APPRENDIMENTO AUTONOMO E COLLABORATIVO Attività di apprendimento Risorse informative Come si apprende? Apprendimento e formazione dentro e fuori i contesti educativi Costruttivismo Un approccio vincente per l'online learning "L'obiettivo è di insegnare in modo tale da offrire il maggiore apprendimento col minimo di insegnamento. […] L'altro fondamentale cambiamento necessario rispecchia un proverbio africano: se un uomo ha fame gli puoi dare un pesce, ma meglio ancora è dargli una lenza e insegnargli a pescare". Seymour Papert Scopi fondamentali del costruttivismo. Accettare e promuovere l'inevitabile confronto derivante da più prospettive individuali. L'apprendimento non è visto solo come un'attività personale, ma come il risultato di una dimensione collettiva d'interpretazione della realtà. Comunità di interpreti …La nuova conoscenza si costruisce non solo in base a ciò che è stato acquisito in passate esperienze ma anche e soprattutto attraverso la condivisione e negoziazione di significati espressi da una "comunità di interpreti". Ambienti di apprendimento Una definizione: ”L‘ambiente è definito come un luogo in cui coloro che apprendono possono lavorare aiutandosi reciprocamente, avvalendosi di una varietà di risorse e strumenti informativi, di attività di apprendimento guidato o di problem solving.” A. Calvani Individuale(autoapprenditivo) Aula-laboratorio Rete scolastica Spazi virtuali (groupware) Apprendimento L’analisi del processo di apprendimento in contesti di vita quotidiana ha messo in luce come l’apprendimento sia descrivibile come un processo di ‘apprendistato’, cioè come una pratica contestualizzata, graduale, inserita in un contesto significativo di attività Caratteristiche dell’apprendimento come apprendistato Partecipazione diretta alle attività (non a dei suoi sostituti) Non contenuti astratti e decontestualizzati ma pratiche di lavoro, ruoli sociali, comportamenti comunicativi e organizzativi Poco insegnamento tradizionale ma una guida e assistenza nel percorso di apprendimento (scaffolding) Il ruolo del tutor Lo scaffolding (fare un’impalcatura) è una metafora che indica il ruolo ideale dell’esperto consistente nel: Ridurre gli errori e le mancanze dei primi stadi del processo di apprendimento di una competenza Ridurre progressivamente il ruolo di supporto e controllo lasciando gradualmente più autonomia e responsabilità a chi sta imparando Far cominciare ‘l’apprendista’ dalla periferia dell’attività e facilitare il suo muoversi progressivamente verso una partecipazione più piena Risorse informative Naturalmente, oltre ad avere conoscenze sulla pesca, è necessario anche disporre di buone lenze, ed è per questo che abbiamo bisogno di computer e di sapere dove si trovano le acque più ricche…" Seymour Papert Le risorse per imparare I media Gli artefatti cognitivi Le tecnologie Le altre persone Le loro pratiche e i loro legami sociali Raccomandazioni fondamentali dare enfasi alla costruzione della conoscenza e non alla sua riproduzione; evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessità delle situazioni reali; presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre); offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale, basati su casi, piuttosto che sequenze istruttive predeterminate; offrire rappresentazioni multiple della realtà; favorire la riflessione e il ragionamento; permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal contenuto; favorire la costruzione cooperativa della conoscenza, attraverso la collaborazione con altri Jonassen Comunità di pratiche L’apprendimento non avviene nella testa ma nelle relazioni con gli altri e con l’ambiente, all’interno cioè di comunità di pratiche Una comunità di pratiche (famiglia , lavoro, sport, vacanze, associzioni, gruppi amicali, religiosi) è ‘un insieme di relazioni durature tra persone, attività e mondo, in connessione e parziale sovrapposizione con altre comunità di pratiche’ Perchè le comunità di pratiche sono importanti? ‘luogo’ della competenza esperta ‘luogo’ dell’apprendimento ‘luogo’ degli artefatti e delle tecnologie Le competenze per far bene un’attività non stanno nella testa degli individui ma nella comunità, nella sua organizzazione e struttura sociale Apprendere più che un processo mentale è un processo di partecipazione sociale alle comunità Le comunità sono ‘ il luogo in cui è possibile comprendere il contesto sociale degli artefatti’(ad es. Le comunità stabiliscono che uso fare o non fare degli strumenti) Le comunità di pratiche condividono Discorsi comuni, vocabolario, modi di parlare e di argomentare Un senso di cosa è un problema e cosa sia accettabile come sua soluzione Strumenti e metodi con cui svolgere le pratiche caratteristiche Una rete sociale fra i membri Una storia comune Le dimensioni di una comunità di pratiche Avere un’impresa comune Condividere un impegno reciproco Possedere un repertorio condiviso Etienne Wenger http://www.far.unito.it/tecnologie/seminari/html/fornero/ Impresa comune Avere obiettivi condivisi non è un prerequisito ma un ESITO del processo di negoziazione nelle comunità Non vuol dire essere tutti d’accordo, ma negoziare collettivamente le azioni, le scelte in modo che siano coordinate e interconnesse con quelle degli altri membri Impegno reciproco L’appartenenza ad una comunità non è data dall’avere una stessa caratteristica o dalla vicinanza spaziale, ma dal condividere con altri uno stesso impegno, anche emotivo, verso le cose da fare “Anche quando una comunità nasce come risposta ad un mandato esterno, le sue pratiche evolvono come risposta della comunità a quel mandato” Avere un impegno reciproco non vuol dire dare lo stesso contributo nella partecipazione Repertorio condiviso Routines, parole, storie, gesti, concetti che la comunità ha prodotto o adottato nel corso della sua esistenza Incorporano la storia passata e sono una risorsa per costruire nuovi ‘pezzi’ di repertorio Competenze tacite “Noi sappiamo molto di più di quanto possiamo dire” Polany Una caratteristica di una comunità di pratiche è la condivisione di conoscenze tacite Le conoscenze tacite non vengono rese esplicite se non in casi problematici Attivita’ didattiche e comunità di pratica Piano dell’educazione intellettuale o cognitivo Piano dell’educazione etico – sociale o della socializzazione Il piano della socializzazione: autonomia Educazione all’autonomia Educazione alla partecipazione Educazione alla condivisione Elementi chiave sono: -l’esperienza della resistenza al gruppo -la difesa delle proprie valorialità -la valorizzazione delle proprie conoscenze Il piano della socializzazione: partecipazione Educazione all’autonomia Educazione alla partecipazione Educazione alla condivisione Conoscenza e pratica critica delle regole della coesistenza Capacità critica di socializzare ad esempio durante: -l’occupazione degli spazi -l’utilizzazione dei tempi -la definizione e la scelta di attività -le modalità di relazione Il piano della socializzazione: condivisione Educazione all’autonomia Educazione alla partecipazione Educazione alla condivisione Stimolare il soggetto all’interazione approfondita con altri (singoli e gruppi) per costruire un progetto culturale ed esistenziale Obiettivo: costruzione e scambio positivo di saperi, di progetti, di valori DIMENSIONI FORMATIVE S O C I A L E FANTACOGNITIVO METACOGNITIVO MONOCOGNITIVO COGNITIVA alfabetizzazione riproduzione passiva acquisizione di modelli problematici utilizzazione di modelli standard scoperta originale evasione consumistica AUTONOMIA PARTECIPAZIONE CONDIVISIONE Il presidio dei processi Il presidio dei processi Presenza apprendimento comunicativo gruppale regolativo/normativo decisionale valutativo Patto/Contratto Distanza I tempi del tutoring QUANDO? AVVIO – DURANTE- FINE Utenza e contesto Ipotesi di lavoro del Tutor Preoccupazioni e disorientamento rispetto a: - Agire sulla motivazione e - apprendimento on line sostenerla - distanza - Fare leva sul valore aggiunto - tempi - Essere presenti per accorciare le distanze - tecnologia - Disponibilità e accoglienza - applicazione in ambito - Favorire un approccio positivo didattico - Motivazione, curiosità, interesse Elaborazione del tutto Concettualizzazione : contenuti e processo Tipologie di attività Materiali di studio Articoli, dispense, approfondimenti di carattere teorico consultabili online e offline ASINCRONA Attività Attività basate su diverse strategie didattiche. Forum Chat Spazi per la discussione delle tematiche SINCRONA Riferimenti Bibliografici Riferimenti Bibliografici P.Ardizzone, P.C. Rivoltella (2003) Didattiche per l’e-learning, Carocci, Roma Riferimenti Bibliografici Calvani A., Rota M. (2000) Fare formazione in Internet, Erickson, Trento Calvani A., Rota M., (1999) Comunicazione e apprendimento in rete, Erickson, Trento. LA NOCE F. (2001) E-Learning. La nuova frontiera della formazione. FrancoAngeli, Milano. MANTOVANI G. (a cura di) (2000) Ergonomia. Le tecnologie del contesto sociale. Il Mulino, Bologna Cohen E., (1999) Organizzare i gruppi cooperativi. Ruoli, funzioni, attività, Erikson, Trento Trentin G., (2001) Insegnare e apprendere in rete, Zanichelli, Bologna