Il cristianesimo
“Un’epoca di angoscia”
Il III secolo d.C. è stato definito “un’epoca di angoscia” a causa della diffusione
di una profonda crisi spirituale
In questo periodo si affermarono movimenti filosofici che
predicavano il distacco dalla realtà corporea, e culti
misterici che garantivano una vita felice dopo la morte
A questi due aspetti il cristianesimo, nato nel I secolo,
aggiungeva un messaggio di uguaglianza universale
Anche per il suo rigido monoteismo, il cristianesimo entrò
presto in conflitto con l’ideologia imperiale e con la
religione pubblica romana
T. Eakins, Crocefissione (1880)
La Palestina prima di Gesù
Dopo la morte di Alessandro Magno (323 a.C.), la Palestina fu annessa al
Regno ellenistico di Siria, governato dalla dinastia dei Seleucidi
Nel 168 a.C. gli Ebrei si ribellarono, dando vita allo Stato
indipendente di Giuda, in cui era consentita la sola religione
ebraica,divisa in numerose sette
Alla fine del I secolo a.C. il Regno di Giuda
visse un momento di splendore artistico e
culturale sotto Erode il Grande, che nel 19
a.C. ricostruì il tempio di Gerusalemme
Resti dell’Herodium, il palazzo di Erode (I sec. a.C.)
Nel 4 a.C., alla morte di Erode, la Giudea divenne una
provincia romana governata da un prefetto
Gesù di Nazareth
Gesù nacque sotto il principato di Augusto e visse a Nazareth,
in Galilea, dove iniziò a predicare intorno ai trent’anni
Il nome “Gesù” è un calco dell’ebraico Yeshua
(«Jahvè è salvezza»); i suoi discepoli lo
chiamarono Christós (l’«unto», il Messia)
Durante il principato di Tiberio, fu arrestato a
Gerusalemme dai sacerdoti del tempio con l’accusa
di voler corrompere la religione tradizionale
Iscrizione di Ponzio
Pilato in onore di Tiberio
(I sec. d.C.)
Consegnato ai Romani, fu processato dal
governatore Ponzio Pilato e condannato
alla crocefissione per sedizione
L’insegnamento di Gesù
Le origini della dottrina predicata da Gesù vanno ricercate all’interno della
tradizione ebraica e nel contesto della dominazione romana
La figura di Gesù si inserisce in parte nella
tradizione dei profeti dell’Antico Testamento,
che si proclamavano inviati da Dio
Molti contemporanei attribuirono a Gesù un
ruolo politico, in quanto scelto da Dio come
guida del suo popolo contro i Romani
Gesù, raffigurazione su
vetro dorato (IV sec. d.C.)
Il messaggio di Gesù aveva un contenuto religioso radicale:
egli affermava di essere non un profeta, bensì il Messia
Paolo di Tarso e i primi cristiani
In origine il cristianesimo fu solo una delle diverse sette ebraiche diffuse in
Palestina
Fin dai primi decenni di vita, però, si radicò in diverse
regioni dell’Impero grazie all’opera degli apostoli («inviati»)
Il cristianesimo compì un passo decisivo, differenziandosi
dall’ebraismo, con Paolo di Tarso (5-67 ca.)
Paolo diffuse il messaggio evangelico
tra i non Ebrei e fu pertanto definito
apostolo dei gentili
Il cristianesimo divenne una religione universale che
assicurava a tutti la salvezza attraverso la fede
Scene della vita di S.
Paolo (IV sec. d.C.)
La Chiesa primitiva
Oltre che in Palestina, le prime comunità cristiane sorsero nelle principali città
dell’Impero: Antiochia, Corinto, Efeso, Cartagine, Alessandria e Roma
Le comunità locali erano organizzate in chiese (dal greco ekklesía,
«assemblea»), sotto la direzione dei presbiteri («più anziani»)
L’insieme di più comunità contigue
costituiva una diocesi, posta sotto l’autorità
di un vescovo eletto dai fedeli
Si diventava cristiani attraverso un rito
purificatorio (battesimo) e accettando
l’autorità morale e spirituale dei superiori
Fonte battesimale della
chiesa di Butrinto (VI sec.)
I libri sacri dei cristiani
Il cristianesimo è una delle tre religioni del libro, cioè è una fede fondata su
un testo contenente la rivelazione diretta della parola di Dio
L’Antico Testamento,
corrispondente in gran parte
ai libri sacri dell’ebraismo, è
così chiamato dai cristiani
perché precede e anticipa il
messaggio di Gesù,
contenuto nel Nuovo
Testamento
Pagina di un manoscritto del
Nuovo Testamento (VI sec.)
Il Nuovo Testamento,
redatto in greco,
comprende i quattro
Vangeli, gli Atti degli
Apostoli e l’Apocalisse di
Giovanni
I Vangeli di Matteo, Luca e Marco sono
detti sinottici («visibili insieme») perché
presentano forti analogie nella narrazione
Una rivoluzione morale, non sociale
La predicazione cristiana, innovativa sul piano morale, conteneva un
messaggio potenzialmente rivoluzionario
La solidarietà e la pari dignità di tutti gli uomini
A differenza di altre sette religiose e
filosofiche, il cristianesimo richiedeva
che tali ideali fossero messi
concretamente in pratica
Cristo con due apostoli (VI sec.)
Pur essendo inizialmente la religione degli strati più umili, il cristianesimo non
promosse in realtà né una rivoluzione né una riforma sociale: ognuno doveva
combattere la propria battaglia nel posto in cui Dio lo aveva collocato
Le feste cristiane
Il momento fondamentale della liturgia cristiana è la Pasqua, che celebra la
crocifissione e la resurrezione di Cristo, il mistero del Dio che soffre e muore
per l’umanità
A differenza della Pasqua ebraica, quella cristiana
non era calcolata con un criterio univoco
Nel VI secolo il monaco Dionigi il Piccolo
fissò la Pasqua cristiana la prima domenica successiva al
primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera (21 marzo)
Immagine del dio Sol
Invictus (150-200 d.C.)
stabilì la nascita di Cristo nell’anno 753 dalla fondazione di
Roma e scelse come data il 25 dicembre, la festa del natale
del dio Sole (Mitra)
Le sepolture cristiane
Come i pagani e gli Ebrei, i cristiani utilizzavano sepolture sotterranee dette
catacombe
Erano scavate nel tufo e
strutturate in una serie di
corridoi disposti su più piani
Secondo una credenza diffusa,
si tratterebbe di luoghi segreti in
cui i cristiani si rifugiavano; in
realtà erano semplici cimiteri,
dove, in certe occasioni, si
celebrava il culto dei martiri
Erano decorate con affreschi
rappresentanti scene dei Vangeli o della
vita dei santi
Nelle pareti delle gallerie (dette cryptae) erano
scavati i loculi per i defunti e i cubicula, ambienti
più ampi per la sepoltura e il culto dei martiri
Catacombe dei Ss. Marcellino e Pietro (IV sec.)
I cristiani e la donna
La predicazione di Gesù contribuì al miglioramento della condizione
femminile
I Romani erano monogami,
ma ammettevano il divorzio
Per Gesù il matrimonio era monogamico
e indissolubile, perché Dio univa uomo e
donna come fossero una sola carne
La parità dei coniugi era diretta
conseguenza dell’ideale di
uguaglianza universale dei cristiani
Raffigurazione di due coniugi
su un sarcofago (IV sec.)
Per gli Ebrei le donne erano uno
strumento di procreazione ed erano
sottoposte al potere del marito
I cristiani e la crisi del III secolo
Il cristianesimo si diffuse nell’Impero perché andava incontro a profonde
esigenze spirituali, raccolte anche da altre scuole religiose e filosofiche
La religione romana trascurava
il rapporto tra il singolo e gli dei e
il destino nell’aldilà
Nel contesto della crisi politica,
sociale ed economica del III
secolo, si diffusero culti che
assicuravano un’esistenza
beata dopo la morte
Fusione della religione romana con
le dottrine orientali (sincretismo)
Il dio Mitra nell’atto di sacrificare
il toro sacro (II-III sec.)
Molto diffusi erano i
culti di Iside e Mitra
Erano culti
esclusivi, che
si affiancavano
alla religione
pubblica senza
volerla
sostituire
Neoplatonismo e cristianesimo
Nel III secolo si diffuse, tra le classi colte, un movimento filosofico di tendenza
misticheggiante: il neoplatonismo, elaborato dal filosofo Plotino (204-270)
Il mondo è soltanto una copia sbiadita della
realtà divina: lo scopo della vita umana è la
liberazione dalla materia
A differenza della filosofia greca
tradizionale, il neoplatonismo proponeva un
ideale di vita ascetico e spirituale
Il neoplatonismo fornì ai
filosofi cristiani numerosi
strumenti di pensiero
Un filosofo tra i discepoli, particolare
del sarcofago di Plotino (III sec.)
La morale cristiana trovò
così accoglienza anche tra le
classi elevate pagane
Cristianesimo e cultura classica
Inizialmente i cristiani rifiutarono ogni contatto con la cultura classica; ma già
alla fine del II secolo si fece evidente l’esigenza di misurarsi con la cultura e
la filosofia greche, rivisitate in prospettiva cristiana
Nacque la prima filosofia cristiana,
grazie a personalità di elevato livello
intellettuale: i Padri della Chiesa
Filosofo a lezione con i discepoli,
catacomba di via Latina, Roma (III sec.)
La principale scuola filosofica
cristiana fu quella di Alessandria,
dove tra il II e il III secolo
insegnarono Clemente e Origene
I cristiani e la società
Le comunità cristiane obbedivano alle proprie norme e si discostavano dalla
mentalità comune, costituendo un gruppo sociale autonomo
Sui cristiani circolavano
dicerie e sospetti, fomentati
dalla segretezza dei loro riti
Il loro culto era considerato comunemente
una superstizione in conflitto con la
religione tradizionale
Nei periodi di crisi, potevano essere vittime
di episodi di intolleranza popolare, come a
Lione nel 177
Dio protegge tre Giudei gettati nella fornace
ardente dal re Nabucodonosor, pittura
murale della catacomba di Priscilla (III sec.)
Per i cristiani, il martirio («testimonianza»)
era l’atto più nobile da compiere per seguire
l’esempio di Cristo, morto per l’umanità
I cristiani e l’autorità romana
A parte alcuni episodi, l’Impero mostrò una relativa tolleranza verso i cristiani
La religione romana era
tradizionalmente aperta ad
accogliere nuove divinità: erano
un’eccezione l’ebraismo e il
cristianesimo, che proibivano il
culto dell’imperatore e la pratica
dei sacrifici
Spettava ai governatori delle
province stabilire quali situazioni
fossero pericolose per l’ordine
pubblico e reprimerle
All’inizio del III secolo il cristianesimo era ormai una realtà
importante, diffusa in tutto l’Impero e ben organizzata
La persecuzione dei cristiani
I cristiani furono oggetto di una vera e propria persecuzione solo sotto gli
imperatori Decio (249), Valeriano (257-260) e Diocleziano (303-304)
Le autorità romane, tradizionalmente
tolleranti, vedevano una minaccia nei
cristiani perché le loro comunità
costituivano uno Stato dentro lo Stato
Tutti i tentativi di sradicare il cristianesimo
con la forza si dimostrarono fallimentari
Elenco di martiri cristiani dell’epoca
di Diocleziano (IV sec.)
Il cristianesimo fu legalizzato nel 311 dall’imperatore
Galerio e nel 313 dagli imperatori Costantino e Licinio
La libertà religiosa
Divenuta religione ufficiale dell’Impero alla fine del IV secolo, il cristianesimo
stesso promosse persecuzioni contro altre confessioni, soprattutto l’ebraismo
In Europa, la discriminazione sulla base della
confessione religiosa si attenuò soltanto nel
XVIII secolo, per effetto dell’Illuminismo
Stipula del Concordato del 1984
In Italia, il diritto alla libertà
religiosa è garantito
dall’articolo 8 della
Costituzione
In Italia i rapporti tra Stato e Chiesa furono
regolati per la prima volta con i Patti
Lateranensi del 1929. Nel Concordato del
1984, veniva sancita la centralità del principio
della libertà religiosa e l’assoluta laicità della
Repubblica italiana
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