INTERVISTA AL GENIO
DELLA
PORTA ACCANTO
Qualche giorno fa ho intervistato
Francesco, che ha 40 anni ed è referente
informatico presso il Ministero della Difesa.
Seduti al tavolino di un bar mentre
prendevamo un aperitivo, gli ho posto
alcune domande sul suo trascorso scolastico
e sul rapporto che ha avuto con la
matematica.
Domande alle quali lui ha gentilmente ed
esaustivamente risposto.
INIZIAMO
L’INTERVISTA
D: Ciao Francesco, grazie per aver trovato un
po’ di tempo per fare due chiacchiere.
So che sei sempre molto impegnato.
R: Figurati! Per te Ada il tempo lo troverò
sempre!
D:Comincio col chiederti: “Il lavoro che tu
stai svolgendo è il frutto di una scelta o
del caso?”.
R:Il lavoro che sto svolgendo è frutto di una
scelta ben precisa. Il mio percorso
scolastico che è stato molto settoriale ne
è dimostrazione, in quanto dopo il
diploma di perito informatico, conseguito
presso l’ITIS, mi sono iscritto alla facoltà
di informatica presso l’Università Degli
Studi di Pisa conseguendo la relativa
Laurea in Informatica.
D:Per la scuola frequentata e l’indirizzo
scelto all’Università presumo che il tuo
rapporto con la matematica deve essere
sempre stato buono!
R:Beh, diciamo di sì! Quando ho scelto,
dopo le scuole Medie, di andare in un
Istituto Tecnico Industriale, l’ho fatto
esclusivamente perché c’erano alcune
sezioni sperimentali dove erano stati
introdotti laboratori di informatica, ed è
chiaro che la matematica è alla base dello
studio dell’informatica.
D:Quindi mi viene da dire che tu hai sempre
amato la matematica prima ancora
dell’informatica.
R:Sicuramente sì! L’informatica è uno dei
campi di applicazione della matematica
come
avviene
per
l’ingegneria,
l’architettura, la fisica, cioè in tutte quelle
discipline che presuppongono dei calcoli
numerici e dei modelli da applicare. Per
cui sì! Il mio rapporto con la matematica
è sempre stato ottimo.
D:Quindi mi sembra di capire che il tuo
interesse per la matematica sia nato
nell’età adolescenziale o mi sbaglio?
R:Da come ti ho risposto non ti sbagli. Devo
dirti però che il mio amore per la
matematica nasce molto prima dell’età
adolescenziale grazie all’insegnamento
del mio compianto padre, professore di
matematica al Liceo, che da sempre ha
stimolato in me la curiosità verso tutto
ciò che è numero, calcolo e
ragionamento logico.
D:Quali sono le teorie, le strutture o
nozioni matematiche che vengono
utilizzate nei vari settori dell’informatica?
R:Ti rispondo in maniera tecnica. A grandi
linee si può dire che nel passato sono state
adottate svariate notazioni numerali in
gran parte poco razionali fino a giungere
con una certa fatica alle notazioni oggi
più diffuse e pratiche, le notazioni
posizionali decimali.
Con lo sviluppo del computer si sono posti
altri problemi che oggi sono padroneggiati in
modo abbastanza soddisfacenti.
Ad esempio, l’algebra di Boole assume un
ruolo importante in vari ambiti, in particolare
nella logica matematica e nell’elettronica
digitale, così come nella progettazione dei
circuiti elettronici riveste grande importanza
il Teorema di Shannon.
D:E’ importante secondo te avere una certa
predisposizione per la matematica nel
momento in cui si decide di intraprendere
questa strada?
R:Beh, io penso che se uno si iscrive in
Informatica senza sapere nulla di
matematica mi sa che gli conviene
rinunciare subito, ancor di più se vuol
fare ingegneria informatica.
Molti non capiscono che bisogna sapere la
matematica perchè consente di acquisire un
metodo
di
ragionamento
diverso,
schematico, che fa approcciare ai problemi
che vengono posti in un determinato
modo, differente dal solito.
Questo è fondamentale per un ingegnere
e/o per un informatico.
D:Secondo te quando si deve insegnare un
linguaggio di programmazione, quali
sono gli aspetti da considerare?
R:Quando si sceglie un linguaggio di
programmazione da insegnare ad uno
studente, secondo me si devono valutare
diversi aspetti pedagogici, come la
semplicità del linguaggio, ed il supporto
fornito a specifici paradigmi di
programmazione.
Questi sono quello procedurale oppure
quello orientato agli oggetti, ed il valore
pratico del linguaggio nel modo reale.
E’ importante introdurre lo studente al
linguaggio di programmazione seguendo
un approccio procedurale; ciò consente allo
studente di sviluppare abilità relative al
comune meccanismo procedurale.
D:Che cosa
procedurale?
intendi
per
approccio
R:Per approccio procedurale, intendo
l’acquisizione delle abilità necessarie per
risolvere dei compiti e dei problemi
matematici. Una caratteristica basilare
dell’approccio procedurale è che è
strutturato e quindi la conoscenza
procedurale può essere incrementata
anche imparando meccanicamente delle
regole.
D:Ti consideri più un bravo matematico o
un bravo informatico?
R:Diciamo che sono abbastanza bravo in
entrambi i campi, anche se ultimamente
l’informatica mi dà più soddisfazione.
D:Qual è il ruolo dell’informatica nella
nostra società
R:Il ruolo dell’informatica nella nostra
società ormai è diventato fondamentale.
Se fai caso qualsiasi cosa che viene
progettata o studiata è ormai realizzata
con l’ausilio del computer.
D:Cosa pensi dell’uso del computer e di
internet tra i giovani?
R:Io parto sempre dal presupposto che ogni
epoca ha a disposizione i mezzi di
comunicazione forniti dalla creatività e
dal grado di evoluzione degli uomini di
quel tempo. Certo, è innegabile che oggi
tali strumenti offrano l’opportunità di
socializzazione, che una volta non
esisteva.
Vedi ad esempio Skype, un programma che
si può usare liberamente con il computer e
che ti permette di fare videochiamate
gratuite a migliaia di chilometri di distanza,
consentendoti di socializzare con persone di
altri paesi che forse nella tua vita non avresti
mai incontrato. In questo caso se ci pensi,
anche il telefono appare come un mezzo
obsoleto.
D:Approfitto ancora per porti un’ ultima
domanda … poi ti lascio andare.
Credi che il computer possa essere un
utile strumento in campo educativo didattico?
R:Direi proprio di sì! Pensiamo solo alla
miriade di programmi che possono essere
usati dai bambini, anche e soprattutto da
quelli disabili, che grazie ad immagini
animate
e
programmi
specifici
apprendono con più facilità simboli,
regole valorizzando ancor di più
l’apprendimento.
D:Aspetta … un’ultimissima domanda..
pensi che l’insegnamento dell’informatica
sia adeguata alle esigenze della nostra
società?
R:Secondo me non ancora. Ho notato che
molti ragazzi sanno usare il computer in
modo elementare poiché autodidatti o
perché hanno ricevuto qualche nozione
da amici un pochino più bravi.
I corsi di informatica nelle scuole non sempre
adeguati, e quelli privati non sempre gratuiti,
non consentono di avere la preparazione
necessaria richiesta dal nostro tempo.
D:Bene … l’intervista adesso è proprio
terminata …
Grazie Francesco per la
tua estrema disponibilità.
Grazie a te Ada per
avermi dato modo di
esprimere le mie opinioni
in questo campo.
Ada Ranuccio
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Intervista al genio della porta accanto-informatico