Sicurezza sul Lavoro I rischi per collaboratori scolastici Rischi connessi alle mansioni svolte dalle varie figure professionali: COLLABORATORE SCOLASTICO ®è addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico; di pulizia e di carattere materiale inerenti l’uso dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi; di vigilanza sugli alunni, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici di collaborazione con i docenti Rischi connessi alle mansioni svolte dalle varie figure professionali: COLLABORATORE SCOLASTICO IN PARTICOLARE SVOLGE: ® sorveglianza degli alunni nelle aule e negli spazi comuni, in occasione di momentanea assenza degli insegnanti ®concorso in accompagnamento degli alunni in occasione del loro trasferimento dai locali della scuola ed altre sedi anche non scolastiche ®custodia e sorveglianza degli ingressi delle istituzioni scolastiche ed educative con apertura e chiusura degli stessi, per lo svolgimento delle attività scolastiche e delle altre connesse al funzionamento della scuola Rischi connessi alle mansioni svolte dalle varie figure professionali: COLLABORATORE SCOLASTICO IN PARTICOLARE SVOLGE: ® pulizia dei locali scolastici, degli spazi scoperti, degli arredi e relative pertinenze, anche con l’ausilio di mezzi meccanici ®compiti di carattere materiale inerenti al servizio, compreso lo spostamento delle suppellettili, nonché, nelle istituzioni convittuali, il trasporto dei generi alimentari e lo svolgimento di tutte le attività connesse con i servizi di mensa e cucina ®lavaggio delle stoviglie nelle istituzioni scolastiche in cui le esercitazioni didattiche comportino l’uso della cucina e della sala bar ®servizi esterni inerenti la qualifica Rischi connessi alle mansioni svolte dalle varie figure professionali: COLLABORATORE SCOLASTICO PUÒ, INFINE, SVOLGERE: ®attività inerenti alla piccola manutenzione dei beni mobili e immobili, giardinaggio, e simili ®attività di supporto all’attività amministrativa didattica nonché ai servizi di mensa Rischi connessi alle mansioni svolte dalle varie figure professionali: COLLABORATORE SCOLASTICO PUÒ, INFINE, SVOLGERE: ®assistenza agli alunni portatori di handicap, fornendo ad essi ausilio materiale nell’accesso delle aree esterne alle strutture scolastiche, all’interno di tali strutture e nell’uscita di esse, nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale ®in relazione alle esigenze emergenti nel sistema formativo partecipa ad aggiornamenti IN SINTESI: ° relazionale ° di custodia ° di manutenzione e pulizia ° di ausilio tecnico Rischi connessi alle mansioni svolte dalle varie figure professionali: COLLABORATORE SCOLASTICO RISCHI ®stress: i compiti relazionali, soprattutto in rapporto alla delicata funzione di supporto a studenti portatori di handicap introducono elementi di tensione e stress, così come può farlo la responsabilità della custodia ®rischio biologico legato alla cura dell’igiene dei portatori di handicap e alla loro assistenza per l’uso di sevizi igienici Rischi connessi alle mansioni svolte dalle varie figure professionali: COLLABORATORE SCOLASTICO RISCHI ®rischi di salute connessi alle operazioni di pulizia. Essi non risultano di particolare intensità e sono sostanzialmente analoghi a quelli che si corrono per l’uso degli stessi prodotti e macchine impiegati per l’uso domestico proprio per questa apparente facilità e usualità delle mansioni svolte la sottovalutazione complessiva del rischio può causare incidenti Rischi connessi alle mansioni svolte dalle varie figure professionali: COLLABORATORE SCOLASTICO I DANNI POSSIBILI SONO RAPPRESENTATI DA: ° infortuni per scivolamento o cadute contro arredi ° determinati da contatto, irritative e/o allergiche ESISTONO POI CAUSE CHIMICHE SENSIBILIZZANTI: °nichel °coloranti °additivi in saponi e detersivi °sostanze contenute in guanti di gomma Rischi connessi alle mansioni svolte dalle varie figure professionali: COLLABORATORE SCOLASTICO DANNI DA ERRATO USO DI SOSTANZE ® relazioni allergiche a carico dell’apparato respiratorio o riniti e congiuntiviti per prodotti utilizzati per la pulizia ® lesioni oculari di tipo irritativo in caso di contatto ®irritazione delle vie aeree e cefalee, per inalazione di prodotti con solventi organici ®rischi di folgorazione o ustioni nell’uso delle macchine semplici Rischi connessi alle mansioni svolte dalle varie figure professionali: COLLABORATORE SCOLASTICO BONIFICHE ®tenere un continuo livello di attivazione ®rispettare le norme antinfortunistiche ®adottare ausili a norma di legge ®evitare il contatto con i prodotti di pulizia ®essere informati sulla natura fisica,le proprietà chimiche e i possibili rischi che possono derivare dai prodotti e le misure da prendere in caso di infortunio ® fare uso corretto degli strumenti elettrici PITTOGRAMMI DI PERICOLO Nell’Allegato II del DLgs 52/97 sono riportate le indicazioni di pericolo di sostanze e preparati pericolosi: INFIAMMABILE TOSSICO ESTREMAMENTE INFIAMMABILE NOCIVO IRRITANTE ESPLOSIVO CORROSIVO ALTAMENTE TOSSICO PERICOLOSO PER L’AMBIENTE ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO “R” Ai sensi del DLgs 285/98 vengono definite delle Frasi di Rischio “R” riferite a sostanze e preparati. Queste frasi devono essere necessariamente riportate sulle etichette degli stessi: R1 R2 R3 R4 R5 R6 R7 R8 R9 R10 R11 R12 R14 R15 Esplosivo allo stato secco Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti di ignizione Elevato rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti di ignizione Forma composti metallici esplosivi molto sensibili Pericolo di esplosione per riscaldamento Esplosivo a contatto o senza contatto con l'aria Può provocare un incendio Può provocare l'accensione di materie combustibili Esplosivo in miscela con materie combustibili Infiammabile Facilmente infiammabile Estremamente infiammabile Reagisce violentemente con l'acqua A contatto con l'acqua libera gas estremamente infiammabili ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO “R” R16 R17 R18 R19 R20 R21 R22 R23 R24 R25 R26 R27 R28 R29 R30 R31 R32 R33 R34 R35 Pericolo di esplosione se mescolato con sostanze comburenti Spontaneamente infiammabile all'aria Durante l'uso può formare con aria miscele esplosive/infiammabili Può formare perossidi esplosivi Nocivo per inalazione Nocivo a contatto con la pelle Nocivo per ingestione Tossico per inalazione Tossico a contatto con la pelle Tossico per ingestione Molto tossico per inalazione Molto tossico a contatto con la pelle Molto tossico per ingestione A contatto con l'acqua libera gas tossici Può divenire facilmente infiammabile durante l'uso A contatto con acidi libera gas tossico A contatto con acidi libera gas altamente tossico Pericolo di effetti cumulativi Provoca ustioni Provoca gravi ustioni ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO “R” R36 R37 R38 R39 R40 R41 R42 R43 R44 R45 R46 R48 R49 R50 R51 R52 R53 R54 R55 R56 Irritante per gli occhi Irritante per le vie respiratorie Irritante per la pelle Pericolo di effetti irreversibili molto gravi Possibilità di effetti cancerogeni - Prove insufficienti Rischio di gravi lesioni oculari Può provocare sensibilizzazione per inalazione Può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato Può provocare il cancro Può provocare alterazioni genetiche ereditarie Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione Può provocare il cancro per inalazione Altamente tossico per gli organismi acquatici Tossico per gli organismi acquatici Nocivo per gli organismi acquatici Può provocare a effettivi negativi per l'ambiente acquatico Tossico per la flora Tossico per la fauna Tossico per gli organismi del terreno ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO “R” R57 R58 R59 R60 R61 R62 R63 R64 R65 R66 della R67 R68 Tossico per le api Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente Pericoloso per lo strato di ozono Può ridurre la fertilità Può danneggiare i bambini non ancora nati Possibile rischio di ridotta fertilità Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati Possibile rischio per i bambini allattati al seno Può causare danni polmonari se ingerito L’esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolatura pelle L’inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini Possibilità di effetti irreversibili ELENCO DEI CONSIGLI DI PRUDENZA “S” Ai sensi del DLgs 285/98 vengono definiti dei Consigli di Prudenza “S” riferiti a sostanze e preparati. Queste indicazioni devono essere riportate sulle etichette degli stessi: S1 S2 S3 S4 S5 S6 S7 S8 S9 S 12 S 13 S 14 S 15 S 16 Conservare sotto chiave Conservare fuori della portata dei bambini Conservare in luogo fresco Conservare lontano da locali di abitazione Conservare sotto (liquido appropriato da indicarsi da parte del Fabbricante) Conservare sotto (gas inerte da indicarsi da parte del Fabbricante) Conservare il recipiente ben chiuso Conservare al riparo dall'umidità Conservare il recipiente in luogo ben ventilato Non chiudere ermeticamente il recipiente Conservare lontano da alimenti o mangimi e da bevande Conservare lontano da (sostanze incompatibili da precisare da parte del Produttore) Conservare lontano dal calore Conservare lontano da fiamme e scintille - Non fumare ELENCO DEI CONSIGLI DI PRUDENZA “S” S 17 S 18 S 20 S 21 S 22 S 23 S 24 S 25 S 26 S 27 S 28 S 29 S 30 S 33 S 35 Tenere lontano da sostanze combustibili Manipolare ed aprire il recipiente con cautela Non mangiare né bere durante l'impiego Non fumare durante l'impiego Non respirare le polveri Non respirare i gas/fumi/vapori/aerosol [termine(i) appropriato(i) da precisare da parte del Produttore] Evitare il contatto con la pelle Evitare il contatto con gli occhi In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare il medico Togliersi di dosso immediatamente gli indumenti contaminati In caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente ed abbondantemente (con prodotti idonei da indicarsi da parte del Fabbricante) Non gettare i residui nelle fognature Non versare acqua sul prodotto Evitare l'accumulo di cariche elettrostatiche Non disfarsi del prodotto e del recipiente se non con le dovute precauzioni ELENCO DEI CONSIGLI DI PRUDENZA “S” S 36 S 37 S 38 S 39 S 40 S 41 S 42 S 43 S 45 S 46 S 47 Usare indumenti protettivi adatti Usare guanti adatti In caso di ventilazione insufficiente, usare un apparecchio respiratorio adatto Proteggersi gli occhi/la faccia Per pulire il pavimento e gli oggetti contaminati da questo prodotto, usare... (da precisare da parte del Produttore) In caso di incendio e/o esplosione non respirare i fumi Durante le fumigazioni/polimerizzazioni usare un apparecchio respiratorio adatto [termine(i) appropriato(i) da precisare da parte del Produttore] In caso di incendio usare... (mezzi estinguenti idonei da indicarsi da parte del Fabbricante. Se l'acqua aumenta il rischio precisare "Non usare acqua") In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile, mostrargli l'etichetta) In caso d'ingestione consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l'etichetta Conservare a temperatura non superiore a... °C (da precisare da parte del Fabbricante) ELENCO DEI CONSIGLI DI PRUDENZA “S” S 48 S 49 S 50 S 51 S 52 S 53 S 56 S 57 S 59 S 60 S 61 S 62 S 63 S 64 Mantenere umido con... (da precisare da parte del Fabbricante) Conservare soltanto nel recipiente originale Non mescolare con... (da specificare da parte del Fabbricante) Usare soltanto in luogo ben ventilato Non utilizzare su grandi superfici in locali abitati Evitare l'esposizione - procurarsi speciali istruzioni prima dell'uso Smaltire questo materiale e relativi contenitori in un punto di raccolta rifiuti pericolosi o speciali autorizzato Usare contenitori adeguati per evitare l'inquinamento ambientale Richiedere informazioni al Produttore/Fornitore per il recupero/riciclaggio Questo materiale e il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali schede informative in materia di sicurezza Non provocare il vomito: consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l'etichetta In caso di incidente per inalazione, allontanare l’infortunato dalla zona contaminata e mantenerlo a riposo In caso di ingestione sciacquare la bocca con acqua DEFINIZIONI Ai sensi dell’articolo 267 comma 1 del DLgs 81/08 si definiscono: AGENTE BIOLOGICO: qualsiasi microrganismo, anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni. MICRORGANISMO: qualsiasi entità microbiologica, cellulare o meno, in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico. COLTURA CELLULARE: il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari. CLASSIFICAZIONE DEGLI AGENTI BIOLOGICI GRUPPO 1 Un agente che presenta poche probabilità di causare malattie in soggetti umani; GRUPPO 2 Un agente che può causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaga nella comunità; sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche; GRUPPO 3 Un agente che può causare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori; l'agente biologico può propagarsi nella comunità, ma di norma sono disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche; GRUPPO 4 Un agente biologico che può provocare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori e può presentare un elevato rischio di propagazione nella comunità; non sono disponibili, di norma, efficaci misure, profilattiche o terapeutiche. IL RISCHIO BIOLOGICO L’ambiente sociale in cui si lavora espone il personale a rischi biologici estremamente elevati. E’ opportuno quindi utilizzare procedure atte a garantire la sicurezza degli operatori che appartengono a questo ambito lavorativo: 1. lavare spesso le mani e controllare l ’ integrità dell’epidermide 2. evitare di toccare a mani nude oggetti o parti corporee che potrebbero avere tracce di fluidi organici 3. indossare, ove possibile, guanti in lattice o di materiale impermeabile CONSIGLI SULLA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Movimentazione manuale dei carichi CAMPO DI APPLICAZIONI Movimentazione manuale dei carichi: operazioni di trasporto o di sostegno di un carico (sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare) che comporti rischi di lesioni dorso- lombari Lesioni dorso-lombari: lesioni a carico delle strutture ostiomiotendinee e nervomuscolari a livello dorso-lombare Le norme si applicano alle attività che comportano la movimentazione manuale dei carichi con rischi per i lavoratori INFORMAZIONE E FORMAZIONE Il datore : di lavoro fornisce ai lavoratori informazioni su: A) peso del carico B) centro di gravità o lato più pesante C) le modalità di movimentazione corretta e rischi connessi all’esecuzione di manovre scorrette - Il datore di lavoro assicura ai lavoratori una formazione adeguata ALLEGATO XXXIII ELEMENTI DI RIFERIMENTO 1. CARATTERISTICHE DI RISCHIO PER IL CARICO: - Peso elevato (NON PIU’ 30 KG) - Elevato ingombro o difficoltà nella presa - Equilibrio instabile - Collocazione che comporta la tenuta o la presa distante dal tronco o con torsione o inclinazione del tronco stesso - Può comportare lesioni in caso di urto (struttura e consistenza esterna) ALLEGATO XXXIII ELEMENTI DI RIFERIMENTO 2. Sforzo fisico che può presente un rischio: - eccessivo - può essere effettuato solamente con torsione del tronco - può comportare un movimento brusco del carico - compiuto con il corpo in posizione instabile 3. Caratteristiche dell’ambiente di lavoro che possono aumentare il rischio: - spazio libero insufficiente - pavimento irregolare o scivoloso - non è consentita la movimentazione dei carichi ad altezze di sicurezza o in buona posizione - dislivelli del pavimento o del piano di lavoro - pavimento o punto di appoggio instabili - temperatura, umidità o ventilazione inadeguata 4. Caratteristiche dell’attività che possono aumentare il rischio: - sforzi fisici troppo frequenti o prolungati - periodo di riposo fisiologico o di recupero insufficiente - distanze troppo elevate di sollevamento, di abbassamento o di trasporto - ritmo non modulabile dal lavoratore FATTORI INDIVIDUALI DI RISCHIO: - idoneità fisica a svolgere il compito in questione - insufficiente o inadeguata informazione o formazione - indumenti, calzature o altri effetti personali inadeguati portati dal lavoratore LESIONE DORSO-LOMBARE VERTEBRA Danni che si verificano a carico delle ossa, dei tendini, dei nervi,dei muscoli e dei vasi sanguigni (arterie e vene) in vicini alle vertebre lombari e sacrali in particolare del tratto L5 - S1 FACCETTE ARTICOLARI (quinta vertebra lombare prima vertebra sacrale) Lordosi cervicale Cifosi dorsale Lordosi lombare DISCO INTERVERTEBRALE LEGAMENTO SORVEGLIANZA SANITARIA Non è indicata la periodicità dei controlli! OBBIETTIVI . Ricerca delle condizioni di ipersuscettibilità . Rilevazione mirata segni e sintomi colonna vertebrale 1° CASO: IL CARICO E’ PESANTE Se il carico è pesante è necessario attenersi alla seguente sequenza di azioni: prendere posizione vicino al carico, di fronte alla direzione di spostamento, con i piedi su una base stabile e leggermente divaricati a circondare parzialmente il carico. flettere le gambe e non la colonna. tendere i muscoli della schiena prima di spostare il carico ed afferrare il carico con una presa sicura portare l’oggetto verso se stessi e sollevarsi tendendo le gambe eseguire il movimento con gradualità e senza strappi. Esaminando nel suo complesso questa tecnica si può dire che: il movimento graduale evita eventuali tensioni muscolari che potrebbero causare strappi o eccessiva pressione sui dischi vertebrali. Mantenere il carico il più possibile vicino al corpo con le braccia tese e non sollevare il carico tenendolo lontano dal corpo. Quando si pone la situazione di avere un carico decisamente pesante, non bisogna mai cercare in nessun modo di sollevarlo da soli bensì con l’aiuto di un collega. Evitare di ruotare il busto per spostare gli oggetti ma girarsi con tutto il corpo; Per collocare o prendere un carico in alto, evitare di inarcare la schiena ma utilizzare una idonea scaletta e richiedere l’aiuto di un collega a cui passare il carico e quindi salire e scendere la scala a mani libere; Quando ve ne è la possibilità , è obbligatorio l’utilizzo degli ausilii meccanici per evitare posture o movimenti dannosi alla salute Se lavori in piedi, allarga la superficie di sostegno per aumentare la stabilità e l’equilibrio. Quando puoi distribuisci simmetricamente sulle due braccia Usa attrezzi di lavoro con manici sufficientemente lunghi per evitare di curvare la schiena: se devi inclinarti, spostati in avanti senza curvare la schiena. “Il 4 è meglio del 7” Mettiti in ginocchio o piega le gambe per fare dei movimenti o degli sforzi Per spingere un oggetto pesante non curvare la schiena indietro o in avanti QUESTE SONO LE TECNICHE CORRETTE!!!