Gli anni Novanta: la fine del comunismo e della guerra fredda La crisi nei paesi satelliti Polonia: crisi del 1980-1981. Da Gierek a Jaruzelski. Accordi di Danzica del 1988. Elezioni del 1989: vince Solidarnosc. Ungheria: febbraio 1989 deposto Kadar. Germania Orientale: crisi maggio-ottobre 1989, si dimette Honecker. 9 novembre 1989: crollo del muro di Berlino. Cecoslovacchia: Havel diventa Presidente della Repubblica. Romania: Ceausescu ucciso. La crisi dell’Urss Il problema degli armamenti strategici. Accordi SALT 1 e SALT 2. 1983: installazione Pershing 2 e Cruise nei paesi Nato. 1982 muore Breznev, subentra Andropov. 1984 eletto Cernenko. 1985 eletto Gorbaciov. Parole d'ordine: Perestrojka (ristrutturazione) e Glasnost (trasparenza). L'Urss di Gorbaciov Politica interna: autonomia imprese, liberalizzazione commercio, rilancio mercato. Politica estera: propose una moratoria unilaterale missili SS20 e il disarmo nucleare. 1985 Vertice di Ginevra. 1986 Vertice di Reykjavik. 1986 inizio ritiro truppe Afghanistan. Il collasso dell'Urss 1988, crisi in Azerbaijan. 1988, crisi delle Repubbliche baltiche. 1990, indipendenza delle Repubbliche baltiche. 1990, Gorbaciov eletto Presidente URSS. 1990, Jeltsin vince le elezioni per il Parlamento russo. 25 dicembre 1991: Gorbaciov si dimette. Dicembre 1991: nasce la Comunità di Stati Indipendenti. La Russia di Jeltsin Giugno 1991, Jeltsin Presidente. 21 settmbre 1993: Jeltsin scioglie Parlamento e Soviet Supremo. 1993: nuova costituzione. 1995: elezioni Duma: vincono i neocomunisti. 1991-1995: processo di deindustrializzazione.