LE RIFORME DEGLI ENTI
LOCALI IN ITINERE
Materiale didattico
a cura di Arturo Bianco
1
Verso il codice delle
autonomie locali/1
Approvazione da parte del Governo di una
proposta di legge delega
Non collegata alla finanziaria, ma con
impegno alla sua approvazione in tempi
brevi
Attivazione di una cabina di regia con le
associazioni delle amministrazioni locali
2
Verso il codice delle
autonomie locali/2
La delega non sarà rafforzata
La delega riguarda:
1) la riforma del testo unico (limitazione alle
sole materie riservate alla legge statale),
2) la individuazione delle funzioni
fondamentali degli enti locali,
3)la attivazione delle aree metropolitane,
4) l’ordinamento della città di Roma
3
Le funzioni degli enti locali/1
Differenziazione nella attribuzione delle
funzioni:
1) comuni oltre 10.000 abitanti;
2) comuni da 3.000 a 10.000 abitanti, in
possesso dei requisiti previsti;
3) comuni fino a 3.000 abitanti, solo se
associati
In alternativa attribuzione alle province
4
Le funzioni degli enti locali/2
Svolte storicamente,
preordinate a garantire i servizi essenziali
su tutto il territorio nazionale,
relative alla gestione dei servizi pubblici
locali di rilevanza economica necessari a
soddisfare i bisogni primari delle comunità
Possibilità di auto aggiungerne altri per i
comuni che rispettano le condizioni
previste dal provvedimento
5
Le funzioni degli enti locali/3
Ricorso al principio della sussidiarietà
Incentivazione dell’associazionismo
Previsione di forme di accordo
Evitare ogni possibilità di duplicazione di
competenze tra vari soggetti istituzionali
Attribuzione delle funzioni amministrative
come criterio di carattere generale
6
Gli organi politici e le
elezioni
Abrogazione delle giunte nei comuni fino
a 3.000 abitanti
Nelle gestioni associate evitare la
proliferazione degli organi
Mantenimento delle attuali regole
elettorali per i comuni
Per le province elezione del consiglio da
parte dei comuni
7
Le regole di funzionamento
Semplificazione e snellimento per i comuni
fino a 5.000 abitanti
Norme di principio sulla contabilità
Revisione monocratica nei comuni fino a
10.000 abitanti
Ampia autonomia organizzativa
riconosciuta alle singole amministrazioni
8
Le città metropolitane
Da istituire con legge: il procedimento è
avviato dagli enti locali
Preferenza per i capiluogo con più di
1.500.000 abitantu
Abrogazione delle province e dei comuni
capiluogo
Applicazione dell’attuale sistema elettorale
delle province
9
Ampia autonomia statutaria
IL D.D.L. Nicolais/1
Obbligo di conclusione dei procedimenti
entro 30 giorni o entro il termine fissato
dai regolamenti (non più di 90 giorni)
Sospensione del termine una sola volta
Sanzione del versamento di una “multa”
(obbligatoria)
Sanzione del riconoscimento del danno
(eventuale)
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IL D.D.L. Nicolais/2
Tutte le PA devono prevedere l’elenco
della documentazione necessaria per tutti
i procedimenti
Tale elenco deve essere reso disponibile,
insieme ai formulari, sul sito internet
Divieto per le PA di richiedere
adempimenti ulteriori rispetto a quelli
contenuti in tali elenchi
11
IL D.D.L. Nicolais/3
Le gravi e ripetute inosservanze nella
conclusione dei procedimenti e nella
documentazione richiesta determinano
conseguenze per i dirigenti in termini di
responsabilità dirigenziale
Norma che si estende ai titolari di
posizione organizzativa
Si tiene anche conto della attività del
responsabile del procedimento
12
IL D.D.L. Nicolais/4
Rafforzamento dei vincoli alla introduzione
del protocollo informatico
Snellimento di specifici procedimenti
(certificato di agibilità)
Allungamento del termine di validità delle
carte di identità
Estensione ai privati delle norme sulla
autocertificazione
13
La riforma dei servizi
pubblici locali/1
L’affidamento tramite gara diventa la
regola di carattere generale
Per gli affidamenti a società miste diventa
necessaria la valutazione delle condizioni
di mercato ed il controllo pubblico deve
essere effettivo
Per le società in house occorre la
dimostrazione delle condizioni di
eccezionalità
14
La riforma dei servizi
pubblici locali/2
Indicazione di un termine per il
superamento di questa forma di gestione
Ampiezza di sindacato riconosciuta al
giudice amministrativo
Previsione dell’intervento di una nuova
Autorità nazionale di garanzia
Rafforzamento della tutela offerta ai
cittadini tramite le carte dei servizi
15
La legge finanziaria 2007/1
Limitazione del patto di stabilità ai comuni
con popolazione superiore a 5.000 abitanti
Nuove regole per il calcolo del patto di
stabilità: i saldi
Operazione complessa per il calcolo dei
saldi: contenimento del taglio
Punto da chiarire: la eventuale modifica
delle regole per il patto di stabilità 2006
16
La legge finanziaria 2007/2
Possibilità di incremento dell’addizionale
comunale sull’Irpef fino allo 0,8%
Per il futuro ampliamento della
compartecipazione effettiva dei comuni al
gettito Irpef
Introduzione della “tassa di soggiorno”
Introduzione della possibilità di attivare
tasse di scopo per concorrere alla
realizzazione di opere pubbliche
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La legge finanziaria 2007/3
Liberalizzazione delle norme sulla gestione
di personale nei comuni oltre 5.000
abitanti: scomparsa del vincolo di
riduzione della spesa e dei tetti alle
assunzioni
Ripetizione di tali prescrizioni per i comuni
sotto 5.000 abitanti
Riserva del 50% della spesa per le
assunzioni alla sistemazione dei precari 18
La legge finanziaria 2007/4
Incentivazioni alle gestioni associate
rapportate ai risparmi realizzati
Finanziamenti aggiuntivi per i piccoli
comuni
Riduzione del tetto massimo dei
componenti delle giunte
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Riforme enti locali (anno 2006)