Unisessualità e deriva molecolare: diversità della sequenza Bag320 in Bacillus Chiara Barbieri Il DNA satellite componente principale del corredo genetico non sintetizzante – C-value paradox coinvolto in molti processi e funzioni – struttura e dinamica dei centromeri – evoluzione del cariotipo – transcriptasi sesso/tessuto-specifica Evoluzione Concertata Omogeneizzazione delle nuove varianti con meccanismi di turnover genomico Fissazione per redistribuzione dei cromosomi in nuove combinazioni con la riproduzione sessuale – opera distintivamente da selezione naturale e deriva genetica – diffondersi di nuove varianti all’interno delle famiglie ripetute – fissazione come conseguenza della ridistribuzione cromosomica in nuove combinazioni Bag320 DNA satellite che presenta una variabilità tipica del pattern dell’evoluzione concertata. • Il genere Bacillus condivide la stessa famiglia satellitare pericentrometrica Bag320 e mostra una ampia gamma di meccanismi riproduttivi. La variabilità di Bag320 è stata analizzata in differenti popolazioni di B. grandii, B. atticus, B. whitei, B. lynceorum (906 sequenze analizzate), per esaminare il contributo del meccanismo di turnover genomico e delle differenti strategie riproduttive alla variabilità dei satelliti. Il genere Bacillus Bisessuali: – B. rossius partenogenetico facoltativo. Mediterraneo ovest. – B. grandii strettamente bisessuale. Endemico area siciliana. • B.grandii grandii popolazioni relitte sud-est • B.grandii benazzii stretta cintura nel nordest e isola di Levanzo • B.grandii maretimi isola di Marettimo, Egadi. Unisessuali: – B.atticus automittico partenogenetico • B. atticus atticus diploide, molto distribuito • B. atticus carius popolazioni triploidi in Grecia e Turchia e una popolazione diploide turca. • B. atticus cyprius diploide, a Cipro IBRIDI: 3 ibridi telitochi: – B. whitei (rossius+grandii grandii) apomittico diploide – B. lynceorum (rossius+grandii grandii+atticus) apomittico triploide – B. rossius-grandii, ramo ibridogenetico/androgenetico. MATERIALI E METODI Campionamento – Raccolti da 3 a 6 esemplari per popolazione – mantenuti in laboratorio in gabbie areate con piante fresche per cibo – corpi congelati e mantenuti a -80° C per conservarli per ricerche allozimatiche e molecolari Caratterizzazione allozimatica degli unisessuali – Analisi elettroforetiche sui campioni di sole femmine che rappresentano diversi biotipi, ricercando enzimi caratterizzati da polimorfismo. Analisi mitocondriale degli unisessuali – Il gene COII è stato amplificato con PCR da singoli esemplari – Mutazioni puntiformi sono state prese come indicative di differenti aplotipi Analisi del monomero Bag320 Dal DNA genomico preparato da singoli esemplari. Specifici enzimi di restrizione. – Monomeri di circa 320 bp estratti da gel di agarosio, legati al plasmide vettore, usati per ottenere cellule di E. coli competenti. Cloni ricombinanti identificati con il sistema bianco-blu del gene ßgalattosidasi. • sequenziati direttamente • sequenze allineate con algoritmo Clustal del programma Sequence Navigator Ottengo 10 sequenze per ogni campione di B.grandii, B. atticus e B. whitei – B. Lynceorum condivide sequenze di origine grandii, atticus e rossius STATISTICA – Distanza percentuale media valutata con Mega2.1 – Analisi della varianza a una via – Tutti i livelli di confronto: intrafemmine, intrapopolazione, interpopolazione, intersottospecie e interspecie • Le sequenze di Lynceorum sono state analizzate per eventi di conversione genica con DnaSP version 3 Risultati Caratterizzazione genetica degli unisessuali (analisi mitocondriali e allozimatiche) Le 5 popolazioni di atticus studiate hanno mostrato 2 situazioni opposte. • lo stesso aplotipo mitocondriale ma struttura allozimica composta • stessa struttura genetica allozimatica ma differenti aplotipi mitocondriali Le popolazioni unisessuali utilizzate per l’analisi satellitare sono decisamente eterogenee da un punto di vista genetico Variabilità Bag320 – Lunghezza media: 314,1 bp (grandii maretimi, atticus) fino 315,7 bp (grandii grandii) – variazioni di lunghezza notevoli da rimozioni random – In B. lynceorum 20 sequenze -grandii e 4 -atticus mostrano tratti convertiti che derivano dall’altro subset. CONFRONTO INTRASPECIFICO B. grandii • B. grandii grandii e B. grandii benazzi: diversità di sequenze omogenea sia tra che entro gli individui (in particolare B. grandii grandii) • B grandi maretimi ha variabilità maggiore – Il confronto tra le sottospecie mostra valori di variabilità significativi B. atticus e B. whitei – Nessuna differenza significativa tra la diversità delle sequenze, a tutti i livelli di confronto B. lynceorum – Anche suddividendo la variabilità nelle due componenti -atticus e -grandii non riscontro differenze significative CONFRONTO INTERSPECIFICO B. grandii VS B. atticus – B. grandii ha valori di diversità sequenza significativamente più bassi • Anche considerando B. grandii grandii, che dovrebbe essere più affine a B. atticus B. grandii grandii VS B. whitei – Stesso livello di diversità sequenza B. grandii grandii VS B. lynceorum – Differenze significative (come ci si aspetta per l’origine triibrida di B. lynceorum) • La diversità di sequenze non è significativa considerando il confronto con la componente -grandii B. atticus VS B. lynceorum – Stesso pattern di diversità, con la componente -atticus Discussione Il bisessuale B. grandii mostra un pattern tipico di evoluzione concertata: maggiore omogeneità all’interno del pool della sottospecie. Gli unisessuali mostrano la stessa variabilità ad ogni livello di confronto considerato – indipendentemente da meccanismo partenogenetico (auto o apomittico) o origine (ibrida o non) – la variabilità assoluta è particolarmente alta in B. atticus e nelle sequenze -atticus degli ibridi Conferma ipotesi Dover (1986): la bisessualità agisce come forza di deriva nella fissazione delle sequenze ripetute, uniformando intra e creando discontinuità inter. B. grandii maretimi Ripetizioni molto divergenti in due individui – nuove varianti si stanno diffondendo nella popolazione. fase mutazionale che conduce a una più bassa omogeneizzazione di varianti di sequenze preesistenti. Incipiente stadio di speciazione B. atticus forse nell’assenza di anfimissi si ha mancanza di fissazione delle varianti. – Assenza di omogeneizzazione sequenze tra individui partenogenesi rallenta i processi di turnover molecolare. Datazione mitocondriale: l’antenato di B grandii grandii e B. atticus era contemporaneo dell’antenato comune al gruppo B. grandii, e i monomeri satellitari si sono allontanati in maniera uguale in questo periodo – contraddice ipotesi del rallentamento – suggerisce un’evoluzione confrontabile delle sequenze satellitari B. atticus ha una diversità di sequenze molto più alta di B. grandii grandii, più alta di tutto il gruppo grandii – bisessualità porta una dinamica di fissazione e omogeneizzazione entro a tasso maggiore – limitata distribuzione spaziale di grandii grandii • taxon relitto, che nel passato aveva un areale più ampio Le analisi su B. rossius (bisessuale ampiamente distribuito nel mediterraneo) indicano un’alta variabilità. La scarsa variabilità di grandii quindi deriva più dalla sua storia evolutiva che dal tipo di riproduzione. Grande omogeneità di sequenze di grandii come conseguenza del suo più alto numero di copie. – Meno copie, più eterogeneità in atticus Collegamento con il numero e l’attività dei trasposoni, evoluzione concertata del DNA ripetuto in tandem, e tipo di riproduzione. B. whitei omogeneità di sequenza a tutti i livelli di confronto – Stessa variabilità riscontrata nell’attuale B. grandii grandii Mancanza di nuova fissazione delle varianti nella riproduzione clonale e limitato effetto di meccanismi di turnover genomico origine ibrida: da pochi incroci tra femmine rossius e maschi grandii grandii – All’epoca la variabilità di B. grandii grandii probabilmente si era già ridotta ai valori attuali Confronto con B. atticus: assenza di correlazione tra partenogenesi e livello di variabilità dei satelliti (whitei ha valori bassi, atticus alti). – La riproduzione rispecchia la struttura della variabilità esistente in partenza. B. lynceorum – origine contemporanea a B. whitei. Riflette il livello di variabilità dei genitori nelle sequenze tipo-atticus e tipo-grandii. Confermata l’esistenza di sequenze con tratti convertiti – La conversione genica è squilibrata: questo squilibrio col tempo può portare a omogeneizzazione intra. • tendenza alla speciazione e stabilizzazione di genomi allopoliploidi. – Plasticità mitotica dei tandem repeats Conclusione Gli unisessuali sono lontani dall’essere geneticamente uniformi, qualunque sia il tempo e l’estensione dei processi molecolari in un organismo partenogenetico. Dietro i generali processi molecolari, tratti specifici dell’organismo sono profondamente coinvolti nella dinamica del DNA satellitare.