LA PROGETTAZIONE IN AMBITO SOCIALE Progettare vuol dire raggiungere uno scopo. Il committente (chi fa il progetto) e il ricevente (chi lo riceve) possono essere la stessa persona o persone diverse. Per poter progettare si deve tener conto del bisogno e di altri fattori. I punti essenziali sono: Strumenti : Tempo: Finanze: Mezzi: Risorse: Vincoli e limiti: ciò di cui hai bisogno; devi definire una fine; il costo; ciò che puoi usare; chi ti può aiutare; ciò che non puoi superare. Nella realizzazione della progettazione ci possono essere delle complicazioni che possono essere risolte semplicemente o richiedono alla persona interessata un maggior impegno. Ad esempio: se sbagli a fare una torta la butti via e la rifai (risoluzione facile). se sbagli a fare una casa non puoi demolirla perché costerebbe troppo (risoluzione difficile). Se voglio aiutare un bambino a fare i compiti devo: Conoscere il bambino e conquistare la sua fiducia. Valutare il suo livello di attenzione e la sua disponibilità all’ascolto. Valutare che i compiti non siano troppo difficili per le mie capacità. PER AFFRONTARE LE MIE EVENTUALI LACUNE DEVO: Documentarmi sul programma. Approfondire gli argomenti da me poco conosciuti. Trovare strategie di apprendimento. Costruire mappe concettuali. Dai genitori del ragazzo devo ricevere informazioni su: Il carattere del figlio. Le difficoltà che incontra a scuola. Quanto tempo dobbiamo dedicare allo studio. Le loro aspettative. Dopo aver progettato tutto devo: 1) munirmi di pazienza; 2) carpire la sua attenzione con strategie sempre nuove; 3) sapere che non mi arricchirò economicamente ma entrambi arricchiremo le nostre conoscenze. Non si può progettare senza saper ascoltare. L’empatia è alla base della relazione d’aiuto poiché l’ascolto empatico aiuta a capire i reali bisogni della persona. L’empatia e l’immigrazione. Non è facile stabilire un rapporto empatico quando ci sono usi e costumi diversi. Le culture a volte uniscono i popoli e a volte li dividono. Nella diversità ci possono essere grandi momenti di crescita per entrambi. I pregiudizi a volte giocano un ruolo predominante e non permettono la crescita culturale. Il gruppo di appartenenza e il territorio. Non ci può essere progettazione senza la valutazione del territorio in cui si è inseriti. Il gruppo di appartenenza ha un ruolo dominante nell’inserimento nel tessuto sociale e a volte ne ostacola la realizzazione, nonostante il rapporto empatico. Gli Italiani migranti per anni si trovano ora a fare i conti con un processo inverso non sempre, e per tutti, facile da sostenere. LA SCUOLA E’ UN GRANDE VEICOLO DI COMUNICAZIONE E INTEGRAZIONE. LA PROGETTAZIONE MIRATA AIUTA A RAGGIUNGERE L’INTEGRAZIONE SOCIALE DA PARTE DI TUTTI I COMPONENTI.