La RAI - Radiotelevisione italiana, è la
società concessionaria in esclusiva del
servizio pubblico radiotelevisivo italiano
Società per azioni con partecipazione di
1) Ministero del tesoro e
delle Finanze: 99,56%
2)SIAE: 0,44%
Nota:Referendum 1995 introduce la possibilità della partecipazione di privati
Sentenza corte costituzionale n.225/ 1974
“la radiotelevisione è un servizio pubblico essenziale che
soddisfa un bisogno fondamentale della collettività,
caratterizzato da quel preminente interesse generale e
quei fini di utilità generale che ne giustificano la riserva
statale in quanto adempie a fondamentali compiti di
informazione, concorre alla formazione culturale del
Paese, diffonde programmi che in qualche modo incidono
sulla pubblica opinione”
1)obiettività, completezza, imparzialità dell'informazione e
apertura alle diverse opinioni e tendenze politiche, sociali,
culturali e religiose.
2)adeguata distribuzione di generi diversi di
programmazione dedicati all'educazione, all'informazione,
alla formazione, alla promozione culturale, alla
valorizzazione delle opere musicali, teatrali,
cinematografiche, televisive anche in lingua
3) diffusione di trasmissioni radiofoniche in lingua per le
comunità minori
4) accesso alla programmazione dei partiti
5)promozione dell'integrazione
6)informazioni stradali
Consiglio di amministrazione composto da 9
membri (mandato di tre anni rinnovabile):
7 sono eletti dalla commissione parlamentare di
vigilanza (2 pd, 1 lega, 1 udc, 3 pdl)
2 sono di nomina del Ministero dell'economia e
delle finanze di cui uno è il presidente che deve
essere gradito ai 2/3 dei membri della C.P.V.
Il consiglio: vota il direttore nominato dal
ministero, nomina i direttori di rete e dei tg.
Fonti di Finanziamento:
-pubblicità
-canone istituito nel 1938
il logo Rai viene introdotto a partire dagli
anni 70 per rendersi riconoscibile rispetto
alle tv private
Fino agli anni 80 non trasmetteva h24 ma
pausa pomeridiana e notturna
dati 2009:11829 dipendenti
1923 regio decreto: le trasmissioni radiofoniche sono
esclusiva dello Stato
27 agosto 1924 a Torino nasce URI Unione radiofonica
Italiana, società per azioni Ministro per le
comunicazioni (Costanzo Ciano)
15 gennaio 1928 diventa EIAR Ente Italiano per le
Audizioni Radiofoniche
1944 l'EIAR diventa RAI Radio Audizioni Italiane
3 gennaio 1954 con l'avvio delle trasmissioni
televisive regolari nasce la RAI- radiotelevisione
italiana
3 gennaio 1954
-primo TG1
-La domenica sportiva
1957 Inizio dei messaggi pubblicitari con
Carosello
4 novembre 1961 nasce Rai 2
14 aprile 1974 Legge n.104
-Nomine parlamentari e non governative
-si ipotizza Rai tre
1977 Trasmissioni a colori e chiusura di
Carosello
15 dicembre 1979 Nasce Rai tre per la
diffusione su base regionale (regioni nate
nel 70)
1990 inaugurazione del centro RAI di
SAXA RUBRA in funzione dei mondiali
1996 si inaugurano i programmi via satellite
2004 si inaugurano i programmi in digitale
terrestre
 http://www.youtube.com/watch?v=W8Jo
LKRyoM8&feature=related
 Insieme
delle opinioni dei cittadini sui
problemi rilevanti di interesse comune
maturate in contesti sociali
 La sfera pubblica è uno spazio di libertà
a metà tra pubblico e privato
 In genere, a cascata, va dall’alto al basso
 Non c’è opinione pubblica se non c’è
informazione
 I rischi delle fonti di informazione che
pretendono di formare
 L’ambito
della vita associata secondo cui
i cittadini non sono sottoposti ad alcuna
costrizione, possono cioè:
 incontrarsi e associarsi liberamente;
 esprimere le proprie opinioni;
 discutere di problemi di comune
interesse
(Habermas, Storia e critica…, 1962)
XVII secolo Monarchie assolute (unica sede del
potere)
 XVIII secolo nasce l’opinione pubblica nella
società in cui agiscono i soggetti privati- forma di
resistenza al potere dello Stato diffusa con la
stampa
 1781 Oxford Dictionary registra per la prima volta
l’espressione public opinion
 È tema conduttore del nazionalismo ottocentesco
 XX secolo “trionfo” ma limiti dei partiti, del
parlamento, del voto

 Art.49: Tutti
i cittadini hanno diritto di
associarsi liberamente in partiti per concorrere
con metodo democratico a determinare la
politica nazionale
 Art. 21: Tutti
hanno diritto di manifestare
liberamente il proprio pensiero con la parola,
lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
 La stampa non può essere soggetta ad
autorizzazioni o censure.
K. Marx (L’ideologia tedesca 1846): le idee delle classi
dominanti sono le idee dominati- i proprietari dei
mezzi di produzione sono i proprietari dei mezzi di
produzione intellettuale
 J. Stuart Mill (on Liberty 1859): i giornali si sono
sostituiti alle gerarchie ecclesiastiche e statali, non
hanno favorito il senso critico
 J. Habermas (storia e critica dell’opinione pubblica
1962): 2 modelli di opinione pubblica
-libera
-subalterna e passiva
Per favorire l’opinione libera: indipendenza dei media +
autority di vigilanza + favorire il senso critico

 M. Caroli, Proibitissimo!Censori
e
censurati della radiotelevisione italiana,
Garzanti, 2003;
 N. Bobbio, N. Matteucci
e G. Pasquino,
Dizionario di Politica, Utet, 2004
 http://www.rai.it/
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Rai - alfabetico dei docenti 2009