Diseguaglianza e benessere sociale Michele Raitano Università di Roma “La Sapienza” FBS e avversione alla diseguaglianza Inserire lo studio degli indici di diseguaglianza all’interno della teoria normativa dell’economia del benessere. I(y)>I(x) implica anche un giudizio di valore a favore di x, sulla sua maggiore desiderabilità => in ogni misura c’è sempre un punto di vista etico che andrebbe esplicitato. Oltre che stabilire un nesso fra indici e assiomi si può derivare direttamente una misura da una FBS => anziché cercare giudizi etici impliciti in un indice, rovesciare l’ottica partendo da giudizi normativi. 2 Le caratteristiche della FBS (1) 𝑊= La variazione di W al variare della distribuzione è dunque 𝑑𝑊 = 𝑁 𝑖=1 𝑈(𝑦𝑖 ) con 𝑈(𝑦𝑖 ) valutazione sociale attribuita al reddito di i. 𝑁 𝜕𝑈 (𝑦 𝑖 ) 𝑑𝑦𝑖 𝑖=1 𝜕𝑦 𝑖 Il peso attribuito alla variazione dei redditi individuali è la valutazione marginale sociale => di quanto varia il benessere sociale al variare di un’unità di yi. Le ipotesi sulla FBS sono: Additivamente separabile in yi; Crescente in yi (derivata prima positiva); Simmetrica nei redditi individuali: U( ) è la stessa per tutti. Strettamente concava (derivata seconda negativa) => il social weight è positivo ma si riduce al crescere di yi => la società ha una preferenza per l’eguaglianza. Non vale quindi la funzione utilitarista in cui U(yi)= yi con avversione alla diseguaglianza nulla. 3 Le caratteristiche della FBS (2) Trasposizione del principio di Pigou-Dalton in ambito normativo. Il grado di concavità misura l’avversione alla diseguaglianza di una società => effetto di una redistribuzione: e.g. U=√y o U=ln(y). Rappresentabile graficamente mediante curve di indifferenza sociali (insieme dei punti che producono lo stesso W), a partire dai casi estremi di Rawls (convessità estrema) e utilitarista (lineare a 45°). Curve convesse verso l’origine e simmetriche rispetto alla bisettrice. 4 Il teorema di Atkinson Primo collegamento fra diseguaglianza e approccio benesseristico: Date due distribuzioni x e y e i livelli di benessere sociale Wx e Wy con W additivamente separabile, non decrescente e strettamente concava e con µx=µy e Nx=Ny, allora Wx>Wy se e solo se x domina y secondo Lorenz. Legame fra misura della ineq e valutazione del benessere sociale di una distribuzione => se c’è dominanza a parità di y medio, non solo in x c’è meno ineq, ma ci sarà anche maggior W (per le FBS con le proprietà viste). Data equivalenza rispettano i primi fra 4 dominanza assiomi => di date Lorenz due e indici distribuzioni che con uguale media, quella con maggior W avrà anche la minore ineq (su una batteria di indici). 5 I limiti del teorema di Atkinson Per N diverse si esprime W in termini procapite => W/N Limite del teorema di Atkinson => come estendere il confronto a distribuzioni con µ diverse? Come confrontare il benessere di x=(4, 5, 6) e y=(5, 10, 15)? Atkinson dà contenuto normativo a Lorenz solo se la curva dominante ha µ maggiore o uguale alla dominata. Ma come confrontare paesi ad alto reddito e alta ineq con paesi a basso reddito e ineq? 6 La curva di Lorenz generalizzata (1) Si ordinano le distribuzioni mediante ineq e reddito medio, tramite la curva di Lorenz generalizzata, ottenuta moltiplicando le ordinate per µ => sulle ordinate c’è l’ammontare cumulato di reddito espresso pro capite. Teorema di Shorrocks: date 2 curve di Lorenz generalizzate, la dominante è preferibile per tutte le FBS W/N simmetriche, non decrescenti e avverse a ineq (n.b. anche non additive). Dominanza stocastica del secondo ordine: se GL(x)>GL(y) => W(x)>W(y) per tutte le FBS. 𝑛 𝜇 ; 𝑁 𝑛 𝑖=1 𝑦(𝑖) 𝑛𝑁 𝑖=1 𝑦𝑖 𝑛 𝜇 𝑛𝑖=1 𝑦(𝑖) 𝑛 𝑛𝑖=1 𝑦(𝑖) = ; = ; 𝑁 𝜇𝑁 𝑁 𝑁 7 I limiti del teorema di Shorrocks GL dà ordinamento di benessere non di ineq (si basa anche su efficienza). Dominanza stocastica del primo ordine se la densità cumulata è sempre inferiore per ogni y => maggior W per ogni FBS simmetrica e crescente in y (anche non concave). La GL riduce l’incompletezza dell’ordinamento, ma anche 2 GL possono incrociarsi => si possono fare ipotesi più stringenti su FBS, ma (al pari degli indici) questo implica scegliere un preciso giudizio di valore. Strada alternativa è allora direttamente ricavare degli indici di ineq dalla FBS. Impossibilità di ricavare indici scevri da giudizi di valore. 8 L’idea alla base dell’indice di Atkinson L’indice di Atkinson si sviluppa a partire da 𝑊 = 𝑁 𝑖 =1 𝑈 𝑦𝑖 . Dalle curve di indifferenza sociale si vede come equidistribuzione porterebbe a un W maggiore => si potrebbe considerare come indice 𝐼 = (𝑊2−𝑊0) a della causa 𝑊2 massimo W2 => di quanto si riduce W diseguaglianza, raggiungibile rispetto dato il al Pil nazionale. Ma si otterrebbero indici diversi a seconda della U( ) prescelta. Atkinson cerca di determinare un unico indice benesserista per ogni distribuzione. 9 L’indice di Atkinson I come differenza non fra W effettiva e massima, ma fra y medio effettivo e y equivalente equamente distribuito. ye livello y che posseduto da ogni soggetto darebbe lo stesso W della distribuzione effettiva y. 𝑊 = 𝑈 𝑦𝑖 = 𝑁𝑈(𝑦𝑒 ) Quanto più la U( ) è concava (i.e. maggiore avversione a ineq) minore è ye => si è disposti a rinunciare a y maggiore in cambio dell’equidistribuzione. 𝜇 − 𝑦𝑒 𝑦𝑒 𝐴𝜀 = =1− 𝜇 𝜇 Indice di Atkinson come quota di Pil a cui si è disposti a rinunciare per eliminare la diseguaglianza. Se 𝐴𝜀 = 0.3 => W non cambia se Pil si riduce del 30% e la restante parte viene equidistribuita. 10 La definizione dell’indice di Atkinson Serve un indice relativo (indipendente dalla media) => serve una specifica U( ) 𝑦𝑖1−𝜀 𝑈(𝑦𝑖 ) = 𝑎 + 𝑏 ; 𝜀 ≥ 0; 𝜀 ≠ 1 1−𝜀 𝑈 𝑦𝑖 = 𝑎 + 𝑏ln 𝑦𝑖 ; 𝜀 = 1 Funzione concava (U’>0 e U’’<0) con grado di concavità funzione crescente di ε => 𝑈 ′ = 𝑏𝑦𝑖−𝜀 ε basso tende a funzione lineare (benthamiana), ε alto a Rawls FBS di Atkinson, additiva, non decrescente, concava, simmetrica e con elasticità costante di U’ ad y => avversione relativa alla diseguaglianza costante e pari ad ε. 11 Il parametro di avversione alla diseguaglianza Ad ↑ y ↓ U’ perché c’è avversione ad ineq e la ↓% di U’ è costante, indipendentemente da y. 𝐸𝑈 ′,𝑦 𝜕𝑈′ 𝑦 =− =𝜀 𝜕𝑦 𝑈′ L’utilità marginale sociale è decrescente con elasticità costante. Se 2 coppie di reddito variano del 10% il welfare weight varia sempre di ε. Maggiore è ε, maggiore è la riduzione % del welfare weight => ε è il parametro di avversione a ineq, costante lungo la distribuzione Y. La curvatura delle curve di indifferenza dipende solo da ε e non dalla misura dei redditi. 12 Il reddito equivalente equamente distribuito Sostituendo la U( ) => 𝑈(𝑦𝑖 ) = 𝑁𝑈(𝑦𝑒 ) → 𝑦𝑒 = 1 𝑁 𝑦𝑖1−𝜀 Sostituendo ye => 𝐴𝜀 = 1 − Con 0 ≤ 𝐴𝜀 ≤ 1 − 𝑦1 𝜇 1 1 1 𝜇 𝑁 1−𝜀 𝑦𝑖1−𝜀 1 1−𝜀 per 0 ≤ 𝜀 ≤ ∞ ed y1 reddito del più povero => 0 ≤ 𝐴𝜀 ≤ 1 𝐴𝜀 dipende dalla curvatura della curva di indifferenza. 𝐴𝜀 valuta ineq in termini del guadagno di benessere che deriverebbe da una distribuzione egualitaria => esprime la frazione di Pil a cui si rinuncerebbe senza ↓ W se la parte rimanente fosse equidistribuita => è un indicatore di inefficienza distributiva, misura la perdita di benessere indotta dalla diseguaglianza. Ma chi decide ε? Qual è il trade off fra efficienza ed equità? 13