1) Connessi: più insieme o più soli?
Siamo in una società connessa in
rete, sconnessa nella vita
quotidiana. «Pur avendo il
telefonino sempre acceso non mi
chiama nessuno, quindi non sono
nessuno». Questa affermazione
dal sapore amaramente
esistenziale apparsa nel diario di
un adolescente, evidenzia un
fenomeno assai diffuso. Come
saranno le comunità interattive
on-line?
La prima rete sociale allora è il gruppo
di amici che si raccolgono attorno ad
un’iniziativa, nel quartiere, in parrocchia,
nella città, nelle piattaforme mobili di
luoghi lavorativi o nella palude del non
lavoro.
Bilanciare reale e virtuale:
due piazze che s’incontrano
Il Movimento Lavoratori può collocarsi
nello snodo vitale e nevralgico di
connessione tra piazza reale e piazza
virtuale con la password del lavoro
decente, fonte di dignità e di risorse.
Come?
– in un mondo fluido, flessibile ed insicuro, offrendo una
piattaforma stabile su cui appoggiarsi.
– Nel territorio inesplorato abitato dai nativi digitali siamo
sollecitati a realizzare relazioni autentiche e durature di
ritrovamento di se stessi nell’altro, anche quando l’io rimane
ferito.
– Nel vortice di una mobilità frenetica ed incerta, la vita di un
gruppo intergenerazionale costruito sull’esperienza della
ricerca, ingresso ed esercizio professionale, può avere un
rinnovato valore con prospettive concrete di azione
2. Mobilità, connettività e nuova pastorale d’ambiente
Il presente va vissuto tra una memoria custodita ed un
futuro ardentemente atteso e preparato.
I luoghi e non luoghi vanno abitati, animati e trasformati. La
questione sociale odierna coincide prevalentemente con le
aspettative delle nuove generazioni,
Noi siamo in prestito ai figli
Diversamente dal passato l’evangelizzazione
del mondo del lavoro in tutte le sue
espressioni si interseca con l’esperienza
parrocchiale, sollecitata dagli Orientamenti
pastorali della CEI a diventare sempre più
missionaria.
L’Associazionismo presente nella comunità
ecclesiale, ma anche nella società civile può
essere la frontiera quotidiana dove
annunciare e vivere il Vangelo del lavoro,
imprimendo un impulso trasformatore per far
sì che il messaggio sociale cristiano venga
percepito come energia di cambiamento.
Ora che sta faticosamente ma progressivamente
affermandosi la mentalità e lo stile pastorale del
Convegno di Verona che poggiano sull’unità della
persona concreta. Ogni iniziativa va pensata e
realizzata concretamente.
Alleanza tra Associazione e Movimenti con i giovani precari
Un banco di prova potrebbe essere l’avvio di un’alleanza tra Associazioni e Movimenti con i giovani in
cerca di lavoro, precari o al primo ingresso nell’attività produttiva. Qui finisce una pastorale tutta
concentrata sulla proposta, sui principi, sulla dottrina, e può crescere e svilupparsi quella della relazione
come profezia e pratica di umanità nuova, animata dal Vangelo. Si può incominciare:
– con il farsi carico da parte delle associazioni giovanili di tutti gli aderenti con problematiche
personali riguardanti il passaggio dalla scuola (università) al lavoro o già coinvolti
nell’interminabile avventura dei contratti a termine;
– poi si dovrebbe interessare quanti gestiscono ed animano gli ambienti parrocchiali (per collaborare
attrezzando una sede dove informare e promuovere, costruendo insieme ,un progetto di azione nel
territorio in grado di interloquire con i soggetti professionali, imprenditoriali, sindacali ed istituzionali del
territorio;
– un impulso locale a questa prospettiva interassociativa può aver luogo se ci sono delle sintonie a
livello diocesano e nazionale. Per raggiungere obiettivi così ambiziosi, ma anche drammaticamente
necessari, bisogna saper coniugare sia le relazioni interpersonali e di gruppo con l’ampia gamma di
opportunità comunicative e collaborative possibili nel mondo digitale;
– una tappa significativa potrebbe rivelarsi dopo un percorso sufficientemente avviato, una
manifestazione originale e creativa in piazza per raccontare, proporre ed esigere giustizia
generazionale ogni giorno.
Il servizio prezioso dell’Azione Cattolica e del MLAC per
realizzare questa alleanza con i precari è vincere la loro
solitudine e far sentire la comunità cristiana capace di
amarli con i fatti, come testimoniato Gesù con la sua gente.
Una naturale vocazione: il dialogo scuola-lavoro
Collegato a questo progetto può essere affrontato
nel tempo delle prime scelte scolastiche la tappa
significativa dell’orientamento per coniugare
aspettative personali (vocazione), libere da
condizionamenti ed illusioni, con la corretta
percezione delle dinamiche socio-economiche e
professionali dei prossimi anni.
In questa ottica, come Azione Cattolica può essere stimolante la triangolazione ACR, MSAC,
MLAC Giovani ed Adulti.
È evidente che tutti i protagonisti diventano soggetti in campo: famiglie, educatori, catechisti,
ragazzi o giovanissimi, dirigenti scolastici, insegnanti, dirigenti e allenatori sportivi operanti
nel territorio.
L’esperienza della progettazione sociale già ben collaudata, saprà sostenere e sperimentare
progetti in questa direzione.
Nel proporre e raggiungere questi obiettivi è assai preziosa la costante sintonia con gli uffici
pastorali diocesani e nazionali a partire dalla Pastorale giovanile e sociale.
3. Concorrere alla preparazione di nuovi sindacalisti
Le profonde trasformazioni locali e globali del mondo del
lavoro urgono per la formazione di operatori sindacali
all’altezza del momento.
La Caritas in Veritate,( al punto n°64), più di ogni altro
soggetto sociale delinea i limiti ed i ritardi dell’odierna
azione sindacale, ma anche prospetta le nuove frontiere
della rappresentanza e tutela dei lavoratori e delle loro
famiglie.
“Riflettendo sul tema del lavoro, è opportuno anche un richiamo all'urgente esigenza che le
organizzazioni sindacali dei lavoratori, da sempre incoraggiate e sostenute dalla Chiesa, si
aprano alle nuove prospettive che emergono nell'ambito lavorativo. Superando le limitazioni
proprie dei sindacati di categoria, le organizzazioni sindacali sono chiamate a farsi carico dei
nuovi problemi delle nostre società”
Per una Associazione come la nostra da sempre in
campo per il servizio educativo si pone come
prioritario il compito di motivare, accompagnare e
sostenere vocazioni all’impegno sindacale,
accanto a quello socio politico, con la
consapevolezza di dover affrontare resistenze e
miopie consolidate nel tempo che hanno avallato nei
fatti, la crescente separazione tra lavoro garantito e
lavoro precario non protetto.
Il MLAC è stimolato in questa prospettiva a far
aderire al Movimento gli operatori sindacali più
sensibili. A livello nazionale potrebbe sorgere un
osservatorio permanente sul sindacato.
Preziosa in questo servizio, è la collaborazione
con la Gioc.
Attenzione conclusive
Trasversalmente a questi percorsi-progetti suggeriti
bisognerebbe predisporre un itinerario aperto di
spiritualità, biblico-esistenziale e di primo e
secondo Annuncio che nell’ottica delle relazioni
personali e comunitarie, arrivi alle persone nelle varie
situazioni concrete e quotidiane.
Scarica

PISTE DI TESTIMONIANZA ED EVANGELIZZAZIONE