L’Università Pubblica Provvedimenti legislativi Giugno 2008: DL 112 • Il 25 giugno 2008, su proposta del Ministro del Tesoro On. Tremonti, il Consiglio dei Ministri approva (all’unanimità, Ministro dell’Università On. Gelmini compresa) il Decreto Legge n. 112 (DL 112) concernente: • Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria •Gli atenei di tutta italia esprimono forti critiche sul DL 112 in merito alle sue conseguenze sulle attività di didattica e di ricerca •Il 6 agosto 2008, il Parlamento approva in via definitiva il DL 112 •Il decreto viene pubblicato Il 21 agosto 2008 e diventa legge (133) L 133/2008 Elementi critici 1) Taglio dei finanziamenti pubblici all’Università (FFO) 2) Riduzione del turn-over del personale 3) Università come Fondazioni? 4) Sospensione delle Scuole di Specializzazione (SSIS) per la formazione degli insegnanti. DL 112 = Scomparsa dell’Università Pubblica 1) Taglio dei finanziamenti pubblici all’Università (FFO) FFO (Fondo Funzionamento Ordinario): finanziamento ministeriale del sistema universitario Tagli del FFO nel DL 112: 63,5 190 316 417 455 milioni di euro per il 2009 milioni di euro per il 2010 milioni di euro per il 2011 milioni di euro per il 2012 milioni di euro per il 2013 Si tratta in totale di quasi 1500 milioni di euro di riduzione in cinque anni, Una media di 300 milioni di euro per anno. Si passa dalla riduzione dell’ordine dell’uno per cento nel 2009 ad una riduzione del 7,8 per cento fra il 2012 e il 2013 !!!!! Tutto questo applicato ad un sistema sottofinanziato. Come appare dallo schema seguente !! DL 112 = Scomparsa dell’Università Pubblica Dal confronto con gli altri paesi avanzati (dati OCSE) emerge infatti la necessità di un aumento, e non di una diminuzione, del finanziamento pubblico (ma anche privato) al sistema Università! Dati OCSE 1) Spesa annuale per studente: USA: 24370$, Inghilterra: 13506$, Germania: 12446$ Francia: 10995$, Media OCSE: 11512$, Italia: 8026$ 2) Spesa pubblica annuale per studente: USA: 8400$, Inghilterra: 9400$, Germania: 10200$ Francia: 9300$, Media OCSE: 8400$, Italia: 5400$ Andamento Fondo Funzionamento Ordinario 2001-2012 (Ante aumenti l. 1/2009) 8.000.000.000 ∆ ∆ ∆ 2010-2009 2011-2009 2012-2009 7.500.000.000 -4,3% 7.000.000.000 -18,1% 6.500.000.000 -19,1% - 318 Ml€ 6.000.000.000 - 1.036 Ml€ - 1.433 Ml€ 5.500.000.000 FFO 2001 2002 2003 2004 2005 2006 6.188 6.209 6.294 6.552 6.996 6.944 2007 7.133 2008 2009 2010 (Inclusi (Inclusi (Inclusi 550 Ml€.) 550 Ml€.) 550 Ml€.) 7.422 7.485 7.166 2011 6.130 2012 6.052 Il taglio del FFO Conseguenze del taglio FFO: i) riduzione dei servizi agli studenti ii) riduzione delle infrastrutture (aule, laboratori, biblioteche) iii) peggioramento della qualità della didattica iv) riduzione delle attività di ricerca con un peggioramento globale della qualità delle nostre Università ed ulteriore perdita di competitività rispetto alle Università straniere. Assisteremo, oltre che alla cosiddetta “fuga dei cervelli”, anche alla fuga degli studenti universitari? L’uso ottimale delle risorse necessita 1) la valutazione del sistema universitario (ma l’istituzione dell’agenzia di valutazione è stata appena bloccata) e 2) la ripartizione del FFO sulla base dell’efficienza di Ciascuna Università (invece della attuale distribuzione “a pioggia”). L 133/2008 2) Riduzione del turn-over del personale La 133/2008 fissa un limite massimo di i) 1 su 10 per il 2009 ii) 1 su 5 per il 2010 ed il 2011 iii) 1 su 2 per il 2012 di nuove assunzioni rispetto al numero di pensionamenti. Il limite sul turnover si applica a ciascuna Università prescindendo dalla efficienza nell’uso delle risorse (e del rispetto del limite del 90% per la spesa di stipendi del personale) Implicazione a medio termine a legislazione costante: dimezzamento del numero di docenti! E’ realmente necessario ridurre il numero di docenti e soprattutto, è funzionale all’obiettivo di far divenire l’Europa “una società della conoscenza ” ? Dati OCSE sul rapporto (numero studenti / numero docenti): USA: 15.1 Germania: 12.4 Francia: 17.0 Inghilterra: 16.4 Media OCSE: 15.3 Italia: 20.4 Il confronto con gli altri paesi industrializzati suggerisce che il numero di docenti universitari dovrebbe aumentare invece che diminuire! DL 112 = Scomparsa dell’Università Pubblica Quale scenario futuro con un dimezzamento del numero di docenti? -Situazione attuale: un docente/ricercatore dedica in media metà del tempo alla didattica e metà del tempo alla ricerca -Assumendo un numero stazionario di studenti: se il numero di docenti/ricercatori si dimezza, allora ciascun docente/ricercatore dovrà raddoppiare il tempo dedicato alla didattica per preservare le attuali attività formative -Situazione futura: il docente/ricercatore dovrà dedicare tutto il suo tempo all’insegnamento e non potrà svolgere l’attività di ricerca DL 112 = Scomparsa dell’Università Pubblica Conseguenze - Abbassamento generale della qualità della didattica -Lo studente non potrà interagire con il mondo della ricerca e della produzione di nuove conoscenze -Impossibilità di svolgimento di tesi sperimentali causa l’assenza di laboratori di ricerca -Non si potranno formare nuovi ricercatori: le scuole di dottorato spariranno in assenza di attività di ricerca Sparizione delle Università pubbliche come sedi dello sviluppo delle nuove Conoscenze. Gli Atenei si trasformeranno in super-Licei Può esistere una nazione sviluppata senza la ricerca di base svolta nelle Università? DL 112 = Scomparsa dell’Università Pubblica 3) Università come Fondazioni? Il DL 112 introduce la facoltà per l’Università pubbliche di trasformarsi in Fondazioni in grado di raccogliere finanziamenti privati. Implicazioni: 1) La natura pubblica delle Università verrà annullata 2) Dividerà gli Atenei in Fondazioni di classe A e di classe B in funzione della capacità economica della regione di appartenenza. 3) Il sistema del “diritto allo studio” verrà cancellato e non sarà più assicurata la possibilità di studi universitari ai “meritevoli anche se in condizioni disagiate” (Art. 34 della Costituzione) 4) Sparirà la differenza rispetto alle Università private, ad esempio per le tasse universitarie: (alla Bocconi ammontano attualmente da 4300 a 9650 euro/anno) DL 112 = Scomparsa dell’Università Pubblica 4) Sospensione delle Scuole di Specializzazione (SSIS) per la formazione degli insegnanti. -Provvedimento dettato solamente dalla volontà di “far cassa”, prescindendo dalla necessità di formare gli insegnanti. -Come potranno rivolgersi all’insegnamento quei giovani motivati e preparati ormai giunti alla laurea specialistica? DL 112 = Scomparsa dell’Università Pubblica In conclusione Visti i prevedibili effetti catastrofici del DL 112, necessario chiedere a Governo e Parlamento l’emanazione degli opportuni provvedimenti che assicurino le adeguate risorse finanziarie ed umane affinché l’Università pubblica continui ad esistere e svolgere al meglio le sue funzioni. Ci appelliamo all’opinione pubblica ed alle forze sociali affinché, dopo aver valutato le conseguenze nefaste della possibile scomparsa dell’Università pubblica, si uniscano a noi in tale richiesta. Invece dei tagli indiscriminati, si auspica una seria valutazione di didattica e ricerca e della gestione dei bilanci universitari, anche in funzione dell’attribuzione delle risorse. DECRETO-LEGGE 10 novembre 2008, n. 180 Disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualita' del sistema universitario e della ricerca (GU n. 263 del 10-11-2008) Articolo 1, commi 1 e 2 Gli Atenei che “superano il tetto del 90%” del FFO: •non possono assumere personale •non possono indire nuovi concorsi •non partecipano al reclutamento straordinario dei ricercatori previsto dalla Finanziaria 2007 Articolo 1, comma 3 Blocco del turn-over attenuato (solo atenei “virtuosi”): dal limite del 20% previsto dalla Legge 133, calcolato sul numero di persone in uscita, si passa al limite del 50% , ma calcolato sulla spesa corrispondente al personale in uscita Almeno il 60% della spesa per ricercatori e non più del 10% per professori ordinari Come conseguenza, viene prevista un’integrazione al FFO Taglio Legge 133 Reintegro da Decreto 180 (10.11.08) Taglio dopo Decreto 180 2009 -63,5 2010 -190 2011 -316 2012 -417 2013 -455 24 -39,5 71 -119 118 -198 141 -276 141 -314 Cifre in milioni di Euro Articolo 1, comma 4 e 5, 6, 8 Commissioni di concorso a Professore di I o II fascia •un professore nominato dalla facoltà •quattro professori sorteggiati da una lista nazionale di quindici professori (esterni all’ateneo) eletti mediante votazioni (ristrette ai soli professori di I fascia) che avverranno con modalità che il Ministro sta definendo Commissioni di concorso a ricercatore •un professore nominato dalla facolta' •due professori di I fascia sorteggiati in una lista di eletti Articolo 1, comma 7 Criteri di valutazione nei concorsi a ricercatore banditi dopo il 10 novembre 2008 La valutazione avverrà solo su titoli e pubblicazioni, utilizzando parametri stabiliti dal Ministro dopo aver sentito il CUN Articolo 2 L’ articolo 2 prevede che una quota non inferiore al 7% dell’attuale FFO complessivo (non si tratta di una quota aggiuntiva) venga ripartita sulla base dei risultati dei processi formativi e delle attività di ricerca scientifica I criteri di erogazione verranno decisi sentiti il Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario (CNVSU) e il Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca (CIVR) Articoli 3, 4, 5 L’ articolo 3 incrementa di 65 milioni i fondi per l’ edilizia per residenze studentesche e di 135 milioni quelli per borse di studio L’ articolo 4 riguarda la copertura finanziaria del decreto L’ articolo 5 riguarda l’immediata entrata in vigore del decreto Decreto-Legge 31 maggio 2010, n. 78 Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica Tagli di Interesse per il Settore Università •Turn-over al 20%, fatto salvo quanto previsto dalla Legge 1/2009 (cosiddette università “virtuose”, limite 50%) •Spesa per personale a tempo determinato e co.co.co: -50% rispetto al 2009 •Spesa per formazione personale: -50% rispetto al 2009 •Sospensione rinnovi contrattuali (personale TA) •… Art.9: Contenimento delle Spese in Materia di Impiego Pubblico 20. I meccanismi di adeguamento retributivo (ISTAT, ndr) per il personale non contrattualizzato … (magistrati, professori e ricercatori universitari, dirigenti dei Corpi di polizia e delle Forze armate, ndr) non si applicano per gli anni 2011, 2012 e 2013 e non danno comunque luogo a successivi recuperi. Per sempre … Art.9: Contenimento delle Spese in Materia di Impiego Pubblico 21. Per le categorie di personale che fruiscono di un meccanismo di progressione automatica degli stipendi (scatti biennali, ndr), gli anni 2011, 2012 e 2013 non sono utili ai fini della maturazione delle classi e degli scatti di stipendio previsti dai rispettivi ordinamenti. Per il predetto personale le progressioni di carriera comunque denominate eventualmente disposte negli anni 2011, 2012 e 2013 hanno effetto, per i predetti anni, ai fini esclusivamente giuridici. Per sempre … I conti in tasca (Fonte: il Sole24ore, 28.6.2010) PROF. ORDINARI Classe Str 1 Str 2 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Lordo al 31.12.10 (= al 31.12.2013) 55.137 56.035 58.356 62.749 65.866 70.260 73.377 77.770 82.164 85.624 89.084 92.544 96.004 99.464 102.924 106.384 109.844 Mancato aumento (ISTAT) 3.319 3.373 3.513 3.777 3.965 4.23 4.417 4.682 4.946 5.155 5.363 5.571 5.779 5.988 6.196 6.404 6.613 Mancato aumento (scatti di classe) Mancato aumento (sullo stipendio annuale) (Totale) Incidenza (in %) 3.219 6.714 7.511 7.511 7.511 7.511 8.787 7.853 6.920 6.920 6.920 6.920 6.920 6.920 6.920 3.460 0 6.538 10.087 11.024 11.288 11.476 11.74 13.204 12.535 11.866 12.075 12.283 12.618 13.000 13.381 13.762 10.684 7.605 11,9 18,0 18,9 18,0 17,4 16,7 18,0 16,1 14,4 14,1 13,8 13,6 13,5 13,5 13,4 10,0 6,91 PROF. ASSOCIATI Lordo al 31.12.10 (= al 31.12.2013) Mancato aumento (ISTAT) NC/1 41.734 2.512 2.253 4.766 11,4 NC/2 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 42.373 43.987 47.094 49.308 52.415 54.628 57.736 60.843 63.300 65.757 68.214 70.671 73.128 75.585 78.042 80.500 2.551 2.648 2.835 2.968 3.155 3.289 3.476 3.663 3.811 3.959 4.106 4.254 4.402 4.55 4.698 4.846 4.721 5.321 5.321 5.321 5.321 6.214 5.564 4.914 4.914 4.914 4.914 4.914 4.914 4.914 2.457 0 7.272 7.969 8.156 8.289 8.476 9.503 9.04 8.577 8.725 8.873 9.021 9.169 9.317 9.465 7.155 4.846 17,21 18,1 17,3 16,8 16,2 17,4 15,7 14,1 13,8 13,5 13,2 13,0 12,7 12,5 9,2 6,01 Classe Mancato aumento (scatti di classe) Mancato aumento (sullo stipendio annuale) (Totale) Incidenza (in %) RICERCATORI Classe Lordo al 31.12.10 (= al 31.12.2013) Mancato aumento (ISTAT) Mancato aumento (scatti di classe) 6.249 4.638 Mancato aumento (sullo stipendio annuale) (Totale) 7.659 6.397 Incidenza (in %) NC /1 NC/ 2 23.412 29.214 1.409 1.759 32,7 21,9 NC/3 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 29.661 33.852 36.059 37.640 39.846 41.427 43.634 45.841 47.596 49.351 51.106 52.861 54.616 56.371 58.126 59.881 1.786 6.398 8.183 27,61 2.038 3.788 5.826 17,2 2.171 3.788 5.958 16,5 2.266 3.788 6.054 16,1 2.399 3.788 6.186 15,5 2.494 4.413 6.907 16,7 2.627 3.962 6.588 15,1 2.76 3.510 6.27 13,7 2.865 3.510 6.375 13,4 2.971 (valide per 3.510 6.481 13,1 Note PO, PA, RU): 3.077 3.510 6.587 12,9 •Calcoli effettuati da Il Sole 24 ore in presenza 3.182 3.510 6.692 12,7 di inflazione al 2% (e se arrivasse al 5% ?) 3.288 3.510 6.798 12,4 •Perdita (senza a fine 3.394 3.510rivalutazione) 6.904 stimata12,2 carriera per 1.755 un docente 3.499 5.254“giovane”: 9,0 circa 3.605 3.605 6,01 200.000 Euro0 Pagano tutti ? E allo stesso modo ? Altri lavoratori e manager pubblici (Art.9, Comma 2) Dal 1° gennaio 2011 e sino al 31 dicembre 2013, i trattamenti economici complessivi dei singoli dipendenti, anche di qualifica dirigenziale, previsti dai rispettivi ordinamenti, delle amministrazioni pubbliche superiori a 90.000 euro lordi annui sono ridotti del 5% per la parte eccedente il predetto importo (e del 10% per la parte eccedente 150.000 euro) Esempio: Dirigente con stipendio da 100.000 Euro: perde 500 Euro all’anno (il 5% di 10000 Euro), ovvero lo 0.5% della retribuzione Art.5: Riduzione Amministrativi del Costo degli Apparati Politici ed 2. A decorrere dal 1° gennaio 2011 il trattamento economico complessivo dei Ministri che non siano membri del Parlamento nazionale, previsto dall’articolo 2, primo comma, della legge 8 aprile 1952, n. 212, è ridotto del 10 per cento. Curiosità: Quanti sono i Ministri non parlamentari ? Risposta: 1 (Galan, ndr) Altri punti di interesse •Sostituzione del TFS con il TFR •Pagamento differito della liquidazione e suo frazionamento in 3 anni Eccezioni previste a riguardo del taglio delle retribuzioni Per il solo personale di cui alla legge 27/1981 (magistratura ordinaria, amministrativa, contabile, militare e avvocati e procuratori dello Stato): a) per l’anno 2014, a titolo di acconto, è previsto lo stesso incremento retributivo riconosciuto per l’anno 2010 (+ 3,04 %); per l’anno 2015, il beneficio spettante a titolo di conguaglio per l’intero triennio 20132015 verrà calcolato sulla base degli incrementi medi percepiti dal restante pubblico impiego negli anni 2009-2010 e 2014 b) maturazione degli automatismi stipendiali (classi e scatti) differita di tre anni con successiva attribuzione del valore economico che si sarebbe maturato nel corso del triennio. Conversione del Decreto in Legge dello Stato da parte del Parlamento Taglio Retribuzioni: Alcuni Emendamenti di Maggioranza Militari •Fondo di 80ML di euro all’anno destinato al finanziamento di misure perequative per il personale delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e Vigili del Fuoco •Sul blocco degli stipendi non incideranno le missioni all'estero Insegnanti •Il 30% dei risparmi previsti verranno accantonati e potranno, in un secondo tempo, essere anche destinati a scatti di anzianità e progressioni del corpo docente Diplomatici •Annunciate nel maxi-emendamento del Governo misure di ammorbidimento rispetto al congelamento degli stipendi DISEGNO DI LEGGE 1905 APPROVATO DAL SENATO DELLA REPUBBLICA il 29 luglio 2010 Governance delle università Art. 2, comma 1. Consiglio di Amministrazione: • Al massimo 11 membri incluso rettore e rappresentanti degli studenti. • “designazione o scelta degli altri componenti [..] tra personalità italiane o straniere in possesso di comprovata competenza in campo gestionale ovvero di un’esperienza professionale di alto livello; non appartenenza ai ruoli dell’ateneo, a decorrere dai tre anni precedenti alla designazione e per tutta la durata dell’incarico, di un numero di consiglieri non inferiore a 3 nel caso in cui il consiglio di amministrazione sia composto da 11 membri e non inferiore a 2 nel caso in cui il consiglio di amministrazione sia composto da un numero di membri inferiore a 11” Fondo per il merito degli studenti • Art. 4 “È istituito presso il Ministero un fondo speciale […] finalizzato a promuovere l’eccellenza e il merito fra gli studenti [..]” • Dal comma 7 che illustra quali siano i finanziamenti per alimentare il fondo si evince che l’unico finanziamento certo è costituito dal contributo di partecipazione alle prove pagato dagli studenti che, ritenendosi meritevoli, chiedono di essere valutati (comma 4). Abilitazione scientifica nazionale • Art. 16 comma 1 “L’abilitazione ha durata quadriennale […] attesta la qualificazione scientifica che costituisce requisito necessario per l’accesso alla prima e alla seconda fascia dei professori” • Comma 4 “Il conseguimento dell’abilitazione scientifica non costituisce titolo di idoneità né dà alcun diritto relativamente al reclutamento in ruolo o alla promozione […]” • L’abilitazione scientifica è dunque una condizione necessaria ma non sufficiente per il reclutamento. Ricercatori a tempo determinato Art. 21 Il ruolo di ricercatore a tempo indeterminato viene sostituito dal ricercatore a tempo determinato che può usufruire di due forme contrattuali (comma 4): 1. Un contratto triennale (prorogabile di 2 anni) a tempo pieno o definito (didattica 350 o 200 ore ) 2. Un contratto triennale non rinnovabile a tempo pieno, a chi ha già usufruito del 1) • Nel terzo anno del contratto 2), previo conseguimento dell’abilitazione a associato, l’università valuta il ricercatore per la chiamata. • I contratti 1) e 2) non danno luogo a diritti per l’accesso ai ruoli (comma 9). Promozione ad associato • Art. 21 un ricercatore a tempo determinato potrà essere assunto dopo aver usufruito dei contratti 1 e 2 e avendo conseguito l’abilitazione. Quindi: – Dopo un minimo di sei anni nel caso il contratto 1 non sia stato prorogato – Dopo un minimo di otto anni nel caso il contratto 1 sia stato prorogato di due anni • L’Università in cui ha prestato servizio non avrà alcun obbligo di assunzione: procederà in funzione delle disponibilità economiche dell'Università, soggetto ai blocchi di turnover, sospensioni dei concorsi, limiti alle assunzioni decisi dal Governo del momento. Merito e responsabilità • Art. 5 comma 1, lettera c) (delega al governo per) Introduzione, sentita l’ANVUR, di un sistema di valutazione ex post delle politiche di reclutamento degli atenei sulla base di criteri definiti ex ante. • Fino al 10% FFO (a livello di ateneo) attribuiti in base della valutazione scientifica, mobilità dei dottorandi e post-doc, numero di responsabili di progetti internazionali, internazionalizzazione docenti. • Meccanismo troppo indiretto per causare una vera responsabilizzazione atta alla valorizzazione del merito. Iniziative negli atenei italiani Esempio: Università di Parma Mozione: La legge 133 del 2008 ha programmato un taglio finanziario progressivo e generalizzato all’Università pubblica, che dal prossimo anno vedrà sostanzialmente azzerata la quota di risorse necessarie per mantenere in vita le funzioni Universitarie (didattica, ricerca, servizi agli studenti, manutenzione delle strutture). Il disegno di legge 1905, all’esame delle Camere, restringe in modo inaccettabile le prospettive di avanzamento di carriera, mediante concorsi pubblici, di ricercatori e professori associati, in particolar modo per gli attuali ricercatori a tempo indeterminato. Per i giovani non ci sarà accesso a docenza universitaria e ricerca nel prossimo quadriennio. La manovra economica attualmente all’esame del Parlamento contiene provvedimenti che si traducono in riduzioni della retribuzione di docenti e ricercatori, più penalizzanti per i giovani che già hanno stipendi più bassi. Tali provvedimenti hanno determinato uno stato di forte disagio e di mobilitazione tra i docenti e i ricercatori che, di fatto, renderà impossibile garantire, per il prossimo anno accademico, un’offerta formativa adeguata. Per tale motivo, la Facoltà di Ingegneria si vede costretta a sospendere ogni attività di programmazione didattica per l’anno accademico 2010/2011. Chiede infine al Preside di Facoltà di esprimere in tutte le sedi istituzionali i contenuti della presente mozione, informandone gli studenti della facoltà e dandole anche rilevanza mediatica nelle forme che riterrà più opportune ed efficaci” (MOZIONE FACOLTA’ INGEGNERIA - PARMA) Esempio: Politecnico di Torino http://www.ricercatoripoli.altervista.org/Iniziative_Politecnico_files/assemblea216-2010.pdf ASSEMBLEA DEI PROFESSORI E DEI RICERCATORI DEL POLITECNICO DI TORINO – 21/6/2010 L’Assemblea dei Professori e dei Ricercatori Universitari del Politecnico di Torino si è riunita il 21giugno 2010 ed ha ampiamente discusso il DECRETO-LEGGE 31 maggio 2010, n. 78 recante “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”. L’Assemblea ha espresso il più vivo disappunto sul fatto che la scure dei tagli si sia abbattuta sulle retribuzioni dei docenti universitari in maniera abnorme, iniqua, discriminatoria e lesiva della garanzia dell’autonomia e della libertà di esercizio della funzione docente. Si evidenziano qui di seguito le principali osservazioni emerse. 1. Blocco dei contratti nel 2011-2013 Il blocco per il triennio 2011-2013 degli adeguamenti stipendiali legati agli aumenti derivanti dai rinnovi contrattuali degli altri dipendenti pubblici (Legge 448/98- Art. 24), conseguente al blocco dei contratti per le categorie contrattualizzate (quindi per l’Università anche per i Tecnici, gli Amministrativi e i Bibliotecari) porterà mediamente a perdite al terzo anno di almeno il 5% dello stipendio, che si ripercuoteranno sulle retribuzioni di tutti gli anni successivi, sulle pensioni e sulla liquidazione. 2. Blocco degli scatti biennali e delle conferme in ruolo nel 2011-2013 Ai docenti universitari e ai magistrati (le cosiddette categorie non contrattualizzate) vengono anche bloccati per il triennio 2011-2013 gli scatti biennali che sono connaturati con la progressione di carriera. Per i docenti universitari sono legati alla crescente maturità scientifico-didattica e la norma è lesiva, oltrechè economicamente, anche della garanzia dell’autonomia e della libertà di esercizio della funzione docente. Tale blocco risulta ancor più abnorme e punitivo per i giovani. La perdita di retribuzione dei docenti giovani al terzo anno, in virtù di questa sola voce, arriverebbe fino al 16% ed abbinata ai mancati aumenti annuali di cui al punto 1 porta la stima della perdita oltre il 20%. Ancora più abnorme è la situazione per coloro che nel triennio abbiano il giudizio di conferma: per essi è facile stimare perdite anche del 40%, che salgono al 45% tenendo conto del punto 1. Per i meno giovani la situazione è solo meno abnorme, potendo essi avere una perdita dal blocco degli scatti del 5%. Per essi al terzo anno la perdita, tenuto conto dei mancati aumenti annuali di cui al punto 1, supera il 10%. Segue (MOZIONE ASSEMBLEA POLITECNICO DI TORINO) 3. Danni “perpetui” derivanti dal blocco degli scatti biennali e delle conferme in ruolo Per i magistrati il blocco degli scatti biennali di cui al punto 2 è temporaneo e al termine del triennio recuperano la normale progressione di carriera come se la manovra finanziaria non ci fosse mai stata, mentre per i docenti universitari il blocco è definitivo e la progressione economica riparte nel 2014 come se il triennio 2011-2013 non fosse trascorso. Ciò determina ovviamente un danno che cresce in continuazione negli anni successivi fino a far sentire i suoi effetti deleteri anche sulla pensione e sulla liquidazione. La norma è iniqua e discriminatoria. 4. Liquidazioni frazionate e ridimensionate La liquidazione verrà erogata nell’arco di tre anni, e, per quanto riguarda le quote maturate a partire dal 2011 verrà ricalcolata con diverso metodo, naturalmente meno favorevole 5. Finanziamento delle Università I mancati emolumenti non vengono riversati a livello nazionale, bensì lasciati nelle disponibilità delle Università. Così da un lato il governo ha tagliato i fondi alle Università, dall’altro i dipendenti di tutte le Università stesse (tutti: Professori, Ricercatori, Tecnici, Amministrativi, Bibliotecari) sono obbligati a rifinanziarle: l’onere del finanziamento del sistema universitario nazionale si trasferisce dallo Stato ai dipendenti del Sistema stesso: è un’assurdità Segue (MOZIONE ASSEMBLEA POLITECNICO DI TORINO) 6. Politica generale nei riguardi dell’Università Il tutto si inserisce in un quadro generale che vede l’Università sempre più soggetta ad attacchi concentrici e tendenti a ridimensionarne la funzione di Università pubblica. In particolare il Disegno di legge Gelmini in discussione in Parlamento prevede organi di governo verticistici e una abnorme presenza di esterni, eccesivo potere dei Rettori e dei Cd.A rispetto ai Senati Accademici, riduzione degli spazi di democrazia, la creazione di ulteriore precariato con l’istituzione dei ricercatori a tempo determinato e non prevede invece alcuna normativa per riconoscere la funzione docente dei ricercatori Segue (MOZIONE ASSEMBLEA POLITECNICO DI TORINO) In relazione a quanto emerso l’Assemblea chiede che la manovra venga ridimensionata come segue (il contributo dell’Università con il blocco dei contratti di cui al punto 1 resta comunque notevole): •Venga abolito il blocco degli scatti biennali e delle conferme in ruolo e, in subordine, adottata una normativa come quella prevista per i magistrati •Sia previsto, a fine triennio, un meccanismo di recupero dei miglioramenti mancati in virtù del blocco dei contratti nella pubblica amministrazione •Venga ripristinata la metodologia di calcolo della liquidazione e il pagamento in tre anni delle liquidazioni venga limitato al solo triennio 2011-2013 Segue (MOZIONE ASSEMBLEA POLITECNICO DI TORINO) L’Assemblea decide altresì di: •Dichiarare lo stato di agitazione permanente fino alla conclusione dei lavori parlamentari di approvazione del Decreto Legge, con riconvocazione dell’Assemblea il giorno 1 luglio p. v. •Chiedere ai Consigli di Facoltà ed al Senato Accademico di discutere dell’argomento e di inviare le proprie conclusioni al Ministro •Diffondere sulla stampa nazionale le proprie posizioni •Intraprendere fin da subito azioni di particolare incisività. Decide fin da subito uno “sciopero bianco” che veda una perdurante astensione da tutte quelle attività didattiche e organizzative che vengono esercitate liberamente giorno per giorno ma non sono obbligatorie per legge. •In particolare decide, ove le proprie richieste non vengano accolte, di astenersi dal tenere nel prossimo anno accademico insegnamenti ulteriori oltre quelli dovuti per legge. Ciò avrà come conseguenza, tenuto conto di analoga iniziativa già assunta dai Ricercatori, la riduzione dell’offerta formativa programmata e difficoltà per avviare regolarmente il prossimo anno accademico. • Valutare la possibilità di un ricorso presso il T.A.R • Riservarsi ogni decisione sulle eventuali ulteriori iniziative da intraprendere in relazione all’andamento della discussione parlamentare Segue (MOZIONE ASSEMBLEA POLITECNICO DI TORINO) Sono emerse nel corso dell’Assemblea idee di ulteriori azioni di particolare incisività e peso quali: •la possibilità del blocco delle sedute di laurea •non registrazione dei risultati degli esami di profitto sostenuti dagli studenti fino all’ottenimento della soddisfazione delle richieste avanzate •la possibilità della promozione di tutti coloro che si presenteranno a sostenere gli esami. In quest’ultimo caso si demanderà alla responsabilità degli studenti, a valle di un insegnamento che verrà impartito con l’usuale rigore scientifico e accademico, di curare il reale apprendimento. Segue (MOZIONE ASSEMBLEA POLITECNICO DI TORINO) Iniziativa Associati Area 10 e 11 Facoltà di Ingegneria Padova Al Preside della Facoltà di Ingegneria e p.c. Al Rettore dell’Università di Padova In data 1 luglio 2010 si sono riuniti i professori associati della Facoltà di Ingegneria dell’Area 11 “Ingegneria dell’Informazione”. Preso atto del testo del Decreto Legge n.78 del 31.5.2010, l’Assemblea esprime unanime disappunto per le gravi ripercussioni che alcune parti del testo avranno sull’Università, ed in particolare sull’esercizio e sulla dignità della funzione docente. In analogia ad iniziative simili già intraprese da colleghi in questo ed in altri atenei, gli stessi docenti, unanimi, preannunciano che, in caso di effettiva conversione del testo in legge da parte del Parlamento, non sosterranno compiti didattici aggiuntivi già a partire dal prossimo anno accademico, limitandosi ad espletare il carico didattico minimo previsto dal proprio stato giuridico. Gli stessi docenti si riservano di promuovere e intraprendere anche ulteriori iniziative che possano risultare efficaci a sensibilizzare l’opinione pubblica e a far revisionare le norme attualmente in discussione in Parlamento. Stante l’urgenza e la criticità del momento, gli stessi docenti invitano i colleghi di tutte le fasce della Facoltà di Ingegneria, nonchè quelli di tutto l’Ateneo, ad appoggiare e ad unirsi celermente a questa o ad altre prese di posizione. 56 Adesioni (pari al 77% dei 73 associati) BADALONI SILVANA BEGHI ALESSANDRO BISIACCO MAURO BUSO SIMONE CALVAGNO GIANCARLO CHIUSO ALESSANDRO CLEMENTE GIORGIO CONGIU SERGIO DALPASSO MARCELLO FERRARI CARLO FIORENTIN PIETRO MATTAVELLI PAOLO MENEGHESSO GAUDENZIO NALETTO GIAMPIERO NEVIANI ANDREA OBOE ROBERTO RUGGERI ALFREDO SACCOMANI MARIA PIA SCHENATO LUCA SPARACINO GIOVANNI SPIAZZI GIORGIO VANGELISTA LORENZO VILLORESI PAOLO PIERGIORGIO ALOTTO MAURO ANDRIOLLO ROBERTO BASSO GUIDO BERTI NICOLA BIANCHI GIANANDREA BIANCHINI STEFANO BIAZZO GIOVANNI BERNARDI PAOLO BETTINI ETTORE BOLISANI LINO CONTE STEFANO DEBEI DANIELE DESIDERI ALBERTO DORIA FABRIZIO DUGHIERO GIULIO FANTI ANDREA LAZZARETTO ROBERTO LOT ALARICO MACOR GABRIELE MARCHESI MAURIZIO MAGRINI ALESSANDRO MARTUCCI ALVISE MASCHIO GIAMPAOLO NAVARRO, ROBERTO PANIZZOLO GIORGIO PAVESI GIULIO ROSATI MARINO QUARESIMIN ENRICO SAVIO ENRICO SCARSO ROBERTO TURRI CHIARA VERBANO ANDREA ZAMBON Doveri dei Professori e dei Ricercatori Legge 382/80, art.10 Per i professori: minimo di 250 ore di attività didattiche (incluse commissioni d’esame, di laurea, …) più almeno altre 100 ore per compiti organizzativi interni Legge 382/80, art.32 Per i ricercatori: assolvimento di compiti didattici integrativi (incluso esercitazioni, tesi, tutoraggio, …) per un massimo di 250 ore Legge 341/90, art.12, comma 3 Per i professori: responsabilità didattica di un corso relativo ad un insegnamento Affidamenti o supplenze di ulteriori moduli solo con il consenso dell’interessato Legge 230/05, art.1, comma 16 Per i docenti che prenderanno servizio in base ai futuri concorsi banditi secondo la legge “Moratti”: almeno 350 ore di didattica, di cui 120 frontali