Corso di storia economica
Patrizio Bianchi
Lezione 7
globalizzazione
Le fasi della economia italiana
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1861-1880, lunga recessione
1880-1887, prima espansione
1887-1896, crisi economica
1896-1815, primo decollo industriale
1915-1918, economia di guerra
1918-1929,riconversione e stabilizzazione
1929-1933, grande crisi
1933-1940, economia chiusa
1940-1945, economia di guerra
1945-1958, ricostruzione
1959-1962, boom economico
1962-1975, la crisi più lunga (stop-and-go)
1975-1985, crisi petrolifera e ristrutturazione industriale
1985-2000, rilancio europeo
2000 -2007, globalizzazione
2007- ora, crisi globale
Fase IV: verso nuovi orizzonti
• 2000-2007,
globalizzazione
WTO Declaration Doha 14 novembre 2001
New York 11 settembre 2001
2001: un anno periodizzante
• Con la caduta dell’Unione Sovietica viene meno il
bipolarismo economico che divideva il mondo in due
(economie di mercato vs. economie pianificate), a cui si
aggiungeva una vasta area al margine di entrambi, detta
Terzo Mondo
• Viene meno anche la spaccatura in due dell’Europa, che
si unisce superando le monete nazionali e introducendo
la moneta unica (1.1.2002)
• Con gli Accordi di Doha in Qatar si vara il WTO e Cina e
i paesi emergenti entrano nel commercio mondiale (1314 novembre 2001)
• Si apre un nuovo ciclo politico, con gli attentati terroristici
di New York (11 settembre 2001)
I dati nuovi
9
2005
8
2006
2007
7,4
7,0
7
Real GDP (% increase)
• Paesi emergenti
(Cina, India, Brasile
Russia, Sud Africa
• L’Europa a diverse
velocità
• Stati Uniti, il centro
della crisi
6,6
5,7
6
5,1 5,0
5
5,1
4,4
4
4,6
3,4 3,3
2,7
3
2,3 2,2
2
1,6
1
0
EU25
Source: Cefic
North America
South America Emerging Asia Eastern Europe
World economic activity: Outlook
2006-2007
9
8
2005
World GDP growth
3.6% in 2005, 3.6% in 2006
and 3.1% in 2007
2007
7,4
7,0
7
Real GDP (% increase)
2006
6,6
5,7
6
5,1 5,0
5
5,1
4,4
4
4,6
3,4 3,3
2,7
3
2,3 2,2
2
1,6
1
0
EU25
Source: Cefic
North America
South America Emerging Asia Eastern Europe
I paesi emergenti
• Nel passato singoli paesi entravano nel
commercio internazionale, con un peso
tuttavia tale da non alterare i mercati
• I nuovi entranti sono Cina, India, Brasile,
Russia, Sud Africa, economie in crescita e
di grandi dimensioni, forti attrattori di
investimenti, competitivi per il costo del
lavoro, ma anche investitori in ricerca e
education
Variazioni PIL economie emergenti
11
10
9
8
7
6
5
4
2000
2001
2002
Cina
2003
India
2004
2005
Tasso d'inflazione Cina e India - anni 2000/05
5
4
3
2
1
0
-1
-2
2000
2001
2002
Cina
2003
India
2004
2005
Miliardi
PIL Cina e india - 1990-04 - dati in miliardi di $
(PPP)
9,000
8,000
7,000
6,000
5,000
4,000
3,000
2,000
1,000
0
1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004
China
India
Fonte: Elaborazione personale dati World development indicators
©1999 MAGELLAN Geographix Santa Barbara, CA (800) 929-4MAP
Attraction
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Destinatio
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China
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GUANGDONG
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UANGDONG
PEARL RIVER
DELTA
europe
• L’Europa unità si è
costruita ampliandosi
progressivamente,
incorporando aree
sempre più
socialmente e
culturalmente
differenziate, con
tassi di crescita
diversi fra loro
L’Europa dell’Euro
Diversi livelli di PIL
Diverse fasi di entrata nell’euro
2006 versus 2005: Modest recovery
The new EU 10 members are still performing well.
Economic growth in France, Germany and Italy
continues to lag behind the rest of EU countries.
variazioni percentuali popolazione UE
60
50
40
25-39
30
40-64
20
65-79
10
>80
0
-10
-20
2005-10
2010-30
2030-50
variazioni perc.popolazione UE
>80
65-79
2030-50
2010-30
40-64
2005-10
25-39
-20
0
20
40
60
Gli Stati Uniti
• Gli Stati Uniti sono stati per anni il perno del
sistema monetario, dovendo garantire la stabilità
del sistema degli scambi internazionali
• Nel 1971 Nixon dichiarò la non-convertibilità del
dollaro, iniziando una lunga fase di instabilità.
• Il deficit interno Usa infatti non permetteva di
funzionare da garanzia,
• Con Bush il deficit aumenta sempre più e
l’economia americana diviene il fattore stesso
della insabilità economica mondiale
Variazioni PIL paesi industrializzati – 2000/05
4.5
4
3.5
3
2.5
2
1.5
1
0.5
0
-0.5
2000
2001
USA
2002
JP
2003
Area Euro
Fonte: elaborazione personale dati Banca D’Italia
2004
Germania
2005
Italia
Saldo commerciale USA 2000-05
Usa
-350
-400
-450
-500
-550
-600
-650
-700
-750
-800
-850
2000
2001
2002
2003
2004
2005
Fonte: elaborazione personale dati Bureau of economic analysis; US
Department of Commerce
U.S. NATIONAL DEBT CLOCK
The Outstanding Public Debt as of 01 Sep 2007 at 01:14:10 PM GMT is:
The estimated population of the United States is 302,865,527
so each citizen's share of this debt is $29,689.67.
The National Debt has continued to increase an average of
$1.44 billion per day since September 29, 2006!
Rapporto Bilancia dei pagamenti su Pil
principali paesi 2000-2005
6%
4%
2%
0%
-2%
-4%
-6%
-8%
2000
2001
Stati Uniti
2002
2003
2004
Euro Area
Giappone
Germania
Fonte: Elaborazione personale Dati Eurostat
2005
Italia
Rapporto bilancia pagamenti/Pil Usa e Cina
2000/05
6%
4%
2%
0%
-2%
-4%
-6%
-8%
2000
2001
2002
Cina
2003
2004
2005
Stati Uniti
Fontu: Elaborazione personale dati oecd, national statistics bureau of china
e Ice
Relazione Banca d’Italia, Considerazioni Finali del
Governatore, Roma 31 maggio 2007
• “L’economia mondiale è cresciuta nel 2006 del
5,4 per cento, al ritmo più alto da oltre trent’anni.
Al rallentamento dell’economia statunitense
fanno da contrappeso la prosecuzione del forte
sviluppo della Cina e degli altri paesi emergenti,
la ripresa in atto nell’area dell’euro e in
Giappone “(p.5).
• “Fattore di rischio resta il persistente aumento
degli squilibri nei pagamenti correnti. Negli Stati
Uniti il disavanzo con l’estero ha raggiunto nel
2006 il 6,5 per cento del prodotto interno lordo, il
valore più alto mai registrato” (p.6).
Relazione Banca d’Italia, Considerazioni Finali del
Governatore, Roma 31 maggio 2007
• “Dalla metà del 2005 l’economia italiana è in
ripresa. La crescita si è consolidata nel corso del
2006, sfiorando in media il 2 per cento, un
risultato che non si aveva da cinque anni” (p.8).
• “Uscita dal ristagno, l’economia italiana si
espande a un ritmo che resta fra i più bassi
dell’area euro. Nella prima metà di questo
decennio la produttività del lavoro è diminuita
in tutti i settori, segnatamente nell’industria. I
divari indicano un ritardo nell’adeguamento del
sistema produttivo italiano ai mutamenti del
contesto tecnologico e competitivo “(p.8).
Personale addetto alla ricerca e sviluppo in alcuni
dei principali Paesi - 2003
Fonte: AIRI
e
ru
ia
ss
ae
le
cin
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pp
on
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gia
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us
uk
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spese R/S su PIL
6
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