Corso Aggiornamento • Trombofilia e • Gravidanza • Dr Aversano Vincenzo • Capua, Settembre 2012 Quale paziente è a rischio? Rischio di cosa? • Le complicanze tromboemboliche sono una delle più comuni cause di mortalità e morbilità materna negli Stati Uniti e in Europa • Le trombofilie, congenite e acquisite, contribuiscono ai processi fisiopatologici che sono alla base di severe complicanze ostetriche come: l’abortività ricorrente, la MEF, lo IUGR severo e la preeclampsia • La conoscenza di questi meccanismi permette una corretta diagnosi e un management adeguato della gravidanza, con una riduzione delle complicanze materne e fetali LA TROMBOSI E’ UN FENOMENO PATOLOGICO RISULTANTE DA UNA INAPPROPRIATA RISPOSTA EMOSTATICA Virchow’s triade 1856 Anomalia dell’ENDOTELIO • Gravidanza • Tumore • estrogeni • trauma • chirurgia etc.. •Gravidanza •Infiammazione • trauma • chirurgia • catetere etc.. modificazioni del flusso ematico • Gravidanza •Immobilizz. • CHF • AF • insuff. Venosa etc.. TROMBOFILIA DELLA GRAVIDANZA IPERCOAGULABILITA’ i fattori della coagulazione: Fibrinogeno, V, VII, VIII, IX, X, XII gli inibitori naturali (proteina S) APC RESISTANCE ACQUISITA Riduzione del tono venoso per effetto estrogenico (precoce) l’attivita’ fibrinolitica per aumento del PAI 1 e del PAI 2 (placentare) Stasi venosa per compressione dell’utero sulla vena cava Fattori di rischio per tromboembolismo in gravidanza e puerperio Modif. da Royal College of Obstetricians and Gynaecologist Precedente TEV Procedure chirurgiche Trombofilia congenita o acquisita Iperemesi Età superiore a 35 anni Disidratazione Obesità Sindrome da iperstimolazione ovarica Parità > 4 Infezioni severe Estese varici venose Pre-eclampsia Paraplegia Perdita di peso eccessivo Malattie infiammatorie Viaggi di lunga durata Sindrome nefrosica Travaglio prolungato Malattie mieloproliferative Immobilità dopo il parto Drepanocitosi RISCHIO DI TEV AUMENTA DI 2-6 VOLTE IN GRAVIDANZA E DI 20 VOLTE IN PUERPERIO Mc Coll MD et al,1997; Toglia MR et al, 1996; Lindqvst P et al, 1999; Gherman RB et al, 1999 Il rischio è aumentato in donne sopra i 35 anni ed in donne con obesità, alterazioni trombofiliche,pregresso TEV, e nel parto operativo Eldor A. J Thromb Thrombolysis 2001 Sep;12(1):23-30. RISCHIO TROMBOEMBOLICO IN GRAVIDANZA PER LE DONNE CON TROMBOFILIA Zotz, Gerhardt, Scharf. 2003 ,Best Practice and Research Clin Haematol Vol.16 RR Probabilità di trombosi in gravidanza Deficit di AT III Deficit di proteina C e S 13-50 1:3, 1:40 Fattore V Leiden - eterozigosi - omozigosi 4-16 20-80 1:500 1:70 Mutazione F II Protrombina 2-16 1:200-500 F V Leiden + Mutazione F II 84 1:25 … ma la donna in gravidanza, con trombofilia, è a maggior rischio solo per TEV ? TROMBOFILIA EREDITARIA IN GRAVIDANZA: RISCHIO OSTETRICO ABORTO RIPETUTO PRE-ECLAMPSIA ECLAMPSIA MORTE FETALE DISTACCO DI PLACENTA MORTE ENDOUTERINA RITARDO DI CRESCITA (IUGR) La poliabortività del 1° trimestre è fortemente associata con APS Nella IUGR il più alto rischio è stato trovato in donne con omozigosi per fattore ABORTO V Leiden seguito da RIPETUTOper eterozigosi G20210A. La pre-eclampsia è l’unica patologia ostetrica per cui sia stata trovata un’associazione significativa con l’omozigosi per MTHFR C677T, ma sono state trovate anche correlazioni Il più alto La presenza di rischio d significative conIlAPS, eterozigosi 65% delle donne abruptio V Leiden o placentae V Leiden e G20210A. con pre-eclampsia, è presente G20210A è più nelle PRE-ECLAMPSIA ECLAMPSIA IUGR, morte donne frequente nella con PERDITA endouterina perdita oeterozigosi per fetale FETALE seguito abruptio placentae delG20210A, II tr è portatrice di unada eterozigosi V forma congenita o Leiden ed iperomocisteinemia acquisita di trombofilia DISTACCO DI PLACENTA il deficit di Prot S è fattore di alto rischio per MORTE morte endouterina del ENDOUTERINA III° trimestre RITARDO DI CRESCITA (IUGR) NORMALE CONTROLLO DELLA COAGULAZIONE Cellule endoteliali Trombomodulina Proteina C Proteina S Inattivazione del fattore V Proteina C attivata Proteina S Inattivazione del fattore VIII La sintesi della trombina è controllata dal sistema proteina C-proteina S PROTROMBINA La trombina è neutralizzata dal complesso Antitrombina+Eparina TROMBINA CASCATA COAGULATIVA COAGULAZIONE TROMBOFILIA EREDITARIA aPC Resistance / FV R506Q Protein C deficiency Protein S deficiency Antithrombin deficiency Dysfibrinogenemia Dysplasminogenemia HCII deficiency Increased PAI levels Increased HRG levels Prothrombin G20210A Hyperhomocysteinemia Increased factor VIII levels Factor XIII polymorphisms Increased factor XI levels Increased factor IX levels ACE polymorphism EPCR polymorphism Thrombomodulin polymorphisms TROMBOFILIA EREDITARIA: MECCANISMI D’AZIONE Fattore V Leiden, Mutazione G20210A della Protrombina, deficit della Proteina C e della Proteina S RIDUCONO IL CONTROLLO SULLA SINTESI DELLA TROMBINA PROTROMBINA TROMBINA CASCATA COAGULATIVA Il deficit di Antitrombina determina la RIDUZIONE DELLA NEUTRALIZZAZIONE DELLA TROMBINA TROMBOSI DIFETTO DI ANTITROMBINA EPIDEMIOLOGIA . Trasmissione autosomica dominante • Prevalenza nella popolazione generale: 0.02% • Prevalenza in pazienti con VTE: 0.5-1% • Aumento del rischio trombotico negli eterozigoti di 8-50 volte Possibile riduzione acquisita per: epatopatie, sindrome nefrosica, CID, VTE, trattamento con eparina. Invariata nella gravidanza fisiologica DIFETTO DI PROTEINA C EPIDEMIOLOGIA • Prevalenza nella popolazione generale: 0.1-0.3% • Prevalenza in pazienti con VTE: 2-5% • Prevalenza in pazienti con VTE selezionati (giovani, con ricorrenza, con familiarità): 10-15% • Aumento del rischio trombotico negli eterozigoti di 8 –15 volte Possibile riduzione acquisita per: epatopatie, CID, trattamento con dicumarolici. Invariata nella gravidanza fisiologica DIFETTO DI PROTEINA S EPIDEMIOLOGIA • Prevalenza nella popolazione generale: non nota • Prevalenza in pazienti con VTE: 2-5% • Prevalenza in pazienti con VTE selezionati (giovani, con ricorrenza, con familiarità): 6% Possibile riduzione acquisita per: epatopatie, CID, trattamento con dicumarolici. presenza di anticorpi antifosfolipidi, terapia ormonale SI RIDUCE (ANCHE FINO AL 25-30%) NELLA GRAVIDANZA FISIOLOGICA RESISTENZA ALLA PROTEINA C-ATTIVATA E FATTORE V LEIDEN • • • • Prevalenza nella popolazione generale: 2-16% Prevalenza in Italia: 1.3-2.7% Prevalenza in pazienti con VTE 20-40% Aumento del rischio trombotico di 2-7 volte negli eterozigoti e di 80 volte negli omozigoti Altre cause di aPCr: gravidanza, terapia ormonale, altre mutazioni FV, presenza di LAC, aumentati livelli di fattore VIII MUTAZIONE G20210A DELLA PROTROMBINA • La mutazione determina un aumento dei livelli di Protrombina VTE (?) • Prevalenza nella popolazione generale: 2% • Prevalenza in pazienti con VTE: 7% • Aumento del rischio trombotico di 3 volte negli eterozigoti IPEROMOCISTEINEMIA Difetti genetici • Omocistinuria: deficit per mutazione in omozigosi della CBS (cistationina-b-sintetasi) o della MTHFR, associata a patologia trombotica grave e precoce • Iperomocisteinemia lieve (18-20mmol/l): mutazione C677T della MTHFR in omo- o eterozigosi Carenza di vitamine • Acido folico, Vit B12, Vit B6 Altre cause • Insufficienza renale, ipotiroidismo, età, fumo Problemi diagnostici D-dimero (prodotti di degradazione della fibrina) Nella popolazione generale ha scarsa specificità; viene talvolta utilizzato , quando è negativo, come test di esclusione di evento tromboembolico In gravidanza: 2.00 1.50 • aumenta progressivamente con il progredire dell’età gestazionale 1.98 mcg/ml 1.46 1.11 1.00 0.50 0.46 I 0.69 II PRE PARTO POSTPARTUM III 0.00 • aumenta ulteriormente nelle gravidanze complicate da travaglio prematuro, ipertensione gestazionale, distacco di placenta • Lo screening di trombofilia non è indicato nelle donne asintomatiche senza storia familiare di TEV… … è indicato nelle donne - asintomatiche con storia familiare di TEV con familiarità per trombofilia congenita con pregresso TEV con aborti ricorrenti con pregressa pre-eclampsia, HELLP, abruptio placentae, IUGR RACCOMANDAZIONI POSSIBILI... Screening pre-concezionale per trombofilia nelle donne con pregressa tromboembolia Profilassi in gravidanza e puerperio per le donne con trombofilia e pregresso evento tromboembolico Profilassi farmacologica al Taglio Cesareo nelle donne con più fattori di rischio associati ...E PROBLEMI APERTI Le donne con trombofilia, asintomatiche, devono essere sottoposte a profilassi? A partire da quale epoca? Quali farmaci e quale dose per la profilassi in gravidanza? Nelle donne con trombofilia la profilassi eparinica può modificare anche l’esito della gravidanza oltre che prevenire le complicanze tromboemboliche? OPZIONI TERAPEUTICHE IN GRAVIDANZA • Eparina (UFH) ( MW:13000-15000 D) • Eparine a basso peso molecolare (LMWH) (MW 3000-5000 D) non attraversano la placenta: risultano quindi sicuri per il feto • Anti vitamina K : Warfarin (rischio I trimestre) Anti Vitamina K (Warfarin) nel I trim: ipoplasia nasale e calcificazioni nasali discontinue Anti Vitamina K • L’ embrio e feto tossicità, connessa al passaggio transplacentare, che condiziona anche l’azione anticoagulante sul feto, diretta e non monitorabile, ne sconsigliano l’uso in gravidanza. • L’utilizzo degli anti vit. K è compatibile con l’allattamento PVM IN TAVK Dosi aggiustate di EBPM ogni 12 h o ENF durante tutta la gravidanza o tali farmaci fino alla 13° settimana e poi… COUMADIN SINTROM … e infine ritorno a EBPM o ENF fino al parto ENF EBPM Sindrome APLS • Le donne con sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi e pregressi episodi trombotici devono ricevere una profilassi antitrombotica durante tutta la gestazione perché il rischio di recidiva in gravidanza è elevato (22-69 %). • Per tutta la gravidanza e il puerperio (4-6 settimane) Aspirina (75 mg/die) più EBPM s.c. (circa 2000-4000 UI ogni 24h) oppure Eparina calcica s.c. (5000 UI ogni 12h) In puerperio, in alternativa: AVK • Donne con sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi ma senza pregressi episodi trombotici devono ricevere dosi di eparina inferiori oppure nessuna terapia con una sorveglianza clinica …IN SINTESI LA PROFILASSI EPARINICA… (da raccomandazioni FCSA 2005) • Donne senza precedenti eventi tromboembolici ma con “trombofilia grave” • Donne con precedenti eventi tromboembolici spontanei • Donne con deficit eredo-familiare di AT • Donne con APS • Donne con precedenti complicanze ostetriche e stato trombofilico noto • Donne con precedente, documentata, trombosi placentare