Il rischio nel
laboratorio chimico
Decreto Legislativo 626/94
Decreto Legislativo 242/96
Attuazione direttive CEE relativamente a
“Norme in materia di salute e sicurezza
nei luoghi di lavoro”
Dott.ssa Rossella Serra
Servizio di Prevenzione e
Protezione
Il rischio nel
laboratorio chimico
Le sostanze chimiche
Gli impianti
Le apparecchiature e le
strumentazioni
Le operazioni
I rifiuti
Misure di contenimento del
rischio nel laboratorio
chimico
Dispositivi di protezione
collettiva
Dispositivi di protezione
individuale
Fonti informative
Procedure
Gestione
Piano di emergenza
Sostanze chimiche
pericolose
Pericolosità derivante dalle
caratteristiche chimico-fisiche delle
sostanze o dei prodotti chimici
utilizzati.

Sicurezza dell’individuo (incendio,
esplosione, corrosione)
Pericolosità derivante dalle
caratteristiche tossicologiche delle
sostanze o dei prodotti chimici
utilizzati.

Salute dell’individuo (effetti acuti o cronici)
Riconoscimento delle sostanze
pericolose
Etichetta sul contenitore riporta in modo
sintetico le caratteristiche di pericolosità
della sostanza chimica in esso contenuta
Classificazione delle sostanze
pericolose
Immagine simbolica - Icona
Frasi R – indicazione del rischio
Frasi S – consigli di prudenza per l’uso
Sostanze chimiche categorie
Pericolo derivante dalle
proprietà chimico-fisiche delle
sostanze o dei preparati
Esplosivi
Possono esplodere, detonare
o deflagrare anche senza
l’azione dell’ossigeno
atmosferico
Infiammabili
estremamente infiammabili F+
facilmente infiammabili F
Pericolo derivante dalle proprietà
tossicologiche delle sostanze o
dei preparati
Molto Tossici (T+) e Tossici (T)
Possono
essere
letali
oppure
provocare lesioni acute o croniche in
piccola o piccolissima quantità
Nocivi (Xn)
Possono essere letali oppure provocare
lesioni acute o croniche
Corrosivi (C)
Possono esercitare nel contatto con
tessuti vivi un’azione distruttiva
Irritanti (Xi)
Possono produrre al contatto diretto,
prolungato o ripetuto con la pelle o le
mucose una reazione infiammatoria
Pericolo derivante dagli effetti
specifici sulla salute delle
sostanze o dei preparati
Cancerogeni
Possono provocare il cancro o
aumentarne la frequenza
Mutageni
Possono produrre difetti genetici
ereditari o aumentarne la frequenza
Tossici per il ciclo riproduttivo
Possono provocare o rendere più
frequenti effetti nocivi non ereditari nella
prole o danni a carico della funzione o
delle capacità riproduttive maschili o
femminili
Pericolo derivante dalle proprietà
ecotossicologiche delle sostanze
o dei preparati
Pericolosi per l’ambiente
Qualora
si
diffondano
nell’ambiente presentano o
possano presentare rischi
immediati o differiti per una o
più componenti ambientali
Classificazione R per ordine
numerico
R1
Esplosivo allo stato secco.
R2
Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti
d'ignizione.
R3
Elevato rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre
sorgenti d'ignizione.
R4
Forma composti metallici esplosivi molto sensibili.
R5
Pericolo di esplosione per riscaldamento.
R6
Esplosivo a contatto o senza contatto con l'aria.
R7
Può provocare incendio.
R8
Può provocare l'accensione di materie combustibili.
R9
Esplosivo in miscela con materie combustibili.
R 10
Infiammabile.
R 11
Facilmente infiammabile.
R 12
Estremamente infiammabile.
R 14
Reagisce violentemente con l'acqua.
R 15
A contatto con l'acqua libera gas facilmente infiammabili.
R 16
Pericolo di esplosione se mescolato con sostanze comburenti.
R 17
Spontaneamente infiammabile all'aria.
R 18
Durante l'uso può formare con aria miscele esplosive/infiammabili.
R 19
Può formare perossidi esplosivi.
R 20
Nocivo per inalazione.
R 21
Nocivo a contatto con la pelle.
R 22
Nocivo per ingestione.
R 23
Tossico per inalazione.
R 24
Tossico a contatto con la pelle.
Classificazione R per ordine
numerico
R 25
Tossico per ingestione.
R 26
Molto tossico per inalazione.
R 27
Molto tossico a contatto con la pelle.
R 28
Molto tossico per ingestione.
R 29
A contatto con l'acqua libera gas tossici.
R 30
Può divenire facilmente infiammabile durante l'uso.
R 31
A contatto con acidi libera gas tossico.
R 32
A contatto con acidi libera gas molto tossico.
R 33
Pericolo di effetti cumulativi.
R 34
Provoca ustioni.
R 35
Provoca gravi ustioni.
R 36
Irritante per gli occhi.
R 37
Irritante per le vie respiratorie.
R 38
Irritante per la pelle.
R 39
Pericolo di effetti irreversibili molto gravi.
R 40
Possibilità di effetti cancerogeni - prove insufficienti.
R 41
Rischio di gravi lesioni oculari.
R 42
Può provocare sensibilizzazione per inalazione.
R 43
Può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle.
R 44
Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato.
R 45
Può provocare il cancro.
R 46
Può provocare alterazioni genetiche ereditarie.
R 48
Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata.
R 49
Può provocare il cancro per inalazione.
R 50
Altamente tossico per gli organismi acquatici.
Classificazione R per ordine
numerico
R 51
Tossico per gli organismi acquatici.
R 52
Nocivo per gli organismi acquatici.
R 53
Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
R 54
Tossico per la flora.
R 55
Tossico per la fauna.
R 56
Tossico per gli organismi del terreno.
R 57
Tossico per le api.
R 58
Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente.
R 59
Pericoloso per lo strato di ozono.
R 60
Può ridurre la fertilità
R 61
Può danneggiare i bambini non ancora nati
R 62
Possibile rischio di ridotta fertilità
R 63
Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati
R 64
Possibile rischio per i bambini allattati al seno
R 65
Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione
R 66
L'esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolature della
pelle
R 67
L'inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini
R 68
Possibilità di effetti irreversibili
Le sostanze chimiche
categorie di pericolosità
Le frasi R si determinano sperimentalmente
dalle proprietà chimico-fisiche delle
sostanze.
Per definire la tossicità sono stati unificati
test basati sulla quantità di composto
chimico che risulta letale in funzione della
via di esposizione.
CATEGORIA
DL50 orale
mg/kg
DL50 cutanea
mg/kg
CL50 inalatoria
mg/L/4 ore
Molto tossiche
<25
<50
<0.5
Tossiche
25-200
50-400
0.5-2
Nocive
200-2000
400-2000
2-20
Classificazione S – consigli di
prudenza nell’uso
S1
Conservare sotto chiave.
S2
Conservare fuori dalla portata dei bambini.
S3
Conservare in luogo fresco.
S4
Conservare lontano da locali di abitazione.
S 5 Conservare sotto ... (liquido appropriato da indicarsi da parte del
fabbricante).
S6
Conservare sotto ... (gas inerte da indicarsi da parte del fabbricante).
S7
Conservare il recipiente ben chiuso.
S8
Conservare al riparo dall'umidità.
S9
Conservare il recipiente in luogo ben ventilato.
S 12 Non chiudere ermeticamente il recipiente.
S 13 Conservare lontano da alimenti o mangimi e da bevande.
S 14 Conservare lontano da ... (sostanze incompatibili da precisare da parte
del produttore).
S 15 Conservare lontano dal calore.
S 16 Conservare lontano da fiamme e scintille - Non fumare.
S 17 Tenere lontano da sostanze combustibili.
S 18 Manipolare ed aprire il recipiente con cautela.
S 20 Non mangiare né bere durante l'impiego.
S 21 Non fumare durante l'impiego.
S 22 Non respirare le polveri.
S 23 Non respirare i gas/fumi/vapori/aerosoli [termine(i) appropriato(i) da
precisare da parte del produttore].
S 24 Evitare il contatto con la pelle.
S 25 Evitare il contatto con gli occhi.
Classificazione S
S 26 In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e
abbondantemente con acqua e consultare un medico.
S 27 Togliersi di dosso immediatamente gli indumenti contaminati.
S 28 In caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente ed
abbondantemente con ... (prodotti idonei da indicarsi da parte del fabbricante).
S 29 Non gettare i residui nelle fognature.
S 30 Non versare acqua sul prodotto.
S 33 Evitare l'accumulo di cariche elettrostatiche.
S 35 Non disfarsi del prodotto e del recipiente se non con le dovute
precauzioni.
S 36 Usare indumenti protettivi adatti.
S 37 Usare guanti adatti.
S 38 In caso di ventilazione insufficiente, usare un apparecchio respiratorio
adatto.
S 39 Proteggersi gli occhi/la faccia.
S 40 Per pulire il pavimento e gli oggetti contaminati da questo prodotto,
usare ... (da precisare da parte del produttore).
S 41 In caso di incendio e/o esplosione non respirare i fumi.
S 42 Durante le fumigazioni/polimerizzazioni usare un apparecchio
respiratorio adatto [termine(i) appropriato(i) da precisare da parte del
produttore].
S 43 In caso di incendio usare ... (mezzi estinguenti idonei da indicarsi da
parte del fabbricante. Se l'acqua aumenta il rischio precisare «Non usare
acqua»).
S 45 In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico
(se possibile, mostrargli l'etichetta).
S 46 In caso d'ingestione consultare immediatamente il medico e mostrargli il
contenitore o l'etichetta.
Classificazione S
S 47 Conservare a temperatura non superiore a ... °C (da precisare da parte
del fabbricante).
S 48 Mantenere umido con ... (mezzo appropriato da precisare da parte del
fabbricante).
S 49 Conservare soltanto nel recipiente originale.
S 50 Non mescolare ... (da specificare da parte del fabbricante).
S 51 Usare soltanto in luogo ben ventilato.
S 52 Non utilizzare su grandi superfici in locali abitati.
S 53 Evitare l'esposizione - procurarsi speciali istruzioni prima dell'uso.
S 56 Smaltire questo materiale e i relativi contenitori in un punto di raccolta
rifiuti pericolosi o speciali.
S 57 Usare contenitori adeguati per evitare l'inquinamento ambientale.
S 59 Richiedere informazioni al produttore/fornitore per il recupero/riciclaggio.
S 60 Questo materiale e/o il suo contenitore devono essere smaltiti come
rifiuti pericolosi.
S 61 Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali/ schede
informative in materia di sicurezza.
S 62 In caso di ingestione non provocare il vomito: consultare
immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l'etichetta.
S 63 In caso di incidente per inalazione, allontanare l'infortunato dalla zona
contaminata e mantenerlo a riposo.
S 64 In caso di indigestione, sciacquare la bocca con acqua (solamente se
l'infortunato è cosciente).
Le sostanze chimiche:
etichetta
ETICHETTA CE N° CE : 200 – 753 – 7
BENZENE
R 45 Può provocare il cancro.
R 11 Facilmente infiammabile
R 48/23/24/25
Anche tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di
esposizione prolungata, per inalazione, a contatto con la pelle e
per ingestione.
S 53 Evitare l’esposizione. Procurarsi speciali istruzioni prima
dell’uso.
S 45 In caso di incidente o di malessere consultare
immediatamente il medico (se possibile, mostrargli
l’etichetta).
Le sostanze chimiche:
scheda di sicurezza
1. Identificazione preparato/produttore
2. Composizione/informazioni sui
componenti
3. Identificazione dei pericoli
4. Misure primo soccorso
5. Misure antincendio
6. Misure per fuoriuscita accidentale
7. Manipolazione e stoccaggio
8. Controllo esposizione/protezione
individuale
9. Proprietà fisiche/chimiche
10. Stabilità e reattività
11. Informazioni tossicologiche
12. Informazioni ecologiche
13. Considerazioni sullo smaltimento
14. Informazioni sul trasporto
15. Informazioni sulla regolamentazione
16. Altre informazioni
Incompatibilità chimica
Acetilene
con rame (tubazioni), alogeni, argento,
mercurio e loro composti
Acetone
con miscele concentrate di acido solforico e
nitrico
Acido acetico
con acido cromico, acido nitrico, composti
contenenti idrossili, glicole etilenico, acido
perclorico, perossidi e permanganati
Acido
cromico
con acido acetico, naftalene, canfora, alcool,
glicerolo, trementina e altri liquidi
infiammabili
Acido nitrico
con acido acetico, cromico e cianogeno,
anilina, carbonio.
Idrogeno solforato, fluidi, gas e sostanze che
vengono prontamente nitrate
Acido ossalico
con argento e mercurio
Acido
perclorico
con anidride acetica, bismuto e le sue leghe,
alcool, carta, legno e altre sostanze organiche
Acido
solforico
con clorati, perclorati, permanganati e acqua
Ammoniaca
anidra
con mercurio, alogeni, ipoclorito di calcio e
fluoruro di idrogeno
Anilina
con acido nitrico e perossido di idrogeno
Incompatibilità chimica
Argento
con acetilene, acido ossalico, acido tartarico e
composti ammonici
Biossido di
cloro
con ammoniaca, metano, fosfina, idrogeno
solforato
Bromo
con ammoniaca, acetilene, butadiene, butano,
idrogeno, carburo di sodio, trementina e
metalli finemente polverizzati
Carbonio
attivato
con
ipoclorito
di calcio
con tutti gli agenti ossidanti
Cianuri
con acidi e alcali
Clorati
con sali di ammonio, acidi, polveri metalliche,
zolfo, composti organici o infiammabili
finemente polverizzati e carbonio
Cloro
con ammoniaca, acetilene, butadiene, benzina e
altri derivati del petrolio, idrogeno, carburo
di sodio, trementina e metalli finemente
polverizzati
Diossido di
cloro
con ammoniaca, metano, fosfina idrogeno
solforato
Idrocarburi
in
generale
con fluoro, cloro, acido formico, acido
cromico, perossido di sodio
Incompatibilità chimica
Idrogeno
solforato
con vapori di acido nitrico e gas ossidanti
Iodio
con acetilene e ammoniaca
Liquidi
infiammabili
con nitrato di ammonio, acido cromico,
perossido di idrogeno, acido nitrico, perossido
di sodio e alogeni
Mercurio
con acetilene, acido fulminico, idrogeno
Metalli alcalini
(es. calcio,
potassio e
sodio)
con acqua, anidride carbonica, tetracloruro di
carbonio e altri idrocarburi clorati
Nitrato di
ammonio
con acidi, polveri metalliche, liquidi
infiammabili, clorati, nitrati, zolfo e sostanze
organiche finemente polverizzate o composti
infiammabili
Ossigeno
con olii, grassi, idrogenati, e liquidi, solidi e
gas infiammabili
Pentossido di
fosforo
con l'acqua
Permanganato
di potassio
con glicerolo, glicole etilenico, benzaldeide, e
acido solforico
Incompatibilità chimica
Perossido di
idrogeno
con cromo, rame, ferro, la maggior parte degli
altri metalli e i loro sali, liquidi infiammabili e
altri prodotti combustibili, anilina e
nitrometano
Perossido di
sodio
con qualsiasi sostanza ossidabile come
metanolo, acido acetico glaciale, anidride
acetica, benzaldeide, disolfuro di carbonio,
glicerolo, acetato di etile e furfurale
Rame
con acetilene, azide e perossido di idrogeno
Sodio
con tetracloruro di carbonio, diossido di
carbonio e acqua
Sodio azide
con piombo, rame e altri metalli.
Questo composto è comunemente usato come
conservante, ma forma composti instabili ed
esplosivi con i metalli. Se eliminato attraverso
gli scarichi dei lavandini, i sifoni e i tubi
potrebbero esplodere quando ci stia lavorando
un idraulico
Il rischio nell’utilizzo di
sostanze chimiche
Proprietà chimico-fisiche
Proprietà tossicologiche
Proprietà cancerogene
Proprietà ecotossicologiche
Incompatibilità tra sostanze
Operazioni
Per ridurre il rischio
Norme di comportamento generali
Norme di comportamento nelle operazioni
Norme di comportamento nello stoccaggio
Norme di comportamento in caso di incidente
Dispositivi di protezione individuale
Dispositivi di protezione collettiva
Segnaletica
Procedure
Norme di comportamento
in laboratorio
Mantenere in ordine e pulito il laboratorio.
Rimuovere prontamente vetreria e
attrezzature quando non servono più.
Non introdurre sostanze ed oggetti
estranei all'attività lavorativa.
E’ vietato fumare e consumare cibi o
bevande.
Norme di comportamento
generali
Non toccare le maniglie delle porte e altri
oggetti del laboratorio con i guanti con cui
si sono maneggiate sostanze chimiche e
isotopi radioattivi. E' assolutamente vietato
l'uso dei guanti al di fuori dei laboratori.
Etichettare correttamente tutti i contenitori
in modo da poterne riconoscere in ogni
momento il contenuto.
Non tenere nelle tasche forbici, spatole di
acciaio, provette di vetro o materiale
contundente.
Si sconsiglia l'uso di lenti a contatto poiché
possono essere causa di un accumulo di
sostanze nocive e, in caso di incidente,
possono peggiorarne le conseguenze o
pregiudicare le operazioni di primo
soccorso.
Norme di comportamento
generali
Comunicare con i colleghi per avvisare
dell'esperimento in corso nel caso in
cui si manipolino sostanze pericolose.
Non lavorare da soli, specialmente fuori
orario, soprattutto in cella fredda, in
stanze radioattive e in caso di
operazioni complesse e pericolose.
Verificare
sempre
se
specifiche
procedure
richiedono
particolari
attenzioni.
Non abbandonare materiale
identificabile nelle aree di lavoro.
non
Ogni apparecchiatura deve essere
accompagnata dal proprio manuale di
istruzione.
Norme di comportamento
generali
Utilizzare esclusivamente apparecchiature elettriche
a norma collegandole all’impianto elettrico in
maniera corretta così da non perdere: a) la
protezione contro i contatti diretti; b) il collegamento
con l’impianto di messa a terra; c) l’adeguato grado
di protezione IP.
Etichettare tutti i recipienti provvisori indicando il
contenuto e dotandoli dei simboli di pericolo in
arancione.
I becchi bunsen e tutte le altre fiamme libere devono
distare almeno 150 cm da ogni infiammabile.
Conservare in laboratorio solo i prodotti infiammabili
necessari per l’attività quotidiana ed evitare lo
stoccaggio nei frigoriferi di tipo domestico.
Norme di comportamento
generali
Raccogliere separare e smaltire in modo
corretto i rifiuti chimici senza scaricarli in
fogna.
Prestare attenzione alle frasi di rischio e ai
consigli di prudenza riportati sulle etichette e
consultare le schede di sicurezza.
Riferire sempre prontamente al Responsabile
eventuali incidenti o condizioni di non
sicurezza.
Impedire l'accesso alle zone particolarmente
pericolose a personale non addetto.
Non bloccare le uscite di emergenza, i pannelli
elettrici e le attrezzature di soccorso.
Evitare il più possibile l'affollamento nei
laboratori
Norme di comportamento
nella manipolazione
Usare in laboratorio dispositivi di protezione
individuali appropriati per ogni livello di rischio
(camici, guanti a perdere, occhiali e nel caso si
utilizzino gas criogenici, opportune maschere
protettive, calzature) che devono essere utilizzati
correttamente e tenuti sempre in buono stato di
manutenzione.
E’ vietato usare pipette aspirando direttamente
con la bocca; utilizzare sempre le propipette.
Sostituire, quando possibile, i prodotti pericolosi
con prodotti meno nocivi.
Materiali sensibili agli urti, reattivi o esplosivi
devono essere maneggiati delicatamente per
prevenire reazioni incontrollate.
Norme di comportamento
nella manipolazione
Tutte le operazioni che coinvolgono prodotti
volatili tossico-nocivi o prodotti esplosivi
devono essere condotte sotto cappa chimica.
Non lasciare senza controllo reazioni chimiche
in corso o apparecchi pericolosi in funzione.
Prima di cominciare la reazione si devono
conoscere le caratteristiche e il comportamento
di tutte le sostanze coinvolte.
Tutte le sostanze chimiche conosciute o
sospette di essere tossiche o dannose per
l’ambiente devono essere smaltite seguendo le
procedure di smaltimento dei rifiuti pericolosi.
Norme di comportamento
nella manipolazione
Raccogliere in appositi contenitori,
contrassegnati con etichette, i
composti chimici e i solventi usati,
che dovranno essere eliminati
secondo le procedure stabilite.
Trasportare sostanze chimiche e
materiali pericolosi in maniera
adeguata. Il trasporto di sostanze
chimiche pericolose in soluzione,
specie se contenute in recipienti di
vetro, deve essere eseguito con
precauzione, utilizzando carrelli
dotati di recipienti di contenimento,
atti a ricevere eventuali spandimenti
di materiale.
Norme di comportamento
nello stoccaggio
Tenere separati i prodotti incompatibili.
Tutti i reagenti devono essere etichettati con
l'esatto nome chimico e i simboli di tossicità
e nocività, nonché le frasi di rischio e i
consigli di prudenza.
Conservare le sostanze pericolose entro
appositi armadi a norma, armadi di
sicurezza, armadi antifiamma.
Tenere un inventario aggiornato di tutte le
sostanze chimiche in particolare per quanto
riguarda quelle cancerogene e mutagene (R
45, R46 e R 49).
Detenere in laboratorio solo quantità limitate
di solventi infiammabili.
Norme di comportamento
nello stoccaggio
Le sostanze infiammabili non devono essere
conservate in frigoriferi di tipo domestico e in
altre situazioni in cui ci siano possibili fonti di
scintille. E' opportuno affiggere un avviso sui
frigoriferi non idonei, in cui sia scritto: "Non
mettere solventi infiammabili in questo
frigorifero".
Le sostanze stupefacenti, acquistate o
detenute, sono soggette a normative per cui è
necessario richiedere l'autorizzazione. Tali
sostanze devono, inoltre, essere tenute in un
armadietto chiuso a chiave, sotto la
responsabilità di un incaricato.
Norme di comportamento
in caso di incidente
Prodigare le prime cure, se necessario.
Sostituire i mezzi di protezione contaminati.
Decontaminare la cute eventualmente
esposta con acqua corrente, docce, lavaggi
oculari, antidoti, neutralizzanti, ecc..., a
seconda della sostanza. E' importante,
comunque, affidarsi a un esperto.
Non disperdere le sostanze contaminanti
nell'ambiente.
Allontanare le persone non indispensabili.
Rimuovere la contaminazione dalle superfici
con appositi materiali assorbenti
indossando guanti compatibili con la
sostanza chimica in questione.
Avvisare immediatamente l'ufficio sicurezza
della presenza di eventuali odori sgradevoli
o di altre situazioni anomale nei laboratori.
Dispositivi di Protezione
Individuale
(D.Lgs 626/94 art.40 comma1)
“Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere
indossata e tenuta dal lavoratore allo
scopo di proteggerlo contro uno o più
rischi suscettibili di minacciarne la
sicurezza o la salute durante il lavoro,
nonché ogni complemento o accessorio
destinato a tale scopo.”
Dispositivi di Protezione
Individuale
Dotazioni di sicurezza Rischio Chimico
Protezione mani
Protezione occhi e viso
Protezione vie respiratorie
Protezione corpo
Caratteristiche fondamentali:
•Ottima impermeabilità ai liquidi;
•Resistenza adeguata alla permeazione delle
•sostanze
•Buona resistenza alle abrasioni
Materiali:
Lattice – neoprene – PVC – Polietilene – Nitrile
Hypalon – polivinil alcole – NBR – butile.
Camici
Camici monouso
Grembiuli
Nel caso di laboratori biochimici gli indumenti
di uso comune sono i camici da laboratorio
che potranno essere in polietilene o altri
materiali, rispondenti alla normativa EN 340.
I grembiuli di criogenia devono essere
certificati per le condizioni di temperatura
estremamente basse norme EN 511- 420 -388.
Fonti di rischio:
• Esposizione a spruzzi
• Esposizione a gocce
• Esposizione a polveri
• Esposizione a gas
La maggior parte dei DPI per gli occhi
accomuna i seguenti elementi protettivi:
•Occhialini ad astine senza ripari laterali
•Occhialini ad astine con ripari laterali
•Visiere
•Occhiali a mascherina antiacido
•Visiere per criogenia
•Respiratori isolanti
•Respiratori a filtro
Caratteristiche dei respiratori
• Rispondere ai criteri di ergonomia
• Elevati livelli di protezione
• Innocui, leggeri e solidi
• Non limitare il campo visivo
• La maschera intera deve coprire tutto il viso
Respiratori isolanti
Apparecchiature indipendenti dall’aria
dell’ambiente
Vengono utilizzati in condizioni di elevato
inquinamento e/o quando la percentuale di
ossigeno nell’aria ambiente è inferiore al 17%.
Condizioni di emergenza
-Incendio
-Incidente chimico (liberazione non
controllata di grandi quantità di composti
chimici)
Respiratori a filtro
• Respiratori antigas (gas – vapori)
• Respiratori antipolvere (polveri – fibre – fumi e
nebbie)
• Respiratori combinati
Sono caratterizzati dalla presenza di un filtro
composto di carbone attivo trattato.
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IL RISCHIO NEL LABORATORIO