagina,
font, etc.) e tipografico-lessicali che lo individuavano nella Guida
a stampa
– acquisizione da scanner dei volumi (circa 5000 pagine) e
passaggio in OCR delle immagini acquisite (produzione file di
testo)
7 settembre 2010
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Informatizzazione della Guida generale
il progetto originario
• “algoritmo” del progetto Guida
(segue)
– attraverso il ricorso ad un processo fortemente automatizzato
legato all’OCR, produzione di output codificati in MTF (RTF),
esplicitanti la struttura tipografica del testo
– l’output MTF diventa input di un parser a cui sono stati
associati la DTD SGML della Guida ed il relativo foglio di stile
CSS in cui per ciascun elemento della DTD viene evidenziato e
descritto l’aspetto tipografico e, ove significativo, lessicale
– produzione di file marcati SGML a “bassa e controllata
attività di intervento manuale”
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Stato italiani
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Algoritmo guida generale…
DTD
MTF
#N319
#R
##C1 ##FA 1 ##FN In provincia di Asti.
#P319
#R
#I0077 START
##C2 ##SS Uffici di insinuazione di
#R #I0077 #I0073
##SS Acqui (Acqui Terme)##SN , voll. 231 (17241800). Elenco 1955. ##SS Alessandria##SN ,
#R #I0073 #I0047
voll. 481 (1723-1800). Elenco 1960. ##SS Bosco
(Bosco Marengo)##SN , voll. 82 (1724#RI #I0047 #I0072
1800). Elenco 1960. ##SS Casale (Casale
Monferrato)##SN , voll. 381 (1723-1803). ##SS
Cassine##SN ,
#R #I0072 #I0048
voll. 137 (l 724-1801). ##SS Castellazzo
(Castellazzo Bormida)##SN , voll.
#RI #I0048 #I0059
140 (1724-1800). ##SS Felizzano##SN , voll. 115
(1724-1800). ##SS Moncalvo##FA 1##FN ##SN ,
voll.
#R #I0059 #I0060
420 (1727-1803). ##SS Montiglio##FA 1##FN ##SN ,
voll. 346 (1724-1803). ##SS Nizza (Nizza
#R #I0060 #I0060
<STYLE TAG="FONDO">
<FONT-FAMILY V="font2">
<BEFORE><SPC-ABOVE V="75"></BEFORE>
<BREAK-BEFORE>
<BREAK-AFTER>
</STYLE>
<STYLE TAG="NOTA.STORICA">
<FONT-FAMILY V="font3">
<BEFORE><SPC-ABOVE V="75"></BEFORE><BREAKBEFORE><BREAK-AFTER>
<QUAL-STYLE QUAL="prev=titolo">
<FONT-FAMILY V="font3"><BEFORE><SPC-ABOVE
V="130"></BEFORE>
<BREAK-BEFORE><BREAK-AFTER></QUAL-STYLE>
</STYLE>
<STYLE TAG="NOTA.ARCHIVISTICA">
<FONT-FAMILY V="font2"><BEFORE><SPC-ABOVE
V="60"></BEFORE><BREAK-BEFORE>
<!--Si puo' avere anche una nota.archivistiva non
seguita da a-capo ma da nome serie-->
<QUAL-STYLE QUAL="par=serie">
<!-- and not (prev=nota.storica)"><FONT-FAMILY
V="font2"></QUAL-STYLE>
</STYLE>
Foglio di stile
<N.PAG>319<\N.PAG><FONDI.ACCORPATI><NOME.PA>Uffici di
insinuazione di <\NOME.PA><FONDO.ACC-TES><NOME>Acqui (Acqui
Terme)<\NOME><CONSISTENZA> , voll. 231 <\CONSISTENZA><DATA>
(1724-1800)<\DATA><STRUMENTI>Elenco
1955<\STRUMENTI><\FONDO.ACCTES><FONDO.ACC><NOME>Alessandria<\NOME><CONSISTENZA> , voll.
481 <\CONSISTENZA><DATA> (1723-1800) <\DATA><STRUMENTI>
Elenco 1960 <\STRUMENTI><\FONDO.ACC><FONDO.ACC><NOME> .
Bosco (Bosco Marengo) <\NOME><CONSISTENZA> , voll. 82
<\CONSISTENZA><DATA> (1724 1800)<\DATA><STRUMENTI>Elenco
1960<\STRUMENTI><\FONDO.ACC><FONDO.ACC><NOME>Casale (Casale
Monferrato)<\NOME><CONSISTENZA> , voll. 381
<\CONSISTENZA><DATA> (17231803)<\DATA><\FONDO.ACC><FONDO.ACC><NOME>Cassine<\NOME><CONS
ISTENZA>voll. 137 <\CONSISTENZA><DATA> (l7241801)<\DATA><\FONDO.ACC><FONDO.ACC><NOME>Castellazzo
(Castellazzo Bormida)<\NOME><CONSISTENZA> , voll.140
<\CONSISTENZA><DATA> (17241800)<\DATA><\FONDO.ACC><FONDO.ACC><NOME>Felizzano<\NOME><CO
NSISTENZA> , voll. 115 <\CONSISTENZA><DATA> (17241800)<\DATA><\FONDO.ACC><FONDO.ACC><NOME>Moncalvo<NOTA>1 In
provincia di Asti.<\NOTA><\NOME><CONSISTENZA> , voll.420
<\CONSISTENZA><DATA> (17271803)<\DATA><\FONDO.ACC><FONDO.ACC><NOME>Montiglio<NOTA>1 In
provincia di Asti.<\NOTA><\NOME><CONSISTENZA> , voll. 346
<\CONSISTENZA><DATA> (1724-
SGML
Informatizzazione della Guida Generale:
dai file SGML al database Highway
Markup SGML
•
•
•
•
•
•
•
•
•
<I.LIVELLO><TITOLO>GABINETTO <\TITOLO>
<FONDO><NOME>Archivio generale<\NOME>
<CONSISTENZA> bb. 378 e regg. 41
<\CONSISTENZA><DATA>(1861-1898,1910-1914
e 1965 1973)<\DATA><STRUMENTI>Elenchi di
versamento parziali<\STRUMENTI>
<NOTA.ARCHIVISTICA>La documentazione
relativa agli anni 1861-1898 è compresa in una
busta e quella per gli anni 1910-1914 in trentasette
buste: è costituita in prevalenza da lettere
commendatizie; nella documentazione per gli anni
1965-1973, compresa in trecentoquaranta buste, si
trova frammista documentazione di segreterie
particolari.
I registri sono costituiti da protocolli per gli anni
1884-1888 e rubriche per gli anni 1882-1891
<\NOTA.ARCHIVISTICA><\FONDO>
<FONDO><NOME>Archivio del ministro Guido
Baccelli<\NOME><CONSISTENZA> bb. e pacchi
25 <\CONSISTENZA><DATA>(1889-1891)
<\DATA><NOTA.ARCHIVISTICA>Affari attinenti
all'istruzione agraria promossa dal ministro
<\NOTA.ARCHIVISTICA><\FONDO><\I.LIVELLO>
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
TABELLA: STRUTTURAZIONE
NUM_VOL: I
NUM_PAG: 201
ARC_STATO: ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO
DENOM: GABINETTO
PAGPDF: Centrale
NRECORD: 0010001133
þþþþþþþþþ
TABELLA: FONDO
NUM_VOL: I
NUM_PAG: 201
ARC_STATO: ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO
DENOM: Archivio generale
CONSIST: bb. 378 e regg. 41
DATAZ: (1861-1898,1910-1914 e 1965 1973)
MEZZI_COR: Elenchi di versamento parziali
NOTA_ARC: La documentazione relativa agli anni 1861-1898 è
compresa in una busta e quella per gli anni 1910-1914 in trentasette
buste: è costituita in prevalenza da lettere commendatizie; nella
documentazione per gli anni 1965-1973, compresa in
trecentoquaranta buste, si trova frammista documentazione di
segreterie particolari.
I registri sono costituiti da protocolli per gli anni 1884-1888 e rubriche
per gli anni 1882-1891
PAGPDF: Centrale
NRECORD: 0010001134
þþþþþþþþþ
TABELLA: FONDO
NUM_VOL: I
NUM_PAG: 201
ARC_STATO: ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO
DENOM: Archivio del ministro Guido Baccelli
CONSIST: bb. e pacchi 25
DATAZ: (1889-1891)
NOTA_ARC: Affari attinenti all'istruzione agraria promossa dal
ministro
Formato
import DB
Informatizzazione della Guida Generale:
il sistema database on line
• Importazione dei file db e creazione di una
database Guida generale la cui struttura logica
di tabelle e campi risulta direttamente derivata
dalla DTD SGML dei file
• produzione di un’interfaccia Internet di
consultazione ed interrogazione del sistema
supportante varie modalità di ricerca e di
accesso da remoto ai dati informatizzati
(www.archivi.beniculturali.it)
Stella Di Fazio - Centro MAAS 11 novembre 2004
Sistema Highway
on-line
Database
Stella Di Fazio - Centro MAAS 11 novembre 2004
La seconda fase del progetto: la Guida
in XML
Obiettivi
1. trasposizione in formato XML dei dati della
Guida, già codificati SGML
2. produzione di una nuova banca dati associata
ad un motore di ricerca a oggetti XML
(eXtraWay®) in cui incorporare
opportunamente gli aggiornamenti realizzati
dagli Istituti che avevano fatto ricorso al
sistema informatico messo a loro disposizione
a conclusione del progetto originario
7 settembre 2010
Guida generale degli Archivi di
Stato italiani
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La seconda fase del progetto: la Guida
in XML
3. XML come formato finale dei dati: il testo
marcato non rappresenta più un momento di
passaggio necessario per il recupero ma non
sufficiente a gestire, visualizzare e interrogare i
dati, bensì un vero e proprio punto d’arrivo,
grazie alle tecnologie di supporto offerte dallo
standard
•
•
motore a oggetti XML nativi
differenti formati di output (XML, HTML, PDF etc.)
ottenuti attraverso l’uso di specifici fogli di stile
(XSL, XSLT, XSL-FO)
7 settembre 2010
Guida generale degli Archivi di
Stato italiani
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La seconda fase del progetto: la Guida
in XML + EAD
la DTD XML elaborata per questa nuova versione della
Guida elettronica, così come la DTD SGML originaria,
è risultata pienamente compatibile con lo standard di
descrizione archivistica EAD, prescelto inizialmente
solo come formato “pubblico” dei dati Guida, e
successivamente come formato “nativo”
interoperabilità tra banche dati XML risultanti da distinti
progetti di informatizzazione di guide archivistiche e di
inventari, in particolare quelli pubblicati secondo le norme
stabilite dall’amministrazione archivistica, che si sono rivelati
nel complesso pienamente recuperabili attraverso una
codifica EAD
7 settembre 2010
Guida generale degli Archivi di
Stato italiani
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Ultima fase: il Sistema Guida generale
Obiettivi
Nel 2006 è stato avviato il progetto di creazione
del Sistema Guida generale, con il fine di:
1. Integrare tutto il complesso di informazioni della
Guida generale già in formato XML con una distinta
banca dati dei soggetti produttori
•
•
recuperando le notizie storico-istituzionali già presenti in
Guida
inserendo i Repertori delle magistrature uniformi
7 settembre 2010
Guida generale degli Archivi di
Stato italiani
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Ultima fase: il Sistema Guida generale
2. Fornire un’ulteriore possibilità di ricerca
partendo dalla storia istituzionale, realizzata
attraverso la creazione di una interfaccia storicogeografica di consultazione tale da rendere
maggiormente agevole:
• la navigazione dei contenuti informativi delle voci
relative a ciascun Archivio di Stato (visualizzazione
geografica)
• l’approccio alle fonti partendo da una base di
conoscenza storico-istituzionale dell’Italia concepita
come saldamente vincolata alla realtà documentaria
custodita negli Archivi di Stato (visualizzazione
storica)
7 settembre 2010
Guida generale degli Archivi di
Stato italiani
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Ultima fase: il Sistema Guida generale
Criteri metodologici
1. Individuazione dei Contesti storicoistituzionali (CSI)
•
Partendo dalle periodizzazioni della Guida
generale si è reso opportuno operare una
ricostruzione puntuale degli Stati che si sono
succeduti nel corso dei secoli, identificando
con maggiore precisione i CSI
7 settembre 2010
Guida generale degli Archivi di
Stato italiani
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Ultima fase: il Sistema Guida generale
Definizione CSI nella Ontologia GG
[cfr. http://www.archivi.beniculturali.it/servizioII/progetti/ontologie/UIF/vcR095_1.html]
7 settembre 2010
Guida generale degli Archivi di
Stato italiani
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Ultima fase: il Sistema Guida generale
2. Individuazione di Contesti archivisticoistituzionali (CAI)
•
Partendo dall’analisi della concentrazione
dei fondi con i CSI ha trovato conferma il
fatto che, la continuità delle istituzioni o le
modalità di configurazione dei fondi consiglia
in diversi casi di accorpare in un’unica
intestazione le varie denominazioni assunte
da uno Stato nel corso dei secoli creando dei
Contesti archivistico-istituzionali (CAI)
7 settembre 2010
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Stato italiani
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Ultima fase: il Sistema Guida generale
Definizione CAI nella Ontologia GG
[cfr. http://www.archivi.beniculturali.it/servizioII/progetti/ontologie/UIF/vcR095_2.html]
7 settembre 2010
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Stato italiani
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Ultima fase: il Sistema Guida generale
3. Assegnazione dei Soggetti produttori ai
rispettivi CSI o CAI partendo dall’analisi
delle denominazioni dei Soggetti
produttori e dei rispettivi fondi
7 settembre 2010
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Stato italiani
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Ultima fase: il Sistema Guida generale
Modalità operative
Per la realizzazione di un vero e proprio sistema
informativo integrato è stato necessario:
1. Svincolare definitivamente la Guida generale
on-line dall’eredità della versione a stampa
•
•
•
eliminando la divisione in volumi
sostituendo i rinvii alle pagine con opportuni link
ipertestuali
sciogliendo i fondi tipograficamente accorpati
(Comuni, Uffici giudiziari di primo livello, etc.) con la
necessaria integrazione della denominazione e con
l’indicazione della tipologia dell’ente
7 settembre 2010
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Stato italiani
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Ultima fase: il Sistema Guida generale
2. Integrazione della denominazione di
ciascun fondo con la località o
indicazione della sede quando la località
non è parte integrante della
denominazione dell’ente
3. Normalizzazione delle date
4. Evidenziazione delle sottoserie
individuate come unità logiche
nell’ambito della serie di pertinenza
7 settembre 2010
Guida generale degli Archivi di
Stato italiani
39
Ultima fase: il Sistema Guida generale
Tecnologie e standard adottati
1.
I Contesti storico-istituzionali (CSI) e i Contesti archivisticoistituzionali (CAI) sono ricondotti ad una ontologia storica
in formato OWL (Ontology Web Language) che li colloca nel
tempo e nello spazio con l’ausilio di una sequenza di carte
storiche corrispondenti a momenti fondamentali della storia
della penisola
2.
L’interfaccia geografica, finalizzata alla ricerca nell’ambito di
un singolo Archivio di Stato, si giova di una
rappresentazione grafica della penisola realizzata attraverso
il ricorso allo standard SVG (Scalar Vector Graphics), dove le
sedi degli Archivi di Stato sono individuati attraverso le
rispettive coordinate geografiche
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Stato italiani
40
Ultima fase: il Sistema Guida generale
3.
Contestualmente al ricorso al modello EAD per la codifica dei dati
relativi al patrimonio archivistico, sono state elaborate forme di
descrizione strutturata di tutti i dati storico-istituzionali (CSI, CAI,
Soggetti produttori, profili istituzionali dei Soggetti produttori e
profili istituzionali uniformi) sulla base del modello descrittivo
offerto dalla DTD EAC (Encoded Archival Context), modello dati in
formato XML ideato per la descrizione delle informazioni di
contesto sulla base dello standard ISAAR (CPF)
Nel disegno del Sistema Guida generale, in fase di
completamento, confluiscono dunque una serie di
standard descrittivi sia di dati (EAD, EAC) che della
conoscenza ad essi inerente (OWL), tutti accomunati
dall’essere espressi in linguaggio XML
7 settembre 2010
Guida generale degli Archivi di
Stato italiani
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esempio scheda fondo con markup EAD
Esempio di markup EAC di un CAI
Ultima fase: il Sistema Guida generale
Risultati raggiunti
1. Creazione di una banca dati dei soggetti
conservatori
•
•
i 136 Archivi di Stato e Sezioni sono stati descritti
separatamente come soggetti conservatori, anche a
seguito delle riflessioni maturate nel confronto con il
sistema SIUSA per una definizione condivisa di
Ontologie archivistiche
in assenza di una consolidata condivisione di scelte a
livello internazionale, si è scelto di adottare per la
codifica in XML di tali informazioni il modello
descrittivo offerto dallo standard EAC
7 settembre 2010
Guida generale degli Archivi di
Stato italiani
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Ultima fase: il Sistema Guida generale
2. Revisione dei Raggruppamenti tipologici
finalizzati alla presentazione degli archivi
non statali, anche a seguito delle
riflessioni maturate nel confronto con il
sistema SIUSA per una definizione
condivisa di Ontologie archivistiche
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Ultima fase: il Sistema Guida generale
3. Creazione di una banca dati dei soggetti
produttori con i rispettivi profili istituzionali e
quelli repertorizzati degli uffici uniformi
•
•
Tutti i Soggetti Produttori degli organi centrali e
periferici sono stati ricondotti ai rispettivi contesti
individuati, o CAI o CSI
Per gli Stati del Periodo napoleonico, della
Restaurazione e per l’Italia, i Soggetti produttori,in
particolare per quanto riguarda gli organi centrali,
sono stati ricondotti ai rispettivi CSI
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Ultima fase: il Sistema Guida generale
Funzionalità di ricerca
1. Ricerca testuale per termini (semplice e
avanzata)
–
–
Ricerca semplice: consente attraverso l’introduzione
di uno o più termini di arrivare a tutte le unità
informative ospitate nel sistema (Complessi
documentari, Soggetti conservatori, Soggetti
produttori, Profili istituzionali, CSI e CAI)
Ricerca avanzata: consente la ricerca – su singoli
campi o su differenti livelli di descrizione – con la
possibilità di circoscrivere i risultati ad archi
cronologici individuati da una data di inizio e una di
fine
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Ultima fase: il Sistema Guida generale
1.bis Analisi dei risultati della ricerca
Il sistema realizzato consente di visualizzare i risultati della
ricerca sulla base di cosiddetti cluster, ovvero
raggruppamenti di sottoinsiemi di risultati così
individuati:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Istituto
Periodizzazione storica
Aggregazione tipologica
Fondi complessi
Fondi
Serie
Altro
Soggetto produttore
Istituto di conservazione
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Ultima fase: il Sistema Guida generale
2. Navigazione dell’albero gerarchico:
scorrimento della struttura informativa di
ciascuna voce di Archivio di Stato, con
presentazione dei fondi organizzati secondo la
periodizzazione prevista e in ordine logico (per
quanto riguarda gli archivi statali), o articolati
in base alle tipologie individuate (archivi non
statali), tramite la tradizionale esplosione dei
nodi corrispondenti ai diversi livelli di
descrizione.
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Ultima fase: il Sistema Guida generale
3. Interfaccia geografica di ricerca su
singolo Archivio di Stato:
Attraverso la mappa interattiva dell’Italia
realizzata in formato SVG è possibile
selezionare un singolo Archivio di Stato,
collocato nella sua posizione geografica, ed
ottenere una interfaccia di consultazione ed
interrogazione dei dati dell’Archivio prescelto,
con le stesse modalità di ricerca testuale e di
navigazione sull’albero precedentemente
descritte
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Ultima fase: il Sistema Guida generale
4. Interfaccia grafica di ricerca su base
storico-istituzionale
È stata realizzata una interfaccia grafica
costituita da una serie di carte storiche del
territorio italiano che possono essere
richiamate spostandosi su una barra temporale,
che consente di scegliere uno dei momenti
fondamentali della storia nazionale rapportato
alla rispettiva carta storica
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Ultima fase: il Sistema Guida generale
•
•
Interfaccia
grafica
basata su
una
ontologia
storicogeografica
del territorio
italiano
La barra
temporale
sopra la
cartina
consente di
selezionare
uno degli 11
momenti
ritenuti
fondamentali
per l’assetto
geopolitico
della
penisola
Ultima fase: il Sistema Guida generale
• Selezionato il momento di proprio interesse, il sistema
restituisce l’elenco degli Stati (CSI) presenti in quel
periodo sulla penisola; selezionandone uno, si ottiene una
breve cronologia delle città che ne facevano parte e il
corrispettivo Contesto archivistico-istituzionale (CAI), a
cui sono di fatto collegati i soggetti produttori;
• questi vengono presentati in raggruppamenti ragionati
(organi centrali, uffici locali e periferici, talora organi giudiziari,
etc.), che offrono in ordine alfabetico i Soggetti produttori
collegati al relativo profilo istituzionale ed al fondo o ai
fondi da essi prodotti.
• Insieme al CAI il sistema fornisce anche una indicazione degli
Archivi di Stato la cui consultazione risulta utile alla ricerca
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