Il miglioramento scolastico nel
Sistema Nazionale di Valutazione
Anna Federico, Indire
IL RUOLO DELL’INDIRE NEL SNV
«fornire un sostegno al miglioramento scolastico»
Un compito specifico, circostanziato, e ribadito da tutte le
norme che riguardano SNV.
La legge 10 del 26/2/2011
Conversione in legge del DL 225 del 29/12/2010 “milleproroghe”
Definisce in modo sintetico un sistema nazionale di valutazione delle
scuole composto da tre soggetti:
1 – l’INVALSI, che si occupa della valutazione degli apprendimenti
degli studenti e partecipa alle indagini nazionali e internazionali in
questo settore
2 – il corpo ispettivo autonomo e indipendente, che valuta le scuole
e i loro Dirigenti
3 – l’INDIRE, che fornisce un sostegno al miglioramento scolastico
DPR 80/13 Art. 4 - Indire
Fornisce il supporto alle istituzioni scolastiche nella definizione e
attuazione dei piani di miglioramento della qualità dell'offerta
formativa e dei risultati degli apprendimenti degli studenti,
autonomamente adottati dalle stesse.
A tale fine, cura il sostegno ai processi di innovazione centrati sulla
diffusione e sull'utilizzo delle nuove tecnologie, attivando coerenti
progetti di ricerca tesi al miglioramento della didattica, nonchè
interventi di consulenza e di formazione in servizio del personale della
scuola, anche sulla base di richieste specifiche delle istituzioni
scolastiche.
DPR 80/13 Art. 6 - Procedimento di valutazione
c) azioni di miglioramento:
1) definizione e attuazione da parte delle istituzioni scolastiche
degli interventi migliorativi anche con il
supporto dell'Indire o attraverso la collaborazione con università,
enti di ricerca, associazioni professionali e
culturali. Tale collaborazione avviene nei limiti delle risorse umane
e finanziarie disponibili e senza determinare nuovi o maggiori
oneri per la finanza pubblica;
Direttiva n°11 del 18 settembre
La valutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell' offerta formativa
e degli apprendimenti e sarà particolarmente indirizzata:
• alla riduzione della dispersione scolastica e dell' insuccesso scolastico;
• alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di
apprendimento degli studenti;
• al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla
situazione di partenza;
• alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione
all'università e al lavoro.
• L'INDIRE svolgerà le attribuzioni previste dall'articolo 4 del Regolamento,
mettendo a disposizione delle scuole strumenti ed esperti qualificati per
predisporre i piani di miglioramento.
Circolare 47 21/10/2014
DG Ordinamenti
Priorità strategiche della valutazione
del Sistema educativo di istruzione e formazione.
Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014.
Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione.
Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014.
Albo consulenti per il miglioramento
Cos’è?
Selezione, costruzione e formazione
di un Albo Nazionale di consulenti del miglioramento
Sarà garanzia della qualità e della professionalità degli
esperti impiegati nei progetti INDIRE.
Potrà essere interrogato e utilizzato anche dalle istituzioni
scolastiche che necessitano di esperti da destinare a corsi di
formazione in servizio per gli insegnanti, ovvero per realizzare
processi di miglioramento etc., nell’ambito di iniziative gestite
con fondi propri nel rispetto delle regole fornite dal Regolamento.
Albo consulenti per il miglioramento
Chi
Docenti e ricercatori che abbiano maturato titoli ed
esperienze attinenti ai processi di autovalutazione,
valutazione e miglioramento delle Istituzioni
scolastiche.
Albo consulenti per il miglioramento
Perché
Dotare INDIRE di una comunità di consulenti con competenze
relazionali e metodologiche e con conoscenze relative ai quadri
di riferimento della school effectiveness e school improvement.
Mettere a disposizione delle scuole strumenti ed esperti
qualificati a supporto dei processi di autovalutazione e
miglioramento delle istituzioni scolastiche.
Albo consulenti per il miglioramento
Come
Il reclutamento avverrà verrà effettuato tramite bando
di selezione ad evidenza pubblica e percorso di
formazione selettivo per titoli e prove.
Sistema di candidatura sarà online con:
verifica dei requisiti di accesso
valutazione iniziale del percorso culturale e professionale dei candidati.
Inserimento nel percorso di formazione selettiva di un contingente di circa 600
consulenti.
Albo consulenti per il miglioramento
Percorso di formazione selettiva
• Un incontro in videoconferenza di carattere informativo.
STEP 1
STEP 2
• Una formazione online, della durata di 1 mese e mezzo finalizzata all’acquisizione di
conoscenze.
STEP 3
• Una formazione in presenza in forma residenziale della durata di 4 giorni, che si
concluderà con prove volte a valutare conoscenze e competenze. A conclusione del
percorso selettivo i primi 300 candidati saranno inseriti nell’Albo
STEP 4
• Una formazione obbligatoria online di approfondimento, destinata ai consulenti
inseriti nell’Albo, della durata di 4 mesi. La partecipazione alla formazione sarà
condizione necessaria alla permanenza nell’albo.
• L’ambiente di formazione si configurerà anche come ambiente di confronto e
aggiornamento permanente a sostegno della comunità dei consulenti inseriti nell’Albo.
Albo consulenti per il miglioramento
Risultati attesi
Biennio di avvio 2015/2017
Saranno inseriti nel percorso di formazione selettiva un
contingente di 600 consulenti per il miglioramento per
selezionarne, al termine del percorso formativo e con
prove finali, circa 300.
I termini per la candidatura verranno riaperti ogni 2 anni
al fine di raggiungere gradualmente un numero di consulenti pari ad
almeno 500.
Albo consulenti per il miglioramento
Ricerca, monitoraggio e
valutazione
1. un percorso di ricerca finalizzato allo studio approfondito della
professionalità del consulente per il miglioramento della scuola;
2. un costante monitoraggio delle attività dei consulenti presso le scuole,
sia per verificare la qualità degli interventi, sia per sviluppare linee di ricerca
volte all'analisi di efficacia dei processi di miglioramento;
3. una valutazione in itinere del lavoro dei consulenti per il
miglioramento attraverso questionari di soddisfazione rivolti a Dirigenti
Scolastici e Team per il miglioramento (erogati da INDIRE o da soggetti terzi
incaricati da INDIRE).
Il Piano di Miglioramento
Postulato: priorità e traguardi sono fissati nella sezione 5 del RAV e non
sono oggetto di revisione/modifica
Gli obiettivi/processi descritti nel RAV sono oggetto di revisione alla
luce dell’analisi dei possibili nessi tra i diversi obiettivi e della
valutazione di fattibilità e impatto (che non è stata oggetto della
sezione 5 del RAV)
Scopo: ridurre il numero di azioni concentrandosi su quelle strategiche
ai fini del raggiungimento dei traguardi
Nota 2/3/2015 - DG Ordinamenti
Orientamenti per l’elaborazione del Rapporto di Autovalutazione.
«Certo, ogni sistema di valutazione e di miglioramento necessita di
un linguaggio condiviso, di modalità standardizzate e di un quadro
di riferimento comune. Per favorire adeguati processi di analisi e
miglioramento è stato, pertanto, imprescindibile fornire, tramite un
modello-base di Rapporto di autovalutazione, punti di riferimento
univoci, indicatori comuni, dati comparabili.»
Prima fase: la contestualizzazione degli obiettivi di processo
1.
Rilettura d’insieme delle criticità individuate nelle 19 sottoaree
del RAV. Questo tipo di lettura permette una visione sistemica
del lavoro svolto durante il processo di autovalutazione.
2.
Individuazione dei nessi riscontrabili tra le diverse criticità
individuate, rileggendole in ottica trasversale rispetto alle 7 aree
del RAV.
3.
Aggregazione di «grappoli» di criticità/problemi su pochi
obiettivi da raggiungere. Questo passaggio diviene centrale per
poter acquisire consapevolezza della necessità di indirizzare il
piano su poche azioni strategiche.
Seconda fase: le azioni strategiche
1.
Collegamento degli obiettivi di processo così identificati con
le priorità/traguardi precedentemente dichiarati nel RAV
(espressione delle motivazioni)
2.
Per ogni obiettivo definizione delle azioni che la scuola
intende attuare, considerandone la fattibilità e l’impatto.
Questa fase permette di definire quali sono gli interventi
necessari e possibili alla scuola nel breve/medio periodo, in
funzione dei traguardi definiti nel RAV, per iniziare il proprio
processo nell’ottica del miglioramento continuo.
Terza fase: la pianificazione delle azioni
• Pianificazione delle azioni di miglioramento in termini di:
I. Descrizione delle attività;
II. Definizione di risorse economiche, umane e contestuali da
impegnare;
III. Attività di monitoraggio e relativi indicatori (check);
IV. Tempistica delle azioni.
Quarta fase: valutazione e diffusione
Tutte le azioni che riguardano il Piano di Miglioramento sono oggetto
di valutazione periodica (check complessivo) da parte del Nucleo per
il miglioramento.
1.
La valutazione del Piano di Miglioramento: indicatori, attori
coinvolti, strumenti.
2.
La diffusione dei risultati: attori coinvolti e strumenti;
3.
Monitoraggio del Budget complessivo
Quinta fase: la descrizione del Nucleo per il Miglioramento
Viene chiesto alla scuola di descrivere:
 I componenti del Nucleo per il Miglioramento;
 Il loro ruolo nell’organizzazione;
 Modifiche o meno nella formazione rispetto al Nucleo per
l’autovalutazione.
 Valutazione del percorso svolto
 descrizione degli eventuali interventi di consulenti esterni per
l’accompagnamento al PdM.
Alcuni aspetti centrali
• Il Piano di Miglioramento come documento di progettazione e di
documentazione che rimane “aperto” durante tutto il corso delle
azioni.
• Ruolo centrale del Ds;
• Importante partecipazione del DSGA e di componenti della
comunità scolastica ritenuti attori privilegiati (studenti, genitori).
• Importanza di scegliere azioni piccole ma concretamente
realizzabili e condivisibile per la scuola.
INDIRE per l’innovazione: progetti
e ricerche per la qualità del
sistema scolastico
Il miglioramento, nuova area di ricerca
Quando
Nel 2009, con PQM che impegna l’istituto in un progetto che affronta
il percorso verso la qualità in due dimensioni:
- Metodo e strumenti (PdM, approccio dinamico, processo ciclico,
accompagnamento/supporto esterno, disseminazione)
- Contenuti (materiali per il potenziamento degli apprendimenti
disciplinari, sviluppo professionale dei docenti)
Per la prima volta la qualità degli esiti è misurata dall’invalsi con un
set di prove di apprendimento specifiche
E in seguito…
• Con VSQ
• Con Vales
Le sperimentazioni MIUR segnano un percorso di avvicinamento al nuovo
SNV disegnando un sistema con tre interlocutori:
• Invalsi
• Corpo ispettivo
• Indire
L’istituto ha il compito di sostenere il miglioramento con esperti, metodi e
strumenti
Perché indire: i contenuti
• Perché il sostegno all’innovazione è la sua mission storica
• Perché ha il know how, i materiali e gli strumenti per
promuovere i contenuti del miglioramento (formazione,
banche dati, risorse digitali, idee e modelli…)
Metodi, strumenti, formazione e selezione di esperti
L’istituto apre una nuova direzione di ricerca con alcune domanda
chiave:
1.
Con quale approccio/strumenti progettare il PdM?
2.
Quale profilo e quali metodi per supportare e accompagnare le
scuole autonome?
3.
Come utilizzare i dati dell’autovalutazione/valutazione esterna
in funzione del miglioramento?
4.
Con quale risposta organizzativa da parte della scuola?
La ricerca sul miglioramento: le scelte di fondo
Sul primo tema indire avvia un percorso che:
• Parte dall’analisi degli standard più diffusi
• Opera scelte metodologiche di base
• Elabora un modello di pianificazione mirato sulle specificità della
scuola
• Sperimenta metodi e strumenti sul campo (VSQ, Vales, ..)
• Compie azioni di ricerca, monitoraggio e valutazione dei propri
strumenti nell’ambito dei progetti sperimentali
Le idee di base
•
tutti gli elementi considerati nel modello di miglioramento
hanno un impatto reciproco;
•
il miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli
apprendimenti degli studenti sono l’obiettivo primario da
raggiungere.
Le idee di base
l’ispirazione ai principi del Total Quality Management (TQM):
•
il miglioramento continuo dell’organizzazione;
• il coinvolgimento del team di vertice nella programmazione e
progettazione del miglioramento;
• L’attenzione alla mission e alla vision dell’organizzazione.
Le idee di base
1.
Obiettivi del miglioramento chiari e condivisi per poter
influire sia sull’insegnamento sia sull’apprendimento.
2.
Approccio data driven: i dati della valutazione sono fonti
utili per l’individuazione delle priorità di miglioramento.
Il ciclo “PDCA” (Plan-Do-Check-Act) (Deming,1986):
un metodo di lavoro
1.
Chiara definizione degli obiettivi da raggiungere (Fase P, “PlanPianificazione”);
2.
Esecuzione delle attività pianificate (Fase D, “Do- Esecuzione”);
3.
Verifica del risultato della pianificazione ed esecuzione, sulla base
dei riferimenti scelti (obiettivi, confronti con gli altri). (Fase C “CheckVerifica” );
4.
Eventuali correzioni, miglioramenti, stabilizzazione sui nuovi livelli di
performance (Fase A, “Act-Azioni””).
Un modello di intervento
Attori della scuola (Dirigente,
DSGA, Ins., Ata, Stud, Genitori)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Gruppo di supporto al
miglioramento
Condividere a diversi livelli l’importanza nel miglioramento della
promozione degli apprendimenti degli studenti ;
Condividere a diversi livelli l’importanza dei fattori a livello di scuola
associati con gli apprendimenti;
Condurre processi di autoanalisi interni: raccogliere dati; analizzare dati
identificare le priorità del miglioramento.
Progettare strategie di miglioramento e piani di azione (Piano di
miglioramento).
Monitorare il miglioramento;
Misurare l’impatto del miglioramento (valutazione )
Il supporto nel miglioramento
Obiettivi:
• Aiutare il team di miglioramento nella scelta degli obiettivi connessi
con le priorità e funzionali al raggiungimento dei traguardi.
• Offrire supporto “esperto” per pianificare le azioni dell’intervento
migliorativo.
• Seguire e “monitorare” il processo di valutazione/ miglioramento
durante la sua attuazione
• Offrire dall’esterno un supporto al processo interno.
Istituto di ricerca – Università:
un circuito virtuoso
Sugli altri 3 temi avvia (con selezione pubblica) una partnership di
ricerca con altrettante università con aree disciplinari di eccellenza da
integrare con l’area «valutazione e miglioramento» presente al suo
interno.
Si costituiscono tre gruppi di ricerca INDIRE/Università sui tre percorsi
Le tre partnership di ricerca
1 «La professionalità del consulente per il miglioramento della scuola»
con l’equipe di Susanna Mantovani – Università La Bicocca, Milano
2 «Educational leadership e miglioramento della qualità dell’istruzione»
con l’equipe di Angelo Paletta – Università Alma Mater, Bologna
3 «Progettare il miglioramento, dalla scelta delle priorità alla
realizzazione delle azioni» con l’equipe di Mauro Palumbo – Università
di Genova
Istituto di ricerca – Università:
un circuito virtuoso
Indire, anche nelle sue precedenti configurazioni istituzionali, ha
frequenti e importanti collaborazioni con le università:
• Per arricchire con approcci disciplinari diversi i percorsi di ricerca
• Per diversificare i metodi di ricerca in ragione degli obiettivi e del
contesto
• Per creare un crocevia tra la ricerca teorica e quella applicata, tra
la comunità scientifica e le scuole
Il primo output dei tre percorsi INDIRE/Università
MIGLIORARE LA SCUOLA
Autovalutazione, valutazione
e miglioramento per lo
sviluppo della qualità
(a cura di Massimo Faggioli,
Parma 2014)
Progettare il miglioramento:
dalla scelta delle priorità alla
realizzazione delle azioni
in collaborazione con
Disfor – Dipartimento di Scienze della Formazione di Genova
Quadro teorico di riferimento
• L’autovalutazione (Allulli G., Farinelli F., Petrolino A. (2013),
L’autovalutazione di istituto. Modelli e strumenti operativi, Guerini, Milano.);
• La ricerca valutativa (Bezzi C. (2010), Il nuovo disegno della ricerca
valutativa. Milano: FrancoAngeli.)
• L’utilizzo dei dati nella scuola (Castoldi M. (2012), Valutare a
scuola. Dagli apprendimenti alla valutazione di sistema, Carocci, Roma.)
• Il miglioramento scolastico (Faggioli M. (a cura di) (2014),
Migliorare la Scuola. Autovalutazione, valutazione e miglioramento per lo sviluppo della
qualità, Junior-Spaggiari, Bergamo.)
• La ricerca valutativa a scuola (Palumbo M. (2010), “Definizioni,
approcci e usi degli indicatori nella ricerca e nella valutazione”, in C. Bezzi, L. Cannavò,
M. Palumbo (a cura di), Costruire e usare indicatori nella ricerca sociale e nella
valutazione (pp. 19-43), Franco Angeli, Milano.
Obiettivi della ricerca
• Indagare le modalità con le quali le scuole utilizzano i dati
dell’autovalutazione, della valutazione esterna e i relativi
indicatori e indici per progettare i Piani di Miglioramento;
• Favorire nelle scuole la diffusione di una cultura della
valutazione e del miglioramento come cultura della
trasparenza e della responsabilità;
• Definire e condividere metodi e strumenti per supportare
le scuole nell’analisi e nell’impiego efficace dei dati
emersi dall’autovalutazione e dalla valutazione esterna
per progettare e realizzare le attività di miglioramento.
Metodo
1
Fase:
Creazione
di
strumenti
utili
all’accompagnamento dei TpM nella realizzazione dei
Piani di Miglioramento;
2 Fase: Studio di caso qualitativo. Accompagnamento
delle scuole selezionate nella progettazione,
realizzazione e valutazione dei PdM;
3 Fase: Quantitativa. Raccolta di informazioni da tutte
le scuole coinvolte in Vales riguardo l’uso dei dati nel
processo di miglioramento.
Tempi
• Agosto- Settembre 2014: progettazione degli
strumenti;
• Settembre- Aprile 2015: accompagnamento
delle scuole degli studi di caso;
• Maggio 2015: raccolta di informazioni
quantitative da parte di tutte le scuole Vales.
Strumenti
• Questionari online;
• Interviste semi-strutturate individuali e di
gruppo;
Indagine qualitativa: studio di caso
 Predisposizione degli strumenti per l’indagine qualitativa: strumenti
di accompagnamento, preparazione dei format da compilare,
preparazione interviste finali per il Team di Miglioramento, intervista
finale per i consulenti coinvolti.
Indagine quantitativa: il questionario






Dati della scuola;
Dati relativi alla composizione del PdM;
Informazioni su obiettivi di RAV, RV, PdM;
Informazioni sul progetto considerato prioritario;
Informazioni su indicatori di monitoraggio e valutazione;
Valutazione complessiva del Progetto Vales in ottica di SnV.
Campione
o Questionario online a tutti i Team di
Miglioramento: 285 TpM in Vales (189 PON 96 Nord )
o Interviste a sei scuole campione: una per
ciascuna regione delle Regioni PON (4 scuole,
Palermo, LaMezia Terme, Bari, Napoli); una al
centro (Pisa); una al nord (Torino).
Ipotesi
• L’accompagnamento del miglioramento con
strumenti strutturati permette un processo più
documentato e più guidato. Questo dovrebbe:
 Semplificare il processo stesso e renderlo più
efficace;
 Rendere più utilizzabili e spendibili i dati a
disposizione della scuola;
 Migliorare la capacità di monitoraggio, valutazione e
bilancio sociale della scuola.
Strumenti proposti alle scuole
Strumenti: obiettivi
Supportare le scuole a individuare e mettere in relazione criticità/problemi, cause e
azioni necessarie da realizzare per ottenere i miglioramenti voluti al fine di progettare
Piani di Miglioramento fattibili, monitorabili e modificabili in corso d’opera.
Supportare le scuole nella declinazione di un piano attuativo per perseguire gli
obiettivi di miglioramento prefissati, stabilendo con il TpM aree da migliorare, tempi e
modi di attuazione delle relative azioni di miglioramento, sulla base del grado di
priorità attribuito ad esse da ciascuna scuola.
Supportare le scuole nella creazioni di indicatori di monitoraggio e valutazione.
Strumento 1: albero dei problemi – a cosa serve
A supporto della compilazione della prima sezione del PdM, con particolare riferimento allo
“Scenario di riferimento” e alle “Idee guida del Piano di Miglioramento”, colonna “criticità
individuate/piste di miglioramento”
Ogni casella corrisponde ad un problema.
Illustra, in senso verticale dal basso verso l’alto, i legami causa-effetto tra i problemi
identificati.
La gerarchia verticale prevede che le cause stiano in basso e gli effetti in alto. In
questo modo, i problemi di ordine generale risulteranno situati in alto, quelli più
specifici via via più in basso.
Strumento 2: albero degli obiettivi – a cosa serve
A supporto della compilazione della prima sezione del PdM, con particolare riferimento allo
“Scenario di riferimento” e alle “Idee guida del Piano di Miglioramento”, colonne “criticità
individuate/piste di miglioramento” – “Punti di forza della scuola/risorse”
Generale: fa riferimento all’impatto di più ampia portata al quale un progetto o
programma vuole contribuire.
Specifico: rappresenta lo scopo principale che è alla base di un intervento e illustra
Obiettivo
le trasformazioni o i benefici che i gruppi destinatari dovrebbero ottenere da
quell’intervento. Corrisponde ai risultati desiderati e si colloca nel breve medio
periodo.
Operativo: detto anche strumentale perché concorre al raggiungimento dell’obiettivo
specifico, indica le realizzazioni tangibili frutto delle attività implementate.
Strumento 3: specificare le attività – a cosa serve
A supporto della compilazione della seconda sezione del PdM, con particolare riferimento al ciclo
Plan-Do-Check-Act e allo “Schema di andamento per le attività del progetto”
obiettivi
specifici/risultati
attesi
obiettivi
operativi/realizzazio
ni attese
quando
attività
dove
come
risorse
chi fa cosa fa
quando
inizia
quando dovrebbe
finire
quanto
dura
umane materiali finanziarie
attività
1.1.1.
obiettivo generale
obiettivo specifico 1
obiettivo operativo attività
1.1.2.
1.1.
attività
1.1.3.
attività 1.1...
obiettivo operativo
1.2.
obiettivo operativo
1.3.
obiettivo operativo
1....
obiettivo specifico 2
obiettivo specifico 3
obiettivo specifico...
E’ utile per definire “cosa fare”, ovvero definire le attività da realizzare, individuando chi
fa cosa, quando e per quanto tempo, con quali risorse...
Stato attuale dell’arte
 Seconda visita nelle scuole del campione qualitativo per
raccogliere dati riguardo l’utilizzo degli strumenti proposti;
 A maggio: somministrazione del questionario on-line (uno per
ciascun TpM).
 Analisi dei dati;
 Elaborazioni conclusioni.
Risultati attesi
 Possibilità di avvicinare gli strumenti utili al Miglioramento alle
scuole in ottica di SnV;
 Documentare il processo di miglioramento Data- Driven:
“La capacità del Dirigente e degli insegnanti di trasformare la scuola
tradizionale in un’ organizzazione capace di utilizzare i dati provenienti dai
risultati degli studenti (e da indicatori dell’organizzazione stessa) per
conoscersi e migliorarsi” ( Halverson et al, 2005)”
Pubblicazione degli esiti della ricerca
•
•
•
•
•
Modello teorico
Presentazione della ricerca: impianto, obiettivi e metodologia
Descrizione degli strumenti;
Descrizione della ricerca su campo: un processo di accompagnamento e di ricercaazione;
Progettare, Monitorare e Valutare il processo: analisi quantitative dai dati delle
scuole.
Ad ogni scuola Vales verrà inviata copia degli esiti delle ricerche
Grazie per l’attenzione
[email protected]
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Diapositiva 1 - Iisstricase.it