Udine 3 Febbraio, 2006 Il Concetto di Area Vasta in Nefrologia Claudio Ronco Elementi di discussione • • • • • • Definizione e concetto di Area Vasta Da dove nasce l’esigenza di Area vasta Pro e contro di una Area vasta nefrologica Scelte organizzative e scelte politiche Scenari per la Regione Veneto Esperienza personale omissis CAPITOLO V: IL MAGAZZINO VIRTUALE IN UN DISTRETTO SANITARIO 5.2.2 IL PROGETTO AREA VASTA IN TOSCANA • Il raggiungimento di una massa critica superiore dovrebbe consentire recuperi di efficienza soprattutto in termini di economie di scala ed eliminazione di attività ridondanti, e potrebbe altresì divenire l'occasione di un più complesso impegno in termini di process reingineering finalizzato a decisioni di tipo make or buy. Area vasta ULSS 4 e ULSS 6 e ULSS 5 Protocollo di Area Vasta SINTESI DELLE POSSIBILI SINERGIE ALL’INTERNO DEL DIPARTIMENTO 1) Attività integrata di aggiornamento e formazione del personale medico ed infermieristico con produzione interna di crediti formativi (ECM) atti al soddisfacimento delle richieste ministeriali. 2) Condivisione di protocolli diagnostici e terapeutici per i pazienti affetti da malattie renali, per pazienti emodializzati e trapiantati e per pazienti affetti da ipertensione arteriosa. 3) Programmi ambulatoriali possibilmente concordati con i medici di medicina generale e con le strutture territoriali delle ULSS afferenti al dipartimento (possibili sistemi di prenotazione unica). 4) Messa in rete delle unità afferenti al dipartimento con sistema di comunicazione tramite posta interna e funzioni client abilitate su server centrale (liste ambulatoriali integrate, gestione integrata posti dialisi) 5) Percorsi preferenziali di immissione in lista trapianti per i pazienti afferenti al dipartimento 6) Espansione dei programmi di dialisi peritoneale domiciliare con ricadute sulla deospedalizzazione 6) Allargamento del sistema qualità con possibile certificazione o accreditamento di tutte le unità afferenti al dipartimento 7) Condivisione del sistema acquisti con possibili risparmi su economie di scala Definizione e Concetto di Area Vasta • Per area vasta relativamente ad una specialità si intende una cooperazione basata su sinergie a diversi livelli di unità operative e servizi presenti sul territorio di ULSS contigue o vicine • Il concetto è quello di ottimizzare i servizi erogati in ambito della patologia specifica e razionalizzare la allocazione e l’impiego delle risorse evitando duplicazioni Regione Veneto • Unità complesse di Nefrologia = 21 • Numero di Province = 7 • Numero di Aziende universitarie = 2 • Numero di Aree vaste ??????? Storia della Nefrologia nel Veneto • Nasce negli anni 60-70 da due scuole (Padova e Parma). In alcuni casi trova la sua origine da specialisti urologi e incontra difficoltà a venire riconosciuta come separata dalla urologia • Agli inizi degli anni 80 vi sono validi centri di Nefrologia e dialisi in diversi ospedali del Veneto • In pochi anni, si assiste ad un fiorire di ospedali e parallelamente di reparti di nefrologia e servizi di dialisi • Nel frattempo la nefrologia viene elevata al ruolo di specialità maggiore e si inizia a percepire l’importanza di tale disciplina all’interno dell’ospedale • Vengono identificati quattro centri trapianto regionali • La nefrologia viene intesa come alta specialità e disciplina ad alta tecnologia e viene considerata un fiore all’occhiello della struttura Fase del “Distacco” • Con gli anni la nefrologia viene pian piano identificata con una specialità ad alti costi e a basso livello di salute prodotta e al tempo stesso il fascino della alta tecnologia lascia spazio ad una visione meccanicistica e di cura per pazienti cronici • Dal finire dei 90, la sostituzione dei primariati diventa meno sollecita, il tournover del personale è meno florido, la formazione di nuovi nefrologi diventa numericamente ridotta. • Si arriva alla sensazione che servizi di dialisi possono essere aggregati alle divisioni di medicina e che la nefrologia può essere praticata da qualunque internista. • Ancora una volta abbiamo mutuato esempi dagli stati uniti prendendo solo alcuni elementi e trascurando le condizioni al contorno Il Concetto di “Aggregazione” • Concetto esplorato in sanità da diverse nazioni ed in particolare dagli USA • L’idea di aggregare centri diversi è derivata da: – – – – – Necessità economiche di scala Necessità di standard operativi Opportunità di benchmarking di area Gestione flessibile del personale Esperienza di operatività su base dipartimentale • Operatività spesso gestita da assicurazioni o soggetti privati e solo raramente da agenzie governative. • Come si confronta la nostra realtà con queste situazioni? La “Visione“ Italiana del problema • Necessità economiche di scala – L’economia di scala non è mai stata sperimentata in quanto impedita da realtà locali e visioni campanilistiche • Necessità di standard operativi – Non è mai esistito un programma di QA e CQI • Opportunità di bench-marking di area – Recenti risultati di una indagine dimostrano che non esistono standard italiani di operatività ed impiego di risorse • Gestione flessibile del personale – Impossibile in una visione sindacalizzata come quella italiana • Esperienza di operatività su base dipartimentale – In Italia non esiste se non sulla carta in quanto il budget è praticamente una farsa e pertanto non può esistere una ottica di “bene comune” L’esempio della certificazione di qualità Unità Certificata ISO 9001:2000 • Nessun incentivo per gli operatori • Nessun provvedimento per “non-compliance” Nuovi eventi che condizionano le scelte sanitarie di oggi • • • • • • Riparto dei fondi nazionali per regioni Compensazione interregionale solo “teorica” Aumento della domanda di prestazioni Difficile programmazione (flussi migratori) Inadeguatezza delle risorse rispetto al sistema Necessità di ottimizzazione delle risorse Il Momento contingente • • • • • • Crescita della domanda di servizi Pandemia nefropatici Scelte necessarie e scelte opportune Necessità di prevenzione Necessità di programmazione Distribuzione di risorse e di compiti ITALIA (2004) PRODOTTO INTERNO LORDO (PIL) € 1000 MILIARDI ITALIA (2004) SPESA DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE € 100 MILIARDI (10% PIL) ITALIA (2004) PAZIENTI NEFROPATICI IN DIALISI 50.000 (0.08% popolazione) PAZIENTI CON TRAPIANTO RENALE 15.000 (0.02% popolazione) SPESA ANNUALE PER OGNI PAZIENTE IN DIALISI: 35.000-40.000 € SPESA DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE € 2,5 MILIARDI PAZIENTI NEFROPATICI CRONICI IN TERAPIA SOSTITUTIVA (D/Tx) (65.000) IN TERAPIA CONSERVATIVA (3.000.000) POTENZIALI NEFROPATICI (5.000.000) nei prossimi 5 anni IPERTENSIONE DIABETE AUMENTO ETA’ Problemi emergenti della nefrologia • Diabete • Ipertensione e cardiopatie (vedi slides in cui si vede il rischio cardiovascolare al crescere della creatinina) • Aging della popolazione • Il problema degli acuti • Inadeguatezza degli organici e strutture • Rapporti con le università % Distribuzione dei pazienti prevalenti per età % 40 35 51% ULSS6 ULSS5 30 25 20 15 10 5 0 0-14 15-24 25-44 45-64 65-74 >74 Pazienti in follow-up ambulatoriale Vicenza 300 250 200 150 100 50 0 1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 Visite ambulatoriali Vicenza 2500 2000 1500 1000 500 0 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 PROSPECT OF ACUTE DIALYSIS TREATMENTS PERIOD 1990-2000 1300 1200 Number of treatments 1100 Intensive Care Cardiology Cardiac surgery Vicenza 1000 900 800 700 CRRT 600 500 400 300 200 100 0 1990 1992 1994 1996 1997 1998 1999 2000 PREVALENTI IN DIALISI NEL PERIODO 1999-2004 3800 3600 3400 3200 3000 2800 1999 2000 2001 2002 2003 2004 AUMENTO GLOBALE DEI PAZIENTI IN DIALISI RISPETTO AL 1999 1000 800 600 400 200 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 AUMENTO PERCENTUALE CUMULATIVO PREVALENTI IN DIALISI RISPETTO AL 1999 40 30 20 10 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 INCIDENZA DIALITICA 1999-2004 600 550 500 450 400 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Ma dove sta il Veneto? Strutture Complesse = 3.8pmp, rispetto a 4.6 pmp media italiana e 4.2 Friuli (il max si ha nelle Marche con 9.2pmp) Letti degenza = 38 pmp, rispetto a 47 pmp media italiana (max Puglia 88 pmp) 42 pmp Friuli; Pazienti trattati per IRA = 356 pmp; Friuli 330 pmp media italiana 230 (max 364 pmp in Umbria) Centri dialisi = 4.7 pmp; media italiana11.3 pmp, Friuli 6.6 pmp; Sedi di dialisi = 9.6 pmp; Friuli 12.5 pmp; media italiana 16.5 (max 26.9 Campania) Medici = 28 pmp; Friuli 38 pmp; media italiana 54 pmp (max 91 pmp in Campania). Infermieri = 138pmp; Friuli 200 pmp, media italiana175 pmp (max Sardegna 247 pmp). Gross mortality(%) = 12.5, Friuli13.7; media italiana 12.9 . Elementi a Sfavore dell’Area Vasta • Timore di ridimensionamento della specialità • Timore di fagocitamento da parte di centri grossi • Abolizione di primariati e quindi di strutture • Calo del livello di prestazioni sul territorio Elementi a favore dell’area vasta • Possibilità di sinergie a vari livelli • Sostentamento dei centri più piccoli • Mantenimento della individualità della nefrologia • Creazione di Dipartimenti funzionali • Distribuzione di un srvizio standardizzato sul territorio Punti di Vista • Il centro più piccolo – – – – – – – – Perdita di individualità Perdita di autonomia Scomparsa del servizio Miglioramento di standard Diffusione di protocolli Accreditamento comune Risparmi su acquisti Offerta di formazione • Il centro più grande – – – – – – – – Aumento del carico di lavoro Aumento di responsabilità Aggregazione / “shrinking” Estensione di standard Territorializzazione dei servizi Accreditamento allargato Attività di Network Ricerca clinica ed epidemiologica In Sintesi • A pensare male ……….. Si può indovinare • Esiste una giusta diffidenza degli operatori • Sarà questo il prodromo di una ottimizzazione? (2 + 2 = 4) Favoriamola! (quali sono i programmi?) • Sarà questo il prodromo di un ridimensionamento? (2 + 2 = 3) Osteggiamola! (L’offerta è già carente rispetto alla domanda) • Sarà necessario fare un’opera di chiarimento da parte della Regione sulle finalità vere. • Sarà necessario fare una opera di informazione da parte dei nefrologi sulla pandemia renale e sulle necessità del bacino di utenza senza lussi ma senza carenze